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Torna la pellicola?







avatarsupporter
inviato il 26 Giugno 2015 ore 20:13

Roby, ricordo la tecnologia T-grain, pellicole straordinarie- Ciao-FB-

avatarsenior
inviato il 28 Luglio 2015 ore 1:07

Dall'analogico al digitale, una autobiografia

Ho iniziato a fotografare seriamente nel 1978, quando ho acquistato una Canon AE1 con obiettivo 50mm. Per qualche anno quello è stato il mio unico obiettivo, e anche dopo l'arrivo di un 28mm e poi di un 100mm, il 50 rimase comunque il mio preferito.
Ho iniziato subito a sviluppare e stampare il bianco e nero, fino al classico formato 30x40. Non mi piaceva il colore, volevo seguire il processo fotografico dal principio alla fine.
I miei soggetti erano principalmente paesaggi urbani un po' astratti, cimiteri, statue, musei, edifici storici. Pochissime persone, a parte una eccezione: i matrimoni di amici, anche questi solo in bianco e nero. Nessuna foto in posa, riprendevo solo quello che succedeva davvero. Mi viene da sorridere a pensare che nei primi matrimoni scattavo non più di 4/5 rullini da 36 pose, e mi sembravano tanti.

Tra la metà degli anni '80 e i primi anni '90 ho avuto anche una Mamiya Press Universal 6x9, che usavo solo in studio per realizzare composizioni un po' surreali e pop facendo tanti scatti sullo stesso fotogramma, partendo da lastre di pellicola lith ad alto contrasto, messe a registro su un piano luminoso. In tutto questo il colore era essenziale, ma non c'era alcun realismo. Poi facevo stampare in Cibachrome in grande formato, fino al 50x70 e più (costi esagerati).
La passione per il bianco e nero, anche a causa di questa esperienza, era già un po' calata, e poi erano arrivati i computer e con loro la computergrafica. Continuavo a fare foto in bianco e nero, ma spesso diventavano la base di lavori di grafica digitale. Mio padre volle regalarmi una EOS 500N dicendo "non ti posso più vedere a mettere a fuoco a mano". Carina, ma continuavo a preferire le AE1 manuali anche perché con quelle avevo obiettivi buoni.

La prima digitale seria fu una Canon Powershot G2, con ben 4 megapixel! Per quegli anni era un'ottima macchina compatta, con obiettivo luminoso (2-2.5). In una occasione in particolare mi ha letteralmente salvato. Dovevo fare le foto a una bellissima casa in Toscana, di proprietà di un amico. Per poterla proporre in affitto ad agenzie turistiche straniere era necessario documentare bene, a colori, interni ed esterni, e anche le località turistiche circostanti (la meravigliosa Val d'Orcia). Portai con me due macchine analogiche e questa compatta digitale. Per fortuna!
Il tempo non era un granché, forse i rullini scelti non erano i più adatti. insomma, l'analogico fu un disastro. Ma avevo scattato tutto anche in digitale con la Powershot, in RAW. Ci lavorai una settimana, anche perché ancora non ero esperto di Camera Raw e programmi simili, ma salvai il servizio, e il cliente/amico fu molto soddisfatto.

Credo che sia stato proprio quello il momento in cui mi sono reso conto che era cambiato davvero qualcosa di importante. Prima di tutto avevo la possibilità di "migliorare" gli scatti, cosa che con il bianco e nero potevo fare in camera oscura (mascherine, carte a contrasto variabile, ecc.) ma con tanta fatica, e che diventava ancora più difficile col colore, dovendomi appoggiare ad un laboratorio. Poi potevo scattare molte più foto e sperimentare diverse esposizioni, tagli, inquadrature, senza preoccuparmi dei costi. Certo c'era bisogno del computer, ma lavoravo tutto il giorno davanti a dei Mac già dal 1987, usavo Photoshop fin dalla versione 1.5, quindi questo aspetto tecnico non era certo un problema, anzi...

Così acquistai una 400D e sostituii subito l'obiettivo del kit con un Tamron 17-50 f/2.8. Era una reflex "entry-level" ma che comunque per me significava già una spesa notevole.
Da quel momento ho capito che non avrei più usato i rullini. Per qualche anno ho tenuto tutto, pensando che potevo cambiare idea, che forse avrei potuto riprendere a sviluppare e stampare il bianco e nero "artistico". No, niente. Prima ho portato in solaio la camera oscura, poi ho venduto tutto il corredo AE1 Program + 5 o 6 obiettivi in eBay. Ho venduto anche le compatte analogiche (una Minox ML e una Contax T2), e la Mamiya 6x9 con due obiettivi e vari dorsi.

Adesso ho una EOS 6D con EF 24-70 f/4, EF 50 f/1.8 e diversi obiettivi dell'epoca analogica, della serie EF Ultrasonic 3.5-4.5 che sulla 6D funzionano bene.
So per certo che, malgrado qualche piccola e ovvia nostalgia (forse legata all'età che avevo quando usavo l'analogico), non userò mai più un rullino in vita mia.

