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Spazio di lavoro Photoshop: ProPhoto vs sRGB


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avatarjunior
inviato il 05 Febbraio 2017 ore 17:21

Un altro tassello. Ok, il PCS è descritto dallo spazio XYZ o L*ab cioè dallo spazio della percezione del colore. Il profilo colore deve preservare i colori percepiti a prescindere da dove saranno visualizzati (o come sono stati acquisiti). La gamma non lineare descrive come si comporta il dispositivo e quindi apporta le opportune correzioni. Poi ci sono anche gli intenti per tutti i colori fuori gamma (ed il diverso tipo di intento definisce come sono trattati questi colori non rappresentabili). Ma alla fine lo spazio colore che scelgo in output lo scelgo in base a cosa? Sicuramente anche in base all'immagine finale che va a determinare. Come si vede nei vari confronti proposti tra spazi colore diversi ottengo immagini diverse se pure fatte allo stesso colorchecker (che sono un set di colori dello spazio sRGB e quindi comuni a tutti gli altri spazi colore). Il criterio di scelta è solo la larghezza del gamut?

user81826
avatar
inviato il 05 Febbraio 2017 ore 17:48

Mi perdo qualche pezzo per strada.
Si parlava ad inizio topic di quale profilo scegliere all'interno di Photoshop.
Il dubbio è nato dal fatto che in molti consigliano di mettere Prophoto altri srgb se il monitor ha un Gamut limitato.
Questa impostazione si trova andando in Modifica/Impostazioni Colori/Spazio di lavoro
Ora è stato detto che non importa quale spazio di lavoro utilizzare in Photoshop perché non si può scegliere?
Faccio fatica a capire il discorso anche perché non è stata giustificata la risposta. Non è che non mi fidi ma davvero non ho capito.

avatarsenior
inviato il 05 Febbraio 2017 ore 17:55

Come si vede nei vari confronti proposti tra spazi colore diversi ottengo immagini diverse se pure fatte allo stesso colorchecker (che sono un set di colori dello spazio sRGB e quindi comuni a tutti gli altri spazi colore).


No... Le tacche del ColorChecker 24 non rientrano tutte in sRGB.

Se la caratterizzazione dei dati RAW è fatta bene tutte le tacche del ColorChecker ripreso saranno restituite correttamente; ossia con il relativo valore in PCS corretto.
Questa cosa si verifica solo con due condizioni:

1-il profilo di caratterizzazione deve essere lineare
2-il profilo colore in uscita deve essere ampio abbastanza da contenere le coordinate teoriche del ColorChecker

sRGB è troppo piccolo, infatti non viene mai usato per raccogliere i dati di caratterizzazione.

avatarsenior
inviato il 05 Febbraio 2017 ore 17:56

@PaoloPgC

Lo spazio di lavoro in Photoshop è multiplo; dalla versione 7. Ogni file aperto ha uno spazio lavoro separato e dipendente dal profilo in cui è caratterizzata l'immagine.

avatarsenior
inviato il 05 Febbraio 2017 ore 18:23

"Questa impostazione si trova andando in Modifica/Impostazioni Colori/Spazio di lavoro
Ora è stato detto che non importa quale spazio di lavoro utilizzare in Photoshop perché non si può scegliere? "

Leggi bene quanto è stato scritto e il mio intervento precedente. Ho parlato di LR e ACR, che poi sono la medesima cosa, non di PS.

In PS arriva una immagine che può avere o non avere un profilo incorporato, in impostazioni colore decidi tu la politica che deve tenere PS nelle diverse situazioni.

Qui avevo scritto una piccola guida s seguito di qualche incomprensione avuta sul significato delle impostazioni colore in PS:

photomau.zenfolio.com/blog/2015/3/impostazione-colore-in-photoshop-rev

user81826
avatar
inviato il 05 Febbraio 2017 ore 18:26

Ora ho capito, stavo facendo confusione tra Ps è ACR
In Ps dunque per semplificare, indipendentemente dal monitor che si ha meglio lavorare in uno spazio Prophoto o RaamielRGB, poi vabe l'esportazione dipende da quel che si vuole.
Quindi su impostazioni colore selezionare come spazio di lavoro sRGB o Adobe RGB ha poco senso.

