| inviato il 31 Luglio 2013 ore 22:58
ragazzi, se volete proseguire la discussione fatelo in modo amichevole, altrimenti prestissimo finirà chiusa. |
user2626 | inviato il 01 Agosto 2013 ore 4:17
Emanuele, invece di chiudere anche questo riaprimi quello del mio test canon contro nikon come mi avevi detto che avresti fatto. Penso di essermi mantenuto abbondantemente entro i limiti della correttezza, non ho offeso nessuno degli utenti del forum, come mio solito ho estremizzato per cercare di far capire che era una cosa ridicola il doppio divieto ( recinzione e divieto di fotografare ).........per cui gradirei che se ritieni che abbia commesso qualcosa di poco corretto lo scriva a chiare lettere, quindi sarebbe opportuno che tu faccia nomi e motivi cosa ci sia di poco amichevole. grazie |
| inviato il 01 Agosto 2013 ore 10:39
Sepofa, non mi riferivo a te nello specifico, ma alla maggior parte di coloro che sono interveniti in questo topic |
user2626 | inviato il 01 Agosto 2013 ore 12:02
caro dottor Francesco, c'è la crisi.....sai che lavoro faccio, ricordi quel detto: il mattino ha l'oro in bocca....... mi pare calzi a fagiolo. |
| inviato il 01 Agosto 2013 ore 18:22
Molto ot ma vorrei sfatare il mito che al mattino presto si cacci di più... Vero sia le specie volatili che i mammiferi al mattino sono più "rinco" ed avvicinabili ... ma posso assicurare che si fanno caccie profique per assurdo anche a mezzogiorno in pieno sole con 40 gradi anzi sembra che il caldo renda gli animali abbastanza indifferenti verso l uomo o comunque lo ritengano un problema secondario. |
| inviato il 01 Agosto 2013 ore 18:31
Vigna penso che Sepofa (Lorenzo) si riferisse al suo lavoro |
| inviato il 01 Agosto 2013 ore 18:40
Si certo ma dato che salta spesso fuori l argomento che c è gente che si sveglia ore prima per poter essere i primi ad entrare nei capanni migliori etc etc.. volevo solo puntualizzare . |
user2626 | inviato il 01 Agosto 2013 ore 19:26
per la mia piccola esperienza...le ore più calde sono molto proficue per i rapaci ma la luce del primo mattino e tramonto sono impagabili |
| inviato il 01 Agosto 2013 ore 19:53
Vigna non esistono solo i capanni e a volte svegliarsi prestissimo significa arrivare usl posto senza recare disturbo agli animali (in alcuni casi è fondamentale). E poi la luce delle ore centrale è davvero brutta |
| inviato il 02 Agosto 2013 ore 2:22
Io vorrei dire la mia a prescindere dal parco della piana. Cacciatori = nemici della natura. E spiego il perché di questa mia affermazione. Chi ha aperto questo post ha indicato come comportamenti scorretti tenere aperte le feritoie, sporgere l'ottica ecc .... NON sono comportamenti scorretti di per sé. Gli uccelli non sarebbero certo infastiditi. Peccato che a volte "parte un colpo". Non credo che un uccello capisca la differenza tra un fucile e un'ottica. In svizzera non ci sono capanni e gli uccelli ti vengono a mangiare in mano, in Australia hai uccelli di ogni genere che ti si posa in mano, addirittura in un parco le farfalle si posavano sulle mani. Quindi, il problema è che se prima terrorizzi gli uccelli è poi naturale che appena ti sporgi dal capanno se ne vanno via. Non so se avete notato gli aironi nei campi .... seguono i trattori senza problemi. Eppure il rumore è forte. Ma hanno capito con il tempo che il rumore non corrisponde a pericolo. Con calma e pazienza bisogna farsi vedere dagli uccelli (animali in generali) fare in modo che l'ottica ed il rumore dello scatto sia naturale e non un pericolo. Può darsi che inizialmente l'uccello voli via, ma sono convinto che dopo sei mesi, un anno, due anni che gli uccelli non si sentono minacciati sarebbe possibile scattare a bordo del lago o in una qualunque oasi senza necessità di capanni o almeno senza il problema di non poter sporgere l'attrezzatura o usare la raffica. Diverso è il discorso dell'educazione che non interessa soltanto la fotografia che la normale convivenza. Un'ultima annotazione: è vero che oggi i fotografi sono molti ! Ma ognuno ha lo stesso diritto degli altri, troppo spesso ci si erge a "maestri", ritenendo di avere il diritto di fare perché si è più bravi. L'educazione deve essere di tutti .... ma non è detto che le mie idee su come intereagire con gli uccelli/animali siano uguali a quelle di un altro. Quindi, una volta si può fare in un modo, ma un'altra volta si può cambiare. Io ripeto se posso cerco di essere accettato come un elemento della natura e come un qualcosa di non pericoloso piuttosto che nascondermi all'inverosimile. |
