| inviato il 28 Gennaio 2017 ore 22:12
Tutto dipende dalla macchina usata per la stampa ovvero da quello che si chiede. Se chiamo in campo una stampa Lamda-durst allora lo spazio sRGB probabilmente è più che sufficiente. Se invece voglio fare una stampa con una delle ultime inkjet allora dovrei andare di prophoto perchè facilmente sRGB mi taglierà dei colori. Badate, basta un semplice tramonto un po' saturato o un bel mare azzurro. L'unica cosa oggettiva è che come detto da Raamiel, se non voglio inutili CAT allora non uso sRGB o Adobe (D65) @Raamiel: Sto provando il tuo Raamielsrgb e mi sembra veramente OK. Penso diventerà il mio spazio lavoro. |
| inviato il 28 Gennaio 2017 ore 22:19
Michele ma io non ho da provare io ci lavoro con ste cose. Ho plotter, rip, spettrofotometri ecc ecc le stampe le fo per lavoro, conosco bene come funziona. |
| inviato il 28 Gennaio 2017 ore 22:26
Mi fa piacere che ti piaccia il mio spazio . Per inciso, questo è il risultato interrogando il RaamielRGB sul PCS Lab D50 con intento assoluto : “ >xicclu -ia -pl -s255 -v RaamielRGB-V2-L.icc Internal input value range: 0.000000..1.000000 0.000000..1.000000 0.000000..1.000000 Internal output value range: 0.000000..1.999969 0.000000..1.999969 0.000000..1.999969 Input value range: 0.000000..1.000000 0.000000..1.000000 0.000000..1.000000 Output value range: 0.000000..100.390625 -128.000000..127.996094 -128.000000..127.996094 Header: size = 9048 bytes CMM = 'lcms' Version = 2.1.0 Device Class = Display Color Space = RGB Conn. Space = XYZ Date, Time = 9 May 2015, 20:51:28 Platform = Macintosh Flags = Not Embedded Profile, Use anywhere Dev. Mnfctr. = 0x0 Dev. Model = 0x0 Dev. Attrbts = Reflective, Glossy, Positive, Color Rndrng Intnt = Relative Colorimetric Illuminant = 0.96420288, 1.00000000, 0.82490540 [Lab 100.000000, 0.000000, 0.000000] Creator = 'lcms' 255 255 255 255.000000 255.000000 255.000000 [RGB] -> MatrixFwd -> 100.000000 0.000000 0.000000 [Lab] 128 128 128 128.000000 128.000000 128.000000 [RGB] -> MatrixFwd -> 50.195801 0.000000 0.000000 [Lab] 0 0 0 0.000000 0.000000 0.000000 [RGB] -> MatrixFwd -> 0.000000 0.000000 0.000000 [Lab] „ Spacca il capello. Gli altri profili non fanno altrettanto . |
| inviato il 28 Gennaio 2017 ore 22:34
Complimenti ancora. Non sono d'accordo sul fatto di fargli abbassare la luminosità del monitor addirittura a 60 cd\mq. Già a 80 se non ha un buon monitor perde parecchio in gamut |
| inviato il 28 Gennaio 2017 ore 22:37
I valori di luminosità li può trovare facilmente, ha la stampa, basta fare qualche tentativo a diversi valori. 80 può andare bene in generale, ma dipende molto da monitor a monitor. |
| inviato il 29 Gennaio 2017 ore 0:22
Almafoto, la perdita in gamut è necessaria per la corrispondenza. È ovvio che perderà i colori più vivaci, ma non li troverà neppure nella stampa. Lo scopo è di avere corrispondenza, non di avere il gamut più ampio. Inoltre non c'è esattamente una perdita di gamut ma uno spostamento con piccola riduzione. Riduzione che si presenta dove le stampanti non arrivano e ci si guadagna coprendo colori stampabili altrimenti esclusi, situati in zona inutile a fini di stampa. E poi, Ramiel penso confermi, per avere corrispondenza con srgb devi avere bianco a 6500K. Non è tanto per questione di luminosità quanto di temperatura colore che cambia il gamut. Questo è il gamut del mio monitor a 43 cd/mq. bianco a 5000K. La linea tratteggiata è l'srgb.
