| inviato il 17 Gennaio 2017 ore 12:08
@Marcello (Liga86). Sono 100% d'accordo con te. Ogni escursione fa storia a se e così la sua logistica. In effetti credo che la pianificazione sia parte fondamentale di un'escursione, perchè essa venga goduta al meglio, con piacere ed in sicurezza. La salita alla Tridentina, se fatta come giro a sè stante, per esempio, non mi crea particolari problemi logistici, anche fotografici: col 24 stm e la macchina assicurata al corpo scalo in scioltezza senza impicci, mentre nello zaino (da montagna, non fotografico o ibrido) porto, assieme agli indumenti necessari, uno o due obiettivi da usare in cima. L'acqua per quanto mi riguarda non è un problema, o meglio, non mentre sono in movimento. Per fortuna sono sufficientemente allenato da perdere liquidi in modo abbastanza progressivo, al massimo (se fa molto caldo ed è molto soleggiato) acqua con una busta di Polase+ e passa la paura. Nell'ultimo anno, poi, che ho intensificato notevolemnte l'allenamento, i progressi in sudorazione sono stati evidenti (pur parteno già da una buona base). I programmi escursionistici di cui ho parlato in precedenza saranno tutti almeno in coppia, e l'amico in questione per esempio si occuperà della tenda. Anche a me quest'argomento sta molto a cuore e potrei parlare per ore. In effetti la mia intenzione all'apertura di questo topic non era solo quella di avere un consiglio su come fare, ma di aprire un dibattito costruttivo sul ventaglio di soluzioni che tutti noi usiamo, anche al variare delle esigenze della singola avventura. Una traversata estiva in Appennino è ben diversa da una esplorazione in Norvegia e d'inverno. Eppure dobbiamo sempre conciliare le esigenze fotografiche con le necessità essenziali, ovviamente cercando di sacrificare il meno possibile in entrambe e senza soccombere sotto carichi da marcia militare. A proposito, senza voler insegnare nulla a nessuno, chi si lamenta delle spalle troppo cariche, mi chiedo: regolate in modo opportuno il cinturone dello zaino? E' molto importante che buona parte del peso, se questo è rilevante, scarichi sull'anca, quindi regolare di conseguenza spallacci e cintura è fondamentale per evitare schiene a pezzi. |
| inviato il 17 Gennaio 2017 ore 12:57
Concordo Francesco! Bravo x avere aperto questa discussione! Per tornare al discorso zaino.. Vedo tante persone, che non stringono il cinturone caricando tutto sulle spalle, e a volte le ritrovi a sera che camminano piegate in avanti perché sono distrutte.. |
| inviato il 17 Gennaio 2017 ore 15:48
Esatto, il cinturone bello stretto intorno alla vita aiuta a scaricare il peso su anche e gambe, affaticando molto meno spalle e schiena |
| inviato il 17 Gennaio 2017 ore 16:07
Non solo il cinturone stretto, ma anche gli spallacci non troppo tirati, in modo da non gravare eccessivamente sulle spalle. |
user2034 | inviato il 17 Gennaio 2017 ore 16:29
Zaino da trekking con inserita una borsa fotografica, almeno ti scegli uno zaino con schienale in rete a meno che tu non faccia solo escursioni invernali .Io eviterei gli zaini con gli schienali a tamponi Fstop compresi. |
| inviato il 17 Gennaio 2017 ore 19:05
Gli schienali a tampone non sono il massimo in estate...vero....ma non avere ergonomia è peggio....se stiamo facendo un'uscita a scopo fotografico qualche piccolo compromesso va accettato....e ri ri ri ri ripeto....un comodo accesso all'attrezzatura è basilare |
| inviato il 17 Gennaio 2017 ore 19:40
Visto che l'unica soluzione seria è uno zaino F-Stop, che completo di inserti ti viene a costare oltre 300 euro, secondo me sarebbe più logico portare un corredo leggero, che ha pesi e costi inferiori, e ti permette di usare un treppiedi più semplice. Non so cosa ci fai con le tue foto, magari lavori al National Geographic... io mi farei bastare una compatta, come una sony RX100, o una Ricoh GR, che è la mia scelta. |