Immagino che per molti sia diverso, ma nel mio caso credo che sia vera quella frase di Quoelet:
"C'è un tempo e un luogo giusto perché ogni cosa abbia principio e fine".

avatarsupporter
inviato il 28 Luglio 2015 ore 7:20

"C'è un tempo e un luogo giusto perché ogni cosa abbia principio e fine".
Certo! Aggiungerei non inutile nostalgia, ma storia da mettere nel nostro zaino. Ciao Trystero!

avatarsenior
inviato il 28 Luglio 2015 ore 11:16

Storia, hai ragione. Questa non si porta in solaio, e non si vende in Ebay Sorriso
Adesso avrei bisogno di uno scanner per poter archiviare, con buona qualità, tanti (ma tanti!) negativi in bianco e nero. Perché di molte foto ho le stampe, ma non di tutte ovviamente. Si trovano scanner anche a basso prezzo, ma di bassa qualità e definizione. Quelli buoni costano ancora troppo.
A volte cerco in eBay se capita qualche scanner per 24x36, di alta qualità ma con interfacce obsolete come la SCSI, oggi poco appetibile a meno di avere in casa un vecchio Mac anni '90 (ne ho diversi, non butto via niente).

avatarjunior
inviato il 28 Luglio 2015 ore 12:10

Io i negativi bn invece di scannerizzarli li fotografo con un obiettivo macro... Non é male il risultato finale, certo che se ne hai tanti non è molto veloce l'operazione.
Ciao
Fabio

avatarsenior
inviato il 28 Luglio 2015 ore 12:43

Ci sono molti ragazzi che, essendo nati nell'era del digitale, trovano nell'analogico un mondo meraviglioso e a loro sconosciuto. Spesso iniziano perché trovano ingranditori e bacinelle in cantina, usate a loro tempo dai loro papà.

Grazie ad un amico 20enne che veniva dalla scuola di fotografia (e dalla cantina di papà) abbiamo cominciato a sviluppare in camera oscura(bianco e nero). Quando possiamo, stampiamo pure.

Oggi la mia analogica è sempre con me e con le mie digitali. Io penso che quando sarò vecchio farò dei miei rullini il ricordo più bello della mia vita, passerò le giornate a svilupparmeli, per ricordarmi dei tempi migliori.

Fotografare è passione. E' vita.

L' analogico non morirà mai.
Anzi, non se n'è mai andato.

user46920
avatar
inviato il 28 Luglio 2015 ore 17:40

Io penso che quando sarò vecchio farò dei miei rullini il ricordo più bello della mia vita, passerò le giornate a svilupparmeli....

secondo me è meglio che li sviluppi subito, senza aspettare di diventare vecchio ... MrGreen

avatarjunior
inviato il 28 Luglio 2015 ore 18:11

Mah ... tornerà anche la pellicola ... www.fotografidigitali.it/news/via-un-altro-pezzo-di-kodak-demolito-l-i ... aspettala.

avatarjunior
inviato il 28 Luglio 2015 ore 18:28

Che bella la pellicola e i vs. Racconti....io mi sono avvicinato alla fotografia grazie alla rolleicord biottica 6x6 con cui mio padre mi fotografava.... mi sono lasciato "impressionare" ...e ho fatto scuola di grafica e fotografia negli anni 90....a caricar rulli...a svilupparli tra tank... scalette graduate e bacinelle con i chimici.... tra bromografi e ingranditori... che bei ricordi....poi la 350d.... e il digitale ha inizio anche per me...

Si trovano scanner anche a basso prezzo, ma di bassa qualità e definizione. Quelli buoni costano ancora troppo. 
A volte cerco in eBay se capita qualche scanner per 24x36, di alta qualità ma con interfacce obsolete come la SCSI, oggi poco appetibile a meno di avere in casa un vecchio Mac anni '90 (ne ho diversi, non butto via niente


e ti ci vorrebbe lo scanner 48bit che avevamo in fabbrica un Dainippon Screen a tamburo A3.... è stato coperto per anni.... ora chissa che fine ha fatto.... Scsi.... con il Quadra a pilotarlo...poi un g3.....poi la fine.....

