| inviato il 27 Ottobre 2016 ore 20:25
Dovrei vedere se SPP usa dei profili colore in standard ICC, dubito molto che usino dei DNG. Mai dire mai.... ma al momento non posso proprio. |
| inviato il 27 Ottobre 2016 ore 21:55
Valerio il mio 28 non è ais, né il D che lo ha seguito. Ma si colloca a metà tra questi due. Dovrebbe avere lo stesso schema ottico del D, senza avere il chip integrato. Un'ottica onesta, nulla di più. Comunque come già scritto, mi riprometto di provare la tecnica che mi hai consigliato. |
| inviato il 27 Ottobre 2016 ore 22:19
allora piccola precisazione venuta fuori per l'esposizione della foto delle rocce del test... riprendendo spunto da questo articolo del forum foveon: ">forum.foveon.it/index.php?topic=42.0 „ si può dedurre che il sensore sigma non varia la sensibilità iso anche impostandola sulla macchina, ma praticamente fa una sorta di correzione via software tramite Spp. In pratica ha iso fisso e non fa altro che compensare via software. Quindi il test è stato fatto a 250iso con + 1,7 di esposizione, che in pratica corrispondono a iso 100 con + 0,3/4 di esposizione in più, quindi pari a meno di mezzo stop di sovraesposizione. Quindi riferendosi al simpaticone che allarmato dal vedere le luci sfondate ha dichiarato fasullo il test, con relative offese per i partecipanti, gli consiglierei una più attenta lettura della attrezzatura che usa... perché mezzo stop di sovraesposizione non è possibile considerarlo come foto da buttare... anzi... Nel test infatti la foto rimessa alla sua corretta esposizione non presenta difetti di sorta e viene tranquillamente paragonata a macchine più costose, cavandosela alla grande, l'unico difetto che si nota è il flare, ma quello è un difetto ottico che nulla ha a che fare con l'esposizione. |
| inviato il 27 Ottobre 2016 ore 23:08
Qualcuno si deve proprio essere finito gli argomenti, se non trova di meglio che riesumare l'ormai trito refrain sul celodurismo, condito con livorose considerazioni sul prossimo che nulla hanno a che fare con la fotografia, e che qualificano solamente chi ha il cattivo gusto di proporle al pubblico del forum. Siamo dunque alle battute finali? “ Quindi il test è stato fatto a 250iso con + 1,7 di esposizione, che in pratica corrispondono a iso 100 con + 0,3/4 di esposizione in più, quindi pari a meno di mezzo stop di sovraesposizione. „ Husqy, se la Merril (che se non erro, si comporta tra l'altro come una ISO-Invariant) ha iso base 200, come Valgrassi si è sgolato nel dire, e che anzi i 100ISO altro non sono che i 200+1.3 stop di sovraesposizione recuperati in sviluppo (come fanno le mie Canon con i 50ISO), è banale che i 250+1.7 corrispondano, grossomodo, ai 100+0.6-1 stop, dipende se consideriamo il passaggio da 200 a 100 come di uno stop, o di più come sostiene Valerio. Ma questo è di una banalità unica, non è certo una caratteristica del foveon. Eppure il concetto sembra faccia fatica a farsi accettare da tutti... |
| inviato il 28 Ottobre 2016 ore 0:36
“ si può dedurre che il sensore sigma non varia la sensibilità iso anche impostandola sulla macchina, ma praticamente fa una sorta di correzione via software tramite Spp. In pratica ha iso fisso e non fa altro che compensare via software. „ Questo sembra confermato anche dal grafico derivato dai dati pubblicati da DXOMark, la Sigma Merrill è quel punto azzurro, esclusivamente 200 ISO, confrontata con il Range Dinamico della 6D da 50 a 102400 ISO
 Nella pagina dalla quale ho tratto lo screenshot si possono confrontare molte fotocamere: photonstophotos.net/Charts/PDR.htm L'asterisco definisce le Sigma Merrill: " These cameras do not have variable gain so only one value is reported. " |
