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“ "Qualsiasi stupido può criticare, condannare e lamentarsi, e quasi tutti gli stupidi lo fanno. Ci vuole invece carattere ed auto-controllo per ascoltare, comprendere e perdonare." ? „
Mi sento di sottolineare un'eccezione alla frase e al principio in questione.
Dal senso generale diversificherei il livello della critica che si apporta.
Infatti da quella canzonatoria, becera, denigratoria, distruttiva, riassumendola in una parola ovvero critica negativa, quindi bene associata alla stupidità, distinguerei la critica che racchiude intenti costruttivi, operata con il'auspicio di migliorare le cose, offrendo spunti di riflessione, indicando anche vie e idee per soluzioni da adottare o strade da intraprendere.
E questa la definirei critica positiva e la assocerei tutt'altro che alla stupidità, ma decisamente all'intelligenza.
Con tutto l'impegno e la buona volontà del mondo, riemergono sempre le fazioni, i Guelfi, i Ghibellini, gli aut-aut Kierkegardiani. Stimo tutti, ritengo che tutti abbiano in ugual misura ragione e torto (così diplomaticamente me la cavo), ma non sarebbe meglio accettare le contrapposizioni e tornare a parlare semplicemente di Fotografia ? Thread su thread a disquisire sulla Cultura (spero che il termine "fotografica" almeno sia sottinteso) ma sempre limitate alla parola, al termine. Per favore iniziamo a "Coltivare", rispettiamo il termine nella sua accezione completa e diamo nuova linfa al thread... l'idea di Occhiodelcigno (in piedi da tempo peraltro) per fare un esempio pratico , non era interessante ? Oppure esponiamo qualche brano, che so, delle lezioni di Ghirri, delle verifiche di Mulas e ragioniamoci insieme... svoltiamo insomma. Basta Benedusi. Tanto siamo tutti asini.
ma chi vi credete d'essere qua dentro?? stupidi,asini...a chi? a chi critica? a chi si risente? quelli sono stupidi asini? che roba sto posto,fortuna vuole che non abbia a che fare con gente come voi durante le mie giornate lavorative. buona giornata fenomeni.
user68299
inviato il 02 Settembre 2015 ore 16:20
Non esiste errore più grande di chi cerca di quantificare la cultura.
La cultura è una cosa astratta, qualcosa che non è possibile toccare. Non esiste nessun test al mondo che possa dimostrare quanta ne abbiate.
Per quanto mi riguarda, ha una cultura molto più vasta un senzatetto della Stazione Termini che sopravvive ogni giorno. La cultura della strada, la cultura della vita.
Potete conoscere la capitale di tutte le nazioni più piccole al mondo, ma rimarrete sempre ignoranti di fronte a chi si sveglia tutti i giorni in condizioni critiche combattendo per arrivare al giorno seguente.
Può farvi sentire meglio pensare di non esserlo, ma lo siamo tutti.
La domanda più importante è : A cosa serve la cultura? A sbandierare agli amici, su un forum, o in qualsiasi altro contesto il fatto che si conoscano delle nozioni di alcune cose? O la cultura serve per avere dei riscontri pratici?
Perchè non fate vedere la vostra cultura pubblicando qualcosa di vostro? Mi riferisco a chi ne parla ogni 3x2 pensando in cuor suo di esserne provvisto ed in grande quantità. La verità è che io qui leggo solo chiacchere, e da chi fotografa mi aspetto di leggere visivamente quello che pensa, e non con testi biblici come quelli che state scrivendo.
Più fatti, meno pugnette.
Se fossimo in una stanza e mi trovassi a parlare del nulla come in questi casi per ore, dopo 20 secondi annoiato avrei trovato il modo di andarmene con la scusa del caffè. Se volete FARE cultura, uscite e scattate. Se volete dimostrare di avere cultura, PUBBLICATE quello che avete realizzato. In entrambi i casi, il risultato non è garantito ma rimane una conseguenza.
