| inviato il 01 Aprile 2016 ore 15:15
Caneca, ma quel che non mi è chiaro... hai capito in quale modo la vignettatura incida pesantemente sulla questione che poni nel titolo del topic? il resto è veramente irrisorio, la vignettatura la fa da padrona sulla questione che poni, non so se la cosa ti sia chiara. |
| inviato il 01 Aprile 2016 ore 15:18
Chiarissimo. Devo appurare che si tratti di questo, o anche di questo Infine, abbiamo chiamato in causa diversi fattori, ma la questione resta comunque aperta, senza una diagnosi definitiva. Quando una foto è da buttare è da buttare. Il lavoro di recupero in PP, per come la vedo io, dovrebbe limitarsi a quei soli due 'colpetti' di recupero per rendere la foto più equilibrata e armoniosa nel suo insieme, salvo alcune licenze artistiche, che però vanno sapute gestire e giustificare. Quando da una foto buia o da una foto bruciata si cerca di tirare fuori il grande scatto, bisogna desistere, salvo, anche qui, rari casi di successo artistico. E' un po' il senso di quello che cercai di dire su un altro forum (prima che Cigno mi uccidesse! ). Credo sia una questione di traduzione delle grandezze, dall'aria ai vetri, dai vetri al silicio... qualcosa si perde, qualcos'altro viene approssimato o distorto o tradotto male... La gamma dinamica può essere potenzialmente infinita, ma se le informazioni che deve processare sono corrotte da un 'qualcosa', lavorerà sempre al di sotto delle sue potenzialità. Cigno, ti ho aggiunto come amico, in quanto ritengo che, sebbene tu sia un *** , da te ci sia da imparare. |
| inviato il 01 Aprile 2016 ore 15:25
benissimo, allora avrai anche capito che il problema è tanto più presente quanto il diaframma è aperto. (regola generale ma non assoluta, dipende dall'obiettivo). |
| inviato il 01 Aprile 2016 ore 15:41
Si, nel caso della vignettatura. Ma nel caso della diffrazione è l'esatto opposto. |
| inviato il 01 Aprile 2016 ore 15:56
E' tutto un compromesso..... Le ottiche più performanti (tipo Zeiss Otus o Sigma ART) cercano di far quadrare il cerchio (alta luminosità, poca vignettatura, nitidezza a ta, ecc) ma pagano tutto questo con ingombri e pesi davvero elevati. le lenti devono essere tante e di grande diametro per avere una elevata copertura di campo (unico modo per limitare la vignettatura) ed essere nel contempo nitide.... non è così semplice. |
| inviato il 01 Aprile 2016 ore 16:27
mmm... L'obiettivo ideale dal punto di vista della perfezione non ha vignettatura, diffrazione, coma, ecc... non ha difetti. Sappiamo che in realtò questo non è possibile. Ma vorrei farvi notare la differenza tra tutti gli altri difetti ottici e la vignettatura. Se prendete tutti i difetti ottici e li mettere insieme (vignettatura escusa) si può dire che la luce ha subito, passatemi il termine, una sorta di "shakeramento" e sul sensore apparità innanzi tutto un minore macrocontrasto. ovvero la lente più difettosa tenderà ad un unico flusso luminoso in cui non vi è contrasto alcuno. Nell'ipotesi teorica peggiore, riprendendo un quadro metà bianco e metà nero, la lente restituirà un grigio. Esempio estremo ma che serve a capire bene il concetto. Con il difetto ottico vignettatura invece accade sempre una cosa opposta, ovvero tantopiù la vignettatura è presente, tantopiù aumenta la differenza di trasmittanza tra l'area centrale ed il bordo. Quindi, tutti gli altri difetti ottici portano ad una riduzione della gamma dinamica, e di fatto, anche se l'immagine facesse schifo, possiamo dire che la fotocamera potrà gestirla con più facilità dal punto di vista dinamico causa una bassa estensione di gamma. Per la vignettatura invece è esattamente il contrario. Ovvero più è presente e più sale la gamma dinamica (con conseguente difficoltà di gestione luci/ombre) rispetto ad un'ipotetica ripresa con ottica priva di vignettatura. |