P. S. Appena ho tempo guardo il link. Grazie

avatarjunior
inviato il 05 Febbraio 2017 ore 18:31

@PaoloPgC devi pensare che un programma che gestisce il colore deve funzionare a prescindere se sono o meno definiti dei profili colore. Il PCS è il motore di conversione colore verso e cui gli eventuali profili sono utilizzati per le conversioni. Il RIMM è il profilo definito che utilizza Photoschop per effettuare questa conversione, quella da RAW a immagine da visualizzare. Se poi sono presenti il profilo del monitor allora applica un'ulteriore conversione dal PCS al profilo del monitor per meglio rappresentare l'immagine sul video. Se si assegna un profilo all'immagine avviene un ulteriore conversione per esprimere i colori dell'immagine nello spazio di output. Almeno è quello che ho capito fin qui MrGreen

avatarsenior
inviato il 05 Febbraio 2017 ore 18:40

sto guardando di ricomprare un plotter da stampa e ho guardato canon e epson .. e nessuna stamapnte di "qualita" professionale va oltre un ADOBE1998 ... : i monito professionali quando sono bravi ... arrivano a coprire il 99% dello spazio ADOBE1998 ...

pertanto ... se devi fare un prodotto professionale e dai tuoi file devi ricavarci una "stampa" ... fotografica .. devi lavorare tutto in adobe1998 .. : non tagli non aggiungi non comprimi ...

se scatti in profoto porti dentro un file con delle informazioni che nessun monitor ti potra mai leggere, e nessuna stamapmpente potrà mai restituirti .. e sarai sempre costretto a fare delle compressioni e delle interpretazioni ...


avatarsenior
inviato il 05 Febbraio 2017 ore 18:53

Il PCS è il motore di conversione colore verso e cui gli eventuali profili sono utilizzati per le conversioni.


No... il PCS è il Profile Connection Space; nel sistema ICC sono due : XYZ nell'adattamento D50 e il Lab D50.
Il motore che gestisce tutto è il CMS Color Management System. Ci sono molti CMS, Adobe ha il suo ACE, LittleCMS è un'altro e viene usato per esempio in Firefox, ACDsee, Rawterapee, ecc.. poi c'è il ColorSync di Apple, Argyll, ecc...
Tutti questi CMS sono progettati per lo standard ICC ed usano i due PCS standard.

Il RIMM è il profilo definito che utilizza Photoschop per effettuare questa conversione, quella da RAW a immagine da visualizzare.


No... Photoshop non elabora file RAW; RIMM viene usato da CameraRAW o Lightroom (nei prodotti Adobe).

Se poi sono presenti il profilo del monitor allora applica un'ulteriore conversione dal PCS al profilo del monitor per meglio rappresentare l'immagine sul video.


La compensazione a monitor è gestita dal CMS (se c'è) dell'applicazione. La catena di conversione è questa :

1.da RGB file a PCS (XYZ per i profili matrix) su forward del profilo immagine
2.da PCS a RGB monitor su backward del profilo monitor

Se il profilo monitor non c'è, o il CMS non è in grado di dialogare con esso, possono avvenire due cose: il CMS tira ad indovinare e assume come profilo monitor un profilo teorico (tipicamente sRGB), oppure manda direttamente a video le coordinate RGB del file.

Se si assegna un profilo all'immagine avviene un ulteriore conversione per esprimere i colori dell'immagine nello spazio di output. Almeno è quello che ho capito fin qui


Quando assegni un profilo ad una immagine le coordinate RGB non vengono alterate, ma cambia la loro traduzione verso il PCS, quindi cambia il loro significato.
Quando converti da uno spazio colore all'altro le coordinate RGB cambiano per mantenere inalterato il valore corrispondente nel PCS, compatibilmente con i limiti di gamut.

avatarjunior
inviato il 05 Febbraio 2017 ore 18:54

@WallyWally fammi dire a me, che magari passo da alfiere dell'AdobeRGB che in ProPhoto non puoi comprimere perchè fin troppo grande. Altro discorso invece, come giustamente dici, il fatto che c'è il problema di quello che puoi controllare direttamente con lo sguardo a monitor e quello che devi saper gestire con la gestione colore. In ogni caso i sensori possono registrare colori con gamma superiore all'AdobeRGB, che comunque possono essere gestiti con l'intento colore.

avatarsenior
inviato il 05 Febbraio 2017 ore 18:56

Il PCS è il motore di conversione colore verso e cui gli eventuali profili sono utilizzati per le conversioni.


