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Un occhio a fuoco e l'altro no...


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avatarjunior
inviato il 10 Settembre 2016 ore 8:36

Secondo me il soggetto deve essere tutto a fuoco, punto.. Poi posso scegliere di avere l'occhio come soggetto e mettere a fuoco solo quello, per me non é un ritratto, ma una foto a un occhio, ambientato..
Anch'io ho fatto foto così, pochissime, alcune mi piacciono anche, ma non può essere lo standard! Dopo poco inizio a trovarle orribili e fastidiose, il diaframma va saputo usare e bisogna sapere quanto va chiuso in base al tipo di sfondo e alla distanza col soggetto.. I ritratti a taglio stretto non mi sognerei mai di farli f1.4, normalmente li faccio f4 o 5.6 e sono foto più piacevoli da guardare, come quelle di Giuliano.. In cui si ha comunque una sfocatura
La maggior parte delle foto con un occhio a fuoco sono anche per un modo per dire "io ce l'ho piú grosso".. Io stesso al primo acquisto di una lente luminosa ho attraversato un periodo in cui la lente era sempre a TA, ma é durato una settimana, poi ho capito..

user5652
avatar
inviato il 10 Settembre 2016 ore 8:37

Lo sfocato graduale avviene con aperture meno ampie.

Dunque... intendiamoci, per gradualità io intendo la progressione, a parità di scena, diaframma e dimensione del sensore. Ci sono ottiche che sfocano con maggior gradualità di altre che, invece, tendono a staccare il soggetto in modo più deciso.

avatarsenior
inviato il 10 Settembre 2016 ore 8:44

perfettamente d'accordo Isak. mi piace "occhio ambientato" :D

user5652
avatar
inviato il 10 Settembre 2016 ore 8:47

Ecco ciò che succede molto spesso agli ultilizzatori di aperture tipo 1,4......
Zeiss Otus 85 1,4 su 6d a TA

Ecco un classico esempio di ritratto "sbagliato", la maf è sulla fronte e su pochi mm di capelli sullo stesso piano focale, tutto il resto è fuori fuoco, occhi compresi.

avatarsenior
inviato il 10 Settembre 2016 ore 9:06

Un esempio di foto con un occhio a fuoco e un altro sfocato, la foto è mia, la considero un errore, avrei preferito tutti e due gli occhi a fuoco



avatarsenior
inviato il 10 Settembre 2016 ore 9:13

concordo sull'errore (e peccato, bel soggetto e bella luce). l'intensità dello sguardo è compromessa, l'osservatore è distratto non calamitato dallo sguardo.

user5652
avatar
inviato il 10 Settembre 2016 ore 9:15

Gli errori sono all'ordine del giorno, per tutti.
Diverso è quando si ricercano gli stessi risultati. Triste

user46920
avatar
inviato il 10 Settembre 2016 ore 10:52

Qualunque sia l'obiettivo (lente), in un ritratto di primo piano, gli occhi dovrebbero esser messi a fuoco (o almeno quello più vicino alla fotocamera, poi "la pdc" andrà adeguata all'intento della ripresa, ma ...

- il ritratto di Talisman non è errato per forza, perché avrebbe potuto anche voler riprendere quell'effetto (che piaccia o meno)
- sicuramente, se l'intento era invece quello di avere entrambi gli occhi a fuoco, avrebbe dovuto far posizionare gli occhi del soggetto sullo stesso piano, o avrebbe dovuto cercare lui il pdr adeguato allo scopo, o aver usato un banco ottico

... il falso rimedio di chiudere molto il diaframma, in queste situazioni non sarà mai risolutivo, perché comunque non si avranno in nessun caso, entrambi gli occhi sullo stesso piano.

E forse, di veramente sbagliato in questa tipologia di ritratti sfocati "con un occhio si e l'altro no", c'è sostanzialmente il problema della incompetenza tecnica fotografica o della "classica inconsapevolezza".

avatarsenior
inviato il 10 Settembre 2016 ore 11:02

- sicuramente, se l'intento era invece quello di avere entrambi gli occhi a fuoco, avrebbe dovuto far posizionare gli occhi del soggetto sullo stesso piano, o avrebbe dovuto cercare lui il pdr adeguato allo scopo, o aver usato un banco ottico

... il falso rimedio di chiudere molto il diaframma, in queste situazioni non sarà mai risolutivo, perché comunque non si avranno in nessun caso, entrambi gli occhi sullo stesso piano.


