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“ Perdonami ma sei tu che non hai nessuna conoscenza e cultura fotografica. „
Tornando in tema (distorsioni da social): vedi, non lo sapevo. Non sapevo che a decidere se uno ha o meno una certa caratteristica o dote debba essere qualcun altro a deciderlo.
Beh, basta aver studiato. Se uno non ha studiato te ne accorgi subito.
come si fa a capirlo? C'era un vecchio detto che in fotografia uno per parlare doveva avere piu' cento libri fotografici in casa, aver visto almeno 500 mostre fotografiche e aver venduto una sua foto per almeno 1000 euro.
“ in fotografia uno per parlare doveva avere piu' cento libri fotografici in casa, aver visto almeno 500 mostre fotografiche e aver venduto una sua foto per almeno 1000 euro. „
Emanuele, puoi dichiarare bancarotta e chiudere il sito.
Finché qua non si capisce che la fotografia non è un punto di partenza ma solamente una delle vie attraverso la quale si produce, manifesta e rispecchia la condizione culturale (oserei dire quasi antropologica) dell'uomo moderno, questo discorso non è possibile farlo. Si parla di una cosa e si continua a rispondere tutt'altro. Si continuerà a parlare di generi, di piedistalli, di arroganza, di antipatie ecc. ecc.
“ Da una parte c'è una ricerca artistica/concettuale, dall'altra una ricerca naturalistica „
In linea di principio, su questo sono perfettamente d'accordo. C'è anche da dire che qualche volta nella storia certe fotografie hanno pure finito in qualche modo per valicare quel confine (vengono in mente quelle di Anna Atkins, di Karl Blossfeldt o, più in generale nell'ambito scientifico, di Harold Edgerton, per esempio; persino Stieglitz pubblicò su Camera Work una fotografia naturalistica di Arthur Radclyffe Dugmore). Non sono però tanto sicuro che dietro a gran parte delle fotografie amatoriali di quel tipo ci sia una ricerca, che richiede interesse per la materia, approfondimento e un approccio rigoroso: in questo senso, probabilmente la critica riguardo alle foto buone o inutili si potrebbe trasferire pari pari all'interno del genere.
Secondo me c'e' un errore di fondo. Marchiano. Enorme. Talmente grande che risulta difficile vederlo.
Si discute di social come di entita' colonizzate dalla pubblicita' e dai contenuti poverissimi.
NON E' VERO.
I social sono tutt'altro. Sono zeppi di cultura (oltre che di spazzatura). Ma sopratutto:
SONO LO SPECCHIO DI CHI LI USA.
Ossia.. se sei un radioamatore, troverai gruppi anche molto avanzati in cui scambiare informazioni e condividere esperienza. Se sei un pilota di auto d'epoca troverai canali tematici specifici su diversi livelli in cui approfondire la conoscenza di un particolare mezzo. Se viceversa sei un terrapiattista troverai il meglio della teoria e ti avvicinerai al motore orgonico
Inutile stigmatizzare lo strumento. Il media fornisce una risposta coerente alla domanda ma , sopratutto, a chi ha formulato la domanda.
C'e' stato un momento in passato in cui ho programmato dei costruttori di personalita'. In pratica per ottimizzare e migliorare l'uso dei motori di ricerca e gestire al meglio (ed a mio favore) la profilazione utente, ho pensato di costruire dei programmi automatici che, mentre ero connesso, utilizzassero il motore di ricerca in modo autonomo e trasparente. In pratica durante la normale navigazione, in modo invisibile alcuni programmi si occupavano di interrogare il motrore di ricerca costruendo personalita' fittizie. Es la casalinga, il poliziotto, il meccanico etc. In pratica ognuna di queste personalita' ottimizza la risposta del motore di ricerca in uno specifico settore. Verticalizzandolo.
Succede lo stesso con i social... lo strumento di profilazione riflette la tua personalita'. Ti precipita cioe' in un mondo ossessivo che ti ingabbia in un tuo spazio chiuso. Che e' il risultato di una tua immagine apparente e temporanea.
Si tratta di saper usare la tecnologia... e ripulire le tracce Come dopo un picnic.. se lasci il prato dietro te zeppo di rifiuti, prima o poi ne verrai sommerso.
Se invece pulisci tutto accuratamente, la volta dopo troverai erba verde e spazio per stare bene.
No, non li voglio paragonare, ma nemmeno sono d'accordo di relegare ambiti marginali temi come scienza e natura. Il problema (per me) è quello di voler costruire una scala di valori tra diversi generi fotografici, che poco, se non nulla, hanno a che vedere gli uni con gli altri. Non si possono paragonare, ma nemmeno si possono contrapporre, a mio avviso.
“ Non si possono paragonare, ma nemmeno si possono contrapporre, a mio avviso. „
Certo : vallo a spiegare ai curatori della Biennale artistica di venezia, a quelli della Fotografia europea di Reggio Emilia, a quelli de la reincontress de la photographie di Arles, a quelli di Cortona on the moove, a quelli della fotografia etica di Lodi, ai galleristi di Paris Photo, ecct ecct...
Sempre tornando in tema, in estrema sintesi, quello che i ragazzini cercano nei social, non avendo risposte altrimenti, sono risposte a queste semplici domande: do you like me? because I like you Just as a person don't you even like me a bit? what did you think about me, then? decide, c'mon!
E poi, alla fine: Tell my dad I'm all right!
Come ovvio, la responsabilita' e' nostra, di noi genitori. E' nostro dovere di genitori saper leggere la lingua dei nostri figli per dar loro risposte a semplici, ma esistenziali domande. Sono disperati per la separazione. Il like al messaggio ed alla foto surroga questa necessita' senza pero' colmarla. Ecco che se ne ricerca sempre piu', ma il recipiente che ci viene porto dai nostri figli, imploranti, non ha il fondo, non puo' esser colmato. Sta a noi insegnargli a mettere un fondo al recipiente. E l'unico modo che ho visto funzionare e' quello di comunicargli che non sono soli, e' quello di non farli sentire smarriti.
“ Certo : vallo a spiegare ai curatori della Biennale artistica di venezia, a quelli della Fotografia europea di Reggio Emilia, a quelli de la reincontress de la photographie di Arles, a quelli di Cortona on the moove, a quelli della fotografia etica di Lodi, ai galleristi di Paris Photo, ecct ecct...
Tutti arroganti e presuntuosi , vero? „
Ma cosa c'entra? Non ho definito arrogante o presuntuoso nessuno, nemmeno te. Non credo che le istituzioni che hai citato si preoccupino minimamente dei generi fotografici che tu consideri secondari. Mi pare più un problema tuo e di pochi altri iscritti. Si tratta di ambiti talmente diversi che pochissimo hanno a che fare tra loro. Questo è ciò che sostengo. Che poi, mi è parso di capire che questo sito in origine sia nato proprio per dare spazio alla fotografia naturalistica.
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