| inviato il 28 Ottobre 2016 ore 1:27
Direi che questo chiude la questione. Sarebbe bello trattare gli argomenti tecnici senza infilarci alcune "certezze matematiche" che di matematico e sperimentale non hanno un fico marcio. Quel grafico e quelle misurazioni esistono da molto tempo..... ma nessuno fino ad ora era andato a fare una ricerca, a parte Trystero. Poi se fa strano veder partire tormentoni da oltre 25 puntate su di una tecnologia esistente e provata da anni; un motivo c'è. L'acqua calda del Foveon non è la rivoluzione, è solo una diversa strada già esistente (che è bene avere ovviamente). Poi qualcuno è andato in fissa per due o tre foto bruttissime e con uno sharpen esagerato..... ha visto la madonna e tutti i santi insieme e zack... meglio di una MF da 100Mp, certo... come no; 300 piotte che fanno meglio (pure assai) di un sistema da 50.000€. La marmotta che fa il cioccolato.... Bayer e Foveon sono due tecnologie diverse; meglio o peggio dipende tanto da cosa ci si deve fare. Per un banco da test ottico il Foveon è indubbiamente il numero uno; si elimina l'incertezza sulla misurazione data dalla demosaicizzazione. Per la riproduzione del colore, specie in campo artistico, Bayer. Per la foto di tutti i giorni.... Bayer; aspettando che qualcuno proponga macchine Foveon di fascia più alta, con sensori più grandi, con elettronica migliore, ecc ecc... |
| inviato il 28 Ottobre 2016 ore 4:21
@Trystero, Raamiel tante questioni come queste sono state ampiamente e ottimamente discusse sotto www.foveon.it. Sia Italo che Antonello (che non ho il piacere di conoscere personalmente) hanno dato importanti contributi alla disseminazione di valide informazioni sui Foveon, non solo sugli ultimi modelli. Juza ha un alto numero di lettori del Forum, questa è la differenza più importante con altri siti e blog. Ne deriva anche una certa responsabilità da parte di chi scrive per non far scadere il livello delle discussioni, penso che anche "Juza" sia d'accordo su questo. |
| inviato il 28 Ottobre 2016 ore 8:45
Vero, molto giusto, purtroppo si assiste però a un triste spettacolo di offese gratuite non giustificate e non giustificabili in nessun modo. Sembra che per qualcuno regole ed etica non si applichino. Credo che tutti sappiano bene chi quando e dove ha disatteso un comportamento civile. |
| inviato il 28 Ottobre 2016 ore 8:50
 "ValoriDiversi" discrimina facilmente fra immagini a fuoco e immagini sfocate/micromosse: 1/15s a mano libera R=561 G=1312 B=2065 1/15s cavalletto R=582 G=1349 B=2154 |
| inviato il 28 Ottobre 2016 ore 8:56
“ "ValoriDiversi" discrimina facilmente fra immagini a fuoco e immagini sfocate/micromosse: „ mmm quindi un sensore apsc, che ha una pdc diversa dal FF, risultando più a fuoco sempre, da dei "ValoriDiversi" in base al maggior dettaglio e dall'avere più parti a fuoco. Corretto? |
| inviato il 28 Ottobre 2016 ore 9:02
Consiglio anche io un giro su: forum.foveon.it/ tante cose già trattate da ormai anni e anni..., gli amministratori di quel sito non sono gli ultimi arrivati. |
| inviato il 28 Ottobre 2016 ore 10:58
