| inviato il 08 Dicembre 2014 ore 1:44
Analogico verso digitale è uno scontro ricorrente, sia in fotografia, sia in hi-fi; ognuno rimane nelle proprie posizioni, ma intanto la tecnologia va avanti, e se il digitale non fosse stato valido, non avrebbe avuto il successo che ha, e che è destinato ad aumentare ancora. |
| inviato il 08 Dicembre 2014 ore 2:22
L'occhiodelcigno esatto, un negativo trasparente stampato a ink jet e stampato a contatto su carta fotosensibile. Ho visto le stampe di Salgado in Genesi e le monochrome di Gardin ottenute cosi'. Mi sono piaciute di piu' delle stampe a ink jet dirette su carta. A mio avviso il digitale sotto alcuni aspetti ha superato e di molto l'analogico, in altri forse non lo raggiungera' mai. Basta usare lo strumento giusto a seconda dei casi. |
| inviato il 08 Dicembre 2014 ore 6:58
Razius:forse perché fotografo anch'io da 40 anni......ti quoto completamente.Un giorno feci una proiezione di un mio viaggio in Perù a dei ragazzi che non avevano mai visto delle diapositive. Rimasero molto colpiti dai colori,dal senso di presenza....continuavano a dire: sembra di essere lì, un altro mondo,che bella esperienza,emozionante!! Certo che se dopo Velvia passiamo ad un monitorino da 24......vien da ridere. Altrettanto condivisibili le argomentazioni di Marinaio..... Foto valide a 12800 iso non ne avevo mai fatte!!!! Prima mi fermavo a 400.... E poi le vedo subito! Una rivoluzione epocale . |
| inviato il 08 Dicembre 2014 ore 8:42
questo vale anche ,ma ovviamente in misura minore, per le stampe. Quando propongo alla gente il confronto tra foto analogiche e digitali, quelli preferiscono le analogiche. Il digitale ha sempre qualcosa di ...finto. Forse è proprio colpa dei sensori.....magari 3 ccd darebbero una resa migliore !!! Ho visto stampe realizzate da Foveon Sigma e devo dire che assomigliano molto alla resa della pellicola. Io rispondo alla domanda: si stava meglio quando si stava peggio. Si,in termini di naturalezza, di resa reale,di qualità assoluta,di.....esperienza visiva,si...era meglio allora. E la modalità visiva che offrivano le diapositive resta al momento irraggiungibile. Ovviamente un'opinione personale. |
user46920 | inviato il 08 Dicembre 2014 ore 9:53
L'espressione massima della fotografia è la proiezione delle diapositive ... luce alla luce !!! Ma Giuli, mentre tu te ne sbatti dei megapixel , il raffronto corretto tra pellicola e sensore, oggi lo puoi fare solo con la stampa (ed i metodi per il digitale sono ancora discutibili ) o sulla "carta", ovvero tecnicamente (cosa che non puoi valutare con gli occhi, quindi rimani sui tuoi passi ): è troppo "semplice" e "banale" dire che in una gara di accelerazione vince una Panda 4x4 contro una Lamborghini senza ruote !!! (come fai a metterla alla prova ??? ... vuoi vincere facile ??? ). Razius, lo stesso discorso vale anche per te: è una questione di cognizione, non di esperienza !!! (... e tra l'altro, mi fa strano che così tanta esperienza, non porti a fare qualche ragionamento Razionale, invece di sparare le cose così, tanto per sparare ) Sulla carta, tecnicamente parlando, se per una pellicola 25 ISO equivale un sensore da 22 Mp (a 25 ISO ), per una Velvia 50 equivale un sensore da circa un quarto (1/4) ovvero 5 Mp (a 50 ISO) e per un rullino da 100 ISO equivale un sensore da 1.3 Mp a 100 ISO ... ma non lo puoi vedere con gli occhi per il momento, tutto qui ... ovvero si può vedere, riproducendo una diapo con un sensore FF in rapporto 1:1, osservando al 100% sul monitor, si vedrà la grana della pellicola (anche se, per risolvere un grano d'argento in maniera "minima" sufficiente, la superficie in Mp del sensore dovrà essere almeno 9 volte quella dell'equivalente in pellicola). Paolo, il confronto Audio, è una questione diversa che non può essere paragonata con la fotografia !!! (e che è OT ) |
| inviato il 08 Dicembre 2014 ore 10:49
