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Bloccate le foto di Berengo Gardin a Venezia!







avatarsenior
inviato il 06 Giugno 2019 ore 22:31

" Mi stupisco il dibattito si sposti sul merito di una politica dalla discussione sulla gravità di un'azione totalitarista che arriva sino a colpire la comunicazione in forma fotografica."

Il tema iniziale era stato posto quasi quattro anni fa, la discussione è stata ripresa a seguito dell'incidente dell'altro giorno. Se poi vogliamo parlare di controllo politico sulla comunicazione credo che le 15 pagine non sarebbero sufficienti.;-)

avatarsupporter
inviato il 06 Giugno 2019 ore 23:52

Hardy le mie scuse per
Non aver collegato le date.
Resta la convinzione che rispetto al thread si va oltre non di 15 pagine ma di 15 parsec Sorriso

avatarsenior
inviato il 07 Giugno 2019 ore 9:10

Stanno uccidendo Venezia anzi... l'hanno già uccisa,il turismo è una risorsa ma se gestito male distrugge. Sono veneziano e come molti altri trasferito da diversi anni sulle sponde di Mestre,il tessuto sociale ormai a Venezia non esiste più e senza di questo la città è una scatola vuota priva di identità più simile alle finte Venezia che ci sono negli usa dei parchi di divertimento tutto è in mano a grandi catene alberghiere e a tutto quello che ci gira attorno,sono spariti i negozi per i residenti che sono in netta minoranza per far posto a una miriade di attività votate ai turisti che vendono tutti le stesse cose,maschere di carnevale,finto vetro di Murano merletti di Burano cinesi tranci pi pizza ecc.ecc. I mitici bacari (osterie con i tipici cicchetti veneziani) sono diventate gioiellerie per i costi ma tanto i veneziani
non ci vanno perché non esistono più ci vanno solo turisti da spennare.
In questo triste contesto le grandi navi sono la cigliegina sulla torta,inquinanti orribili da vedere e pericolose,molto pericolose come elefanti in una cristalleria.
Nel frattempo non ho neanche più voglia di prendere l'autobus per attraversare il ponte che collega Mestre e Venezia dove non mi sento più a casa e vengo scambiato per un turista

avatarsenior
inviato il 07 Giugno 2019 ore 9:54

il problema è che il turismo in italia NON è gestito..ne' bene, ne' male...semplicemente non è gestito in alcun modo...viene tutto lasciato alla singola iniziativa, lo Stato se ne sbatte di tutto.

Non è difficile ricordare quegli × che si tuffarono nel canal grande l'anno scorso...un mezzo caso nazionale per non riuscire nemmeno a dargli 20 euro di multa.

Il fatto è che così facendo si finisce per selezionare un certo tipo di turismo, ne' più e ne' meno di come succede per Ibiza (anche se pare che le autorità spagnole si siano stancate di questa cosa), dove ormai chi decide di andarci è per far casino.

Idem in italia: il turismo dei giovani che viene qui è composto da gente che ha una certa idea di vacanza e divertimento e viene proprio con l'idea di sballare e fare quel che vuole, perchè sa che in qualsiasi altro posto europeo verrebbe presa a calci nel c...lo.

Ma il problema non è il turismo, e nemmeno i turisti (in generale)...è la incapacità delle nostre autorità di fare rispettare le nostre regole.


avatarsenior
inviato il 07 Giugno 2019 ore 10:04

Come ho già sottolineato in altri post, non sono veneziano, ma in questa città ci passo moltissimo tempo e ci stanno crescendi i miei nipoti....
Penso che le brutture strutturali attorno alla città siano una quantità tale da non permettere nulla per un vero cambiamento: petrolchimico come sfondo e fonte di pericoli continui, grandi navi inquinanti e fonte di pericolo altissimo, poi del Mose ne hanno gia parlato in tanti (mafie-tangenti ed inutilità dell'opera), questa è la cornice, poi c'è il quadro. Veneziani che vendono affittano tutti i tipi di attività dai bar ai ristoranti ai cinesi ed altro... (non sono razzista) Senza parlare degli affitti, moltissimi vivono di rendita. Gli incazzati generalmente sono quei veneziani che non appartenendo al "circo" sono penalizzati, dai vaporetti pieni ai prezzi delle case ed affitti, ma gli altri ragazzi se la passano benissimo anche lontano da venezia con rendite che potrebbero stupirvi.....
Come uscire dalla droga di non usare una città come bancomat.... una coscienza diversa.... qualche ricetta io l'avrei e che creerebbe molti posti di lavoro: Bonifiche, città ecologica (trasporti compresi) e cultura del rispetto... non del danaro....

