| inviato il 21 Novembre 2011 ore 18:37
Non ho capito bene la domanda. Intendi forse dire il canale L invertito? |
user755 | inviato il 21 Novembre 2011 ore 19:18
Mmmm ... sono incuriosito lo ammetto, ma anche profondamente scettico. Io faccio paesaggi, il mio scopo è quello di raccontare il luogo che sto riprendendo secondo la mia chiave di lettura; questo mi porta a curare maniacalmente la fase di scatto (composizione, studio della luce!) per demandare allo sviluppo del mio RAW ben pochi interventi (avevo pubblicato il mio workflow nel vecchio forum..). Lavoro interamente da Lr, regolando WB, curva di contrasto, saturazione e naturalmente correzione AC e distorsioni ... stop. Domanda secca, sulla base di ciò e degli scatti che potete vedere nel mio profilo: a che ca... mi dovrebbe servire lavorare in LAB?. Ripeto, son curioso: ho anche trovato dei testi di Margulis su Amazon .. però vorrei prima cercare di capire, concretamente ed in una situazione ben definita, quali siano i vantaggi che ne derivano. |
| inviato il 21 Novembre 2011 ore 20:32
ciao Darkstar io lo sto provando dalla nascita di questo post, e devo dire che è veramente notevole, poi ovviamente come già detto... va usato quando serve e dove serve, per farti un esempio nella tua foto intitolata Silence, avresti potuto togliere la dominante Blu delle montagne in modo molto più semplice che in rgb (sempre che tu non l'hai inserita di proposito)... questo per fare un semplicissimo esempio... poi dietro c'è un post molto esaustivo sui reali vantaggi /svantaggi... la bravura sta a capire quando usarlo e perchè.... e qui si fa difficile senza avere una grande padronanza di maschere, metodi di fusione, canali..... e utilizzare tutto insieme al meglio....(diffile almeno per me che non ho questa padronanza) Però secondo me metti da parte lo scetticismo e dacci una occhiata.... al limite abbandoni se non ti soddisfa.. ciao |
| inviato il 21 Novembre 2011 ore 22:11
Darkstar, servirebbe più che altro a capire cos'è e cosa c'è dietro a molti comandi che utilizzi. In pratica stai già lavorando in LAB (e con tutti gli altri metodi). Acr e Lr non utilizzano procedure esclusive (a parte, probabilmente, il motore di demosaicing), in ogni fase della conversione viene adottato il metodo (ritenuto) più opportuno. Tra questi il LAB. Temperature e Tint sono gli assi AB, gran parte dei comandi della sezione Detail vengono eseguiti sulla componente di Luminosità... ma solo per renderla semplice e prendere due modifiche tra le molte che vengono impilate nel processo di conversione (tra l'interpretazione colorimetrica e demosaicing iniziali e il tiff/psd finale). Comandi come Clarity e Mask (in Detail) generano delle maschere al volo seguite da metodi di fusione. Mi piacerebbe approfondire di più ma non trovo info adeguate sull'argomento. Comunque, il processo prevede che le tecniche che funzionano passano il più possibile a monte (nel raw converter). Sono sempre valide per capire cosa succede e, alla bisogna, raffinare il risultato. A differenza di anni fa non sono più obbligatorie; come ben sai un uso accurato di Lr e Acr permette di portare a casa gran risultati. Più che altro perchè vengono applicate le stesse tecniche mascherate da uno o due comandi. Una sana via di mezzo (senza buttare via il raw converter con la "stupidata" della conversione neutra e nemmeno la modalità LAB con la "stupidata" dell'ormai è superata ed inutile) e siamo tutti contenti. |
| inviato il 22 Novembre 2011 ore 5:46
Darkstar, la risposta più semplice e' provare! Bene che vada impari una tecnica nuova; male che vada ci perdi 20min |
| inviato il 22 Novembre 2011 ore 5:51
“ Partendo dal concetto che se, per aumentare lo sharpen, lo applichiamo al canale Luminosity in modalità LAB... ... è possibile sfruttare il canale inverso per ridurre il rumore nelle ombre? per esempio su un cielo stellato per non impastare la luminosità degli astri? „ Si basta applicare il filtro gaussian Blur al canale a e b. Oramai pero e' una tecnica da Medioevo in quanto sia camera raw che i vari plugin (noiseware e compagnia bella) riescono a gestire il rumore in maniera molto più efficace. |
