| inviato il 24 Luglio 2018 ore 9:02
Commento interessante Arconudo, vuoi provare ad elaborarlo? |
| inviato il 24 Luglio 2018 ore 23:24
"Si, grazie al cielo negli ambienti di cultura è così ma sul web, nei circolini di paese, nei concorsi fotografici... l'uso della post produzione è ancora visto con sospetto, quando non fortemente scoraggiato (infatti, spesso, chiedono di vedere il file RAW).Triste " "Si quasi sempre si tratta di concorsi dove l'immagine ha anche funzione di documento, al NG ad esempio fondamentalmente hanno ragione, vogliono documentare la natura più che le emozioni di chi la fotografa, poi a volte i loro paletti possono sembrare eccessivi ma dare e gestire deroghe ad hoc diventerebbe complicato"... Concordo con Caterina, quando si documenta la p.p deve essere ridotta all'osso luci/contrasto/saturazione/raddrizzare/tagliare. |
user90373 | inviato il 25 Luglio 2018 ore 17:22
Non riesco a capire dove si voglia andar a parare con tutte queste dotte disquisizioni. |
| inviato il 25 Luglio 2018 ore 17:44
In estrema sintesi, la frase 'il sensore/la macchina fotografica (digitale) i colori se li inventa' era volutamente provocatoria per evidenziare il concetto che se ad “ [] ... ogni pixel viene deputato alla registrazione di uno solo dei tre colori primari, gli altri due devono essere (per usare una serie di eufemismi di crescente provocazione) interpolati, calcolati, dedotti, generati, indovinati. Questo naturalmente non significa che il processo di demosaicizzazione giochi a dadi per generare i colori mancanti, ovviamente lo fa sulla base di una serie di calcoli matematici più o meno sofisticati, che nel corso del tempo hanno cercato di ovviare sempre più e sempre meglio agli inconvenienti di cui all'esercizio teorico sopra ma che, per sofisticati che siano, si basano pur sempre su una serie di supposizioni che i programmatori hanno fatto e, pertanto, sono oggi, come 20 anni fa, suscettibili di miglioramento, errore e, comunque, rappresentano pur sempre un compromesso, accettabilissimo, ma sempre compromesso. Se questa consapevolezza e questo compromesso ci sta bene possiamo perfettamente ignorare come un'immagine si formi dal punto di vista tecnico\tecnologico e concentrarci su altri aspetti, più empirici, astratti e artistici. Se invece, per una serie di motivazioni che non stiamo ad approfondire (ma che potremmo equiparare allo sviluppo del negativo in camera oscura ai tempi della fotografia argentica), desideri mantenere il controllo su tutta la catena del processo di creazione dell'immagine finale e vogliamo poter dire la nostra su quali e quanti compromessi debba fare l'algoritmo di demosaicizzazione, allora ci dobbiamo interessare di post produzione e, più nello specifico, dello sviluppo del file RAW (il processo di correzione dei difetti di un'immagine, come la clonazione di un antenna su un tetto o di un brufolo su un viso, influisce anch'esso sul risultato finale dell'immagine ma esula nello specifico dalla trattazione che stiamo facendo) ...[] „ . |
user90373 | inviato il 25 Luglio 2018 ore 23:37
Tutto questo ambaradam per delegittimare la fotografia come possibile rappresentazione della realtà, oppure per legittimare interventi che vanno oltre il concetto stesso di fotografia? Scommetto che fra le due è meglio la terza. |
| inviato il 26 Luglio 2018 ore 8:58
Entrambe, ovviamente. Si scherza eh! Perchè hai l'impressione che voglia cercare di delegittimare la fotografia come possibile rappresentazione della realtà o legittimare interventi che vanno oltre il concetto stesso di fotografia? |
user90373 | inviato il 26 Luglio 2018 ore 9:41
Adducendo motivazioni tecniche varie passa il concetto che la fotografia non raffiguri la realtà in quanto tale, ma ne sia una rappresentazione. La cosa è di per se logica, perchè quando verrà visualizzato quel che è stato ripreso questo non esisterà più e nessuno sarà in grado di dire se è/era reale o no. Partendo da questo semplice concetto si arriva all'esasperazione dello stesso per vie che, a volte, esulano dalla fotografia. |
