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Dov'è la vera formazione


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user28715
avatar
inviato il 24 Gennaio 2017 ore 20:19

No è un fotografo

avatarjunior
inviato il 25 Gennaio 2017 ore 7:47

Immaginavo ;-)

avatarsenior
inviato il 25 Gennaio 2017 ore 8:56

Vi dico come la penso io dal mio punto di vista utente amatoriale. Opinioni personali ovviamente...
Lasciando perdere per un attimo le accademie scuole su cui non ho purtroppo esperienza diretta.

Quando c'è bisogno di un'infarinatura base per iniziare, magari anche propedeutica all'acquisto della macchina... Si tratta solo di fornire qualche informazione che sa "chiunque". Ok deve essere detta bene e l'insegnante deve saper fare il suo mestiere certo, ma è inutile che me le spieghi Franco Fontana pagandolo 800 euro... Va benissimo un insegnante più "alla mano" con cui poi a fine corso vai a mangiare la pizza. Il costo del corso dovrebbe essere relativamente basso per creare una base di potenziali clienti per attività successive. A Genova avevo iniziato a frequentare un corso base con costo di iscrizione 50 euro. Una quindicina di lezioni (di due o più ore) nell'arco di un anno. Gli spazi erano messi a disposizione da un'agenzia di viaggio che proponeva in maniera facoltativa tour fotografici. Ecco una cosa così ha un senso...


Per formazioni più specifiche... secondo me l'insegnante serve solo se i partecipanti sono pochi e se l'interazione risulta essere l'elemento portante. Altrimenti le nozioni, per quanto possano essere specifiche, me le studio benissimo su un libro o su un videocorso. Dove il costo è però minore perché non si pagano le spese viaggio, spazi, organizzazione, eventuale modella ecc.
Un corso ha senso se l'insegnante ti segue e ti dà un feedback. Altrimenti in un libro da qualche decina di euro trovo tante di quelle informazioni che all'insegnante per esternarle non basterebbe un mese.
Insomma, frequentereste un corso di musica dove il maestro (che non sapete nemmeno se è diplomato al conservatorio o no) non gliene frega se sapete suonare o no, spiega contemporaneamente a 20 persone argomenti reperibili nei libri di testo, dura 8 ore in due giorni e costa 250 euro?
Eppure corsi di fotografia "equivalenti" ce ne sono a bizzeffe...


Poi se l'insegnante è bravo, ti segue correggendoti... Possono essere soldi ben spesi anche quando l'investimento è ingente. Molto meglio che comprarsi il nuovo corpo macchina perché il sensore a 5Mp di più per dire...

avatarsenior
inviato il 25 Gennaio 2017 ore 10:04

i migliori corsi sono quelli dove si fotografa pochissimo.

avatarjunior
inviato il 25 Gennaio 2017 ore 10:06

Per formazioni più specifiche... secondo me l'insegnante serve solo se i partecipanti sono pochi e se l'interazione risulta essere l'elemento portante.


L'interazione è indubbiamente un fattore fondamentale: se un corsista ha un dubbio deve chiedere, e il docente deve rispondere per dissipare qualunque dubbio...tra l'altro la ripetizione sarà molto probabilmente utile anche agli altri corsisti.

Altrimenti le nozioni, per quanto possano essere specifiche, me le studio benissimo su un libro o su un videocorso.

Questa però non è sempre vera (d'altra parte tu hai giustamente scritto "opinione personale"), dipende tantissimo dalle persone. E' vero che sui libri giusti si trovano spesso la maggior parte delle informazioni che servono, ma non tutte le persone sono uguali.
Mi spiego meglio:
- ci sono corsisti che per imparare devono ascoltare la spiegazione da una persona in carne e ossa altrimenti non c'è verso...per queste il libro tipicamente ha un'efficacia molto ridotta
- altri memorizzano vedendo...potresti anche stare zitto ma loro sono in grado di imparare solo seguendo i tuoi passaggi, sono quelli che io chiamo con affetto "le scimmiette" MrGreen
- altri devono provare quello che spieghi, per quante volte tu possa spiegare una cosa, finchè non la provano, non l'avranno mai capita davvero.
- e poi ovviamente ci sono tutte le vie di mezzo

Negli anni queste tipologie le ho incontrate un po' tutte, ed infatti cerco sempre (e spero di riuscirci) di mantenere contemporaneamente attivi tutti gli ambiti percettivi durante la spiegazione: spiegando a voce, facendo "vedere" i risultati delle mie spiegazioni e lasciando il tempo di provare insieme.