Tutto il resto, concetti inutili per chi ha righe da perdere.
Nel mondo reale venite giudicati con un portfolio, chi vi siede davanti guarda quello per capire chi siete, parlare porta più aspetti negativi, che positivi. A meno che il portfolio non faccia talmente schifo da doverlo cercare di giustificare parlandoci attorno.
“ erchè non fate vedere la vostra cultura pubblicando qualcosa di vostro? Mi riferisco a chi ne parla ogni 3x2 pensando in cuor suo di esserne provvisto ed in grande quantità. La verità è che io qui leggo solo chiacchere, e da chi fotografa mi aspetto di leggere visivamente quello che pensa, e non con testi biblici come quelli che state scrivendo.
Più fatti, meno pugnette.
Se fossimo in una stanza e mi trovassi a parlare del nulla come in questi casi per ore, dopo 20 secondi annoiato avrei trovato il modo di andarmene con la scusa del caffè. Se volete FARE cultura, uscite e scattate. Se volete dimostrare di avere cultura, PUBBLICATE quello che avete realizzato. In entrambi i casi, il risultato non è garantito ma rimane una conseguenza.
Tutto il resto, concetti inutili per chi ha righe da perdere.
Nel mondo reale venite giudicati con un portfolio, chi vi siede davanti guarda quello per capire chi siete, parlare porta più aspetti negativi, che positivi. A meno che il portfolio non faccia talmente schifo da doverlo cercare di giustificare parlandoci attorno. „
Le considerazioni generali personalmente le lascio tali rispetto a chi le fa. Posso però in questo caso dare una risposta su un aspetto scritto poco fa:
“ Perchè non fate vedere la vostra cultura pubblicando qualcosa di vostro? Mi riferisco a chi ne parla ogni 3x2 pensando in cuor suo di esserne provvisto ed in grande quantità. La verità è che io qui leggo solo chiacchere, e da chi fotografa mi aspetto di leggere visivamente quello che pensa, e non con testi biblici come quelli che state scrivendo.
Più fatti, meno pugnette. „
Spiacente nel mio piccolo di non poterti accontentare o contribuire in tal senso.
A meno che siano ben accette spedizioni di libri in contrassegno.
Ma dubito ovviamente che a questa formula si trovino interessati da queste parti.
user20639
inviato il 02 Settembre 2015 ore 17:04
MasterLight@ Non ci stiamo nascondendo, siamo qui, mettendoci la faccia e anche le nostre immagini più intime.......se vuoi giudicare ne sarei felice... La fatica del dialogo non è la pedanteria, bensì, cercare di comprendersi, l'asciando qualche spiraglio di porta aperta anche agli altri. La rinuncia del dialogo: porta solo a un fatto, il conflitto. Le soluzioni sbrigative, purtroppo non esistono, perdersi la possibilità del dialogo sarebbe l'indifferenza: non c'è male peggiore.
Comunque, sono divertenti le tue battute Ma poi che dici? Concordo con il pensare che la cultura non sia misurabile, nemmeno l'arte della fotografia, anche se molti non sono concordi nel definirla un'arte. Per questo, penso alla fotografia viva. Allora ti serve una scala di valori della fotografia o ti basta giudicare con le tue emozioni? Ciao
“ A meno che siano ben accette spedizioni di libri in contrassegno. Sorriso
Ma dubito ovviamente che a questa formula si trovino interessati da queste parti. ;-) „
caro leoconte,vedi a cosa mi riferisco io e masterlight?? questa supremazia intellettiva di alcuni,che addirittura riescono a mettere tre parole in riga riuscendo a scrivere un romanzo,si scontra con la voglia di confronto,su alcuni temi,non sul senso della vita stessa,che possiamo avere qua dentro. parlare con chi pensa di aver trovato la cura al cancro,avendo scritto un libro,con chi chiama asini,stupidi chi lo contraddice e così via,non fa per me...per questo lo ribadisco: ma chi vi par d'essere? con amicizia.