user755 | inviato il 22 Novembre 2011 ore 10:10
@Maori: ti ringrazio moltissimo per il post che mi hai scritto, mi è servito per chiarirmi lo scenario. approfondirò sicuramente il concetto, con qualche testo sull'argomento .. più che altro perchè son convinto che avere ben chiaro cosa stia avvenendo nel back-end possa dar una maggiore consapevolezza dei risultati. @Mister no: eh eh eh .. Silence è scattata durante l'ora blu, quindi è del tutto naturale avere una temperatura colore fredda. spesso si tende a confondere il concetto di dominante con l'adeguato bilanciamento colore concorde alla luce ripresa. chiaramente la conversione sRGB ha devastato molti dei gradienti sul cielo ma .. questo è un altro discorso. |
user95 | inviato il 22 Novembre 2011 ore 10:37
ottimo il contributo di Maori ...temperatura colore e tinta che per inciso sono anche i comandi di Aperture ed era evidente che replicassero i canali B e A rispettivamente. Maurizio gran bella foto la tua Silence e sono pienamente d`accordo sul bilanciamento colore complessivo. Comunque sia quello che suggeriva Mister no, limitatamente alle ombre cupe dei monti, si potrebbe fare ritengo spostando un pelo a dx il livello di "nero" nel canale blu. |
user1802 | inviato il 22 Novembre 2011 ore 11:58
“ Non ho capito bene la domanda. Intendi forse dire il canale L invertito? „ Si, il canale L invertito, ho fatto confusione, mi sembrava ci fosse il canale delle luci e quello per le ombre. |
| inviato il 22 Novembre 2011 ore 12:35
La modalita' di correzione LAB non e' solo molto efficace, ma anche molto veloce. I risultati che si possono ottenere sono mediamente molto piu' rapidi che adottare altre tecniche in altri spazi colore. La cosa che mi pare di non aver letto in questo thread e' che color-correggere in LAB e' molto efficace in quelle immagini un po' smorte ma che raffigurano invece luoghi che ricordavamo piu' colorati. Ci sono tanti vantaggi, il problema e' capire quando e come usarli. Qualche esempio pratico: Lo sharpen e' piu' efficace anche per via dei colori immaginari, e in generale consente di "giocare" di piu' con il dettaglio avendo la luminosita' separata dal colore. La gestione dei colori consente una gestione dei toni molto semplice che puo' facilmente trasformare un'immagine in un esplosione di variazioni di colori che nemmeno pensavamo essere nell'immagine stessa, questo con due semplici curve e meno di 5 minuti. Fare lo stesso in RGB richiede molto piu' tempo, e gia' solo questo potrebbe essere un buon motivo per usare LAB invece che RGB. Sostituire un colore con un altro e' estramamente semplice e una curva e' tutto quello che dovete editare. Insomma, ce n'e' per tutti i gusti... Il libro di Margulis e' consigliato a tutti quelli che vogliono avere anche un po' piu' di knowledge di come funzionano gli strumenti in background e quali siano le differenze di operare in uno spazio colore piuttosto che in un altro. Anche le semplici operazioni di fusione di Photoshop non sempre sono corrette in RGB, poiche' si tratta di uno spazio colore limitato per cui soggetto ad interpretazione/interpolazione anche da parte di photoshop. Ovviamente si tratta di tecnica e non tutti amano studiare queste cose, piu' vicine alla scizenza che all'arte, ma in ogni caso e' secondo me importante arrivare a capire come funzionano gli strumenti oltre che sapere come usarli. Prima di comprare filtri aggiuntivi, prodotti specifici per la riduzione del rumore, o per lo sharpen, preferisco sapere come sfruttare al meglio quello che ho, visto che nel 99% dei casi abbiamo gia' tutti gli strumenti di cui necessitiamo, ma non sappiamo esattamente come usarli al meglio. Infine per la mia esperienza, lavorando in diversi ambiti dell'immagine digitale, il LAB e' un sistema efficace e consistente per ottenere ottime correzioni colore e miglioramenti dell'immagine in breve tempo, e ipotizzando di sapere come sfruttarlo al meglio, consente di ottenere risultati impossibili o molto difficili da ottenere in RGB. Ciao G. |