Oltre a tutto questo non bisogna dimenticare altri fattori:
- che i tempi di apprendimento facendo da sè leggendo un libro sono assai più lunghi rispetto ad una spiegazione interattiva, e molti appassionati non sempre hanno così tanto tempo da dedicare... purtroppo.
- che a volte le persone si iscrivono ad un corso per crearsi uno spazio e un tempo da dedicare esclusivamente a quell'argomento: se devo leggere il libro o vedere il videocorso sicuramente interverranno una serie di distrazioni che ne disturberanno l'apprendimento (il telefono, il figlio, la moglie/marito, la lavatrice, ecc.).
Della serie: si può benissimo fare palestra/pesi in casa, una volta comprati gli attrezzi forse alla lunga andrei anche a risparmiare soldi, di sicuro risparmierei tempo...ma poi finirei per non farlo...e mi traslerei in poltrona a rilassarmi davanti all tv ;-)
- che in molti trovano noioso mettersi a leggere un libro (che non sia un romanzo) per ore e ore.

Altrimenti in un libro da qualche decina di euro trovo tante di quelle informazioni che all'insegnante per esternarle non basterebbe un mese.

Ti assicuro che quanto scrive Kelby nel suo libro (che per altro trovo molto buono) e anche molto di più, io te lo posso raccontare in pochi giorni di corso...se mi dai un un mese ti trasformo in un "Drago di Lightroom" Cool MrGreen

Ciao
Luca

avatarsenior
inviato il 25 Gennaio 2017 ore 10:37

i migliori corsi sono quelli dove si fotografa pochissimo.

Mah, una frase che lascia il tempo che trova.

Anzi quando segui un corso devi scattare, e tanto.
Il docente deve saper correggere i tuoi errori, perchè all'inizio ne farai tanti.
Deve essere in grado di aiutarti a valutare le foto buone da quelle cattive, perchè il valore di un fotografo non lo fa tanto la foto buona o bella, ma tutto il complesso di foto, se tu in una galleria di 6 foto che ti rappresentano inserisci una foto molto buona e 5 foto scadenti, il tuo livello verrà molto abbassato ( I fotografi novizi hanno il brutto vizio di mettere tante foto e non selezionare ).
E' quì che il gusto critico del docente è importantissimo, la sua capacità di insegnare e correggere.
L'insegnamento è un mestiere.

avatarjunior
inviato il 25 Gennaio 2017 ore 10:40

L'insegnamento è un mestiere.

Amen

avatarsenior
inviato il 25 Gennaio 2017 ore 10:42

Io quoto totalmente LucaLiuk. È proprio l'interazione (almeno per me) che fa la differenza, la risposta alla domanda anche più stupida che il libro non ti dà ma che sentendola ti apre un mondo! e soprattutto... provare provare provare provare... (Cit. MrGreen)

avatarsenior
inviato il 25 Gennaio 2017 ore 10:44

i migliori corsi sono quelli dove si fotografa pochissimo.

Mah...Discutibile...
I migliori corsi sono quelli dove ad una solida base teorica viene affiancata l'esperienza sul campo....

avatarsenior
inviato il 25 Gennaio 2017 ore 10:50

Grazie per la risposta esauriente Lucaliuk ;-)
Quello che dici è quasi tutto condivisibile. Ovviamente, come dici, dipende anche dalle singole necessità (non solo formative) dello "studente". Così chi vuole velocizzare l'istruzione preferirà, concordo, un corso, e chi ha un impegno proprio quel giorno ripiegherà su un libro.