Vabbè stiamo parlando del sesso degli angeli, in ogni foto a qualsiasi distanza focale a qualunque apertura di diaframma il piano focale è uno ed uno soltanto, lo sappiamo tutti. Resta il fatto che con un tipo di scatto con il volto girato e lo sguardo rivolto al fotografo l'unica soluzione è chiudere il diaframma, posizionare gli occhi sullo stesso piano di fuoco equivale a cambiare foto.

user46920
avatar
inviato il 10 Settembre 2016 ore 11:11

Vabbè stiamo parlando del sesso degli angeli, in ogni foto a qualsiasi distanza focale a qualunque apertura di diaframma il piano focale è uno ed uno soltanto, lo sappiamo tutti.

appunto che non stiamo parlando del sesso degli angeli, ma di ottica applicata o di tecnica fotografica ... se la tua foto la guardi da 5-8 volte la sua diagonale, il soggetto sarà tutto a fuoco ... e non solo gli occhi (tanto come la foto alla moglie di Giuliano)


Resta il fatto che con un tipo di scatto con il volto girato e lo sguardo rivolto al fotografo l'unica soluzione è chiudere il diaframma, posizionare gli occhi sullo stesso piano di fuoco equivale a cambiare foto.

no, l'unica soluzione è il banco ottico .... o "cambiare foto"

avatarsenior
inviato il 10 Settembre 2016 ore 11:17

Io questi integralismi proprio faccio fatica a capirli, sinceramente, usa il banco ottico, o cambia foto, io la prossima volta chiudo il diaframma di uno stop.

avatarsenior
inviato il 10 Settembre 2016 ore 11:22

Secondo me non devono esserci regole, se non quella della ricerca del buon risultato.
Ci sono foto belle, con una ridottissima pdc, non si può generalizzare. Dipende dal lavoro di ricerca che un fotografo vuole/sa fare e da quanto la forma sia funzionale al contenuto.
Purtroppo è evidente che la ridotta pdc stia diventando una moda e che troppo spesso è usata a sproposito.
Se posso, aggiungo che quello che mi da più sui nervi è sentir parlare di "magico sfuocato"... oltretutto spesso per riferirsi alla nebbia più fitta, senza rendersi conto che la sfocatura è di qualità solo quando è graduale, morbida e non annienta il contesto.




user46920
avatar
inviato il 10 Settembre 2016 ore 11:24

Io questi integralismi proprio faccio fatica a capirli, sinceramente, usa il banco ottico, o cambia foto, io la prossima volta chiudo il diaframma di uno stop.

boh .. ma che c'entrano gli integralismi? Confuso

se 2+2=4, non è mica colpa mia, eh!

qui c'è tutto quello che si può dire a riguardo
... il falso rimedio di chiudere molto il diaframma, in queste situazioni non sarà mai risolutivo, perché comunque non si avranno in nessun caso, entrambi gli occhi sullo stesso piano.

e se ci vai a vedere i pixel, ad una qualsiasi immagine, vedrai che solo alcuni saranno a fuoco, con una proporzione che va di pari passo all'ingrandimento (o all'avvicinamento) dell'immagine.

Non è integralismo, è semplice fotografia!

avatarsenior
inviato il 10 Settembre 2016 ore 11:28

@Caneca LOOOL
@Photogero
penso che hai ragione ad essere perplesso. Per fare un ritratto che abbia valenza artistica con quelle caratteristiche occorre "manico", non basta comprarsi un'ottica f/1,2 o 1,4 !
Un esempio: vedevo nella gallery una foto con mezzo occhio a fuoco (anche poco nitido) e un titolo: "occhi" ... de che ???

nell'ottima serie 'Gaby' di Feddas www.juzaphoto.com/galleria.php?t=224557&l=it c'è la prova di quello che intendo dire.

avatarsenior
inviato il 10 Settembre 2016 ore 11:43

La fotografia si basa sulla percezione visiva, non sulla teoria ottica rigida, altrimenti i panorami tutti a fuoco sarebbero utopici, a me interessa che si percepiscano entrambi gli occhi a fuoco, il resto sono seghe mentali da forum. Peraltro il bulbo oculare è una sfera allungata, ed essendo un solo piano di fuoco non potrà mai essere tutta a fuoco, se vogliamo ammazzarci di seghe. È un discorso che ha senso? Siccome niente di ciò che fotografiamo è bidimensionale quindi chiudere il diaframma è una "falsa soluzione" per qualsiasi soggetto, quindi tqnto vale fare obiettivi a diaframma fisso come i telefoni. Ripeto, sti integralismi non li capisco

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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