user20639
inviato il 02 Settembre 2015 ore 18:07
Filtro46@ Se devo dirti la verità, ho 54 anni, ma sono poche le cose che capisco. Per questo, cerco di comprenderle e avendo trovato un gruppo di interlocutori che parlano di cose che mi divertono e mi interessano, cercavo di capire qualcosa. Devo dirti che ci vuole molta pazienza e tenacia per riuscire a mantenere un dialogo su temi che ritengo vivi, di vita vera, come dice MasterLight. Altri, ritengono che siano importanti gli argomenti specifici, come fossero distaccati dalla vita degli uomini, invece, ritengo che la fotografia, specie se vista in questo Web, sia una occasione per guardare e confrontarmi con altri: il mondo, tutto il mondo. Sono concorde con tanti, i quali dicono che parlare di specificità, metodi, valori, invece di parlare di esperienze vere, sia come parlare di Nikon e Canon. E comprendo il perchè una persona si allontana da certi dialoghi. Un saluto
user68299
inviato il 02 Settembre 2015 ore 18:13
@Remember
“ A meno che siano ben accette spedizioni di libri in contrassegno. „
Devo sbrigarmi ad ordinartene o sono già in sold out? Dimentico sempre che è pieno di artisti.
La qualità del tuo libro, delle tue idee, l'hai appena messa in questa frase, non ho bisogno di ricevere copie a casa, grazie. Per questo dico sempre che chi fotografa farebbe bene a parlare meno e pubblicare di più, con le parole si fanno più danni che altro.
Questa frase dice quasi tutto di te, molto più degli artisti che pensi di conoscere o delle foto che hai da far vedere
La verità è che quando qualcuno è un pò più schietto e diretto come me, escono fuori le vere personalità che inevitabilmente mettete anche negli scatti.
Nell'ultima vicenda Benedusi ho apprezzato soprattutto Juza. Ne è uscito alla grande per me.
user68299
inviato il 02 Settembre 2015 ore 19:49
No Paco ti prego
In Realtà con Benedusi sono contrario a quasi tutto quello che dice, ma soprattutto non riesco a trovare in lui una comunicazione che possa essere di ispirazione a qualsiasi persona al mondo. In termini più concreti, mi piacerebbe vedere chi realizzando un "MoodBoard" avrebbe mai il coraggio di prendere come fonte da attaccare al muro una sua foto. Penso nessuno al mondo. Non trovo personalmente in lui niente di artistico, nessuna bellezza estetica e nessun messaggio, tabula rasa. Ed è fastidioso vederlo qui ad osannare cultura con gente che probabilmente ne ha più di lui, e parlo di chi nella vita ha fatto anche qualsiasi altro percorso non inerente alla fotografia.
Trovo allo stesso modo assurdo leggere cose come parlare di FOTOGRAFIA come cosa IMPORTANTE e SERIA. Discorso condivisibile ma soggettivo, la cosa veramente assurda è pensare che possa essere improntato su tutti. Le foto delle famiglie sono qualcosa che fortunatamente esiste, senza pretese, così come tutti gli altri generi.
Con lui sono d'accordo solo ed esclusivamente sul fatto che qui si parli solo di fotocamere, discorso che ho già affrontato più volte e come come ben sai Paco, è una cosa che proprio non riesco a digerire
Riguardo invece la questione di quelli che siamo, e quello che tiriamo fuori dagli scatti è un qualcosa che spiego da sempre. Eseguo spesso Workshop individuali e in situazioni di luce uguale, soggetto frontalmente avanti, stessa scena etc etc, dimostro sempre a chi effettua il corso con me di come sia possibile facendo 2/3 scatti anche io, avere due visioni totalmente diverse di un qualcosa, nonostante la scena sia la stessa. Cosa è quella? La nostra personalità, la nostra cultura, il nostro imbarazzo, la nostra espansività, la nostra esperienza.