Ma lasciando stare i casi specifici il mio era solo un discorso generale dovuta alla mia limitata percezione ed esperienza (un paio di corsi base, qualche model sharing ben confezionati, un corso specifico sulla Street)
Tra l'altro io sarei invece più interessato a una formazione culturale...

Comunque nella post utilizzo solo LR e il libro di Kelby che ho mi è sembrato abbastanza esauriente. A Genova purtroppo non capitano spesso i corsi tenuti da persone "qualificate". Era venuta, l'anno scorso la Griffo a proporre una full immersion di due giorni proprio specifico su LR che mi aveva alquanto tentato. Alla fine decisi di non partecipare. Avevo letto il programma e mi sembrava che molto fosse già compreso nel libro di Kelby. Certo di sicuro ci sarebbe stato del valore aggiunto e quindi non potrò mai sapere con certezza se i 400 euro (se non ricordo male) dell'iscrizione sarebbero stati ben spesi...



avatarsenior
inviato il 25 Gennaio 2017 ore 11:00

nella vita ed in tutti i corsi il fattore determinante è sempre lo stesso; chi è il relatore e quanta capacità e passione mette nel trasferire le proprie esperienze agli altri!!!
Lo dico dopo aver fatto tre anni di fotografia presso ied.
lo dico dopo aver fatto diversi ws fotografici.
lo dico dopo aver fatto molti altri corsi in altre discipline diverse dalla fotografia.

io conservo dello ied un grosso impatto positivo e lungimirante con professionisti dell'immagine, gente che con la fotografia e l'immagine in generale e all'epoca ci mangiava bene anzi, benissimo.

Ricordo tutto un approccio positivo ad un metodo che subito, immediatamente e senza mezzi termini, ti faceva capire cosa fosse lavorare seriamente con l'immagine prendendo subito distanza dalla diversa fotoamatorialità.

Anche tecnicamente parlando la semplicità di tanti fotografi che con una luce e dico una, sapevano far tutto!

ricordo con vivo piacere un ws con Gastel, poche ore, una modella una luce, una lampada ianiro: tirò fuori tutto quello che si poteva fare!!!

E non per ultimo il ns qui presente Mario mulinai che in post produzione sa trasmettere molto; è un vero dono quello di saper insegnare, trasmettere, non tutti sanno farlo neanche i piu "forti".




avatarjunior
inviato il 25 Gennaio 2017 ore 11:53

Stefanotealdi a detto:
.…ad alcune frasi che ho letto su questa discussione sul fatto che ai workshop non si insegna nulla perché sono a scopo di lucro

La frase esatta è:
Chi organizza un corso di fotografia o un workshop non le frega un caxxo che l'allievo o il partecipante impari qualcosa, lo scopo e il lucro.

L'insegnate insegna a suo modo e non si preoccupa se le conoscenze vanno a buon fine.
A volte le spiegazioni date dal “maestro”, sembrano quei articoli nelle riviste pseudoscientifiche che spiegano la relatività ristretta di Einstein in quattro pagine, di cui l'80% sono fotografie col trenino e il fulmine sopra.

avatarjunior
inviato il 25 Gennaio 2017 ore 12:46

Ciao Dario,
un corso "potrebbe" (permettetemi l'uso del condizionale perchè anche su questo nutro dei dubbi) insegnarti le nozioni tecniche della fotografia, ma non riuscirebbe mai a coprire gli aspetti che realmente possono fare la differenza, che ti fanno veramente crescere e che ti fanno approcciare la fotografia a tutto tondo (anche da un punto di vista professionale se vogliamo estendere il dircorso al professionismo).

Io ti conosco e so che tu hai fatto tutto da solo (come ho fatto anche io del resto).

A mio modesto modo di vedere, gli aspetti che "formano" un futuro fotografo sono si la tecnica, ma sono tutti gli elementi a contorno della buona conoscenza della tecnica, come l'approccio al lavoro, la confidenza e la capacità di consigliare un eventuale committente, la capacità di mettere a proprio agio una bella ragazza...e tanti altri ancora, che un corso per me non riesce a trasmettere, o se li trasmette lo fa dal punto di vista del docente che spesso e volentieri è diverso da quello dell'allievo...
Detto questo, ben venga un corso di "tecnica fotografica", che non è un "corso di fotografia"...la tecnica si apprende...la fotografia la si crea con il proprio spirito e la propria passione.

