| inviato il 04 Aprile 2016 ore 22:50
@ Enrico C “ Se vince il no (o se non si raggiunge il quorum) le estrazioni di idrocarburi non avranno scadenza certa: in molti casi potrebbero proseguire fino all’esaurimento del giacimento. „ quindi se non c'è scadenza non c'è bisogno di presentare l'impatto ambientale (il contrario di prima) o sbaglio ? “ Per Emiliano "non è vero, perché se vincerà il sì "rientrerà in vigore la legge del del 91 che prevedeva la proroga della concessione dei pozzi di cinque anni in cinque anni nella fase finale", ma "con i controlli delle Regioni". „ Esattamente, perchè è a loro (Regioni/Arpa) che presenteranno la valutazione di impatto ambientale. Sempre meglio che non darne conto di niente. E comunque al di là dei giri di parole a me basta questa notizia per capire quanto ci tengono alla nostra salute ... www.ilfattoquotidiano.it/2016/04/01/scandalo-eni-assunzioni-e-imposizi ridi Sestili ridi pure ora ... |
| inviato il 04 Aprile 2016 ore 23:51
“ quindi se non c'è scadenza non c'è bisogno di presentare l'impatto ambientale (il contrario di prima) o sbaglio ? „ La scadenza c'è eccome, altrimenti il senso stesso di tutto il referendum verrebbe a mancare, ad oggi le concessioni durano un tot di anni e quando scadono possono essere rinnovate presentando tra l'altro la valutazione di impatto ambientale, il referendum semplicemente impedisce che allo scadere della concessione questa possa essere rinnovata. La scadenza delle concessioni deve necessariamente esserci, anche perché se ad oggi non fossero stati fissati dei termini, per come é impostato il referendum (che impedisce solamente i rinnovi ma non parla assolutamente di date) sostanzialmente votare SI sarebbe del tutto inutile. Spero di essermi spiegato, scrivendo dal telefono non é il massimo. Per quanto riguarda l'articolo non c'è dubbio che la situazione sia talmente tragica da risultare quasi comica, come non ho dubbi che l'unico interesse dell'attuale classe politica sia incamerare quanti più soldi possibile nelle proprie tasche, incuranti di tutto il resto, evito di esprimere giudizi su persone del genere perché cadrei nella volgarità. |
| inviato il 05 Aprile 2016 ore 8:57
Sarà .... ma considerato che: " Secondo una analisi condotta da Greenpeace, delle piattaforme operative 29 sono “eroganti” ma in realtà da anni producono così poco da rimanere costantemente sotto la soglia di produzione (pari a 50 mila tonnellate per il petrolio, 80 milioni di metri cubi standard per il gas) che esenta i petrolieri dal pagamento delle royalties. In altre parole, quasi un terzo delle piattaforme entro le 12 miglia produce al di sotto dei limiti della franchigia (in alcuni casi da oltre 10 anni) e quindi non versa neanche un centesimo di royalties alle casse pubbliche . Solo il 27% delle piattaforme operano abitualmente estraendo idrocarburi al di sopra della franchigia. " Fonte: www.lavoripubblici.it/news/2016/04/AMBIENTE/Referendum-17-aprile-2016- di cosa stiamo parlando ... almeno limitassero il tutto a quel 27% no ? |
| inviato il 05 Aprile 2016 ore 10:45
Ben detto, questo conferma ancora una volta l'articolo da me trovato. La comunità non ne trae nessun vantaggio, lo stato non incassa niente e il mare si ritrova con trivelle vecchie di decenni che col tempo si riveleranno bombe a orologeria per l'ambiente. Un solo litro di petrolio può ricoprire con un sottile strato circa 4000 m2 di mare, l’equivalente di 16 campi da tennis. |
| inviato il 05 Aprile 2016 ore 11:15
per mio modestissimo parere, basato da molti anni di voto convinto e da altrettanto convinte delusioni, è che nel nostro paese, purtroppo, mi pare ci stiano prendendo tutti in giro. Queste elezioni, come altre, rendono soldi a chi le organizza e gestisce. Temo finiranno senza quorum, quindi inutili al sacrosanto argomento, ma utili a chi ci avrà mangiato sopra. Per questo non voto più da anni. |
| inviato il 05 Aprile 2016 ore 11:33
"Per questo non voto più da anni" "Per questo non voto più da anni" Dunque non lamentarti se questo Paese va a rotoli come la carta igienica |
| inviato il 05 Aprile 2016 ore 11:44
Occorre andare a votare SI il 17 aprile ! Chi non va a votare ha abdicato i suoi diritti da cittadino e delegato in toto il suo futuro, poi non lamentatevi. |
