| inviato il 20 Gennaio 2016 ore 9:36
la torre della prima foto non è più sfocata, è solo relativamente più lontana al soggetto a fuoco rispetto alla seconda foto perché, usando un tele, per avere la stessa inquadratura ci si è dovuti allontanare dal soggetto (aumenta la distanza fotografo-soggetto rispetto a distanza soggetto-sfondo). In altre parole cambia solo la prospettiva e non lo sfocato. |
| inviato il 20 Gennaio 2016 ore 9:42
“ è solo relativamente più lontana al soggetto a fuoco „ Puoi spiegare meglio cosa intendi? Torre e oggetti tra di loro hanno sempre mantenuto la stessa distanza. |
| inviato il 20 Gennaio 2016 ore 9:58
Col tele ti sei allontanato dal soggetto e quindi, in termini relativi, distanza torre-soggetto scende. In termini relativi vuol dire in proporzione. Se fai il rapporto delle distanze, il rapporto (torre-soggetto) / (soggetto -fotografo) scende. |
| inviato il 20 Gennaio 2016 ore 10:27
Quindi dal tuo punto di vista il disco di confusione sarebbe lo stesso in entrambe le foto? |
| inviato il 20 Gennaio 2016 ore 10:31
però chiedo scusa ho fatto confusione: l'inqudratura è la stessa, cambia la focale. Lo sfocato nelle due foto è solo apparentemente lo stesso (apparentemente per me che mi sono sbagliato intendo), però cambiando appunto le distanze relative la pdc deve essere diversa. Quella fatta con la focale più corta dovrebbe avere più pdc proprio perché in proporzione torre-soggetto sono più vicini tra di loro (compressi verso infinito). |
| inviato il 20 Gennaio 2016 ore 10:38
@Alezero Siamo qui per comprendere i misteri dei circoli e dei dischi di confuzione, ogni contributo è ben accetto. Volevo sapere il tuo parere sul discorso del disco. |
| inviato il 20 Gennaio 2016 ore 10:42
non voglio neanche sapere cosa sia un disco di confusione perché seguire questi discorsi paramatematici mette in crisi quei pochi concetti consolidati e utili che mi sono fatto negli anni :) Scusate se mi sono intromesso Saluti |
| inviato il 20 Gennaio 2016 ore 10:48
A parità di campo inquadrato e diaframma la pdc nn varia al variare della focale. Discorso ampiamente discusso |
| inviato il 20 Gennaio 2016 ore 11:19
@ Vangogh Scusa, mi sono ricollegato solo ora. “ Quindi la formula da essere S = d * (|D-X| / D), indipendente dal rapporto f/N diventa ora: S = (f/N) * (|D-X| / D) Corretto? „ Sì, la trasformazione della formula che hai scritto è corretta. Quanto alla tua domanda “ supponiamo che sulla torre ci fosse stato un puntino luminoso piccolissimo (atomico), in entrambe le foto il rispettivo disco sarebbe stato di uguali dimensioni? „ Direi che sarebbe stato riprodotto come un disco (il disco di confusione) avente le stesse dimensioni fisiche nelle due foto. Ovviamente nella seconda foto, scattata con una focale inferiore, il disco sarebbe sarebbe stato riprodotto con dimensioni inferiori sul sensore / fotogramma. |
| inviato il 20 Gennaio 2016 ore 11:37
“ A parità di campo inquadrato e diaframma la pdc nn varia al variare della focale. Discorso ampiamente discusso „ Dipende da cosa intendi per parità di campo inquadrato. Se intendi lo stesso angolo di ripresa, a focali diverse, per foto scattate allo stesso soggetto dalla stessa distanza, si può avere in due casi: - obiettivi che coprono lo stesso formato, crop dell'immagine riprodotta dall'obiettivo di focale inferiore - oppure, formati diversi (es. full frame vs APS-C) e focali equivalenti. In entrambi i casi, per uguali aperture relative di diaframma, la PDC (sia nel senso tradizionale basato sul circolo di confusione, sia nel senso di grandezza, o meglio, piccolezza, del disco di confusione) è superiore (= circoli e dischi più piccoli) per l'obiettivo con focale più corta. Se invece si varia la distanza di ripresa, si può avere parità di campo inquadrato intendendo uguale rapporto di riproduzione per il soggetto a fuoco. In questo caso , per uguali aperture relative di diaframma, gli oggetti fuori fuoco saranno sfocati allo stesso modo per qualsiasi focale utilizzata, ed è proprio quello che stiamo affermando. |
| inviato il 20 Gennaio 2016 ore 11:38
“ A questo punto la domanda che mi pongo e che vi pongo è questa: supponiamo che sulla torre ci fosse stato un puntino luminoso piccolissimo (atomico), in entrambe le foto il rispettivo disco sarebbe stato di uguali dimensioni? Probabilmente state per dire sì, e quindi come lo relazionereste al fatto che una torre è meno "sfuocata" dell'altra? „ Il motivo per cui la torre è più sfocata dipende dal diverso angolo di campo (=diversa ampiezza dello sfondo), a parità di ingrandimento del soggetto. Il "disco di confusione" per ciascun punto della torre è lo stesso. Ma nell'immagine col tele, hai proiettato sul sensore meno dischi, con una dimensione riprodotta maggiore. |
| inviato il 20 Gennaio 2016 ore 12:19
a parità di campo inquadrato intendo ripresa tale da porre in soggetto nella stessa posizione e che riempia la stessa porzione di frame. Ovviamente a parità di sensore. LA parte REALMENTE a fuoco rimane invariata. prospettive e schiacciamento dei piani ovviamente cambiano. |
| inviato il 20 Gennaio 2016 ore 12:26
" if the subject image size remains the same, then at any given aperture all lenses will give the same depth of field. " N_i_c_o, stavo per postare lo stesso link. Non ricordandomi più dove avessi letto quell'articolo ho cercato con Google "DOF gremlin" pensando al pupazzo usato nel test e l'ho trovato. Ma mi hai preceduto. Mi sembra un test semplice, chiaro, poco discutibile. E soprattutto senza formule matematiche Infatti l'autore dice " My orientation as a photographer and as a teacher is toward the pragmatic . " |
| inviato il 20 Gennaio 2016 ore 12:44
Trystero, grazie. Ma forse google non serviva: era l'articolo che avevo postato a pag. 2, e che è stato ripreso da Vangogh pochi post qui sopra.... |
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