Una donna nuda è il modo più semplice per capire che personalità e sensibilità hai davanti. Qui di nudi ce ne sono molti, ed è facile farsi un'idea su molte persone.
In Italia abbiamo fotografi dotati di qualità incredibili come Gastel e Sgura per la moda, e Toscani per gli ADV. Non so se avete mai avuto occasione di assistere a quanta umiltà nelle loro qualità (reali) ci sono, ed a esclusione di Toscani che è un provocatore nato... in linea generale hanno più da parlare con i fatti, e non con dei blog. Detto questo... Toscani se lo può permettere di essere provocatorio per un semplice fatto. Le sue foto sono talmente forti, talmente comunicative, talmente geniali, che qualsiasi ×ta dice a voce, anche se non condivisibile non riesce a sovrastare il suo enorme valore artistico che ha regalato all'umanità ed alla nostra nazione.
Sono orgoglioso di avere un Toscani con la bandiera italiana? Assolutamente si. Un Benedusi? Benedusi chi? Ah si! Quello del blog
Il tuo concetto è chiaro Masterlight e credo che effettivamente serva lavorare un po' più di sciabola che di fioretto come fanno molti qui sul forum.
A proposito di Toscani, era a cena e forse aveva bevuto qualche bicchierino di troppo ma senti cosa dice.... di fronte a lui aveva Benedusi che lo intervistava ed al suo fianco c'era franco fontana.
PS dedicato a chi rinfaccia a Benedusi le foto di Belen....
user68299
inviato il 02 Settembre 2015 ore 20:31
Paco di Toscani seguo praticamente tutto da sempre, video già visto. Una persona che stimo moltissimo, una persona che ha saputo far parlare di se in tutto il mondo con il suo lavoro e le sue reali qualità.
Mi viene da ridere quando Benedusi dice "tu non hai idea della progettualità dei miei scatti" e bla bla bla.
Una foto di Toscani non serve di certo spiegarla, sta li, chiunque la capisce. Poi magari non la condividi, ma sicuramente ha qualcosa da dire.
Leggere certe affermazioni da chi si sente al di sopra del mondo (Benedusi), quando poi abbiamo esempi lampanti come un Toscani che può insegnare a tutti i fotografi mondali cosa significa il termine "progettare una comunicazione" penso sia assurdo. E sono convinto che Toscani leggendo quanto sopra, mi smentirebbe dicendo che lui non ha progettato un bel niente di quello che ha fatto, quello che sentiva dentro, lo ha trasmesso con le sue foto. E basta. Questa è la differenza tra un artista come Toscani ed un fotografo come Benedusi. L'artista crea di getto, vede quello che gli altri non riescono a vedere. Il fotografo come Settimio è costretto a progettare perchè di base è una persona senza idee, non è in grado di comporle in maniera naturale e spontanea per realizzare un progetto. E se poi tu gli sottolinei come è successo che "non vedi niente nello scatto pubblicato", è costretto pure a sputarti in faccia dicendoti (come si è rivolto verso un altro utente) "tu non capisci niente, non sai quanta progettazione, io sono molto meglio di tutti quelli che scattano qui sopra e bla bla bla". Vergognoso.
C'è una frase che apprezzo molto che recita : "Il problema della comunicazione è che nessuno si sofferma ad ascoltare per capire, tutti lo fanno per rispondere".
Benedusi si è presentato qui sulla cattedra per rispondere male a chi gli ha rivolto parola contro delle sue idee, il tutto solo per rispondere. Rispondere. Rispondere. Non si è soffermato neanche un attimo a capire chi gli diceva che fotografava per passione o che aveva altri interessi rispetto a lui. Una persona che non è in grado di capire queste basi culturali, non può comprendere neanche cosa è la comunicazione, ed infatti nelle sue fotografie, per lo meno a me, traspare il vuoto.
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