| inviato il 13 Gennaio 2025 ore 21:12
si si quando dicevo "che c'è quello che non capisce" è perché non è che vuole capire o cerca di dire la sua sbagliando ma entra nei thread per dire che parlare di quell'argomento è sostanzialmente SBAGLIATO - dal momento che non lo capisce - |
| inviato il 14 Gennaio 2025 ore 16:33
“ Lo avevo già scritto qualche tempo fa, a qualcuno non piacque, ma funziona. Per avere una buona MaF di tutto il soggetto, su FF: Figura interra f/1.4 o più chiuso Piano americano f/2 o più chiuso Primo piano f/2.8 o più chiuso INDIPENDENTEMENTE DALLA FOCALE. „ +1 |
| inviato il 02 Febbraio 2025 ore 13:23
Cerco ora di concludere la scoperta dell'acqua calda. Il problema e': Con una camera FF, avere indicazioni riguardo la focale l'apertura minima della/e lente/i utile/i per il ritratto per ottenere una profondita' di campo fra i 60 ed i 70mm. Il range di pdc e' determinato dall'avere entrambi gli occhi a fuoco nel caso di viso a circa 45 gradi. Consideriamo inquadrature con framing (con orientazione ritratto) compreso fra: - primissimo piano: 213x320mm - mezzo busto: 320x480mm - piano medio: 480x720mm - piano americano: 720x1080mm (dove, per comodita', il lato lungo del precedente diviene il lato corto del successivo) Nel mio personale caso, se il primo e l'ultimo framing fanno, assieme, il 20% delle foto, i framing mezzo busto e piano medio ne fanno il restante 80%. Vincoli sulle distanze - Distanza minima: 1.7m (per ridurre al minimo deformazioni prospettiche) - Distanza massima: 6m (dopo, non mi basta la casa :)) Prima scoperta dell'acqua calda: Dai vincoli, dalla dimensione del sensore e per i framing in discussione, il range di focali e' 70-200mm (focale = dimensione sensore / dimensione frame * distanza)
 Ora veniamo alla determinazione delle aperture. Abbiamo gia' dimostrato che, anche con la formula non approssimata, per i rapporti f/d in esame, la pdc di un'inquadratura, noto il sensore, e' la stessa se il rapporto d/f non varia. Qui di seguito le aperture necessarie per una profondita' di campo fra 60mm e 70mm
 Quindi la necessita' di grandi aperture (F1.2), nel caso in esame, e' riscontrabile solo nel caso di piano americano. Passare a F1.4 garantisce una pdc di 73mm (1 cm di differenza). Mentre, un F2.8 darebbe una pdc di circa 15 cm, cosa che non creerebbe grosse problematiche per il piano americano.
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| inviato il 02 Febbraio 2025 ore 19:25
“ - Distanza minima: 1.7m (per ridurre al minimo deformazioni prospettiche) - Distanza massima: 6m (dopo, non mi basta la casa :)) „ Sono consapevole che si tratta di una considerazione a margine non richiesta (e quindi se è già ben nota e/o non interessa non mi offendo di certo!), però secondo me è troppo importante sottolineare che ridurre al minimo le deformazioni prospettiche non è necessariamente una buona idea: per esempio, un ritratto frontale da due/tre metri può "ingrassare" parecchio il soggetto rispetto a come si percepisce abitualmente, e se non cercato di proposito potrebbe essere un risultato poco gradito... E, più in generale, gli effetti dovuti alle diverse distanze influiscono in modo molto significativo su come gli osservatori percepiscono, coscientemente o meno, il soggetto ritratto. Della profondità di campo, salvo naturalmente che lo sfondo sia davvero così tanto fastidioso da distrarre dal soggetto, al di fuori di un forum di fotografia in sostanza non importa niente a nessuno. |
| inviato il 02 Febbraio 2025 ore 19:38
Nono, ogni considerazione e' benvenuta. Parto dall'ultima: nel mio caso, l'importanza della profondita' di campo e' alta poiche' ho sfondi sfigatissimi. Riguardo le deformazioni prospettiche, anche se non propriamente in tema con il topic, qual e' la distanza per te ottimale? Che io sappia, per avere una resa piu' "naturale" si dovrebbe scattare fra 1.8-4.0m. |
