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Obiettivo macro su Canon: quale per uno sfondo bello sfocato?


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avatarsenior
inviato il 27 Ottobre 2014 ore 10:33

Odisseus sul web trovi tanti tutorial in merito, ho smontato la lente superiore e lavori in live View
Nulla a che vedere ovviamente a obiettivi macro....
Ma se non te ne fai nulla di quel obiettivo ti ci puoi divertire!

avatarsenior
inviato il 27 Ottobre 2014 ore 11:13

Domanda che sorge spontanea.... Adattare un obiettivo con lente close up? Pro e contro?

avatarsenior
inviato il 27 Ottobre 2014 ore 11:29

Addirittura leggevo che "qualche impavido" ha utilizzato un tubo kenko sul 200 2.8 L con bei risultati..MrGreen

user10190
avatar
inviato il 27 Ottobre 2014 ore 15:54

Domanda che sorge spontanea.... Adattare un obiettivo con lente close up? Pro e contro?


In molti casi è meglio la lente addizionale in quanto il tubo allontana l'intero gruppo ottico dal piano focale e ne diluisce la copertura e di conseguenza la qualità del trasferimento. Il problema sta che manca un'adeguata cultura sugli aggiuntivi ottici. Si acquistano obiettivi costosissimi ma le lenti addizionali vano bene quelle da 7 euro... E' che se si usano lenti tipo le (non più prodotte) Leitz Elpro o le Zeiss Proxar si può dire: lenti addizionali sì, altroché! Purtroppo non mi sembra che oggi i fabbricanti ci tengano a produrre lenti addizionali di qualità, poiché sanno che non le venderebbero, e quindi la questione rimane insoluta. La lente addizionale non trattata introduce perlomeno un degrado di contrasto visibile e quelle proprio dozzinali rovinano i bordi, altrettanto visibilmente...

avatarsenior
inviato il 28 Ottobre 2014 ore 0:46

Odisseus: c'è qualcosa che non mi quadra; i tubi di prolunga sono stati sempre considerati meglio delle lenti addizionali perchè non fanno perdere nitidezza e QI, perchè appunto non hanno lenti;per il gruppo ottico l'unica conseguenza è che diminuisce la minima distanza di messa a fuoco....

user10190
avatar
inviato il 28 Ottobre 2014 ore 1:05

Ma infatti non è vero... Immagina un proiettore di diapositive, più ti allontani dal "muro" più l'immagine sarà grande e quindi la risoluzione specifica sarà diluita, ovvero minore. La lente addizionale, di suo introduce l' apporto degradante
di due superfici aria vetro non ottimizzate nel progetto ottico dell'abiettivo, ma perlomeno evita la diluizione della risoluzione dovuta all'espansione del diametro di copertura quando si allontana l'intero gruppo ottico. Leitz avvertiva... il suo apo 100 rendeva ottimamente fino a 1:2 ovvero fino a che l'obiettivo lavorava a focale di progetto, poi con tubi o lenti iniziava a decrescere. Ai tempi della pellicola era un problema, ma oggi nel digitale hai parecchio margine per ricostruire la qualità visiva con la PP...

Va aggiunto che teoricamente il tubo è meglio in quanto le lenti addizionali di alta qualità non ce ne stanno, quindi meglio mettere nulla anziché di cattivo, ma se le avessi sarebbe tutt'altro discorso.

avatarsenior
inviato il 28 Ottobre 2014 ore 10:56

Odisseus , credo che il concetto non si possa esprimere meglio..

avatarsenior
inviato il 28 Ottobre 2014 ore 13:57

Non so,Odisseus, ho qualche dubbio, prendiamo in esame anche il soffietto, non mi sembra che sia stato mai considerato un mezzo di ripiego in macro; inoltre le lenti addizionali,oltre l'apporto degradante che menzionavi anche tu, introducono anche distorsioni nell'immagine.

avatarjunior
inviato il 28 Ottobre 2014 ore 14:55

Io uso sia un 60mm che un 180mm macro a seconda dei soggetti e delle occasioni.
Il 180 grazie alla distaza operativa superiore permette di illuminare meglio i soggettiad alti RR e questo non è un vantaggio da poco.....
Se i soggetti sono "ibernati" dalle temperature mattutine non si muovono neanche se ti metti a 1 cm con la lente frontale.
Un obiettivo di focale più lunga, ovvero con angolo di campo inferiore, ti permette di scegliere più agevolmente le zone con sfondo omogeneo.
Dove non hai problemi con lo sfondo disomogeneo ottieni gli stessi sfondi con il 60 mm che con un 180mm.
L'altra cosa che differenzia un obiettivo corto da uno lungo è la prospettiva, a parità di RR scatti da due distanze diverse e quindi varia la prospettiva...... (tantè che con soggetti non proprio piccolo molti usano grandangoli e fish per foto immersive).
Il mio consiglio è per un obiettivo macro medio lungo tra 150 e 200 mm che ti permette di illuminare bene il soggetto e che offre un angolo di campo ridotto per la scelta dello sfondo più semplice.

ale

avatarsenior
inviato il 28 Ottobre 2014 ore 15:44

il miglio macro in assoluto è l'ultimo 150 sigma

user10190
avatar
inviato il 28 Ottobre 2014 ore 18:05

Non so,Odisseus, ho qualche dubbio, prendiamo in esame anche il soffietto, non mi sembra che sia stato mai considerato un mezzo di ripiego in macro; inoltre le lenti addizionali,oltre l'apporto degradante che menzionavi anche tu, introducono anche distorsioni nell'immagine.


Ci sono ovviamente delle congruità ottiche da rispettare per ottenere dei risultati validi. Le lenti che funzionano meglio, sono quelle calcolate appositamente per l'obiettivo specifico. Peraltro gli obiettivi macro classici, non a fuoco interno, cominciano a espandere il cerchio di copertura già al rapporto 1:4 e quindi i bordi "andati a male" escono dal fotogramma (o superficie sensibile). I soffietti vengono generalmente usati con teste macro appositamente calcolate per alti rapporti di riproduzione. Se hai la possibilità di fare qualche esperimento, vedrai che fino al rapporto 2:1 riesci a attenere di accettabile (ottica di qualità e ai diaframmi migliori) ma dopo il "boken" diventa tutto...

avatarsenior
inviato il 28 Ottobre 2014 ore 18:42

Odisseus: io comunque parto dal presupposto di ottiche macro con R =1:1; con il soffietto poi si arriva a RR ben superiori al 2:1, e con ottima qualità; ho usato anche l'obiettivo invertito, ed anche qui con RR ben superiori al 2:1 e anche qui con ottima qualità; devo dire una cosa però, non ho mai usato lenti addizionali.

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