No... il PCS è il Profile Connection Space; nel sistema ICC sono due : XYZ nell'adattamento D50 e il Lab D50.
Il motore che gestisce tutto è il CMS Color Management System. Ci sono molti CMS, Adobe ha il suo ACE, LittleCMS è un'altro e viene usato per esempio in Firefox, ACDsee, Rawterapee, ecc.. poi c'è il ColorSync di Apple, Argyll, ecc...
Tutti questi CMS sono progettati per lo standard ICC ed usano i due PCS standard.

Il RIMM è il profilo definito che utilizza Photoschop per effettuare questa conversione, quella da RAW a immagine da visualizzare.


No... Photoshop non elabora file RAW; RIMM viene usato da CameraRAW o Lightroom (nei prodotti Adobe).

Se poi sono presenti il profilo del monitor allora applica un'ulteriore conversione dal PCS al profilo del monitor per meglio rappresentare l'immagine sul video.


La compensazione a monitor è gestita dal CMS (se c'è) dell'applicazione. La catena di conversione è questa :

1.da RGB file a PCS (XYZ per i profili matrix) su forward del profilo immagine
2.da PCS a RGB monitor su backward del profilo monitor

Se il profilo monitor non c'è, o il CMS non è in grado di dialogare con esso, possono avvenire due cose: il CMS tira ad indovinare e assume come profilo monitor un profilo teorico (tipicamente sRGB), oppure manda direttamente a video le coordinate RGB del file.

Se si assegna un profilo all'immagine avviene un ulteriore conversione per esprimere i colori dell'immagine nello spazio di output. Almeno è quello che ho capito fin qui


Quando assegni un profilo ad una immagine le coordinate RGB non vengono alterate, ma cambia la loro traduzione verso il PCS, quindi cambia il loro significato.
Quando converti da uno spazio colore all'altro le coordinate RGB cambiano per mantenere inalterato il valore corrispondente nel PCS, compatibilmente con i limiti di gamut.

avatarjunior
inviato il 05 Febbraio 2017 ore 19:01

Mi sembra di non averci capito una m..a!! Comunque @Raamiel grazie delle correzioni e indicazioni sul così ignoto processo di applicazione dei profili icc alle immagini.

avatarsenior
inviato il 05 Febbraio 2017 ore 19:10

ars283... :

- come ottico e optometrista un po di spazi colori sono stato costretto a sorbirmerli .. : solo che le periferiche non è che "le controlli" come la percezione .. per cui se in sede di stampa ti ritrovi con un file che prima delle conversione ha un profilo colore diverso dalla periferica di uscita qualche dolore ci sara..
- non tutti hanno dei monitor "calibrati" o che possoano arrivare a uno spazione colori pari al 99% dei adobe1998 per cui ... la percezione di una persona che smanetta sui corsuri diventa un po ...
- basta fare la prova di un quadrato creato con profilo adobe1998 con valori di 128 per R G B ... (un grigione) e vedere cosa cambia usando la condizione "assegna profilo" e "converti profilo"
- assimilando i profili colori a dei bidoni ... la collocazione nello spazio di questi "valori" in coordinate impone che vengano spostati gli esterni a seconda di assegnazione o conversione... e quindi tutta la qualita e quantita del colore.

per anni a venire non ci saranno periferiche che vadano oltre all'adobe1998 per quanto riguarda la stampa ... o anche la visualizzazione per cui ... è come la storia dell'airbag ... "ah io ce l'ho l'airbag,,," bravo ... e quello che ti segue? ...

portarsi in giro dati che non servono e che .. da una assegnazione o una conversione profilo colore cambaino non ha senso ... almeno se ci lavori sul serio


avatarsenior
inviato il 05 Febbraio 2017 ore 19:12

Ma non è ignoto Sorriso. Alla fine è semplice: tu hai un file pieno di coordinate RGB, che però da sole significano poco, vanno tradotte in coordinate colorimetriche, assolute. Il sistema ICC adotta XYZ D50 e Lab D50 come riferimento.
Il profilo connette i valori RGB con quelli del PCS; in questo modo possiamo sapere esattamente che colore è una certa coordinata RGB.

avatarjunior
inviato il 05 Febbraio 2017 ore 19:25

@Wallywally in effetti ho capito male io ancora una volta. In effetti se hai un'immagine in uno spazio colore ampio come ProPhoto si è vero che hai tante sfumature "possibili" ma poi o che le vedi a Monitor o che le stampi su carta sempre devono essere "compresse" nello spazio ridotto di uscita. Quindi devo darti ragione.



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