Macchinoso laborioso...."lento".... per montare i fotocolor di grande formato (ma valeva per qualsiasi pellicola dia pos o neg) era una lotta....olio apposito tra la pellicola e il tamburo.... e stando attenti agli anelli di newton.... 1ora a scansione (4800dpi gia negli anni 90!!!).... la grana dei fotocolor veniva digitalizzata....

io mi son preso un epson 10anni fa....con la porticella per mangiarsi i negativi e ho scansionato i negativi piu significativi anni fa.... non a qualità pro.... ma manco le foto son pro MrGreen

user5164
avatar
inviato il 28 Luglio 2015 ore 18:50

eccomi! sono (relativamente) giovane, ho cominciato col digitale sette otto anni fa, d80 d90 fujix, gli ultimi due anni ho fotografato poco o niente, solo un paio di viaggi, zero motivazione e ispirazione.... fino a qualche mese fa, quando ho preso una yashica completa per usare i vetri su ml.... pero la macchina era nuova e bella da tenere in mano, un bel blocco di ottone, proviamo a comprare un rullino! cosi ho caricato una pellicola per la prima volta... mi sono reinnamorato della fotografia, camera oscura completa per quattro soldi e un paio di settimane fa ho venduto l'ultimo pezzo del corredo digitale, con cui ho finanziato una splendida m4-p che per una fortunata coincidenza dal numero di serie risulta essere nata un mese dopo di meCool



avatarsenior
inviato il 28 Luglio 2015 ore 19:01

Mah ... tornerà anche la pellicola ... www.fotografidigitali.it/news/via-un-altro-pezzo-di-kodak-demolito-l-i ... aspettala.


C'è un'altro stabilimento che soddisfa la domanda di acetato di cellulosa.
Inoltre non c'è mica solo kodak che produce pellicole.

avatarsenior
inviato il 28 Luglio 2015 ore 20:26

@Adrian, @Deka, bellissime parole e racconti che hanno sempre un sapore particolare. Anche io continuo a sviluppare rullini,vai di tiraggi, tank e bacinelle.
Ho iniziato 3 anni fa e non ho intenzione di smettere, anzi, mi diverto un casino.

@Roby, concordo in pieno con te. Difficile argomentare e sostenere 3 parole messe in croce con un link ad una azienda in crisi che non vuol dire assolutamente nulla.
Ilford,Fuji,Agfa,Foma,Rollei,Efke (fanno ancora i 25 ASA). Ho acquistato settimana scorsa proprio Kodak T-max 3200, cosa dovremmo "aspettare" non l'ho mica capito.
Il Bianco e Nero rimane ancora insuperabile su sviluppi e stampe artigianali in camera oscura.
Biesler (puntofoto) a Milano rifornisce tutt'oggi le scuole di fotografia.
Tutti i negozi fisici (almeno della mia città e province) sono forniti di rullini che arrivano nuovi con scadenze tra il 2015 e il 2018.

Il problema, forse, è un'altro. E' che stanno fallendo alcuni negozi fisici e storici di fotografia. Ne frequento spesso uno ben conosciuto, in una zona semicentrale della città che ha messo in cassa integrazione i dipendenti. Non tengono più i costi, le tasse e la concorrenza del web (tipo amazon).

avatarjunior
inviato il 28 Luglio 2015 ore 21:23

So per certo che, malgrado qualche piccola e ovvia nostalgia (forse legata all'età che avevo quando usavo l'analogico), non userò mai più un rullino in vita mia.


Questa l'ho già sentita... ah sì, l'ho detta io 8 anni fa!MrGreen quando dopo un periodo di "affiancamento" analogico-digitale, dopo aver confrontato dia e raw, dopo essermi convinto fino in fondo ho abbandonato la pellicola.

Beh sai cosa mi è successo? Da qualche mese ho riscoperto questo mondo, più che altro per la voglia di giocare un pò con queste vecchie signore, pellicole, CO... hanno sempre un grande fascino, sanno dare ancora grandi soddisfazioni. Certo il digitale è più comodo, spensierato, veloce.
Mio figlio che ha 7 anni ancora mi guarda strano: perchè usare quella (e vedere i risultati dopo qualche giorno), quando nell'altra si vede subito sul display la foto?MrGreen
Ma quando lavoro con macchine manuali, cambio completamente approccio. Il digitale col tempo (e col fatto che "tanto se non viene bene poi la cancello") fa perdere attenzione nello scatto. Su pellicola ragioni di più, dover mettere a fuoco a mano, usare un esposimetro esterno, insomma sei costretto a pensare non puoi scattare e basta!;-)


avatarsenior
inviato il 28 Luglio 2015 ore 21:30

Lrbzz, mio figlio di 6 anni tutte le volte che antriamo in camera oscura, mi lascia a bocca a perta guardando le sue espressioni mentre "lo stregone" immergere quei fogli bianchi nell'acqua e dopo qualche parola magica in qualche antica lingua a lui incomprensibile, fa apparire magicamente le immagini che magari lo ritraggono! MrGreen
Mai visto quelle sue espressioni di stupore, meraviglia quando guarda le foto sul display posteriore della macchina o nell'EVF della mirrorless... l'analogico anche per queste esprienze e' impagabile! MrGreen

avatarjunior
inviato il 28 Luglio 2015 ore 21:59

@lucadita ho provato a portare mio figlio nel "cesso oscuro" (mi devo accontentareMrGreen), ma dopo 3 minuti voleva andare a guardare i cartoni... comunque ci riproverò, magari pià avanti si incuriosisceSorriso

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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