| inviato il 14 Aprile 2015 ore 14:42
Ho avuto fuji xe1, xe2, oly em10.....in questo periodo ho em1+12-40+75-300 e una Sony a6000 con 50 1.8....in attesa di informazioni per la nuovo a7000 (o come si chiamerà). Garantisco che, mediamente, l'af della a6000 è il più veloce in assoluto, perlomeno con buona l |
| inviato il 14 Aprile 2015 ore 14:46
Certo, l'AF dell'A6000 è riconosciuto come il migliore attualmente nel settore ML. Diciamo altresì che in AF-S non credo che Olympus sia seconda a nessuno, intendo prendendo a riferimento anche altri sistemi. È un vero proiettile! Se parliamo di AF-C allora la A6000 sarà sicuramente avanti. |
| inviato il 14 Aprile 2015 ore 14:47
Potrebbe tranquillamente succedere perchè no! ho sempre apprezzato i corpi Oly, mi fa già gola la EM 5II figurati tu! qualche cosa della EM-1 la rimpiango, ma la resa dell'Xtrans II della XT-1 mi piace e mi appaga molto,macchina che diventa letale con le ottiche Zeiss adattate con anello, la Fuji ha la particolarità di offrire nel mirino uno stigmomentro digitale ad immagine spezzata, è quindi un piacere focheggiare manualmente con lenti gloriose! è l'alternativa al focus peaking, presente comunque. |
| inviato il 14 Aprile 2015 ore 14:49
A6000 sicuramente ai vertici anche se non lo posso dire personalmente perchè non la ho mai provata, ma la EM-1 schizzava come un missile in AF-S e questo lo posso ben dire! |
| inviato il 14 Aprile 2015 ore 14:49
Non ho dubbi, con quella accoppiata i risultati sono al top. |
| inviato il 14 Aprile 2015 ore 14:52
Io la EM-1 la avevo presa in Kit col 12-40 Pro in AF viaggiava! eccome se viaggiava! il 12 40... superbo! anche se il fatto che uscisse/sporgesse durante la zoomata non mi piaceva, ma è ovvio, per avere lenti piccole e portatili a qualcosa si deve pur rinunciare/adattarsi! resta il fatto che era un obiettivo fra i piu' nitidi che ho mai provato! già a TA e poteva andare anche bene ad uso macro (non spinto) bello bello! |
| inviato il 14 Aprile 2015 ore 14:55
Confermo che l'accoppiata con il 12-40 è micidiale, obiettivo pazzesco :-) |
| inviato il 14 Aprile 2015 ore 18:47
“ perche' e' no a prescindere, qualsiasi cosa va bene ma il micro proprio no.... „ Si sono d'accordo.. soltanto per il formato; non mi piace il formato "quadrotto" 4/3, sono gusti |
| inviato il 14 Aprile 2015 ore 19:02
se non ti piace il quadrotto puoi sempre scattare in 3:2, 2:3, 1:1, 16:9..... nel 2015 ancora coi problemi di formato stiamo ? pero' poi tutti a sbavare per il medioformato perche' cosi' sfoco ste × di orecchie alla grande....
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| inviato il 14 Aprile 2015 ore 19:23
“ Il mirino elettronico è paragonabile come attendibilità a quello a prisma? Attualmente si'. Gia' un paio di anni fa poteva essere un problema. Si narra addirittura che la serie OMD abbia indugiato ad uscire proprio perche' al periodo delle PEN non esisteva ancora la tecnologia di miniaturizzazione e di qualita' dell'immagine sufficiente. Ormai gli effetti "cometa" sono solo un ricordo. Anzi, diciamo che i mirini elettronici danno gia' l'idea di come uscira' la foto per cui facilita' il lavoro del fotografo. „ questa affermazione è datata: “ 22 febbraio 2014 „ e mi lascia dubbioso... a meno che il mio mirino (EM-10) non sia diverso dagli altri |
| inviato il 14 Aprile 2015 ore 19:30
quello della em10 e' di " vecchia " generazione, quello della em1 o della xt1 non hanno nulla da invidiare ai pentaprisma montati sulle piu' svariate prosumer, sono piu' grandi, piu' luminosi, piu' completi e con un numero enorme di info a schermo..... |
| inviato il 14 Aprile 2015 ore 19:40
Io ho la m10 e posso valutare quello. Se avrò modo cercherò di provare la m1. |
| inviato il 14 Aprile 2015 ore 20:51
Vi siete mai chiesti perché i progettisti hanno puntato su questo formato 4/3? Non è stato il caso a guidarli; c'è una spiegazione più squisitamente tecnica (in realtà ce n'è più di una) alla base di questa scelta. Hanno visto che questo formato permette, in abbinamento ad ottiche telecentriche studiate apposta, di far arrivare la luce sul sensore in modo più omogeneo e rettilineo, anche ai bordi. Questo si traduce in un miglioramento delle prestazioni ottiche. Aggiungiamo ottiche non stabilizzate per ridurre pesi e ingombri e cominciamo a comprendere cosa sta dietro questo interessantissimo progetto. Esatto: è stata la parte più interessante del discorso tenuto da Trevisani domenica. Quando si è passati dalla pellicola al sensore digitale, alla Olympus hanno deciso di costruire da zero un intero sistema sul sensore, non semplicemente sostituendo alla pellicola il sensore, come hanno fatto, per ragioni commercialmente comprensibili, gli altri costruttori. Questo era il senso che il marketing della casa aveva riassunto nello slogan "Il digitale senza compromessi". Partendo dal presupposto che il sensore ama la luce perpendicolare al piano, hanno calcolato che il formato 4/3 permetteva meglio di altri, assieme a ottiche telecentriche, questo tipo di soluzione. Hanno poi deciso di usare il tiraggio corto (Leica docet) che offre una serie di vantaggi importanti. Poiché la qualità ottica dipende anche dalla stabilità delle lenti, si è deciso di mettere lo stabilizzatore sul sensore per non introdurre una variabile in più. Quindi la scelta della massima resa del sensore, ha a cascata prodotto le scelte: dal formato, alle ottiche telecentriche, al tiraggio corto, alla stabilizzazione sul sensore e non sulle ottiche stesse. In effetti, mi ero sempre chiesto come mai la resa di questi sensori (la cui superficie è un quarto di quella del FF) fosse così elevata rispetto alla superficie stessa. E, poiché i miracoli non li fa nessuno, ecco la spiegazione tecnica. |
| inviato il 14 Aprile 2015 ore 20:59
E che bella spiegazione Andrea! Mi pare non ci sia altro da aggiungere alla tua chiara e appagante esposizione. E' bello conoscere le motivazioni che hanno spinto i progettisti ad adottare determinate soluzioni, si riesce a comprendere meglio questo sistema. |
| inviato il 14 Aprile 2015 ore 21:08
Andrea sapevo ma l'hai esposto in maniera eccellente. Sintetico e comunicativo. |
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