| inviato il 17 Aprile 2025 ore 16:49
“ L'unico morto in Luisiana è stato contagiato da uccelli malati e morti nel backyard flock (credo sia il pollaio nel cortile?). „ hai visto allora il latte non centra nulla e l'articolo parla di aria fritta , essendo aviaria si devono preoccupare gli allevatori di polli, scontato, ricordo anni fa che consigliarono di non esporre i polli all'aperto, il problema era per quelli bio, per quelli in batteria non cera problema, vivono dentro un capannone per tutta la loro esistenza |
| inviato il 18 Aprile 2025 ore 8:02
Dipende quanto si è sensibili al problema, io non lo sottovaluterei. Il virus dell'aviaria va comunque controllato, ha già fatto il salto di specie dagli uccelli, alle mucche a molti altri mammiferi, tra cui l'uomo. 950 contagiati nel mondo (meta morti). Nel nord italia c'è la peste suina nei cinghiali e da anni circola negli allevamenti di maiali. Etc, etc. Torniamo a cibo ed economia. O ambiente ed economia. Abbiamo bisogno di tutti sti affettati e salsicce? www.izsplv.it/it/notizie/308-peste-suina-africana/2139-i-controlli-per |
| inviato il 18 Aprile 2025 ore 11:35
tornando a tema, la durata media della vita dipende fortemente dalla ricchezza del Paese. Se vivi in un Paese ricco, puoi decidere se mangiare bene o male. Se vivi in un Paese povero, mangi quello che c'è. Ma la aspettativa di vita dipende anche da tanto altro, principalmente dalla disponibilità di cure e medicinali, dei quali gli anziani hanno bisogno anche se stanno in buona salute. E, di nuovo, se c'è disponibilità del Dio Denaro c'è scelta. Nei Paesi poveri, prendi quello che c'è. Quando ero piccolo, mettevano sul giornale quando una persona moriva oltre 100 anni. Adesso, conosco personalmente 3 ultra centenari e un numero imprecisato di ultranoventenni...la maggior parte dei quali con acciacchi, ma sostanzialmente in buona salute. In Africa, pur anche in zone non inquinate e mangiando cibi naturali, non so quante persone possono sperare di superare gli 80 anni. |
| inviato il 18 Aprile 2025 ore 12:10
“ Adesso, conosco personalmente 3 ultra centenari e un numero imprecisato di ultranoventenni...la maggior parte dei quali con acciacchi, ma sostanzialmente in buona salute. „ AlL'inps non piace questa cosa |
| inviato il 18 Aprile 2025 ore 12:18
l'inps inteso come "entità" è probabile che sia "preoccupato"...ma alle persone che ci lavorano, tutto sommato, fa poca differenza: se l'ente ha i soldi, da le pensioni. Quel giorno che non ne avrà più e non potrà più chiederne oltre a chi li sta versando...sarà un problema solo per i pensionati, di certo non per i dipendenti dell'inps. |
| inviato il 18 Aprile 2025 ore 12:43
Secondo i nutrizionisti la dieta americana potrebbe in parte risanare in bilancio dell'inps |
| inviato il 18 Aprile 2025 ore 17:25
A parte alcuni eccessi, la dieta americana non è necessariamente peggiore di quella seguita da buona parte degli europei – italiani compresi. La tanto decantata “dieta mediterranea”, infatti, ha ben poco a che vedere con quello che mangia quotidianamente la maggioranza degli italiani. Secondo uno studio del CREA pubblicato su Frontiers in Nutrition, solo il 13% circa della popolazione italiana vi aderisce davvero. Il resto? Pasta, pizza, dolci industriali, alcol, carni lavorate, e abbondanza di sale. La pasta e la pizza – pur simboli nazionali – non sono poi così distanti, sul piano nutrizionale, da un panino con hamburger. Al sud i fritti abbondano tanto quanto le patatine in Germania, mentre al nord la carne alla griglia è onnipresente come nei barbecue americani. Forse sarebbe più onesto smettere di attaccarci a un'etichetta culturale e iniziare a guardare cosa finisce davvero nei piatti. Perché il problema non è “la dieta americana” o “quella italiana”, ma l'uso che ne facciamo. |
| inviato il 18 Aprile 2025 ore 17:31
Beh, però, anche se non collegata esclusivamente alla dieta, l'aspettativa di vita oltreoceano è minore di quella europea, specie del sud Europa. |
| inviato il 18 Aprile 2025 ore 17:48
Ma, come avevo già scritto in precedenza, è molto probabile che in gioco ci siano diversi fattori e non solo la dieta: facilità di accesso al sistema sanitario, uso di armi, utilizzo di droghe e suicidi, maggiore incidenza obesità e altro. Gli studi sono diversi |
| inviato il 18 Aprile 2025 ore 18:04
“ uso di armi „ mmhh...negli USA muoiono ogni anno 4-5 milioni di persone (e circa altrettante ne nascono)...dubito che l'uso di armi contribuisca in modo significativo a questi numeri... sicuramente, invece, incide il minor accesso all'assistenza sanitaria per gli anziani rispetto a quanto possibile in europa |
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