My 2 cent

Ciao bello,
Felix

avatarsenior
inviato il 25 Gennaio 2017 ore 13:00

naturalmente anche l'aspetto sociale odierno si rispecchia nella fotografia: sei appassionato di cucina .....sei appassionato di maglia ai ferri, sei appassionato di carne ai ferri MrGreen, e per non parlare del mondo new age.... yoga, reiky, campane tibatane, gong, gong e bong..... corsi, master, settimane full immersion ecc ecc ecc abbondano sedicenti o affermati cuochi, sarti maestri spirituali ecc ecc abbondano.
Sembra che senza corsi non si vada da nessuna parte, in realtà nella fotografia come in tutte le altre cose uno impara quello che è pronto ad imparare, ed è da un certo punto in poi è solo una questione di percorso personale....
Nei primi anni '90 ho tenuto qualche corso, ma al tempo c'era da insegnare come caricare il rullo cosa sono gli iso, cos'è un tele ecc ecc e gli schemi di illuminazione...... ora i tempi sono cambiati ed anche facendo un paralellismo non è più replicabile questo concetto, le persono a livello latente cercano altro.
Sono del parere che molto spesso le persone vanno ai corsi per "imparare" qualche cosa cioè togliersi dei dubbi, io se tenessi un corso oggi farei in modo di creare più dubbi possibili, di creare un essere pensante non fotocopiante.

ciao
rob

avatarsenior
inviato il 25 Gennaio 2017 ore 13:04

Vorrei proporre un esempio, utilizzando una metafora che viene dalla mia esperienza personale.

Tanti (troppi Triste) anni or sono andai a scuola guida e presi la patente. La scuola guida mi insegnò a guidare? No. Lo scopo della scuola guida era mettermi nelle condizioni di superare l'esame. Obiettivo raggiunto. Poi? Poi ho imparato a guidare la macchina. Sicuro? No.

Decisi di frequentare un corso di "guida sicura", una tre giorni. L'ho fatto ma vi assicuro che non ne ero del tutto convinto. In tre giorni nessuno mi ha insegnato a guidare la macchina, nessuno mi ha detto quando azionare l'indicatore di direzione, come fare un parcheggio a "esse" o l'inversione a U. Mi è stato insegnato a divenire parte integrante di un insieme composto da automobile, guidatore, strada, ambiente circostante. Il mio modo di guidare è cambiato radicalmente. Non sono mai diventato un pilota, non ne ho le doti e non mi interessa, ma da allora sono perfettamente consapevole di quello che faccio, di come lo faccio ed ho sviluppato una maggiore sensibilità nel riconoscere, prevedere, gestire il rischio. Ne ho fatti altri di corsi simili (oltre 60.000 Km/anno non sono un'esagerazione ma con i tempi che corrono la pellaccia è roba seria) ma più nessuno è stato in grado di darmi altrettanto. Ho smesso di frequentare quei corsi, ma lungi da me giudicarli inutili.

Ora:
- la macchina fotografica è l'automobile ed i pochi parametri che servono per scattare si apprendono con facilità, anche attraverso internet o un corso base, con effetto scuola guida.
- La strada è il soggetto che fotografiamo. Tutti sappiamo cosa stiamo fotografando.
- L'ambiente circostante è composto da luci, colori e via dicendo.
- Il fotografo è il guidatore.

La formazione serve, eccome. Serve per spiegarmi con quale metodo posso mettere il tutto in sintonia, a darmi le dritte per aiutarmi a reagire in modo quasi istintivo di fronte alle variabili, a vedere cose invisibili ai più e migliorare la capacità di essere padrone della situazione. Essere capace di fare cose che altri non fanno, nella certezza di ottenere il risultato.

Anche a scuola tutti gli insegnanti non sono uguali. Ma da qui a convincersi che la formazione non sia utile, beh, suggerisco un po' di sangue freddo.

Ciao a tutti

Gabbia65

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