| inviato il 22 Novembre 2025 ore 7:16
Nessun sarcasmo, ci sono cose più importanti nella vita per le quali è necessario lavorare su se stessi. La fotografia per me è stata, è e sarà per me puro divertimento. Se devo guardarmi dentro cambio hobby e vado a correre |
| inviato il 22 Novembre 2025 ore 8:08
Non faccio street, non mi interessa e quindi non la capisco, però mi sembra un argomento abbastanza divisivo. Se c'è il consenso esplicito del soggetto non vedo dove sia il problema, senza consenso, beh, potrebbe non essere la stessa cosa. Ho letto questa frase “Reato di molestie (art. 660 c.p.): Si configura con comportamenti petulanti o con altro biasimevole motivo che, in un luogo pubblico o aperto al pubblico, disturbano o molestano una persona, anche fissandola insistentemente.” Mi domando, “fissare” nella memoria della propria fotocamera l'immagine di una persona non consenziente, quindi non manifestamente d'accordo, magari facendo più scatti per ottenere quello buono, potrebbe in qualche modo essere paragonata a una molestia? Neanche a me andrebbe di essere fotografato (intendo come soggetto specifico di una foto) senza il mio consenso. Vorrei quantomeno mi fosse chiesto il permesso e poter decidere di far cancellare la foto qualora lo ritenessi. C'era un tizio in questo sito che fotografava persone in momenti intimi in treno, persone addormentate, oppure mentre mangiavano o leggevano. Aveva dichiarato di non avere il consenso dei suoi soggetti, però le aveva pubblicate lo stesso. A me essere ripreso in un tale momento di intimità darebbe molto fastidio e credo che potrei comportarmi in modo abbastanza determinato, in un simile frangente. Non voglio fare di tutta l'erba un fascio, però direi che non è semplice discriminare dove arriva il diritto di fotografare e dove inizia quello relativo alla privacy altrui. Ci si dovrà anche guardare “dentro”, per fare la street, ma non sarebbe il caso di tenere in considerazione cosa possa avere “dentro” il nostro soggetto? |
| inviato il 22 Novembre 2025 ore 8:25
Ci sarebbe da valorizzare un aspetto culturale di documentare in qualche modo quello che accade (anche quando è niente di speciale). Fotografare la strada in qualche ne documenta il presente. Diamocelo questo piccolo valore aggiunto. Non siamo molesti, ma testimoni del nostro tempo |
| inviato il 22 Novembre 2025 ore 8:33
“ Non siamo molesti, ma testimoni del nostro tempo „ Non faccio fatica a credere che molti fotografi di strada come te siano affatto molesti. Ho scritto che non intendo fare di tutta l'erba un fascio. |
| inviato il 22 Novembre 2025 ore 9:10
Testimoni del nostro tempo ? Evviva la modestia |
| inviato il 22 Novembre 2025 ore 9:27
A mio avviso, il grande "equivoco" nasce dal prendere esempio dai maestri del passato. Sono passati diverse decine di anni, tutto è mutato e non si può pensare di trattare oggi, con la stessa leggerezza con cui si trattava in passato, l'argomento. Io faccio prevalentemente street...ma si può fare street relegando le persone a contorno e non soggetto. In ogni caso, se le persone possono comunque essere riconoscibili, tale contesto va comunque garantito che sia un contesto valorizzante. Il ritratto di strada che isola e pone al centro della foto uno sconosciuto, personalmente, non capirò mai come possa essere testimone di una società, di un'epoca o di una cultura da tramandare ai posteri. Io ero più spregiudicato una volta...nei miei 20 anni; ma maturando, ho capito che avrei potuto raccontare anche meglio di quanto stessi già facendo, invertendo la relazione: non persone protagoniste all'interno di un contesto bensì, un contesto protagonista abitato da persone. Non costa veramente nulla, in certi casi di foto "imperdibile" , rivolgersi al soggetto dicendo loro "stavo scattando, sei entrato nell'inquadratura ma il momento era così bello che ho scattato comunque. Se vuoi te la invio". È facile essere etici. |
| inviato il 22 Novembre 2025 ore 9:35
“ Ho letto questa frase “Reato di molestie (art. 660 c.p.): Si configura con comportamenti petulanti o con altro biasimevole motivo che, in un luogo pubblico o aperto al pubblico, disturbano o molestano una persona, anche fissandola insistentemente.” „ Neanche ci fossimo messi d'accordo! " Ovviamente occorre evitare di seguire o fotografare insistentemente le persone perché questo ricadrebbe nel reato di molestie art.660 Codice Penale. " C'è però da capire cosa porterebbe al reato di molestie al momento, che mi risulti c'è una sola sentenza della Corte di Cassazione verso un "fotografo" che ha violato l'art. 660 ma, va notato, non condanna il fotografo ma respinge la sua istanza di annullamento del provvedimento del sequestro dello smartphone utilizzato; andrebbe anche notato che secondo la Suprema Corte non è necessario che il soggetto ripreso si avveda del comportamento molesto. In questo caso la molestia non era nel fotografare ma nel seguire insistentemente la persona, al punto da richiamare l'attenzione di una guardia giurata presente all'interno della struttura. Quindi? Quindi se non si attuano comportamenti molesti non si violerebbe la succitata norma. “ C'era un tizio in questo sito che fotografava persone in momenti intimi in treno, persone addormentate, oppure mentre mangiavano o leggevano. Aveva dichiarato di non avere il consenso dei suoi soggetti, però le aveva pubblicate lo stesso. A me essere ripreso in un tale momento di intimità darebbe molto fastidio e credo che potrei comportarmi in modo abbastanza determinato, in un simile frangente. „ Non so se ti riferisci anche a me, siamo molti tizi così nel forum, ma l'essenza della street sta proprio nel trovare momenti "particolari" ovviamente, almeno per me, nel pieno rispetto della dignità, nobiltà direi, della persona non per nulla ho fatto mia la frase si Salgado del 1989: “ If you take a picture of a human that does not make him noble, there is no reason to take this picture. That is my way of seeing things. ” Non so cosa tu intenda con " comportarmi in modo abbastanza determinato " spero, e credo, che tu non intenda in modo violento. Riguardo la liberatoria alla pubblicazione richiesta dalla legge hai ragione assoluta ma non sempre è possibile richiederla e ottenerla, per assurdo in molte situazioni la molestia deriverebbe proprio dal richiedere tale documento e non a caso la normativa prevede una serie di passaggi, ad esempio la richiesta di rimozione immediata della fotografia, prima di arrivare alla denuncia. Io credo, come ho scritto più volte, che il faro che deve guidare il fotografo di street è un faro molto evidente e alquanto semplice: il rispetto della dignità umana. |
| inviato il 22 Novembre 2025 ore 9:50
Tutti siamo testimoni del nostro tempo, non capisco perché considerare la frase immodesta. Fotografare la strada significa far vedere i costumi, le espressioni, i vestiti, le automobili di oggi. Sempre che non lasciamo i file deteriorarsi dentro qualche hard disk, anche involontariamente documentiamo qualcosa anche in maniera inconsapevole |
| inviato il 22 Novembre 2025 ore 10:41
“ Per quanto riguarda la qualità delle foto rispondevo a Caldani che scriveva: " Io mi chiedo con che coraggio la gente vada a fotografare la qualunque per poi postare su facebook centinaia di foto di m€rd@ " " Ma chi pratica la fotografia street lo sa fare? Sì, sono contento per lui. Non lo sa fare? O impara o continuerà a fare foto di cacca come in qualsiasi altro genere fotografico. " come vedi la qualità delle foto c'entra eccome e potresti anche notare che non ho mai aperto il tema "Quanto sono belle le foto per strada" „ infatti il "problema" nasce dalla democraticità della fotografia, ma diventa reale problema quando le foto sono tecnicamente sbagliate, non comunicano niente a chi le guarda e se tu, osservatore (e magari professionista) ti permetti di esprimere un parere negativo. Uno potrebbe dirmi "e tu chi sei per dire che la foto è brutta". Potrei non essere effettivamente nessuno, ma se fai un lavoro mal fatto e un professionista critica il tuo lavoro, magari per farti capire che è fatto male, non si dovrebbe offendere nascondendosi dietro i 45like ricevuti da chi posta foto oscene, con il cellulare magari... E' questo il MIO discorso (chiamalo punto di vista?)! Perchè oramai la fotografia sembra che sia fattibile da tutti, quando in realtà è alla portata di tutti, ma in pochi la sanno fare come si deve. Spero di essermi spiegato. |
| inviato il 22 Novembre 2025 ore 11:56
“ infatti il "problema" nasce dalla democraticità della fotografia „ Nasce alla fine del 1800 con l'invenzione del rullino fotografico e il servizio completo "Voi premete il pulsante il resto lo facciamo noi" a quel punto tutti posso fare fotografie, la fotografia inizia a diventare "arte" di massa, con la fine della seconda guerra mondiale la diffusione della fotografia raggiunge le classi meno abbienti, il proletariato, a fianco di fotocamere di alto livello, Leica e Zeiss in primis, iniziano a diffondersi strumenti economici, il rullino 35mm prende sempre più spazio affiancato dai formati di vasta diffusione e facilità, il 126 ad esempio, e passo dopo passo si arriva al digitale e al Photophone. Cosa è cambiato? Secondo me quello che è cambiato sta soprattutto nella diffusione delle foto che se prima di internet e della grande facilità di condivisione delle immagini la quasi totalità delle fotografie rimaneva negli album, spesso negli "albumini" del laboratorio, o nei cassetti, al massimo raggiungeva la diffusione nei circoli di fotografia o di amatori di sport e simili. “ Perchè oramai la fotografia sembra che sia fattibile da tutti, quando in realtà è alla portata di tutti, ma in pochi la sanno fare come si deve. „ Lo è sempre stata solo che ora la foto di cacca può fare il giro del mondo in pochi istanti e ricevere migliaia di apprezzamenti e, incredibilmente, vincere concorsi e ricevere premi. Ma lo stesso discorso vale per l'editoria dove ormai chiunque può pubblicare un libro e metterlo in vendita con l'editoria on demand |
| inviato il 22 Novembre 2025 ore 12:00
“ secondo la Suprema Corte non è necessario che il soggetto ripreso si avveda del comportamento molesto. „ Facevo riferimento a un preciso diniego del soggetto fotografato, se uno chiede di non essere fotografato, a mio avviso, è giusto rispettare la sua volontà. “ Non so se ti riferisci anche a me „ Assolutamente no, mi riferivo a un fotografo (persona che mi è parsa anche piuttosto interessante) ancora presente nel sito, il quale, a seguito di una discussione da lui avviata, ha cancellato le foto alle quali mi sono riferito nel mio precedente intervento. “ Non so cosa tu intenda con " comportarmi in modo abbastanza determinato " spero, e credo, che tu non intenda in modo violento. „ Se trovassi una mia foto (ritratto) “non autorizzata” in un qualsiasi sito, chiederei semplicemente la rimozione, se trovassi una mia foto pubblicata lesiva della mia dignità, andrei in causa e chiederei dei danni. Se mi trovassi nella situazione di chiedere di non voler essere fotografato, senza che ciò venga rispettato si, potrei anche reagire in modo violento. Ma mi riferisco a situazioni molto particolari, solo immaginate qui e che non mi capiteranno sicuramente mai. Ho visto le tue foto in galleria e non mi sembri il genere di fotografo che lede la dignità dei suoi soggetti. Tu fotograferesti un tizio addormentato, perfettamente riconoscibile in un mezzo pubblico, pubblicando senza il suo consenso? Fotograferesti una persona che esplicitamente ti chiede di non farlo? Non mi sembreresti quel genere di persona. |
| inviato il 22 Novembre 2025 ore 17:02
“ Se trovassi una mia foto (ritratto) “non autorizzata” in un qualsiasi sito, chiederei semplicemente la rimozione, se trovassi una mia foto pubblicata lesiva della mia dignità, andrei in causa e chiederei dei danni. Se mi trovassi nella situazione di chiedere di non voler essere fotografato, senza che ciò venga rispettato si, potrei anche reagire in modo violento. Ma mi riferisco a situazioni molto particolari, solo immaginate qui e che non mi capiteranno sicuramente mai. „ Sulla prima parte non farei lo stesso e accetterei senza fiatare (ci mancherebbe altro) e se fosse una bella foto ne chiederei una copia ma dalla seconda in poi si reagirei esattamente allo stesso modo. “ Ho visto le tue foto in galleria e non mi sembri il genere di fotografo che lede la dignità dei suoi soggetti. Tu fotograferesti un tizio addormentato, perfettamente riconoscibile in un mezzo pubblico, pubblicando senza il suo consenso? Fotograferesti una persona che esplicitamente ti chiede di non farlo? Non mi sembreresti quel genere di persona. „ Ti ringrazio per la stima. |
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