| inviato il 26 Luglio 2018 ore 9:49
Interessante concetto Ettore, in realtà non ambivo a tanto. |
| inviato il 26 Luglio 2018 ore 14:21
“ frequenza diversa letta dal decodificatore AD „ “ Ogni fotorecettore può essere progettato per reagire ad una stretta banda di colori „ Assolutamente falso. Magari fosse così: avremmo risolto un bel po' di problemi in medicina. Oltre a quello che giustamente dice Cosmo, ci sarebbe da aggiungere che nemmeno la fotografia analogica, con la pellicola, rappresenta la realtà: bisogna passare comunque per un processo di chemioluminescenza, altrimenti, la luce non si registra per nulla. Questo processo può naturalmente essere controllato e, dalle stesse condizioni di scatto, si possono ottenere risultati diversi. Questo dovrebbe bastare a delegittimare la fotografia come rappresentazione della realtà. Ma, a questo punto, cos'è la realtà? Questo deve essere un dato uguale per tutti e di sicuro non è a colori; immaginiamoci di essere davanti a un semaforo e vedere i vari colori alternarsi, ma il nostro amico daltonico vedrà solo grigio: allora chi ha ragione? Chi è più reale? |
| inviato il 26 Luglio 2018 ore 14:28
Vero, oltre a questo ci si mette anche l'elaborazione in tempo reale che fa il nostro cervello che, ad es., ci dice che le linee verticali di un edificio sono dritte e parallele anche quanto non lo sono, che ci dice che il bianco è bianco anche quando, in realtà, appare grigio, che fa un lavoro di hdr in tempo reale, che ci fa vedere i colori più saturi quando siamo felici e viceversa, etc. etc. |
user90373 | inviato il 26 Luglio 2018 ore 15:11
Ci sono strumenti che misurano le varie manifestazioni della "realtà" termometri, altimetri, anemometri, pluviometri ecc. Ognuno di questi strumenti si basa su principi e scale diverse, ecco, consideriamo la fotocamera come un qualsivoglia strumento di misura e mettiamoci il cuore in pace. |
| inviato il 26 Luglio 2018 ore 15:22
“ termometri, altimetri, anemometri, pluviometri „ Vero Ettore, con un importantissima differenza, che le manifestazioni misurate da questi strumenti non le percepiamo direttamente (l'unica alternativa sono strumenti 'esterni') mentre la luce, il colore, le forme... queste si che le percepiamo direttamente, perciò possiamo mettere in discussione il modo in cui le 'misura' la fotocamera. Infatti mettiamo in discussione anche la temperatura; recentemente i siti di meteorologia indicano sia la temperatura 'misurata' che quella 'percepita'... (e si aggiunga che io a 20°C sto bene e mia moglie ha freddo). |
user90373 | inviato il 26 Luglio 2018 ore 15:34
L'uomo moderno misura tutto, la luce, il colore, le forme, la velocità ecc. Gli strumenti servono a dare una misura ai vari:- "Oggi sento freddo, ma guarda come piove, sono salito molto in alto, guarda che bei colori" queste si sensazioni percepite sogggettivamente e senza un riferimento condiviso. |
| inviato il 26 Luglio 2018 ore 15:45
Ettore, capisco il tuo punto di vista ma non lo condivido; per come piace a me giocare con la fotografia (perchè per me questo è la fotografia, un gioco), la fotografia è più che mera rappresentazione della realtà, se lo fosse mi spoglierei di qualsiasi responsabilità di esprimere la mia opinione su quello che ho fotografato, che è esattamente il contrario di quello che voglio. Quello che mi interessa quando guardo una fotografia scattata da altri, infatti, non è capire come stessero esattamente e 'realmente' le cose, ma come le ha percepite chi ha fatto lo scatto, per questo non cerco un riferimento condiviso. Per te il cielo era buio e incombente (magari eri di rientro da un trekking, stanco, preoccupato dai nuvoloni in arrivo, etc.) e l'hai voluto rappresentare così? Benissimo, non mi importa che, in 'realtà' fossero normalissime nubi di passaggio. |
Che cosa ne pensi di questo argomento?Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!
Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 251000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista. |

Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |