| inviato il 22 Novembre 2017 ore 11:06
io non faccio distinzione fra fotografia e immagine, faccio distinziane fra un'immagine che emoziona, una bella o una brutta, tante volte mi emozionano anche le immagini elaborate in pp... qui ce ne sono pubblicate parecchie di molto emozionanti... a differenza delle mie (junior) che possono piacere, ma non emozionano... |
| inviato il 22 Novembre 2017 ore 12:41
"Le diatribe PP vs no PP, invece, partono (sbaglio?) esclusivamente da chi è contro la PP. Sarebbe bello capire perchè." Luca penso che hai centrato il problema. |
| inviato il 22 Novembre 2017 ore 13:39
Non so, per tornare alla fomosa tabella del gelato ,ricordo che il gelataio girava per un'ora e mezza, ma poi doveva restare nel congelatore e non era la stessa cosa. Ma scusa chiediamo a sostenitori della PP,perchè non ci fanno vedere una diapositiva di un paesaggio,scattato da loro cosi' come si vedrebbe col proiettore? |
| inviato il 22 Novembre 2017 ore 14:26
Perché non vai a vedere qualche mostra fotografica dove siano presenti anche foto in grande formato?... Ricordo che la p.p é sempre esistita... ma nessuno ti obbliga a farla. |
| inviato il 22 Novembre 2017 ore 14:34
Scusatemi ancora se abbasso di nuovo il livello qualitativo della contesa, ma tanto state solo rimescolando il gelato. Ognuno il suo ;) : “ chiediamo a sostenitori della PP,perchè non ci fanno vedere una diapositiva di un paesaggio,scattato da loro cosi' come si vedrebbe col proiettore „ - per dimostrare che cosa? Che la loro dia è peggiore di altre? E quindi? Magari a loro le dia non interessano più. - se loro girassero la domanda e chiedessero "fateci vedere una foto postprodotta, così vediamo se non volete o non potete." In realtà credo che il problema sia solo in minima parte dovuto a motivi etici o alla scarsa dimestichezza con la PP. Credo che sia quasi esclusivamente dovuto ad una sorta di difesa del proprio orticello, conquistato negli anni grazie all'esperienza e al talento e che ora viene messo a rischio da un'orda di "incapaci" che solo grazie alla tecnologia si permettono di fare foto/immagini (robe da guardare, insomma...) che ottengono più apprezzamento delle loro. Se poi si tratta di professionisti, capisco che le scatole possano girare un pochetto. Cercare di far squalificare l'avversario per irregolarità tecniche però non è una gran soluzione. La domanda è la stessa: supponiamo che qualcuno riesca a dimostrare la superiorità della propria tesi. E poi? Bon, potete rialzare il livello della discussione. Scusatemi. Torno a limitarmi a leggervi e anche un po' a sorridere. |
| inviato il 22 Novembre 2017 ore 14:36
Vincenzo come già detto e risaputo tu lo sai benissimo che quella diatriba è inesistente per il fatto che chi dice che non fa PP in realtà è perché più o meno inconsapevolmente se la fa fare da un altro (dal fotografo che gli stampa o dall'ingegnere giapponese che ha fatto l'algoritmo per passare da raw a jpg in modo automatico) E' una diatriba che solleva o chi non ha sufficienti competenze per sapere certe cose o le sa ma non le capisce o chi sa, capisce ma non resiste al gusto della polemica da forum. La discussione sarebbe più interessante spostarla su un altro livello ovvero, dato per scontato che la PP esiste sempre da sempre e comunque (pure ai tempi delle dia), qual'è il confine che separa una post produzione buona e creativa da un pastrocchio? E' solo il gusto personale o ci sono dei parametri oggettivi per dire che una PP fatta su una foto è un pastrocchio? Perchè se è solo una faccenda di gusto allora vale tutto. Io ho la mia idea in proposito ma mi piacerebbe sentire anche quella di altri. |
| inviato il 22 Novembre 2017 ore 15:30
“ supponiamo che qualcuno riesca a dimostrare la superiorità della propria tesi. „ ma è questo il punto non c'è da dimostrare nulla solo che qualcuno vive nell'ottusità di un piccolo orticello, se lo scopo è dimostrare chi è meglio di chi semplicemente è come parlare se è meglio canon o nikon che veramente ha stufato, sarebbe invece interessante portare il ragionamento dai massimi sistemi inutili alla fotografia reale e postare foto parlando di quelle |
| inviato il 22 Novembre 2017 ore 15:59
“ In realtà credo che il problema sia solo in minima parte dovuto a motivi etici o alla scarsa dimestichezza con la PP. Credo che sia quasi esclusivamente dovuto ad una sorta di difesa del proprio orticello, conquistato negli anni grazie all'esperienza e al talento e che ora viene messo a rischio da un'orda di "incapaci" che solo grazie alla tecnologia si permettono di fare foto/immagini (robe da guardare, insomma...) che ottengono più apprezzamento delle loro. „ Questo fa sicuramente parte del mio omissis, anche se non sottovaluterei le difficoltà ad interagire in modo approfondito col software “ Se poi si tratta di professionisti, capisco che le scatole possano girare un pochetto. „ Questo no, ai professionisti girano sicuramente e alla grande per gli effetti che il digitale ha portato al mercato delle immagini ma a parte rarissime eccezioni la post l'hanno digerita da tempo, non c'è stata scelta. “ Bon, potete rialzare il livello della discussione. Scusatemi. Torno a limitarmi a leggervi e anche un po' a sorridere. „ Magari il livello medio degli interventi su questo argomento fosse quello dei tuoi “ E' solo il gusto personale o ci sono dei parametri