RCE Foto

(i) Per navigare su JuzaPhoto, è consigliato disabilitare gli adblocker (perchè?)






Login LogoutIscriviti a JuzaPhoto!
JuzaPhoto utilizza cookies tecnici e cookies di terze parti per ottimizzare la navigazione e per rendere possibile il funzionamento della maggior parte delle pagine; ad esempio, è necessario l'utilizzo dei cookie per registarsi e fare il login (maggiori informazioni).

Proseguendo nella navigazione confermi di aver letto e accettato i Termini di utilizzo e Privacy e preso visione delle opzioni per la gestione dei cookie.

OK, confermo


Puoi gestire in qualsiasi momento le tue preferenze cookie dalla pagina Preferenze Cookie, raggiugibile da qualsiasi pagina del sito tramite il link a fondo pagina, o direttamente tramite da qui:

Accetta CookiePersonalizzaRifiuta Cookie

Bianco e nero digitale: sì/no -grazie-


  1. Forum
  2. »
  3. Tecnica, Composizione e altri temi
  4. » Bianco e nero digitale: sì/no -grazie-





avatarsenior
inviato il 20 Novembre 2025 ore 6:17

Il B/N digitale è (per definizione) 256 toni di grigio (al massimo), che sono una enormità.
Irfan conta il numero dei colori di un B/N. Se sono più di 256 l'immagine è a colori, non B/N propriamente detta.

avatarsenior
inviato il 20 Novembre 2025 ore 7:14

Ma... una macchina monocrome, quanti toni di grigio produce?

avatarsenior
inviato il 20 Novembre 2025 ore 7:33

Continuo a seguire ma, non capendo dove sia il problema, mi astengo.

avatarsupporter
inviato il 20 Novembre 2025 ore 7:37

Ma... una macchina monocrome, quanti toni di grigio produce?

256... sempre quelli sono ;-)

avatarjunior
inviato il 20 Novembre 2025 ore 8:33

Sembra l'equivalente del vinile contro CD. Sorriso

avatarjunior
inviato il 20 Novembre 2025 ore 9:12

Ragazzi mi intrometto e dico la mia:
il B&N è un linguaggio che vive di contrasti e toni. Il digitale ci ha dato il miglior vocabolario tecnico per esprimerlo, grazie al RAW e alla PP. Smettiamola di voler per forza ricopiare la carta patinata dell'analogico.

Usiamo il digitale per fare un B&N che sia perfetto nel tono e poi, daje di texture (con cautela) solo se serve a rafforzare il messaggio della foto. L'importante è l'impatto emotivo, non se il granulo sia d'argento o di silicio!:-P

avatarsupporter
inviato il 20 Novembre 2025 ore 9:25

Gsabbio
Per cui... se voglio il massimo della resa tonale in BN, NON devo produrre il jpg in macchina ma convertire il raw?

Beh, è più buono il piatto gourmet di chi sa cucinare o il 4 salti in padella pronto e servito? ;-)

RobBot
Il risultato finale è per tutti potenzialmente una scala a 256 gradini di grigi.

Se lo trasformi in .jpg sì, altrimenti no...
Comunque sia, non vedrai mai ad occhio nudo tutte quelle sfumature, neanche se ti trasformi nel Creatore in persona!

avatarsenior
inviato il 20 Novembre 2025 ore 9:35

non vedrai mai ad occhio nudo tutte quelle sfumature

Ecco, era esattamente quello che stavo pensando io ieri... vorrei vedere qualcuno distinguere la sfumatura "203" dalla "204"... Per me anche la pretesa che il BN analogico abbia più "morbidezza nei passaggi" solo perché è analogico, è un grosso bias psicologico-culturale, non ha alcun riscontro pratico, e dipende da altro. La morbidezza nei passaggi dipende esclusivamente dalla dimensione (formato grezzo, FF, MF, APSC) e dalla densità (emulsione o risoluzione in pixel) del supporto di registrazione utilizzato: non dalla sua natura.

avatarsupporter
inviato il 20 Novembre 2025 ore 10:59

Infatti, ma poi se stampi una foto 2 metri x 3 può darsi, in soggetti particolari come un prato al tramonto, un albero con le foglie smosse e ben illuminate o via dicendo, che magari ne vedi 30/40 a stare lì con il lanternino ed il contagocce... se guardi a monitor (magari neanche profilato a dovere) o se stampi anche solo un A3, dove la vedi tutta sta differenza?

