| inviato il 19 Ottobre 2016 ore 11:25
Beh più facile non direi come dire poco dettaglio uguale sempre più reale o più realismo. Un disegno di un bambino poco dettagliato non crea questo effetto. Dietro ci vuole conoscenza e consapevolezza nell'utilizzo di questo linguaggio o legge della comunicazione visiva se vogliamo assimilarla così |
| inviato il 19 Ottobre 2016 ore 11:28
Beh mi piace la direzione che sta prendendo la discussione anche se non concordo a pieno col discorso dei tasti e i colori |
| inviato il 19 Ottobre 2016 ore 11:35
Noi siamo un sistema di deep learning biologico. E' solo che non sei cosciente della gran parte dei processi cerebrali. La loro esistenza e complessità ti è schermata a livello cosciente per consentirne il parallelismo. Semplice e efficace. Resistance is futile. |
user39791 | inviato il 19 Ottobre 2016 ore 11:37
Io non resisto, specifico solo che l'affermazione "non siamo una macchina fotografica" è diversa da quella "siamo un algoritmo di deep learning". |
| inviato il 19 Ottobre 2016 ore 11:38
La logica è corretta e concordo. |
| inviato il 19 Ottobre 2016 ore 11:43
Il nostro sistema sensoriale e il cervello funziona grazie a complessi processi di elaborazione e volendo ne possiamo diventare coscienti; non siamo appunto una macchina fotografica, per fortuna! ma ci dilettiamo ad usarla. |
| inviato il 19 Ottobre 2016 ore 11:44
Siamo terribilmente complessi, e ognuno è diverso dall'altro. Quindi ognuno vede le cose a modo suo, e ha per ogni cosa una sua interpretazione del tutto personale. |
| inviato il 19 Ottobre 2016 ore 11:47
Ottimo |
| inviato il 19 Ottobre 2016 ore 11:49
Motofoto non ha tutti i torti ma si deve vedere al contrario. E' il deep learning che tenta di umanizzare le capacità di apprendimento delle macchine. Ma qui si va troppo oltre l'argomento trattato. |
| inviato il 19 Ottobre 2016 ore 12:02
Non è così lontano dal tema, perchè il deep learning lavora proprio su più livelli di dettaglio. In altri termini applica lo stesso schema di cui parla Daverio quando illustra gli elementi che, a diversi livelli di dettaglio e grazie alla loro presenza/assenza/forma, inducono l'esperienza estetica. Quello che voglio rimarcare è che non importa cosa uno usa (B/N o colore) e quale strumento uso (fotocamera,pittura). Ciò che fa veramente la differenza è la capacità progettuale creativa, cioè la capacità di pensare e decidere cosa si vuole ottenere PRIMA di scattare/dipingere. Questa è un attività che ancora le macchine (fotografiche o elaborative) non sanno fare. A dirla tutta, anche la maggior parte dei fotografi non sa fare, intesi in senso ampio come coloro che hanno un dispositivo fotografico. Si limitano ad aspettare che "capiti" e "di capitare" in qualcosa da riprendere e lo riprendono. Zero azione progettuale creativa. Tutto occasionale. EDIT: per metterla più dura, per me è più fotografo quello che da un calcio in cu.o alla rana per farla saltare di quello che aspetta due giorni che lei salti da sola. Magari è meno animalista, ma più fotografo di sicuro....e mi sono tolto anche questo sassolino dalla scarpa. |
user46920 | inviato il 19 Ottobre 2016 ore 12:04
Motofoto:“ Non è un caso che Davero usi il paesaggio come caso di confronto. Nel paesaggio il fotografo non può intervenire. Se avesse preso le nature morte, il confronto sarebbe stato più equilibrato. Con il digitale tutto cambia. C'è la fusione delle due arti e la morte delle precedenti. Se qualcuno ha visto cosa sanno fargli gli algoritmi di deep learning, sa che oggi è possibile trasformare una qualunque foto nello stile pittorico di qualunque pittore.E Siamo solo all'inizio. Grazie al digitale posso montare le scene in post produzione, paesaggi compresi ed evocare il miracolo dell'identificazione come un pittore. „ Ma in questi casi allora non c'è più nessuna differenza/confronto: a questi livelli, sempre di pittura o di disegno si parla ... mentre la fotografia è tutt'altra cosa. Sballone:“ dai cigno, fammi fare il serio per una voltaCoolMrGreen „ prova allora ad elaborare, secondo te, la mia "richiesta": "Secondo me bisognerebbe prima riuscire a "tradurre" e quindi mettere in chiaro le giuste e corrette analogie di quel particolare sottolineato da Filippo, in una modalità realizzabile in campo fotografico ... altrimenti ci si arena proprio e fin da subito, sul punto principale." Prova a spiegare al meglio cosa o quale potrebbe essere la tecnica fotografica per cui "ritrovare" quella pittorica che Daverio spiega (e che è il punto del topic). |
user39791 | inviato il 19 Ottobre 2016 ore 12:11
“ Filiberto:" Daverio sostiene, secondo me chiaramente, la superiorità della pittura nei confronti della fotografia (colori e non colori) nel rappresentare ciò che noi percepiamo quando guardiamo il mondo che ci circonda." secondo me fai prima a dire che tu sostieni questo, senza tirare in ballo Daverio ... anche perché quello che dici mi sembra incanalato su di un discorso di efficienza di una tecnica pittorica rispetto ad un'altra (stando a quanto dice Daverio) .. o sbaglio? „ Daverio dice che la pittura può essere fotografica, mentre la "macchina fotografica" non può essere pittorica. Strade diversa ma meta in comune. |
| inviato il 19 Ottobre 2016 ore 12:12
E' che tu parti da un presupposto che non esiste più, cioè la differente tecnica tra pittura e fotografia. C'era prima. Tra un Canaletto che usava una camera rudimentale per proiettare e poi un pennello per completare e un fotografo digitale che usa una fotocamera moderna per l'immagine base (o le immagini) ed uno stilo su un tablet digitale per completare non c'è NESSUNA differenza. |
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