| inviato il 22 Novembre 2011 ore 14:16
Essendo un discretissimo conoscitore delle tecniche di Margulis e utilizzando lo spazio LAB nel 99.99999% delle mie foto se non altro per effettuare una semplice e banale saturazione quando anche non serve accentuare la separazione tonale, per chi volesse approfondire il discorso mi sento di SCONSIGLIARE vivamente il libro di Margulis perchè è macchinoso, complesso ma sopratutto terribilmente noioso e munito delle foto più tristi del pianeta, ogni pagina scorre veramente lenta lenta :) Invece CONSIGLIO in maniera vivissima TUTTE le video lezioni di Margulis su Kelbytraining.com perchè sono fatte molto bene e penso sia l'unico modo per capire bene certi passaggi non troppo intuitivi. Se però non parlate inglese non vedo molte soluzioni, ma a quel punto il problema sarebbe molto più serio e mi affretterei a fare un corso di inglese prima che di LAB color :) |
| inviato il 22 Novembre 2011 ore 16:22
Non voglio contraddirti Eru, ma il libro di Margulis e' un libro quasi scientifico e va preso per tale. Non e' un libro ti tutorial come invece sono i video di Kelby. E' vero che e' un libro complesso ma e' macchinoso solo perche' analizza una notevole quantita' di esempi per dimostrare le sue tesi. I video di Kelby sono buoni, ma non sono che una frazione di quello che il libro tratta. Che sia noioso e' un fatto soggettivo, per chi ama studiare oltre che mettere in pratica e' un ottimo libro...ci sono libri sullo studio dell'immagine di sintesi che sono ben piu' pesanti...ma dipende sempre da cosa si cerchi. Non c'e' nessuna domanda sul LAB a cui il libro non risponda. In ogni caso ogni capitolo e' diviso in due parti, una di piu' semplice comprensione e diciamo pratica, e l'altra piu' tecnica per approfondire nozioni e tecnica e capire da dove provengono certe affermazioni un po' forti. Le fotografie sono quello che sono, ma servono ad analizzare un problema e la sua risoluzione...non ho mai visto sui libri di fisica esempi che non fossero estremamente semplici...e non mi sono chiesto perche' non avessero messo invece lo space shuttle :) Detto questo, il corso di inglese lo farei in ogni caso :D Ciao! G. |
| inviato il 22 Novembre 2011 ore 17:14
Si Knower capisco il tuo discorso, dico che mediamente per chi è a digiuno di Photoshop un pò avanzato come lo siamo in maggioranza qui sul forum un libro del genere è di difficile digestione ed un pò come la medicina amara tutto di quel libro dall'impaginazione alla qualità della stampa non aiutano moltissimo a mandarlo giù. Detto questo su Kelby ci sono 16 Ore fittissime e filate di videocorsi di Margulis che curano tutto ciò che c'è da sapere sul LAB x vivere felici con pratici esempi step by step, lui stesso nel corso premette che le tecniche sono aggiornate rispetto a quando scrisse il libro. Forse qualche piccolo aspetto oscuro e alchimistico c'è pure nel libro (che ho letto a fatica) ma onestamente per uno che si approccia al LAB senza essere un vero masochista amante della noia allo stato puro (c'è anche chi studia trattati di roba peggiore) i video sono per me di gran lunga più efficaci in termini di curva di apprendimento |
user755 | inviato il 22 Novembre 2011 ore 17:19
ma i video sono a pagamento? |
| inviato il 22 Novembre 2011 ore 17:27
Concordo pienamente Eru :) Una cosa molto vera e' che l'impaginazione del libro e' pessima...e costringe a girare pagina piu' volte per seguire il filo...il che non e' esattamente l'ideale! I video sono molto utili e pratici, diciamo il libro contiene molta piu' teoria sul perche' il LAB funziona meglio. E' un po' come essere un pilota, puoi guidare ed essere bravo senza conoscere la meccanica...ma se la conosci puoi dare piu' suggerimenti ai tuoi meccanici :) A presto! G. |
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