oggettivi per dire che una PP fatta su una foto è un pastrocchio? „ Hai toccato un punto difficile, di getto verrebbe da rispondere che si ci sono dei parametri oggettivi e probabilmente in parte è vero ma poi mi viene in mente una seria lettura portfolio cui ho assistito e dove un critico di una galleria d'arte francese ha approvato senza esitazione una serie di hdr con tone mapping incredibilmente spinto che a me sembravano l'emblema del pastrocchio...insomma ancora una volta dipende, bisogna conoscere l'autore, il lavoro cui appartiene l'immagine e contestualizzarla bene in tutti i sensi, non è facile, almeno per me. “ ma è questo il punto non c'è da dimostrare nulla solo che qualcuno vive nell'ottusità di un piccolo orticello, se lo scopo è dimostrare chi è meglio di chi semplicemente è come parlare se è meglio canon o nikon che veramente ha stufato, sarebbe invece interessante portare il ragionamento dai massimi sistemi inutili alla fotografia reale e postare foto parlando di quelle „ Concordo |
| inviato il 22 Novembre 2017 ore 16:11
“ Ma scusa chiediamo a sostenitori della PP,perchè non ci fanno vedere una diapositiva di un paesaggio,scattato da loro cosi' come si vedrebbe col proiettore? „ Ne ho qualche migliaio, ma per mostrarle in rete devo passarle da uno scanner o rifotografarle su un tavolo luminoso con un'ottica macro, in entrambi i casi è necessario il passaggio da un software che fa post, automaticamente o tramite interfaccia operatore poco importa, quindi far vedere la dia senza farle post è impossibile , poi non ne capisco il senso, se oggi scatto col digitale nel paesaggio è anche per la maggior flessibilità di trattamento e controllo sull'immagine che garantisce, non vedo motivi per tornare indietro. |
| inviato il 23 Novembre 2017 ore 1:55
“ Io sono fondamentalmente d'accordo con un distinguo : tutto ciò che viene fatto prima dello scatto lo si può inquadrare nel suo contesto ma non inquina il prodotto: sarà fotografia di stage, preparata, con attori luci e quant'altro, ma sempre fotografia è. Quello che viene fatto dopo , invece, non ha nulla a che fare con la fotografia. „ Il punto secondo me è proprio questo. Cioè se non si facesse niente dopo non si avrebbe nemmeno lo sviluppo e quindi nemmeno la fotografia. L'unico modo per non fare nulla dopo lo scatto è tenersi il negativo o il RAW. La fotografia si ottiene proprio elaborando/sviluppando. Il "dopo" c'è sempre. Poi ognuno si può fissare i limiti che vuole (mai ruotare più di 27 gradi, mai clonare più del 16% dell'intera foto ecc.) se questi assecondano in modo coerente la visione del fotografo risulteranno utilissimi. Ma che senso ha dettare limiti agli tutti gli altri che fanno pure generi diversi? Come se un pianista di classica ce l'avesse con chi suona la tastiera in un gruppo pop perchè non fa musica acustica... Per cui per chi dice di limitare la post... ha un nome: si chiama fotogiornalismo ed ha pure regole precise. Ma non pretendete di farle applicare a chi fa altro. |
user90373 | inviato il 23 Novembre 2017 ore 9:25
Continuo il percorso, confermando le intenzioni “riflessive” di un post nato da mie sensazioni di fotoamatore medio con forse un po' accentuata tendenza all'introversione. Cosa mi succede quando vado “per fotografie”? Mi succede che l'immaginazione proietta le sue immagini che possono riguardare un progetto definito oppure arrivare dal vissuto fotografico e non. All'immaginazione non serve il senso della vista per attivarsi ed ecco quindi che le immagini mentali possono assumere qualsivoglia forma. Ora sono in giro con la mia fotocamera e la testa piena di belle immagini, vedo una scena che richiama un'immagine e mi appresto a scegliere l'inquadratura e impostare il mezzo per scattare. Potrebbe succedere che in questa fase il mio intento non sia tanto quello di riprendere la scena come tale, ma l'immagine che me ne sono creato, questo logicamente la macchina non lo sa e riporterà sul fotogramma non esattamente quel che immaginavo e, che forse non esiste. Continua ………. |
| inviato il 23 Novembre 2017 ore 13:10
Perchè una diapositiva originale è post prodotta o sviluppata?vado a portate il rullino a p..p.... oppure al negoziante "mi p.p... le foto" è questo che si diceva?si tratterebbe di mostrarla in qualche modo,mantendendo l'immagine il piu' fedele possibile all'orginale,difficile eheheh.. Oppure intanto che passa allo scanner sparisce qualche pezzo del fondale,cambia il cielo,entrano altre persone sullo sfondo?C'è un libro dei primi anni duemila che raccoglie i migliogli fotografi di paesaggio del periodo,secondo la scelta,eppure non c'erano le foto di oggi.Una modifica successiva importante, postuma nel paesaggio in particolare a livello cromatico, ha il suo peso nell'impatto visivo,che lo sviluppo del software ha consentito di ottenere e con maggiore facilità,dove le precedenti innovazioni tecnologiche non erano arrivate(la fotografia per tutti). Sedersi al computer per modificare dei parametri di scatto è una novità ed è in questa fase che sono prodotte,molte immagini non certo in camera oscura vera e propria. A sostegno di un quadro mediocre che è una copia o della tecnica per ottenerlo,si citano poi grandi pittori come qualcuno faceva notare. |
| inviato il 23 Novembre 2017 ore 13:10
Super quoto Labirint!!! |
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