“ L'occhiodelcigno Razius, lo stesso discorso vale anche per te: è una questione di cognizione, non di esperienza !!! (... e tra l'altro, mi fa strano che così tanta esperienza, non porti a fare qualche ragionamento Razionale, invece di sparare le cose così, tanto per sparare ;-)) „ Occhio, questa me la spieghi ? Dov'è che avrei sparato tanto per sparare ? Mi pare di aver detto che IO la resa di una Kodachrome o di una Velvia 50 proiettata con un Pradovit non l'ho ancora ritrovata nel digitale. Ed aggiungo che una stampa come da una Kodak Panatomic-X su la carta Brovira Camoscio, ancora la devo vedere, da digitale. Quella che tu chiami "Cognizione" per me è "Percezione" al di là di tutti i discorsi tecnicistici sugli ISO e MegaPixel. Perché allora sarebbe più giusto parlare di potere risolutivo delle pellicole e risolvenza finale (entrando in un ginepraio , perché entrerebbe in campo anche il trattamento delle pellicole stesse in fase di sviluppo, ecc.) piuttosto che di Mp equivalenti. Come diceva il buon vecchio Giampaolo Bolognesi (riposi in pace) spesso si mischiano le pere con i limoni... Per finire, diciamo che i "media" in fotografia sono sempre stati fondamentalmente due (tralasciando i monitor, per carità) la proiezione e la stampa. In entrambi i casi IO RITENGO che il digitale sia ancora indietro sul piano della PERCEZIONE visiva, sulla piacevolezza del veduto (poi per carità, il digitale in tanti campi ha SEMPLIFICATO non poco le cose). Concludo dicendo che, sempre PER ME, la grana NON è un tout-court un difetto, anzi... Buona Immacolata a tutti. |
| inviato il 08 Dicembre 2014 ore 10:56
“ Paolo, il confronto Audio, è una questione diversa che non può essere paragonata con la fotografia !!! (e che è OT ) „ No Cigno, se ci pensi bene anche lì ci sono i dati tecnici completamente a favore del digitale, poi le impressioni soggettive di una parte di utenti che sono a favore dell'analogico; poi un piccolo OT ogni tanto non guasta. |
| inviato il 08 Dicembre 2014 ore 10:57
Ciao Cigno, forse oggi riusciamo a chiarire l'equivoco e a sviscerare un'altra differenza tra analogico e digitale che riguarda la stampa (stampa inkjet vs stampa chimica in camera oscura). Non riuscendo a capire dove stesse la reale differenza tra il tuo discorso e il mio sono andato a vedermi il tuo profilo e ho trovato il post dove parli di risoluzione e ingrandimento; ok, sei più aggiornato del sottoscritto in termini di capacità visive (e pensavo di essermi aggiornato; quando le ho studiate io queste cose ? fine anni '70 ? si parlava di 240 linee per pollice e si polemizzava sulla distanza di 25 cm che molti consideravano non congrua perché,anche senza problemi di oculista, si fa fatica a focalizzare un'immagine piatta a quella distanza) e sei in grado di approfondirne molto meglio l'aspetto tecnico-ottico; ma, santo cielo, dal punto si vista del rapporto ottimale tra fattore di ingrandimento e distanza d'osservazione siamo pienamente d'accordo, solo che: -primo: bisogna far entrare in testa alla gente che due poster da 100x70 ottenuti da una 6 Mp e da una 24 Mp non potrai osservarli alla stessa distanza senza inorridire davanti al primo (e non è così facile farglielo entrare in testa) -secondo: non puoi dire alla gente che la risoluzione "di stampa" di un 6 Mp ingrandito a 100x70 cm è di 80 dpi! Correttamente dovrai dirgli di settare con Photoshop una dimensione fisica di stampa da 100x70 e risoluzione da 80 dpi, ma che la stampante dovrà comunque essere impostata a 300 o superiore e che quindi si arrangerà lei, interpolando o meno, dove deve aggiungere punti. La risoluzione "di stampa" rimarrà quindi 300 dpi o più. Questo per un limite oggettivo di tutte le tecniche di stampa per punti, che finora non hai considerato, e che è indipendente dalla distanza d'osservazione: il potere coprente e l'impossibilità fisica di ingrandire il singolo punto di stampa oltre un certo valore (e di dargli magari anche una forma quadrata). Se diminuisci la risoluzione della stampante a 80 dpi avrai un tale valore di trasparenza del bianco della carta da rendere comunque inutilizzabile quell'immagine anche appendendola a 5 metri. I neri saranno dei grigi al 50% o giù di lì, la saturazione dei colori sarà inesistente. Il motivo per cui la stampa B&W "Fine Art" raggiunge i 1440 o addirittura i 2880 dpi, anche su stampe superiori al metro, non è per migliorare la nitidezza (miglioramento che a quei valori non riusciremmo comunque a valutare), ma per ottenere una maggior variazione d'inchiostrazione e, di conseguenza, neri più profondi e una maggior estensione tonale sui grigi. Dove sta il problema? Se il rapporto tra dimensione fisica della stampa