| inviato il 12 Novembre 2015 ore 13:31
Thread sempre più interessante. Trovo molto interessante la visione di Memy (gran belle gallerie, complimenti!) riguardo ai volumi del bianco del nero e alla composizione che di conseguenza può cambiare, per l'equilibrio finale della foto. Splendido l'ultimo bn in infrarosso postato da L'occhiodelcigno! Per quanto riguarda il bn in macchina ( io ho Sony) lo trovo inutilizzabile come risultato finale, può giusto dare un'idea. Sarei curioso di provare Fuji. |
| inviato il 12 Novembre 2015 ore 14:34
Fuji forse in questo senso é vicina sd una immagine reale, ma come accadeva con la pellicola, secondo me é la capacitá del fotografo di immaginare il risultato a fare il miglioe lavoro! Volevo aprire una discussione proprio su "pensare in bianco e nero" ma a questo punto mi sembra superfluo! Immaginare la composizione basandosi sulla resa dei colori convertiti aiuta a realizzare immagini pulite ed ordinate. Il colore da vita e restituisce la lice in modo diverso, quando s converte cambiano i valori dei volumi e dei soggetti. |
| inviato il 12 Novembre 2015 ore 14:42
Il digitale vince sul colore..,La pellicola col B/N vince a mani basse... |
| inviato il 12 Novembre 2015 ore 15:01
Prendendo spunto da un commento di un amico che ne capisce (e tanto) dice che la cura nella foto deve essere incentrata su LUCE e FORMA. Scolpisci con la luce la forma che desideri. Il colore poi è così importante che riesce a cambiare uno scatto dal profondo. Ecco perchè quando IMMAGINO la mia foto in bianco e nero curo composizione e contrasti....perchè desidero che venga esattamente come la vedo io. Io penso che una foto sia meglio proporla in bianco e nero? la scatto così come l'ho vista in mente. Prendiamo quella foto delle mani di mia mamma. Oppure quella della corda....entrambe le ho "viste" sin da subito in bianco e nero. Infatti concordo con Carlo "come accadeva con la pellicola, secondo me é la capacitá del fotografo di immaginare il risultato a fare il migliore lavoro" E' proprio questo! La foto della corda avrebbe reso altrettanto bene a colori? magari sì, ci può stare....magari anche meglio per via di un bel HDR...ma io l'ho vista monocromatica. E il risultato mi garba assai... |
| inviato il 12 Novembre 2015 ore 19:30
Grazie Ivano, dopo tutto credo sia questione di allenamento mentale. Chi si è formato prima del digitale è già abituato a scattare senza guardare l'lcd, pensa e costruisce l'immagine basandosi sui parametri che vede nel mirino o nel pozzetto. Chi ha iniziato prima che il colore avesse una qualità decorosa, ha la mente sul bianco e nero e quando pensa ad una foto con la F maiuscola, la pensa così! Il colore può essere fantastico, ma è un' altra cosa! |
user46920 | inviato il 12 Novembre 2015 ore 20:25
Cominciano ad uscire delle procedure consistenti o cmq delle idee di procedure: scolpire le forme con la luce !!! sembra quasi che si stia parlando di fotografia “ @occhio questa sembra quasi irDa „ Si ragazzi , ho messo una carne un po' differente sul fuoco, per ravvivare e stimolare e concedere di capire che il colore è sempre importante e fondamentale anche e soprattutto nel BN.. |
| inviato il 12 Novembre 2015 ore 20:32
Certo che il colore è importante ne B/N, restituisce luce in modo diverso! |
| inviato il 12 Novembre 2015 ore 21:35
“ Sarei curioso di provare Fuji. „ A me piace. Devo dire che sono capra a usare la post-produzione, ma il B/N di fuji a me piace. |
| inviato il 12 Novembre 2015 ore 22:17