| inviato il 02 Agosto 2013 ore 12:18
Sul fatto che tutti i fotografi abbiano gli stessi diritti non ci piove; neanche sul fatto però che, quando si trovano contemporaneamente in tanti nello stesso luogo, ottenere foto diventa problematico. Quanto al resto, concordo. Non frequento più le oasi da anni; preferisco allestimenti di ridotte dimensioni in posti tranquilli e mai a caso. Incomincio dall'osservazione di una presenza; seguono il posizionamento del capanno e l'offerta di cibo. Dovrei dire in realtà che non frequento più le "altre" oasi in quanto le attività di cui sopra le esercito in una riserva non di libero accesso alla cui gestione contribuisco ma il concetto resta valido. 'E vero; gli animali sono intelligenti (in proposito ho presentato anche un paio di slide-show presso un associazione di birdwatchers). I miei picchi ad esempio, dopo anni (ma la coppia non è sempre la stessa), si rendono conto se all'interno dell'appostamento è presente o meno un fotografo; in caso affermativo fanno capolino per qualche secondo da dietro il tronco per poi incominciare a becchettare una volta rassicurati (silenzio ed immobilità assoluta della testa del tele preventivamente posizionata sul punto di alimentazione). Distanza massima cinque metri. |
user4643 | inviato il 02 Agosto 2013 ore 15:10
Quello che dice Facip mi vede d'accordo in generale. Ho viaggiato molto all'estero e gli uccelli sono in generale molto piu confidenti rispetto a quanto accade in Italia; persino le stesse specie che in Italia fuggono via al minimo rumore o da 200 metri di distanza in molto posti all'estero hanno comportamento molto confidente. Ma tutto cio' conferma ancora una volta il mio ragionamento: siamo in Italia, terra di cacciatori e di altri disturbatori, quindi gli uccelli hanno distanza di fuga molto lunga... è proprio per questo che bisogna evitare di fare casino nei capanni, unico modo spesso per fotografarli... Se si fa casino e li si spaventa rompiamo le scatole a loro e agli altri fotografi e si abituano gli uccelli a star lontani dai capanni! “ Un'ultima annotazione: è vero che oggi i fotografi sono molti ! Ma ognuno ha lo stesso diritto degli altri, troppo spesso ci si erge a "maestri", ritenendo di avere il diritto di fare perché si è più bravi. L'educazione deve essere di tutti .... ma non è detto che le mie idee su come intereagire con gli uccelli/animali siano uguali a quelle di un altro. Quindi, una volta si può fare in un modo, ma un'altra volta si può cambiare. „ Non sono affatto d'accordo. Che si fa, un giorno si fa casino e uno no? Le regole di comportamento nei capanni sono quelle, non ci piove... |
| inviato il 02 Agosto 2013 ore 16:22
Daniele hai ragione. Io infatti ho premesso a prescindere dal parco della piana. Se c'è un'oasi con dei capanni ed un regolamento educazione impone di rispettarlo o andare altrove. Certo a volte in alcuni capanni il regolamento è inapplicabile. Mi è capitato di leggere: "vietato sporgere i supertele". Peccato che il capanno sia talmente stretto che anche appiattendomi dietro alla reflex il 500 sporge almeno per metà. Stessa cosa per il silenzio. Anche per l'approccio senza capanno si deve fare piano, movimenti lenti, ecc ... |
| inviato il 02 Agosto 2013 ore 16:23
“ (altro che amanti della natura...si forse un 5% anche se poi spara all'oggetto del proprio amoreEeeek!!!). „ Adesso si chiamano cacciatori naturalisti, è una nuova categoria e bisogna anche ringraziarli secondo qualcuno, perchè è grazie a loro che............. che poi stò termine mi sembra sia stato coniato e brevettato proprio in questo forum se non sbaglio. |
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