| inviato il 02 Febbraio 2025 ore 20:20
Penso non ci sia una distanza ottimale, dipende molto da cosa deve comunicare... Per un ritratto "intimo" magari va bene un metro, per uno "autorevole" magari tre. E poi però anche dal soggetto: se, per esempio, ha un nasone e non lo si vuole accentuare, allora è sicuramente il caso di evitare distanze troppo ridotte! |
| inviato il 02 Febbraio 2025 ore 20:31
Corretto, piegare i numeri alle necessita', penso sia un ottimo approccio. |
| inviato il 03 Febbraio 2025 ore 12:28
mi associo a quello che ha detto IronLuke. mi piace l'approccio matematico per avere dei riferimenti una volta per tutte ma i requisiti secondo me sono estremi. La distanza cui scattare un ritratto dipende da più fattori uno è quello dell'effetto prospettico che vuoi. I faccioni schiacciati non sono così belli così come troppa tridimensionalità nel ritratto stretto da vicino deformano il viso in modo grottesco.!.7m con un 200mm è fattibile ma spesso innaturale. Per gli headshot mi sono sempre trovato bene con i 100mm circa prospetticamente parlando, con pdc da f/2 - f/2.8. Da calcolare gli altri dati. Così come non trovo naturale limitare a 6cm la pdc quando scatti un Cowboy shot - cioè un piano americano, che comunque non dovrebbe mostrare così tanto le gambe -. Se riprendi tutto il corpo e vuoi propriio isolarlo così tanto, ti basta avere una pdc di 20cm anche 30cm. Con lo zoomino 24-70 f/2.8 prova a scattare una foto del generea 70 e massima apertura. Ti renderai conto che hai già un piacevole isolamento. Meglio ancora un f/2; anche se 85mm va bene. Isolare il soggetto non significa inserirlo in una nebbia di macchie senza alcun riferimento, a maggior ragione quando scatti un piano americano, secondo me. |
| inviato il 03 Febbraio 2025 ore 12:35
Sul piano americano mi trovi d'accordo. “ Mentre, un F2.8 darebbe una pdc di circa 15 cm, cosa che non creerebbe grosse problematiche per il piano americano. „ Eppure, guarda qui che roba fantastica :)
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| inviato il 03 Febbraio 2025 ore 12:37
si guarda per terra. ci sarà mezzo metro di pdc |
| inviato il 03 Febbraio 2025 ore 13:32
Si si Frengod, e' proprio fantastica...... Comunque a parte gli scherzi....secondo me dipende anche dallo sfondo ,sia per distanza, sia per trame, che per luce.... |
| inviato il 03 Febbraio 2025 ore 18:57
Capire queste formule va infinitamente oltre le mie capacità cognitive, ciononostante ho provato a seguire il thread. Mi consolo col fatto che l'essenza l'avevo capita (per pratica più che per teoria) ossia che la pdc (acronimizziamolo in italiano ) dipende da focale, diaframma e distanza del soggetto. Avrei detto anche dimensione del sensore ma su questo avevo dei dubbi. |
| inviato il 03 Febbraio 2025 ore 18:59
“ si guarda per terra „ Io ci ho provato ma non ci riesco |
| inviato il 03 Febbraio 2025 ore 19:08
“ Capire queste formule va infinitamente oltre le mie capacità cognitive, ciononostante ho provato a seguire il thread. „ Lasciando stare le formule, se non una divisione: prendi la parte piu' a dx dell'ultima tabella (per esempio) il rapporto fra distanza e focale e' lo stesso: 2100/70=2550/85=3150/105=4050/135=6000/200=30 Il che equivale ad allontanarsi dal soggetto e, nel contempo, zoommare per mantenere la stessa inquadratura. In queste condizioni, non cambiando la macchina nel frattempo , e lasciando sempre la stessa apertura, la pdc non cambia. Tutto li'. Io non lo sapevo |
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