avatarjunior
inviato il 07 Giugno 2019 ore 10:50

e cultura del rispetto... non del danaro


quoto, ecco il punto. In Italia si fa presto a dare la colpa alla mala gestione, ma come dimostrano anche i link di Roberto, il problema non è solo limitato a Venezia, ma riguarda anche altri contesti, sono tutti gestiti male? Secondo me no, il problema è che le scelte politiche vengono fatte solo con l'ottica del profitto economico, e per di più profitto immediato e facile, senza analizzare davvero le implicazioni su scala temporale. Le grandi navi navi inquinano e distruggono la laguna, quindi al denaro che portano alla città, andrebbe sottratto quello necessario per riparare ai danni causati (in termini di salute e ambiente).

Caso analogo è lo spopolamento dei centri turistici. Con la casa che diventa un'asset finanziario, privati, ma anche grosse aziende, che iniziano a speculare sull'edilizia con le città che man mano si svuotano, e diventano, come già detto grossi Luna Park. Ma i Luna Park hanno bisogno di manodopera, che però non può permettersi l'affitto o la casa in centro, ecco che le periferie diventano quartieri dormitorio (con conseguente degrado), il traffico aumenta, perché bisogna fare sempre più km tra casa e lavoro. Giusto per contestualizzare, l'aumento delle distanza percorsa dai pendolari non è solo italiana malagestione, il pattern è globale, anche nella tanto ammirata Svizzera ad esempio.
Questo trend non è tipico delle città turistiche, ma anche dei grandi centri, dove i costi dell'abitazione diventano sempre più insostenibili.

Chiudo citando il Regno Unito, dove risiedo, anche qui si cerca di dare la colpa dell'emergenza abitativa a malagestione (poche case popolari) congiunture internazionali (gli immigrati ci rubano le case), in realtà la difficoltà di acquistare una casa è dovuta ai prezzi spropositati della terra (70% del costo complessivo) legati alla speculazione finanziaria. Le case come bene finanziario, di lusso, e non come bene primario. Ecco, la cultura del denaro (o forse meglio profitto) citata da Rob.

avatarsenior
inviato il 07 Giugno 2019 ore 10:51

l'aspetto più grave è che non viene nemmeno messo tutto al servizio del denaro...sarebbe già qualcosa...in italia è tutto lasciato semplicemente allo sbando!

il turismo, in italia, non è sfruttato dal dio denaro....magari lo fosse...l'italia, con la sua disorganizzazione, pur esponendo il proprio patrimonio culturale al degrado e al vandalismo del peggio turismo, in realtà non sfrutta nemmeno 1/10 delle potenzialità che avrebbe.

Com'è possibile che un paese così geograficamente messo e con la storia che contiene, non abbia turismo estero al di fuori delle grandi città? Il sud italia dovrebbe essere letteralmente invaso da tedeschi e altri del centro e nord europa, quando in realtà oltre il 90% dei turisti al sud è italiano. Significa che il 90% del turismo al sud è semplice ricircolo di denaro interno allo stato.


avatarjunior
inviato il 07 Giugno 2019 ore 11:01

La migliore pubblicità a quella foto di Gardin l'ha fatta il Sindaco di Venezia..... Adesso vale 10 volte di più, soprattutto nell'effetto ottenuto....