Alle volte rimpiango l'emozione della camera oscura, vedere l'immagine uscire dalla carta bianca e capire di aver azzeccato l'esposizione! Certo che i vantaggi sono tanti con il digitale, ma un po' di nostalgia mi viene! A parte la nostalgia, Fuji X mi gratifica e da quando ho quella credo di aver migliorato il mio livello e le mie aspettative! L'unica cosa che mi fa impazzire é il programma raw, meglio photoshop ma ho problemi ad aprire i file Fuji con camera raw! Ottimi i jpej, insuperabili per qualsiasi apsc credo! |
| inviato il 13 Novembre 2015 ore 10:53
“ Alle volte rimpiango l'emozione della camera oscura, vedere l'immagine uscire dalla carta bianca e capire di aver azzeccato... „ Questo perchè non hai visto cosa tirano fuori, anche in bianco e nero, le stampanti "home" di recente generazione tipo una Epson SureColor SC-P600 / 800 (o immagino una Canon imagePROGRAF PRO-1000). L'emozione della camera camera oscura in chiave moderna. E di lavoro per la profilatura ce ne sta anche qui, quindi divertimento a iosa. Tra l'altro per il B/N ci sono testine/inchiostri appositi per carta lucida oppure opaca. Nulla è lasciato al caso... Se avessi la possibilità non esiterei. |
| inviato il 13 Novembre 2015 ore 13:24
“ Questo perchè non hai visto cosa tirano fuori, anche in bianco e nero, le stampanti "home" „ Ne sono convinto! La qualità in senso generale è cresciuta e non di poco, sia sul colore che in B/N, ma per me che sono "artigiano", molto intuitivo e manuale più che informatico, mi gratificano di più le cose che faccio con le mani! Faccio fatica a passare ore davanti al monitor, mentre restavo ore alla luce rossa senza accorgermene. Resta il fatto che comunque non tornerei in dietro, sia per la praticità che per la qualità!!!...contraddizione?...forse si, ma il digitale presenta vantaggi indiscutibili, basta pensare agli iso! |
| inviato il 13 Novembre 2015 ore 13:43
La praticità del digitale è impagabile. Ogni tanto, tempo permettendo, mi concedo qualche rullino: è bello, ti costringe a pensare molto di più prima dello scatto, ha la magia del dover attendere lo sviluppo e la stampa per vedere il risultato. L'analogico è sicuramente affascinante, ma il digitale è tremendamente comodo e veloce! |
| inviato il 13 Novembre 2015 ore 14:23
Attendere lo viluppo e la stampa NOOO! Non potrei scattre in analogico un B/N senza fare il passo piú bello, quello dello sviluppo e la stampa! Casca il palco!! |
| inviato il 13 Novembre 2015 ore 15:18
:) Carlo, pensieri di un passato irriproponibile (quasi). Io non usavo la camera oscura....ero piccolo, lo faceva mio papà, quindi sono lontano dal tuo "sentimento" ma capisco che c'è qualcosa di forte che ti lega alla fotografia intesa come processo di creazione (nel vero senso della parola) e ti invidio. D'altro canto il digitale ha la sua immediatezza e la sua comodità anche se l'emozione resta sempre, ma omai si è spostata al processo di stampa della foto. Con il digitale c'è sempre l'ansia di vedere la propria foto stampata. |
| inviato il 13 Novembre 2015 ore 19:03
“ Non potrei scattre in analogico un B/N senza fare il passo piú bello, quello dello sviluppo e la stampa! „ Hai ragione! Pensa io quando ero un ragazzino e scattavo con la mitica ilford da 125 asa, ho sempre fatto sviluppare ma poi stampavo io. Adesso a distanza di 20 anni mi sono cimentato anche nello sviluppo. È una alchimia bellissima! Ma quanto tempo ci vuole! Anche con il digitale però a me piace la parte di sviluppo: aprire il raw e tirarci fuori quello che avevi pensato lo rende comunque un processo creativo che mi appaga. |
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