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Personali riflessioni sulla Leica m10-p (e i suoi amici)


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avatarsenior
inviato il 06 Gennaio 2025 ore 22:57

Le fotocamere a telemetro danno il loro meglio con focali standard (non eccessivamente luminose), oltre a grandangoli e medio-tele (non troppo spinti); prima che arrivassero le Reflex non c'era alternativa e ci si industriava per usare anche il resto con quello che si aveva a disposizione, poi è rimasta solo Leica e ha continuato a fornire un corredo completo, più per una questione di immagine che per altro. Passando a digitale, grazie a live-view e EVF opzionali l'utilizzo delle altre lenti è diventato molto più semplice.

avatarsenior
inviato il 06 Gennaio 2025 ore 23:23

Da non possessore di Leica e leggendovi, traggo l'insegnamento ( che io ho tradito più di una volta) dell'importanza di sentire la macchina fotografica talmente in sintonia con sé stessi da non richiedere concentrazione sullo strumento ma solo sul soggetto; in questo senso, come dice Ivan, meno c'è, meno di rompe ma anche meno ci si distrae. Confesso di aver cambiato ogni tanto brand ( nonostante sia appassionato di reflex e di Nikon in particolare) un po' per curiosità di quanto si potesse ottenere con certi modelli ( non certo migliori fotografie, ovviamente, che sarebbe banale), un po' forse per presunzione, con l'idea di poter essere capace ( dopo tanti anni di fotografia) di dominare il mezzo, qualunque fosse. Nei cambi resto dell'avviso che il miglior mirino, per me, resta quello reflex, ma oggi uso di più le ML. Nonostante usi molto poco l'elettronica, mi accorgo che non posso fare a meno dell'IBIS ( in stampa il micromosso mi innervosisce) che non posso non avere, per me fondamentale. La silenziosità dello scatto che giustamente piace molto della Leica ( e piace anche a me) la risolvo con lo scatto elettronico che, in più, mi dà anche meno vibrazioni, altra cosa per me importantissima insieme e complementare all'IBIS. Il display come molti di voi, lo uso molto poco per controllare una foto DOPO lo scatto, ma mi è molto utile PRIMA su cavalletto per controllare meglio l'inquadratura e non dovermi piegare sul mirino. Fondamentale per la macro, specie sul campo.Posso esplorare l'inquadratura meglio e, grazie all'ingrandimento dei particolari, sforzarmi di ottenere una attenta messa a fuoco delle varie zone. Ovviamente parlo della messa a fuoco rigorosamente manuale....come con Leica M. Anche se per la street mi fa comodo ogni tanto avere un buon AF. Da usare al volo. Meglio averlo
Come dicevo prima mi piace essere io a decidere gli ISO...anche se, anche se oggi tutte le macchine fotografiche reggono bene gli iso alti per cui avere iso auto per la street per esempio, per il reportage, in fondo non è una eresia. E forse dovrei usarlo ogni tanto. E poi amo i supergrandangolari ,( 15/16 mm, magari anche meno)
I problemi sono due: il primo è sentire certe diavolerie elettroniche non come diavolerie, ma dominarle, probabilmente fotografando molto dedicandosi a tempo pieno alla fotografia ( e allora ogni macchina fotografica va bene), il secondo è che dietro il mirino, qualunque sia la macchina fotografica, ci siamo noi, nella fattispecie ci sono io che non sono un artista o un grande fotografo, ma, credo, solo un artigiano.
Scusate l'OT che poi non è cosi tanto OT, visto che si parla del proprio personale rapporto con il mezzo tecnico.

avatarsenior
inviato il 06 Gennaio 2025 ore 23:59

traggo l'insegnamento ( che io ho tradito più di una volta) dell'importanza di sentire la macchina fotografica talmente in sintonia con sé stessi da non richiedere concentrazione sullo strumento ma solo sul soggetto


Credo che questo "insegnamento" lo abbiamo tradito tutti, chi prima chi dopo.
Almeno, a me è capitato.
Così come mi è capitato alcuni anni fa di fare da testimonial per progetti nazionali e quando lo sponsor (la FUJI Italia) mi ha chiesto se volessi dell'attrezzatura per realizzare quello che dovevo, mi sono fatto mandare un intero corredo medio formato GFX100 con 3 obiettivi, solo per il gusto di provarlo. Quel che dovevo fare è venuto fuori comunque. MrGreen

Come dicevo prima mi piace essere io a decidere gli ISO...anche se, anche se oggi tutte le macchine fotografiche reggono bene gli iso alti per cui avere iso auto per la street per esempio, per il reportage, in fondo non è una eresia


Io uso spesso questa opzione, nella fotografia di strada è molto comoda: decidi tempo e diaframma, e quelli sono. Molto comoda.

