| inviato il 27 Agosto 2013 ore 20:12
Per me l'arte incomincia quando s'ha qualcosa da dire. Il manierismo, di solito, maschera l'assenza di messaggio. A me sembrano un po' manieristici sia i postprodotti ipertecnologici che i cataloghi che sembrano nati per sponsorizzare la fotocamera dell' iPhone veicolando soggetti simil-kitsch nei quali semmai colpisce l'insieme ma ciascuna foto presa a sé è abbastanza insignificante... Quando si ha un messaggio forte, forse si dovrebbe accuratamente evitare la maniera. L'opinione forse è severa, me ne rendo conto. Ma la penso così. |
| inviato il 27 Agosto 2013 ore 20:24
“ Quando si ha un messaggio forte, forse si dovrebbe accuratamente evitare la maniera. „ D'accordissimo. |
user362 | inviato il 27 Agosto 2013 ore 20:29
Se questa e' un artista...tutte foto slavate,bella cagata,troppo abusata la parola "artista" |
| inviato il 27 Agosto 2013 ore 20:34
"Il cavallo morto non si prende a calci"..dicono..ed è questo che qui è veramente uscito fuori. Devo dire che mi piace che una volta per non parlare della attrezzatura o iso o dof e simili si parla e confronta su temi come questo. Perché no?! Sono prima che non faccio foto di questo tipo ma è genere che mi piace. Amo life style photography e seguo alcuni fotografi da anni....Questa fotografa è solo uno dei miei contatti su facebook, personalmente la trovo molto interessante e per questo è nato il topic. Non voglio che si arriva a pensare che lei sia la mia musa ispiratrice perché non lo è, ci sono ben altri che seguo da anni e ammiro da anni. Mi spiace di essere l'unica donna qui oggi ma vedo che ci sono anche alcuni uomini che anche solo in parte condividono il mio pensiero. Se mi chiedete chi è il mio artista preferito nella arte pittorica vi rispondo subito Van Gogh e dopo di lui Modigliani. Questo già per se fa capire perché amo certe cose e anche il tipo di persona che sono. Ora non fatte mi arrabbiare altrimenti avete mio orecchio sulla coscienza |
| inviato il 27 Agosto 2013 ore 20:37
“ Se questa e' un artista...tutte foto slavate,bella cagata,troppo abusata la parola "artista" „ Osso, tu che fai fotografia di sport e scatti con un 400 mm, sei troppo preso dalla lunghezza..focale, non puoi capire |
| inviato il 27 Agosto 2013 ore 20:38
“ non me ne volere Falena..ma a me non trasmette nulla.. „ appunto.( e ci può stare benissimo) questa è la dimostrazione di quanto sostengo, c'è a chi dice e a chi non dice ma non per questo a chi non dice si possa pensare sia insensibile o non abbia capito niente. “ A me nulla, ma non ci vedo neanche niente in comune con quelle di cui stiamo discutendo. „ la foto postata è perfettamente in sintonia nella tematica della fotografa è tratta da un album di famiglia. vi trovo contradittori, ma non per la mia foto, ma per quello che rappresenta. strano non abbiate dato una chiave di lettura dopo l'attenzione certosina data su quelle della fotografa americana ciao |
user10907 | inviato il 27 Agosto 2013 ore 21:10
vedi artemia, il problema nasce proprio dalla tua tesi iniziale, e cioè che il mezzo è ininfluente nella creazione di un prodotto 'di un certo valore'. il problema è definire questo concetto 'di un certo valore'. se parliamo di arte, allora tutto è il contrario di tutto, quindi mettiamo da parte il concetto di artistico. mi soffermerei quindi al concetto di 'comunicativo, articolato, finito, pulito, essenziale, maturo'. queste caratteristiche in una foto, sono rappresentate dalla narrativa visiva che la compone. questa narrativa a sua volta è generata da fattori quali, la composizione appunto, e tutta quella serie di tecniche visive che definiscono e suscitano, a grandi linee, determinate percezioni in chi le fruisce. queste tecniche, o meglio dire parametri, sono, la luce, il contrasto, la resa, lo sfocato, il colore, i toni, ecc.. ecc.. tutte queste belle cose varieranno col variare del mezzo che le ha prodotte prima, e ri-prodotte dopo. per cui abbiamo un registratore di realtà e un riproduttore di realtà. nel nostro caso il registratore è la reflex, il riproduttore è il monitor. per cui dire che reflex e monitor sono ininfluenti nella produzione e successiva fruizione di una fotografia è un errore. bada bene, so benissimo dov'era la provocazione e a cosa volevi riferirti col post aperto, il problema è che la questio posta come l'hai posta tu, ha un vizio di forma. diciamo che un buon mezzo nelle mani di un mestierante con anni di tecnica ha un valore, in mano di un neofita inesperto un altro. per cui è meglio dire, che molto dipende da quanto uno sa tirar fuori da un determinato mezzo, ma non che il mezzo non conta, perchè il mezzo conta e parecchio. se vogliamo fare un'equazione io direi che conta esattamente un 50%. che poi i forum abbiano storpiato questa equazione e che oggi ci ritroviamo un esubero di buoni mezzi in mano a degli incompetenti (non esageriamo, diciamo a persone che non sono dei kubrick o dei sokurov), è un altro paio di maniche. e dirò, per me non è così disonorevole avere una 1dx e non essere un artista con la A maiuscola. se voglio, potrò togliermi lo sfizio di prendermi una 1dx anche se non sono il mega professionista o artista?? che poi vado sui forum a dire che ho dovuto prendere la 1dx perchè la 5d3 non soddisfaceva le mie esigenze di fotografo della domenica, bhè, quello lo si può giudicare o meno. spero di essere stato chiaro. perchè postando foto fatte con l'iphone, ad uno che di arte e fotografia se ne intende, le può ammirare con sguardo interessato e curioso, ma di certo non ne trae conclusioni assolute riguardo la fotografia o l'arte stessa. www.iphoneart.com/ |