 Questo è il risultato a 80 cd/mq. ma bianco a 6500K
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| inviato il 29 Gennaio 2017 ore 1:19
Beh... 43 cd/m2 mi sembra un po pochino, perdi molta gamma dinamica. Per farsi una idea più precisa dovremmo calcolare la riflessione della carta sotto l'illuminante desiderato, inteso sia come spettro che come intensità. Facendo il conto della serva... ma proprio della serva, considerato una condizione di visualizzazione D50 da 800 lux, per una carta buona viene fuori circa : 200 cd/m2 Se scendiamo a 400 lux, ambiente tipico di illuminazione artificiale da interno, otteniamo circa 100 cd/m2. Quindi direi che 43 cd/m2 per il monitor è un tantinello eccessivo, a meno che non si espongano le stampe in un antro buio. |
| inviato il 29 Gennaio 2017 ore 1:38
E come si calcola? Tieni presente che a 43 cdmq rimane un contrasto 600:1 comunque alto, più alto della stampa. È necessario infatti fare la simulazione di stampa con Photoshop per avere una simulazione precisa, simulazione che riduce ulteriormente la gamma dinamica impastando le ombre. Con questo setup ottengo una corrispondenza più che buona. |
| inviato il 29 Gennaio 2017 ore 1:46
Ramiel non è un antro buio ma una stanza illuminata con due lampade e luce naturale, nord, fatto sta che ho una luminosità di circa 50 lux sulla scrivania. E spostandosi più alla luce non si raggiungono i 100 lux. I conti comunque tornano. Direi piuttosto che una stanza con 400 lux è illuminata a giorno. Sono valori ottenibili con faretti puntati sulle foto. |
| inviato il 29 Gennaio 2017 ore 1:53
Ma il rapporto di contrasto dipende dal punto di nero.... andrebbe calcolato quello della combinazione inchiostro/carta per avere il rapporto di contrasto effettivo della stampa esposta sotto l'illuminante considerato. Ma la prima cosa che devi considerare è il bianco e la sua intensità, il nostro sistema visivo si adatta a quello. In prestampa si usano valori da 80 a 100 cd/m2 proprio per i calcoli che ho fatto prima. Il calcolo della serva lo fai considerando la prima porta di una sfera di integrazione. L=Ep/pi dove E è l'intensità in lux della luce incidente e p l'indice di riflettanza della carta, fratto pi greco. |
| inviato il 29 Gennaio 2017 ore 1:55
“ Ramiel non è un antro buio ma una stanza illuminata con due lampade e luce naturale, nord, fatto sta che ho una luminosità di circa 50 lux sulla scrivania. „ E' buio è buio.... tieni conto che la norma Uni En 12464 per gli uffici prevede 500 lux. |
| inviato il 29 Gennaio 2017 ore 2:12
500 lux negli uffici americani, quelli tutti finestrati. Per illuminare in quel modo il mio dovrei mettere centinaia di watt e parlo di 15 mq. Ho controllato adesso che ho 350 lux su una delle pareti su cui è direttamente puntata una lampada posta a 60 cm. dal muro. Cioè ci sono 350 lux a mezzo metro dalla lampada. Sulle altre pareti dove la luce è diffusa siamo a 50 cdmq, di giorno non penso si raggiungano i 100. Ed è una stanza normalissima, con finestra adeguata e dimensioni a norma di legge e illuminata con doppio punto luce. Insomma una situazione piuttosto comune. |
| inviato il 29 Gennaio 2017 ore 2:21
Ti ho solo citato le norme europee . Poi vedi tu... ma nessun modello di visualizzazione standard prevede illuminazioni così tenui. |
| inviato il 29 Gennaio 2017 ore 3:19
Lo so, infatti nel consiglio che ho dato a PinoCE ho detto riduci la luminosità del monitor quanto basta, oppure fatti dire dal centro stampa che luminosità deve avere l'ambiente. Se la risposta è 500 lux significa che deve mettere le sue stampe a 40 cm. dal lampadario e potrebbe non bastare se la luce non è diretta e concentrata. Di conseguenza sceglie la soluzione più conveniente. E comunque ci sono diversi standard per l'illuminazione, 500 lux credo sia il più severo. |
| inviato il 29 Gennaio 2017 ore 9:46
Beh se avete dubbi su come illuminare una stanza prendete un visore della just e passa la paura (non per il portafogli pero ) Comunque io con 80cd ottengo un contrasto di 350, che resta comunque ancora un po' forte rispetto alla stampa, ma come luminosità è corretto Se hai un contrasto di 600:1 con quella luminosità c'è qualcosa di sbagliato nel profilo o nel monitor |
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