| inviato il 17 Gennaio 2017 ore 19:48
Mah mi sembra un ragionamento un po stano....se uno non lavora per national geographic non può usare attrezzatura di qualità? (che peraltro da un'infinità di possibilità in più rispetto ad una compatta).... Ognuno chiaramente si organizza come preferisce....e si pone gli obbiettivi che più gli aggradano....e quindi rispetto per ogni scelta...ma non vincoliamo la scelta dell'attrezzatura al fatto di usarla per lavoro... |
| inviato il 17 Gennaio 2017 ore 19:50
Il corredo più leggero è sempre fattibile, anche partendo dalla mia reflex. Primo potrei portarmi meno roba, fino ad un solo obiettivo pure (15-85, per esempio, che però ha il difettutcio di avere un po' di deriva dello zoom), secondo le combinazioni possibili sono tante. Il treppiedi ce l'ho leggero. La compatta la lascio perdere (per quanto eccellente, sia chiaro), non fosse che quei soldi preferisco spenderli in un obiettivo (di portare la mia gloriosa G7 non ci penso, visti i file che produce...). Non lavoro al National Geographic, altrimenti sarei già pienamente consapevole di come comportarmi , però la qualità e la flessibilità di un corpo reflex, mi dispiace, la compatta nisba. Fai le foto a stambecchi o falchi, con quelle... Ad ogni modo, stavo facendo qualche considerazione: mettere un accrocco porta corredo nello zaino, anche se di facile accesso se messo nella zona bassa che ha l'apertura diretta, una grossa controindicazione ce l'ha: quando ti scarichi lo zaino dalle spalle la prima cosa che tocca il suolo sono le attrezzature...Delicato. |
| inviato il 17 Gennaio 2017 ore 19:51
Eeesattoooo |
| inviato il 17 Gennaio 2017 ore 19:53
“ Eeesattoooo  „ E stavo cercando zaini con l'apertura ventrale, ma non ne trovo... |
| inviato il 17 Gennaio 2017 ore 20:01
  Ragazzi, ma forse sto venendo travisato: non sono un escursionista della domenica nè uno sprovveduto e nemmeno una mozzarella che si fa spaventare da qualche giorno di sacrifici con schiena leggermente sovraccarica . Il mio "problema", se così possiamo chiamarlo, è che la reflex ce l'ho da 8 anni (neanche pochi) e che un corredo rdegno e di qualità da molti meno. Quindi negli ultimi anni mi sono scontrato più volte con la scomodità di trasporto dell'attrezzatura, scomodità che vorrei arginare. Ora, finchè i giri sono in giornata, si può anche chiudere un occhio, ma se devo affrontare spedizioni più lunghe ma senza dover rimpiangere la foto mancante (al di là che potrebbe anche succedere che ci farò dei soldi, con queste foto) o di scarsa qualità perchè mi son preso con me solo il 18-135 (comunque una soluzione lightweight da non sottovalutare, ma in ogni caso di forte compromesso qualitativo) allora io, che di carattere sono curioso e meticoloso nel cercare soluzioni, apro un topic-dibattito sulle soluzioni usate. E lo zaino Fstop non è stata l'unica proposta in qualche modo interessante...insomma un do ut des degli approcci di ciascuno, che secondo me può essere utile a tutti. Chiedo scusa, può sembrare uno sfogo, ma ci tenevo a chiarire lo spirito del topic |
| inviato il 17 Gennaio 2017 ore 20:04
stavo solo scherzando e so cosa significa portarsi dietro dei pesi in montagna ...ripeto era solo una battuta per farci due risate |
| inviato il 17 Gennaio 2017 ore 20:05
Zaino trekking Creeper 60L.. prova a darci un'occhiata.. io non l'ho mai avuto.. ho solo zaini Millet, un po'per abitudine un po' perché per me sono tra i migliori in rapporto qualità prezzo, comodità. io ti consiglierei anche il Millet Peutery 35+10 (il quale possiedo) che ha apertura frontale indossato parte sx. Internamente ha unica sacca.. più sacca x camel bag .. Poi x me un po' di compromesso ci sta.. diciamo che gli zaini che ti ho elencato sono escursionistici alpinistici, non di certo fotografici.. di conseguenza devi addattare la custodia x la reflex al loro interno.. |
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