| inviato il 27 Agosto 2013 ore 21:46
“ vi trovo contradittori, ma non per la mia foto, ma per quello che rappresenta. strano non abbiate dato una chiave di lettura dopo l'attenzione certosina data su quelle della fotografa americana „ Guarda, ti stavo aspettando. Sapevo che avresti detto questo. Il tuo intervento con la foto era un amo evidente. In realtà non cambia nulla. La tua è una singola foto postata in un topic che è un bello scatto da ricordo di famiglia, meritevole di cornice in silverplate e di mensola dedicata in soggiorno. La serie sui bambini a me è invece piaciuta e penso possa aspirare a dignità di ricerca artistica, per i motivi già detti che riassumo. E' evidentemente fatta di scatti cercati, voluti e selezionati dalla fotografa americana (non la chiamerei artista); e ci ho visto un filo conduttore e una chiave di lettura ben precisi (spiegati nel mio intervento precedente). Tutto questo probabilmente è volontà della fotografa e lo sviluppo del tema la porta a fare determinate scelte compositive, con tagli particolari molto efficaci. Piaccia o meno, tratta un tema e lo fa da un certo punto di vista. Quando si hanno cose da dire e si decide anche di farlo in un certo modo, le Canoncinqueddìmarkfacciotuttoio possono non fare alcuna differenza rispetto ad altri strumenti ben più spartani. |
| inviato il 27 Agosto 2013 ore 21:55
A volte è solo l`idea che fa lo scatto.. ..Certo che se chi ha le idee è pure ben attrezzato... |
| inviato il 27 Agosto 2013 ore 22:02
Bella Paco :) |
| inviato il 27 Agosto 2013 ore 22:07
Anch'io preferisco di molto il link della fotografa proposta da Artemia.. veramente belle.. il quotidiano visto con un occhio veramente intenso. Stefano |
| inviato il 27 Agosto 2013 ore 22:37
“ Guarda, ti stavo aspettando. „ ecc....... Pierfranco non potevo certamente postare un intero album o sito..... “ ci ho visto un filo conduttore e una chiave di lettura ben precisi (spiegati nel mio intervento precedente). „ .... certo ,assurdo negarlo, ma è anche nella singola foto che si deve dare un messaggio, se su 50 foto 3 mi attirano non posso dire che il lavoro abbia un valore nel suo complesso, indipendentemente dal filo conduttore. idem per le foto di paco vederle nel suo complesso tematico o singolarmente? per me la seconda è nettamente superiore per messaggio e istantaneità. la prima non mi dice nulla anche se come luce la preferisco. “ Quando si hanno cose da dire „ .... io credo ci sia sempre qualche cosa da dire in ogni foto semmai, in un momento di autorcritica, ci si può imputare la capacità di lettura un pò come se ascoltassimo un racconto in lingua straniera e non sapessimo tradurla,e anche se qualche parola la si conosce alla fine non si capisce nulla. ciao |
user10907 | inviato il 27 Agosto 2013 ore 22:53
paco, il tuo esempio è sopraffino. hai condensato il tutto in maniera eccelsa e intelligente. bella mossa ! praticamente entrambe le foto sono molto belle (e sta qui l'intelligenza dell'esempio postato da superpaco), però hanno due forze diverse. una racchiude in sè gli archetipi visuali che ci hanno formato nel tempo, e cioè quelle caratteristiche dalle quali non possiamo disancorarci, l'altra è priva invece di tali caratteristiche. ora questo non lo dico io, ma lo dice la scienza della fisica e della semiotica. se i fratelli lumiere invece di inventare la macchina da presa, con le sue caratteristiche, inventavano l'iphone, oggi sarebbe stata la seconda foto a suscitare in noi determinate sensazioni e non il contrario. ho preso come punto di riferimento la cinepresa e non il dagherrotipo perchè è con l'avvento dell'immagine in movimento che si è venuto a creare il retaggio culturale visivo che oggi ci portiamo appresso. per cui le caratteristiche le conosciamo bene. formato 35mm (non quello della 5d per intenderci ma quello cine, il quale si avvicina di più a quello aps-c), sfocato, gradazioni, riproduzione ecc... quindi per forza di cose, nonostante possa piacerci di più la foto di una holga perchè siamo in fissa con questa, di base il nostro apparato cognitivo risponde a determinate frequenze lessicali che costruiscono un'immagine. e queste frequenze sono semplicemente le prime e le più frequenti con cui siamo venuti in contatto. è matematica ragazzi. per cui la prima foto (che trovo bellissima) ha un valore maggiore della seconda. maggiore non in senso assoluto o divino, ma in senso cognitivo. e non solo per lo sfocato.. avete capito. ma per tutta quella serie di 'possibilità' che la 'formano' e che sono state possibili grazie al mezzo che le ha create. poi ovvio ovvio ovvio, in primo luogo colui che crea è chi sta dietro al mezzo. un mezzo da solo non è nulla. ma penso che su questo non ci sia da discutere. bravo paco. intervento ammirevole. |
| inviato il 27 Agosto 2013 ore 23:06
“ io credo ci sia sempre qualche cosa da dire in ogni foto semmai, in un momento di autorcritica, ci si può imputare la capacità di lettura un pò come se ascoltassimo un racconto in lingua straniera e non sapessimo tradurla,e anche se qualche parola la si conosce alla fine non si capisce nulla. ciao;-) „ Ciao |
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