avatarsenior
inviato il 07 Giugno 2019 ore 11:32

@ Angor
secondo me è, almeno come idea di base, è evidente come, soprattutto nel caso del turismo, dei sani principi di tutela del territorio non siano in contraddizione con l'economia. Se tutelato il patrimonio rimane appunto tale, cioè una fonte di guadagno che si mantiene nel tempo.
La tentazione di dare il via libera ad opere anche invasive è pero' forte, dato che queste costituiscono una opportunità di incamerare nell'immediato cifre enormi per le amministrazioni e per i privati di fare profitti, creare lavoro, dare la possibilità a tutti o quasi di mangiare qualche fetta di torta o almeno qualche briciola. Nulla di nuovo sotto il sole insomma.
Son d'accordo con quanto dici, se ho ben capito, che dovremmo imparare da altri paesi a "confezionare" meglio l'enorme patrimonio storico che ci ritroviamo.

avatarsenior
inviato il 07 Giugno 2019 ore 12:00

Il problema non è solo italiano: mai stati, ad esempio, a Mont Saint-Michel?

E non solo lì:
www.google.com/url?sa=t&source=web&rct=j&url=https://www.repubblica.it

avatarsenior
inviato il 07 Giugno 2019 ore 12:39

fare impresa non è reato, è fare danni esempio Miteni che è reato. Conosco benissimo alcuni ristoratori veneziani DOC, questi hanno assunto per scelta solo personale locale minimo una decina di dipendenti a locale, al limite hanno il lavapiatti cingalese ma anche no. Però una percentuale di loro clienti proviene dalle grandi navi provo a spiegare loro che con 10 clienti al gg in meno loro probabilmente soppraviverebbero comunque, se una nave li spazza via o gli si piazza di traverso chiudono...;-)

avatarsenior
inviato il 07 Giugno 2019 ore 12:50






https://www.amazon.it/Se-Venezia-muore-Salvatore-Settis/dp/8806218263/





avatarsenior
inviato il 07 Giugno 2019 ore 14:37

non capisco cosa centri mont s. michel: ci sono stato l'estate scorsa...certamente pieno di gente come mai visto, ma mi sembrava tutto decisamente ben organizzato...

avatarsenior
inviato il 07 Giugno 2019 ore 14:48

bel libro, belle parole...peccato che, al pari di tanti altri, si limiti a dire cosa non bisognerebbe fare e non propone nulla di preciso.

Venezia, come tante altre città pur se meno "monumento", non possono sopravvivere se non trovano un loro equilibrio nel mondo attuale. Equilibro che comprende anche il bilancio economico tra quello che costa mantenerla in vita e quello che rende sfruttarla come perla turistica.

Venezia, o trova il modo di sfruttare il turismo per giustificare i miliardi che servono per mantenerla in vita, oppure è destinata a morire, se non oggi domani. Che non vuol dire trasformarla in un luna park, ma nemmeno illudersi che uno stato come l'italia possa mantenerla in futuro semplicemente buttandoci dentro soldi a fondo perduto, come se fosse un gigantesco monumento chiuso in un magazzino.



avatarsenior
inviato il 07 Giugno 2019 ore 15:50

Equilibrio difficile da trovare, perché il turismo porta soldi, ma tende a snaturare i luoghi.
La scorsa primavera ho visitato la piccola Venezia, cioè Chioggia, è l'atmosfera è quella di cui godrebbe Venezia, se non fosse diventata un parco giochi per turisti distratti.
Chioggia è fatta come Venezia, cioè ponti e canali, come Venezia sta nella laguna, i palazzi sono più modesti e meno pretenziosi un po' come i centri minori nelle isole della laguna, l'unico punto che potrebbe trarre in inganno è il ponte, di marmo e con i leoni, piazzato all'ingresso della città sulla laguna, costruito per mostrare ai Veneziani che c'erano anche loro MrGreen
Insomma a Chioggia ci sono un po' di turisti ma non le orde oceaniche, ci girano i suoi abitanti (chioggiotti), ci sono negozi e ristoranti veri, infatti abbiamo mangiato benissimo spendendo il giusto, in una trattoria molto carina, cosa impensabile per Venezia.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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