e risoluzione della stampante non restituisce un valore esattamente multiplo di quei 6 Mp del file iniziale (e non lo è quasi mai), la stampante comincia a interpolare di brutto, e più ti allontani da quella corrispondenza, più vai a degradare la definizione dell'immagine. Per esperienza personale, lavorando in un museo, ti posso assicurare che a bassi rapporti d'ingrandimento il problema è accettabile, ma poi inizia ad aumentare in modo quasi esponenziale; perciò, al di sopra di certi valori d'ingrandimento, per avere ancora una percezione accettabile di quella foto, dovresti allungarne la distanza di visualizzazione ben di più di quanto suggerito dal puro e semplice rapporto d'ingrandimento, col risultato di dover esporre quell'immagine "una sala più in là" rispetto al pubblico o rinunciare ad utilizzarla. Questo problema non c'era con la stampa chimica in camera oscura, magari ce n'erano altri, ma non questo. (non volermene) |
| inviato il 08 Dicembre 2014 ore 10:57
“ Paolostok Analogico verso digitale è uno scontro ricorrente, sia in fotografia, sia in hi-fi; ognuno rimane nelle proprie posizioni, ma intanto la tecnologia va avanti, e se il digitale non fosse stato valido, non avrebbe avuto il successo che ha, e che è destinato ad aumentare ancora. „ Paolo, secondo te il digitale ha avuto tanto successo per la qualità che offre ? O piuttosto perché ha permesso di fare orrende foto anche a mia zia o alla Sig.ra Gina, Lella, ecc. e di riquardarle subito sul monitorino ? Lo sai che il 90% degli scatti digitali rimangono sulle schede o nei PC per guardarli a monitor ? Ciao. |
| inviato il 08 Dicembre 2014 ore 11:02
Razius: se il digitale non avesse qualità, ci sarebbero solo la tua o mia zia o Gina Lella etc. che scattano in digitale, mentre invece mi sembra che i professionisti e fotografi con i controcxxxi scattano in digitale, tranne forse qualcuno e in formati più grandi del 35mm. |
user46920 | inviato il 08 Dicembre 2014 ore 11:04
“ Occhio, questa me la spieghi ? „ ... certo “ Il mio giudizio potrá valere anche meno del 2 di picche, ma la resa di una Kodachrome o di una Velvia 50 proiettata con un Pradovit non l'ho ancora ritrovata nel digitale. „ ... il tuo o il mio o quello di chiunque altro giudizio, non può valere meno di due picche, proprio perché ad oggi non è possibile un confronto tra una Kodachrome 25 ed un Sensore da 24Mp in proiezione. ... che altra spiegazione serve ??? ... l'aveva già detto anche Rigel ... Buone feste |
| inviato il 08 Dicembre 2014 ore 11:10
Certo, ma i raffronti si fanno sui risultati. Mica mi dirai che è impossibile confrontare 2 stampe 30x40 di diversa provenienza (chimica e digitale ) ? Questo intendevo dire (e lo aveva precisato anche Giuliano). E' ovvio l'altro discorso, infatti ho citato il compianto Bolognesi ! |
| inviato il 08 Dicembre 2014 ore 11:18
Paolostok, quando si parla di PROFESSIONISTI si tende a generalizzare. Secondo te un fotografo professionista con la CaNikon ed una lente da 600mm a bordo campo in uno stadio cerca la qualità ? I professionisti della Moda o del Glamour, diciamo così, hanno trovato nel digitale il modo di farci vedere che la Bellucci è sempre bella come a 20 anni e non ha un filo di cellulite. O che Kate, la principessa, non ha nemmeno una ruga... Tu queste immagini le prendi per progresso della Fotografia ???? |
| inviato il 08 Dicembre 2014 ore 11:34
Razius ci sono come hai detto diversi generi di professionisti, ti posso fare un esempio fra tanti: gli scatti sul National Geographic, non sono di qualità? Sembra che il fotoritocco, sia pura in misura molto minore, si facesse anche con l'analogico, e comunque, un conto è lo strumento che si ha a disposizione, ed un altro è l'uso che se ne fa. Alla fine resteremo ognuno con la nostra rispettiva posizione, quindi ok, tu ritieni che l'analogico sia ancora superiore in certi aspetti; anche io fino a 10 anni fa lo sostenevo; oggi no. |
| inviato il 08 Dicembre 2014 ore 11:49
Lo hai detto, Paolo, "in certi aspetti" Poi io ho anche riferito che uso 5 sistemi digitali, per cui non sono un talebano dell'analogico. P.S. National Geographic, finchè ha potuto, ha richiesto solo foto su Dia Kodachrome, ma... mamma Kodak, come sai, ha fatto Harakiri ! |
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