Mi è stato gentilmente chiesto di dare un'occhiata alle ormai famose esposizioni di Nikon 800E e DP2M nel bosco toscano, uscita Husqy/Sabbiavincent. Coi dati di esposizione non è difficile risalire agli EV normalizzati a 100 ISO della scena. La domanda deve essere un'altra: quelle esposizioni hanno realmente danneggiato una delle due macchine del test? La risposta è semplice e inaspettata e viene dall'istogramma RAW attraverso RawDigger. La Nikon ha salvato a 14 bit e ha fatto qualcosa di cui non ero a conoscenza, ossia ha interpolato tantissimi valori tra quelli digitizzati, è diventata un mattoncino, non c'è più spazio per "ValoriDiversi". La cosa ancora più sorprendente è che la esposizione Nikon ha sfondato il sacro limite 16383 nei due canali R e B, precisamente 245k punti in R e 297k punti in B. È quello che si chiama sfondare le luci a dx, conseguenzae sulla foto finale ce ne sono poche perché quello spicchio di cielo non è importante. La Nikon era maneggiata da Husqy-Francesco. Sabbiavincent-Fabio aveva ammesso subito di avere settato 250 ISO per sbaglio, può capitare anche ad un pro come lui. Esaminando il raw X3F via RAWDigger, si vede che la Sigma non ha sfondato le luci, nei tre canali si è fermata a 4078/4079 ossia non ha toccato il 4095 che significa luci perse. Sono sottoesposti solo 109 punti in R. La Sigma è stata pesantemente sovraesposta non si capisce se volontariamente o per sbaglio, comunque il recupero sotto SPP Exposure è agevole e cade intorno a -1.7 EV (perché le luci non erano state sfondate, si fosse usato ISO 100 si sarebbe "bruciata" l'immagine). Naturalmente con un ETTR così robusto il SNR è migliorato notevolmente e con esso anche i passaggi tonali. A questo punto entra in gioco il "teorema di Masterlight" (a proposito, TORNA!!!) che dice che i colori tenui si slavano quando vai oltre -1.3 EV di recupero sotto SPP. Qui di colori tenui non ce n'erano molti, va messa in conto una resa colore al limite per la DP2M recuperata a -1.7 EV. Conclusione: pareva fosse stata handicappata la Sigma, invece se ne è uscita con un forte ETTR legittimo che ha migliorato sensibilmente la pulizia del segnale. La Nikon è stata danneggiata dalla esposizione spot, forse era meglio Matrix. Lo spicchio di cielo non interessava a nessuno. Pubblico queste righe anche sull'altro thread Foveon, siamo ancora in tempo per un aperitivo virtuale e quattro risate tutti insieme! |
| inviato il 28 Ottobre 2016 ore 11:12
“ Conclusione: pareva fosse stata handicappata la Sigma, invece se ne è uscita con un forte ETTR legittimo che ha migliorato sensibilmente la pulizia del segnale. La Nikon è stata danneggiata dalla esposizione spot, forse era meglio Matrix. Lo spicchio di cielo non interessava a nessuno. „ Che la sigma non fosse danneggiata dalla sovraesposizione lo si vede a occhio, per altri non è così, ma li lascio volentieri alle loro conclusioni. Grazie Valerio |
| inviato il 28 Ottobre 2016 ore 11:13
@Husqy bisogna intenderci bene. Prendi una DP2M con obiettivo 30 mm: devi confrontarla con un Nikkor 28 o 35 mm se vuoi minimizzare l'influenza della pdc. Il 30 mm resta sempre un grandangolo con una buona pdc. Se mi usi un Nikkor 45 mm su una FX e speri di avere emulato la DP2M ma hai una pdc inferiore e "ValoriDiversi" diminuisce, perché meno punti saranno a fuoco. Come del resto sai benissimo anche tu, a parità di campo inquadrato una DX mette a fuoco più punti di una FF, per cui cresce "ValoriDiversi". Se esamini punti all'infinito a fuoco, la pdc non conta più. Neanche con soggetti perfettamente piani (2D, non 3D) come le mire ottiche. |
| inviato il 28 Ottobre 2016 ore 11:22
Praticamente stai dicendo che i punti che cadono nel bokeh, non vengono conteggiati? Ero convinto del contrario, che la sfocatura producesse più toni "medi". Edit: no, in realtà è il contrario. La sfocatura tende ad omologare le tinte, riducendo le differenze tonali. |
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