avatarsenior
inviato il 07 Gennaio 2025 ore 0:53

Oltre che ottimo professionista, persona molto interessante questo Fornasieri ! ;-)Sorriso

avatarsenior
inviato il 07 Gennaio 2025 ore 7:51

la macchina è piccola silenziosa più della m10p


Per amor di chiarezza le dimensioni ed otturatore sono identici fra M11P ed M10P ... o meglio dalla M10 in poi le M hanno le stesse dimensioni (stesse dimensioni delle M analogiche) e dalla M10P in poi montano lo stesso otturatore ... ma forse ti riferivi all'otturatore elettronico che esce dal mio interesse

avatarsenior
inviato il 07 Gennaio 2025 ore 7:52

Sì Claudio, concordo con te meno cose ci sono e meno ci si distrae è inutile negarlo ... io posso escludere tutto, ma prima o poi qualcosa lo utilizzo perdendomi far i menù, almeno così è successo a me

avatarsenior
inviato il 07 Gennaio 2025 ore 14:55

Ciao Pierfranco, innanzitutto Buon Anno!

Quando leggo di Leica M sento sempre dentro di me sentimenti contrastanti.

Inutile negare alcune cose

1) Il sistema M è un sistema bellissimo, fatto di ferro/ottone e vetro di grande qualità
2) Il sistema M non trova uguali sul mercato
3) Il sistema M è il link più veloce che mette in contatto la mente umana con il mezzo fotografico

E fin qui i miei sentimenti sono positivi.

Poi arriva la questione telemetro, dopo 1 anno di utilizzo della M246 (mamma mia che file che aveva quella fotocamera), non sono riuscito a trovare il feeling con quel sistema, a volte sbagliavo il fuoco, altre mi trovavo spaesato, purtroppo eliminare il retaggio di 34 anni di fotografia "reflex" (dove vedo quello che l'ottica vede) per me non è stato possibile.

Mi trovavo sempre ad utilizzarla con l'EVF esterno..... e quindi perdeva tutto il suo senso.

E' un peccato enorme, mi piace la M, è bella, materica, quel cubotto di ottone lo adoro.

Adoro le ottiche M, non solo le Leica ma anche le Voigtlander.

Quindi cosa ho fatto?

Mi sono fatto un corredo M con Leica/Voigt e lo uso su Nikon Z anche in modalità autofocus con techart.

Quindi vissero tutti felici e contenti? NO

Non ho il benchè minimo appagamento nel fotografare con la Nikon Z rispetto alla mia M246

La resa degli obbiettivi, soprattutto grandangoli, è comunque migliore sulla M (anche se la Nikon Z è la ML che si avvicina di più come resa).

Per mettere pace ai miei tormenti ho comprato di recente la Leica Q.

Ebbene, sono appena tornato da un viaggio in cui ho fatto bellissime foto con la GFX ed il drone, però, a livello di gesto fotografico, non mi appagano quanto la Leica Q.

Insomma, la filosofia dei prodotti Leica mi trafigge il cuore, la Leica Q è quanto di più vicino al sistema M posso sopportare anche se dirlo così è un'eresia perchè M e Leica Q sono due prodotti diversissimi.

Ma... non so per quali contorte peripezie mentali, ho preso la Q per sopperire alla mancanza della M.

Lo so, devo fare pace col mio cervello

MrGreen

avatarsenior
inviato il 07 Gennaio 2025 ore 15:14

la filosofia dei prodotti Leica mi trafigge il cuore, la Leica Q è quanto di più vicino al sistema M posso sopportare anche se dirlo così è un'eresia perchè M e Leica Q sono due prodotti diversissimi.


Paco, ciao amico.
Mi racconti una cosa che comprendo benissimo. Alcuni anni fa, frustrato da una presbiopia importante, avevo fatto lo stesso percorso.
Non volendo diventare schiavo di lentini correttivi da avvitare sul mirino M (che peraltro cambiano anche a seconda del modello e sono un salasso sia che cambi modello di M sia che la tua vista peggiori), dopo una tristissima e breve parentesi giapponese - ma jap di scuola recente - ero andato sulle Q (prima la 1 e poi la 2). Ed è vero quello che dici, hanno un sapore simile, almeno per quanto riguarda un tipo di gestualità legata allo scatto e anche per il fatto che nelle Q il fuoco manuale - che è un'opzione concreta non una feature messa lì per dire che c'è - è roba meccanica, non elettronica, quindi "goduriosa" da manovrare.