avatarsenior
inviato il 20 Novembre 2025 ore 11:00










petapixel.com/2021/08/18/leica-m10-monochrom-vs-kodak-tri-x-400-bw-dig

avatarsenior
inviato il 20 Novembre 2025 ore 11:10

La morbidezza nei passaggi dipende esclusivamente dalla dimensione (formato grezzo, FF, MF, APSC) e dalla densità (emulsione o risoluzione in pixel) del supporto di registrazione utilizzato: non dalla sua natura.
********************************************

Ancora la solita storia delle dimensioni.
Dalle dimensioni dipende solo il numero di informazioni registrate, e col digitale neppure questo visto che, a differenza della pellicola, non esistono due sensori uguali, la morbidezza dei passaggi è un valore intrinseco, almeno nella pellicola, e si valuta per unità di misura, il mm², per cui a parità di emulsione un fotogramma 6x6 mostrerà la stessa "morbidezza" nei passaggi tonali che mostrerà un fotogramma Formato Leica.

avatarjunior
inviato il 20 Novembre 2025 ore 11:46

Mi permetto di fare un piccolo distinguo sull'analogico, basato sulla mia esperienza in camera oscura. È vero che la morbidezza è un valore intrinseco dell'emulsione per unità di misura, ma, secondo me, c'è un fattore cruciale che sfugge: l'ingrandimento finale in stampa.Un 6x6 e un 35mm possono avere la stessa qualità teorica per mm², ma se stampo un 30x40, il 35mm lo devo "tirare" molto di più. Chi ha stampato in camera oscura lo sa: meno ingrandisci, più i passaggi tonali restano omogenei e la grana (o il rumore, in digitale) rimane delicata. È questo che, all'occhio, fa sembrare il Medio Formato intrinsecamente più morbido e ricco di sfumature. Per il digitale, la 'morbidezza' tonale non è solo risoluzione, ma soprattutto la profondità del file RAW a 14 bit. Quello ci dà tutto il margine per modellare i passaggi in PP in modo incredibilmente fluido e controllato. Insomma, la dimensione del supporto aiuta tantissimo la resa, ma il vero segreto è il controllo che abbiamo sul file grezzo.

avatarsenior
inviato il 20 Novembre 2025 ore 12:28

Mi attengo a quanto segue:

Se il colore non aggiunge nulla alla foto, è possibile ometterlo.
Se il colore disturba l'impressione della foto, è opportuno ometterlo.
Se la foto esce dalla fotocamera in bianco e nero, non c'è nulla da discutere. MrGreen

avatarsenior
inviato il 20 Novembre 2025 ore 12:58

Il b\n non mente: o la foto è giusta, o non ci sono i colori a mitigare errori con la loro sfavillanza

avatarsenior
inviato il 20 Novembre 2025 ore 13:50

c'è un fattore cruciale che sfugge: l'ingrandimento finale in stampa. Un 6x6 e un 35mm possono avere la stessa qualità teorica per mm², ma se stampo un 30x40, il 35mm lo devo "tirare" molto di più. Chi ha stampato in camera oscura lo sa: meno ingrandisci, più i passaggi tonali restano omogenei e la grana (o il rumore, in digitale) rimane delicata. È questo che, all'occhio, fa sembrare il Medio Formato intrinsecamente più morbido e ricco di sfumature.
. . . infatti chi ha passato del tempo in camera oscura lo sa benissimo! Cool e non è un fattore per nulla trascurabile, bensì fondamentale.

Nel digitale conta la dimensione del sensore e la profondità in bit. come già giustamente detto.

Se il colore non aggiunge nulla alla foto, è possibile ometterlo.
Se il colore disturba l'impressione della foto, è opportuno ometterlo.
Se la foto esce dalla fotocamera in bianco e nero, non c'è nulla da discutere.
. . . in linea di massima sono d'accordo. Il B&N promuove l'essenzialità del messaggio e ti risparmia la distrazione del colore ma chiaramente è adatto solo in certi contesti.


Che cosa ne pensi di questo argomento?


Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!

Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 256000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista.





Amazon

Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info)


 ^

JuzaPhoto contiene link affiliati Amazon ed Ebay e riceve una commissione in caso di acquisto attraverso link affiliati.

Versione per smartphone - juza.ea@gmail.com - Termini di utilizzo e Privacy - Preferenze Cookie - P. IVA 01501900334 - REA 167997- PEC juzaphoto@pec.it

www.juzaphoto.com - www.autoelettrica101.it

Possa la Bellezza Essere Ovunque Attorno a Me