| inviato il 05 Aprile 2016 ore 11:49
@Gundam75 la vittoria del SI sarebbe il segnale che non possono fare quello che gli pare, avrebbe un significato politico importante per spingere le rinnovabili. Sinchè questi signori estraggono combustibili fossili e si arricchiscono, credi che abbiano voglia di cambiare ? |
| inviato il 05 Aprile 2016 ore 12:01
“ Infine la cosa piu ridicola è il canone che viene pagato allo stato italiano in cambio delle concessioni: quando volevano perforare alle Isole Tremiti (  !!!) pagavano allo stato un corrispettivo di 1500 euro all'anno... „ peccato che molti di quelli che sono per il NO credono invece che il petrolio ed il gas estratto li farà risparmiare ...... poveri illusi. “ Inoltre non dimentichiamoci che in croazia hanno perforato ovunque: pensate che un disastro ambientale lì non toccherà le nostre coste? „ E' un po' come dire se la Cina inquina siamo autorizzati ad inquinare tutti .... Non mi sembra una buona giustificazione ... |
| inviato il 05 Aprile 2016 ore 12:08
Vi espongo il principio della rana bollita: Immaginate un pentolone pieno d’acqua fredda nel quale nuota tranquillamente una rana. Il fuoco è acceso sotto la pentola, l’acqua si riscalda pian piano. Presto diventa tiepida. La rana la trova piuttosto gradevole e continua a nuotare. La temperatura sale. Adesso l’acqua è calda. Un po’ più di quanto la rana non apprezzi. Si stanca un po’, tuttavia non si spaventa. L’acqua adesso è davvero troppo calda. La rana la trova molto sgradevole, ma si è indebolita, non ha la forza di reagire. Allora sopporta e non fa nulla. Intanto la temperatura sale ancora, fino al momento in cui la rana finisce -semplicemente morta bollita. Se la stessa rana fosse stata immersa direttamente nell’acqua a 50° avrebbe dato un forte colpo di zampa, sarebbe balzata subito fuori dal pentolone. Questa esperienza mostra che quando un cambiamento si effettua in maniera sufficientemente lenta sfugge alla coscienza e non suscita per la maggior parte del tempo nessuna reazione, nessuna opposizione, nessuna rivolta. Ecco qui siamo all'acqua tiepida.... Io non voglio bollire e voto SI |
| inviato il 05 Aprile 2016 ore 12:59
“ Dico la mia e premetto che sono a favore di un ambiente "pulito" e senza inquinamento....però.... la vittoria del SI porterà comunque alla costruzione di altri impianti. La costruzione di piattaforme entro le 12 miglia è vietata per legge dal 2006 e su questo possiamo stare sereni. La vittoria del SI non potrà, però, impedire alle compagnie di spostarsi e costruire nuovi impianti poco oltre questo limite. (12,1 miglia???) Inoltre, la vittoria del SI non si traduce in una politica immediata a favore delle energie rinnovabili che a conti fatti da sole non possono ancora bastare. „ Non posso che essere d'accordo purtroppo “ La comunità non ne trae nessun vantaggio, lo stato non incassa niente e il mare si ritrova con trivelle vecchie di decenni che col tempo si riveleranno bombe a orologeria per l'ambiente. „ Occhi che anche se vincesse il SI non è che dal 18 inizieranno a smantellare le piattaforme (che continueranno ad estrarre come minimo per ancora 1 o 2 anni, a seconda della scadenza dell'attuale concessione), nel migliore dei casi semplicemente verranno chiuse e lasciate li dove sono, soprattutto nel caso di giacimenti che non siano quasi esauriti. |
| inviato il 05 Aprile 2016 ore 13:26
Gr8wings, chi è al potere se ne sbatte altamente di ambiente, rinnovabili e di quello che noi pensiamo. I giochi di potere che ci sono dietro l'oro nero (Eni in italia, Gazprom ) ne sono un esempio. Avete visto i soldi che hanno portato all'estero, scandalo di questi giorni? Avete visto quanti paesi africani ci sono? In quei paesi oro e gas sono una delle risorse più preziose e per l'estrazione tutte le nazioni si fanno "guerra" a suon di mazzette, estorsioni ed omicidi. Nando-t, non sto giustificando la cosa sto dicendo che chi teme per l'ambiente, non deve dimenticare che se un pozzo in croazia perde petrolio, l'inquinamento me lo ritrovo anche sotto casa mia a Pescara dove è il mare è già schifoso di suo... (leggete cosa hanno fatto lo scorso anno sversando tonnellate di merxa nel mare ed hanno permesso ai cittadini di fare il bagno...) |
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