Il richiamo del sistema M però per me è stato più forte: prima è arrivata la Monochrom da affiancare alla Q2 e in seguito il ritorno definitivo verso uno strumento (la M) che è l'unico a darmi un certo tipo di soddisfazione. Nei periodi in cui avevo necessità di essere particolarmente "produttivo" in contesti non di reportage le affiancavo un corredo Pro della Fuji. Oggi, che le mie velleità sono indirizzate verso altra fotografia, basta una M
(e le lenti correttive per le quali per fortuna c'è un discreto mercato di usato, per gli sfixati come me la cui vista degenera inesorabilmente).

avatarsenior
inviato il 07 Gennaio 2025 ore 15:27

Da possessore da circa un anno di M6 e M typ240 non posso che confermare quanto scritto in questo topic.
In quasi 20 anni di fotografia ho utilizzato di tutto, dalle reflex alle mirrorless, ma l'appagamento che da utilizzare le Leica M è qualcosa che bisogna provare prima di poter dire la qualsiasi su una M.
Oltre al piacere per la fotografia in se, che non è mai mancato, ho provato anche il piacere di "realizzare" la fotografia, che con la M è un esperienza davvero unica. Realizzando reportage familiari, dove spesso fotografo bambini, ero un po' preoccupato per il famigerato telemetro, devo dire di essere stato abbastanza fortunato, trovando un feeling con il telemetro inaspettato che mi fa essere veloce e difficilmente sbaglio il fuoco (almeno se lo sbaglio è colpa mia, non dell'autofocus MrGreen).
Gesti con la M che ti fanno ritornare ad una fotografia del passato, per esempio, il gesto del mettere a fuoco e poi ricomporre l'immagine è qualcosa che ormai è caduto in disuso, con la M è il pane quotidiano.
Passare a scattare dalla M6 alla M digitale è molto naturale, concentrandomi solo sulla composizione.
Ad essere sinceri, uno switch mentale tra i due mondi (analogico e digitale) esiste, con la M6 devo ricordarmi di esporre sulle ombre, con la M typ 240 sulle luci. ;-)

avatarsenior
inviato il 07 Gennaio 2025 ore 16:04

(e le lenti correttive per le quali per fortuna c'è un discreto mercato di usato, per gli sfixati come me la cui vista degenera inesorabilmente).


Giusto Pierfranco, mi hai fatto ricordare che pure io usavo la M246 con il lentino correttivo, Watanabe ne aveva uno lì che mi ha fatto pagare "il giusto" dal momento che gli stavo acquistando la M246.

Piccolo aneddoto, seduto alla scrivania insieme a noi, mentre acquistavo la M246 c'era Gianni Berengo Gardin che guardava incuriosito, lui ed il Wata sono amici.

Poi si è alzato e ci ha salutati ed il Wata mi ha detto "sei stato uno stupido, gli potevi chiedere di farti firmare la scatola della fotocamera".

Eh... non ci ho pensato.

Passare a scattare dalla M6 alla M digitale è molto naturale, concentrandomi solo sulla composizione.


Ecco un altro vantaggio del sistema M, l'esperienza di scatto con il mondo a pellicola, è pressochè identica se non per la diversa esposizione.

avatarsenior
inviato il 07 Gennaio 2025 ore 17:23

Magari potevi considerare una Leica SL.

avatarsenior
inviato il 07 Gennaio 2025 ore 20:01

Magari potevi considerare una Leica SL.


L'ho fatto, l'ho acquistata e l'ho usata per un anno (la Typ601).... ma non è ne carne ne pesce.

Se devo affidarmi ad una moderna ML, uso la Nikon Z che costa meno, ha il monitor tiltabile e posso usare le ottiche in autofocus.

Ad essere un "onanista" MrGreen potrei prendermi una M240 ma tanto so già che poi ricomincierei a litigare con il telemetro.

Comunque le ottiche con attacco M me le tengo e vediamo che succede.

avatarsenior
inviato il 07 Gennaio 2025 ore 21:24

Poi si è alzato e ci ha salutati ed il Wata mi ha detto "sei stato uno stupido, gli potevi chiedere di farti firmare la scatola della fotocamera".

Eh... non ci ho pensato.


Sì, c'è spesso GBG da lui.
Un'idea ancora migliore sarebbe stata quella di far firmare con pennarello indelebile la parte interna del fondello in ottone.

avatarsenior
inviato il 07 Gennaio 2025 ore 23:08


“ Passare a scattare dalla M6 alla M digitale è molto naturale, concentrandomi solo sulla composizione. ?

La composizione è il punto debole di tutte le telemetro, Leica incluse, nate per lo scatto veloce, nel reportage, dove la ricerca della composizione fa perder tempo.
Per la composizione è di gran lunga migliore il mirino reflex o anche mirrorless.

avatarsenior
inviato il 07 Gennaio 2025 ore 23:38

Credo che il nocciolo dell'intervento che hai riportato fosse riferito all'esperienza d'uso molto simile Per i modelli M a pellicola, così come per quelli digitali.
Da un punto di vista prettamente tecnico, sicuramente una reflex o una mirrorless permettono una maggior precisione nell'inquadratura a distanze ravvicinate.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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