| inviato il 01 Aprile 2016 ore 16:43
Scusate, non ho letto tutto e sono certo che nessuno voglia farmi un riassunto Quindi pongo un semplice quesito: la gamma dinamica non era una proprietà del sensore? Ringrazio anticipatamente chi mi risponderà. Raffaele |
| inviato il 01 Aprile 2016 ore 17:00
la domanda può essere posta così: data un'inquadratura dove sai che la gamma dinamica di quell'immagine * è 13EV, e tu sei bello tranquillo perchè sai che il tuo sensore tiene su 14EV, un'ottica può interferire modificando i 13EV originali dell'immagine? *ovvero, sul cielo massima luce, sotto il cespuglio minima, ben diverso che fotografare un muro uniforme. |
| inviato il 01 Aprile 2016 ore 17:03
“ la domanda può essere posta così: data un'inquadratura dove sai che la gamma dinamica di quell'immagine è 13EV, e tu sei bello tranquillo perchè sai che il tuo sensore tiene su 14EV, un'ottica può interferire modificando i 13EV originali dell'immagine? „ Questa è un'altra domanda, che ha un'altra risposta. La mia è molto semplice: la gamma dinamica non era una proprietà del sensore? Basta barrare la casella su SI o NO |
| inviato il 01 Aprile 2016 ore 17:04
Ooo, proverò a far caso se il mio Tamron fa foto più difficili da gestire in PP sulle lunghezze comprese tra 24 e 30mm, dove soffre un po' di vignettatura (leggera leggera)... Forse mi hai convinto. Dico questo perchè il Tokina 12-24 f4 DXII (altra lente affetta da vignettatura) mi conduce molto spesso alle foto 'bollite' come le chiamo io, ovvero quelle che al netto di tutti i recuperi luci/ombre/contrasto risultano piatte e sbiadite. |
| inviato il 01 Aprile 2016 ore 17:13
Vangogh, non mi riferivo alla tua domanda ma a quella del topic. risponde alla tua wiki I fotografi usano il termine "gamma dinamica" intendendo: 1) La gamma di luminanza di una scena da fotografare. 2) I limiti del campo di luminanza che una determinata macchina fotografica digitale o a pellicola può catturare. 3) La gamma di opacità delle immagini dei film sviluppati. 4) Il "campo di riflessione" di immagini su carte fotografiche. |
| inviato il 01 Aprile 2016 ore 17:24
Quoto ooo al 100%. Mi ha fatto capire che la vignettatura è il vero nemico della gamma dinamica. Ma è vero anche il contrario, l'ampia gamma dinamica permette di recuperare il difetto di vignettatura. Riprendendo l' esempio basato sul classico bicchiere ed il rubinetto. La luminanza è esemplificata dalla velocità con cui esce l'acqua dal rubinetto. Il tempo di esposizione è il tempo di... Esposizione al flusso La grandezza dei bicchieri è la grandezza dei pixel. La gamma dinamica è la precisione di misura della quantità di acqua. Il numero di bit sono la grandezza del foglio di quaderno dove registro il tale misurazione; più è grande più decimali posso scrivere. La lente è il becco del rubinetto. Se è di bassa qualità (o danneggiato o sporco o inadeguato o quello che vi pare) schizzerá l'acqua dappertutto, in maniera non programmabile inviando false info anche ai fotodiodi vicini. Ora, la precisione della misurazione ed il numero di decimali sul foglio sono strettamente legati. Eppure non sono la stessa cosa perché, mentre la precisione è un fattore indipendente da convenzioni, il numero può essere un indice che può assumere anche valori diversi apparentemente casuali(es. Cod.1 = valore 10. Cod.2 = valore 22. Cod.3 = valore 35. Cod.4 = valore 12). |
| inviato il 01 Aprile 2016 ore 17:24
Rispondere alla mia era più facile, bastava dire si o no. Ma comunque non ha importanza |
| inviato il 01 Aprile 2016 ore 17:25
eccola allora Vangogh, se vuoi una risposta secca la risposta è NO. spiegazione del NO. es. domanda: il giallo è il colore del limone? NO, perchè è anche il colore della banana e di alcune mele. |
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