| inviato il 24 Gennaio 2025 ore 16:36
Lorenzo ha ragione, non è certamente la scelta migliore, specialmente per fotografia street o a soggetti in movimento. Ma per soggetti inanimati e in generale per paesaggio, non è poi così difficile. Si parte dalla regola del 16 per l'esposizione e per il fuoco si utilizza la scala delle distanze presente sull'obiettivo. Bisogna solo ragionarci un pò di più e allenare l'occhio a saper leggere le distanze e la luce. Di tanto in tanto mi piace fotografare con una Kodak Retina 1a del 1951, messa a fuoco a stima e senza esposimetro, devo dire che quando la utilizzo, il mio mondo rallenta. È rilassante. Esperienza frustante è relativo, tra rullino e sviluppo stiamo parlando di circa 15/16 euro, tre colazioni (da solo) al bar in meno, se poi le foto non vengono bene, rimane l'esperienza fotografica e la convinzione che la prossima volta andrà meglio. Comunque la regola del 16 funziona bene, puoi sbagliare uno o massimo due stop nell'esposizione, ma in genere, la pellicola te lo perdona sempre, e come ti ho suggerito prima, esponi sempre sulle ombre. Per quel che riguarda l'esposimetro, utilizzo questo (principalmente in interno sui ritratti). https://www.amazon.it/gp/product/B079R9GNJ3/ref=ppx_yo_dt_b_search_asi Se vuoi qualcosa di meno costoso ti consiglio questo: https://www.amazon.it/Sekonic-401-208-L-208-Twinmate-Esposimetro/dp/B0 Qualcosa di ancora più economico da montare sulla slitta è questo, ma non mi fiderei più di tanto https://www.amazon.it/TTartisan-Misuratori-dellotturatore-compatibile- |
| inviato il 24 Gennaio 2025 ore 16:50
“ se poi le foto non vengono bene, rimane l'esperienza fotografica e la convinzione che la prossima volta andrà meglio. „ Sai che sono il primo a dire "fate esperienza sulla vostra pelle, anche sbagliando"... ma se uno non approfondisce la tecnica e non capisce perchè ha sbagliato alla fine ha solo buttato dei soldi. Non dico che sicuramente sarà questo il caso di Mirko... ma un minimo di studio sull'utilizzo di quel tipo di macchine va fatta... mi sembra di capire che il negoziante gli abbia consigliato mi mettere a fuoco su infinito se il soggetto è oltre i 5mt... voi fareste così? Io no... La Regola del 16 è fondamentale conoscerla, ma bisogna anche imparare a "leggere" quanta differenza (in stop) c'è tra la parte illuminata dal sole e e quella in ombra (se la foto lo richiede, per salvare capra e cavoli) Insomma tutto si può imparare ma se non studi qualcosa non hai gli strumenti per capire cosa hai (eventualmente) sbagliato e come porvi rimedio. |
| inviato il 24 Gennaio 2025 ore 16:57
Hai ragione Lorenzo, ho dato per scontato che per utilizzare questo tipo di macchina, bisogna conoscere la tecnica fotografica. Se non si sa leggere le metriche presenti sull'obiettivo tutto il mio discorso decade. “ oltre i 5mt... voi fareste così? Io no... „ Dipende ovviamente dal diaframma utilizzato, per questo bisogna imparare a leggere cosa c'è scritto sull'obiettivo. “ ma bisogna anche imparare a "leggere" quanta differenza (in stop) c'è tra la parte illuminata dal sole e e quella in ombra (se la foto lo richiede, per salvare capra e cavoli) „ Bisogna conoscere la luce, anche li un pò di tecnica e un occhio allenato. Purtroppo chi è nato fotograficamente con una Mirrorless in mano, disconosce questo concetto. Comunque Mirko, non conosco il tuo livello di tecnica, ma ti posso assicurare che la tecnica fotografica è alquanto banale, e se la conosci già mi puoi dare conferma su quanto detto |
| inviato il 24 Gennaio 2025 ore 17:17
Mah.. io per un soggetto oltre i 5 mt cercherei di valutare la distanza e metterei la messa a fuoco che caschi vicino alla distanza effettiva... poi, chiudendo abbastanza il diaframma avrei una buona probabilità di avere una foto con un fuoco corretto... ma mettendo a fuoco all'infinito anche a f/16 rischi di trovarti sfuocato (o non ben definito) il soggetto della foto che magari si trovava a 7-8 metri. Insomma, non mi sembra che gli sia stato dato un gran consiglio... |
| inviato il 24 Gennaio 2025 ore 17:21
“ Insomma, non mi sembra che gli sia stato dato un gran consiglio... „ Concordo, con un soggetto a 5/6 metri non imposterei nemmeno io la macchina fotografica all'infinito. “ Insomma, non mi sembra che gli sia stato dato un gran consiglio... „ Infatti queste cose non devono essere suggerite, ma bisogna studiarsele. |
| inviato il 24 Gennaio 2025 ore 17:33
“ Dipende ovviamente dal diaframma utilizzato, per questo bisogna imparare a leggere cosa c'è scritto sull'obiettivo. „ invece avere una semplice reflex con il pulsante di previsualizzazione della pdc che ti mostra nella realtà gli effetti delle impostazioni del diaframma non è meglio, considerato che per ogni distanza e focale, il diaframma modifica la pdc in modo diverso? “ mi sembra di capire che il negoziante gli abbia consigliato mi mettere a fuoco su infinito se il soggetto è oltre i 5mt... voi fareste così? Io no... „ no ovviamente. se vuoi fotografare solo paesaggi forse si ma appena il soggetto è più vicino sicuramente sbagli e lo vedi e ti incazzi se vuoi un soggetto nitido: non c'è teoria che si possa studiare che sostituisca un esposimetro o la visualizzazione della messa a fuoco. Quelle sono rozze regole della nonna solo per riuscire a cavarsela, non è "teoria" e vanno bene solo perché le pellicole, specie bianco e nero, hanno una duttilità notevole. |
| inviato il 24 Gennaio 2025 ore 17:37
“ invece avere una semplice reflex con il pulsante di previsualizzazione della pdc che ti mostra nella realtà gli effetti delle impostazioni del diaframma non è meglio, considerato che per ogni distanza e focale, il diaframma modifica la pdc in modo diverso? „ Ovvio, ma se Mirko ha questa macchina fotografica a disposizione, il mio consiglio non è comprarsi una reflex, ma studiare la tecnica e riuscirà comunque a fare buone fotografie. Studiarsi le metriche presenti sull'obiettivo (tarati ovviamente sulla focale) non è così complicato Poi se vuole invece seguire i consigli del negoziante, meglio che si compri una reflex, a pellicola, semi automatica |
| inviato il 24 Gennaio 2025 ore 17:38
si capisco. |
| inviato il 24 Gennaio 2025 ore 17:48
Non è complicato ma complesso... fateci caso... su un 35mm la distanza segnata prima di infinito è intorno ai 3-5mt... capite bene che impostare "precisamente" la messa a fuoco a 10mt è un problema... |
| inviato il 24 Gennaio 2025 ore 17:58
“ Non è complicato ma complesso... fateci caso... su un 35mm la distanza segnata prima di infinito è intorno ai 3-5mt... capite bene che impostare "precisamente" la messa a fuoco a 10mt è un problema... „ Questa cosa non l'avevo mai notata, ed effettivamente sui miei Voigtlander serie M, la scala è 3-5 e poi infinito. Invece sul mio Leica Summicron 50mm la scala è 3-5-10 e poi infinito, stesso discorso dicasi sugli obiettivi Olympus per le analogiche. Addirittura sulla Retina 1a, la scala è 3-4-6-10-20 e poi infinito. Quindi dipende dall'obiettivo o dal modello della macchina fotografica per quelle con obiettivo integrato. |
| inviato il 24 Gennaio 2025 ore 18:02
più la focale è bassa meno precise sono le indicazioni delle distanze lontane proprio perché la pdc è molto ampia ma il punto è che non ci si può mettere a misurare distanza di 10 metri ed è un problema anche più grave da vicino dove la pdc è bassa. Questa estate provavo una Voigtlander Vito B. Ho fatto una foto ad una moto a 2 metri circa ma sicuramente ho perso della nitidezza proprio sulle parti metalliche che volevo evidenziare. E' impossibile mettere a fuoco precisamente guardando le tacche perché è impossibile misurare ad occhi le distanze in modo preciso. Sbagliare di 10cm una distanza intorno ai 2 metri con un 50mm è tanto. (la foto è in galleria, con il marchio di Vuescan in prova ) |
| inviato il 24 Gennaio 2025 ore 18:09
“ Sbagliare di 10cm una distanza intorno ai 2 metri con un 50mm è tanto. „ Prova al volo, se imposto a 2 metri il mio 50ino e leggo la scala delle distanze, a f16 ho una profondità di campo da 1,5m a 3m, a f8 da 1.7 metri (circa) a 2,5 metri. A f4 già 10 centimetri possono fare la differenza. Per questo dico che dipende sempre dalle condizioni della luce e dal diaframma utilizzato. Di certo in condizioni di luce critiche non utilizzerei mai una fotocamera con la messa a fuoco a stima, ma di giorno, con condizioni di luce ottimali, si può utilizzare senza avere paura di errori evidenti. |
| inviato il 24 Gennaio 2025 ore 18:13
appunto. cosa fai scatti sempre a più di f/4 ?? poi a proposito di teoria, si dovrebbe sapere che a fuoco c'è solo un piano - o superficie sferica, se non è corretto l'obiettivo - il resto è accettabile, più o meno. Quindi se uno vuole imparare, si ritrova a non poter neanche giocare con la pdc e l'isolamento del soggetto perché deve scattare sempre chiuso? e neanche avere poi una gran nitidezza dove vuoi il fuoco... dai su siamo seri per favore |
| inviato il 24 Gennaio 2025 ore 18:22
“ Quindi se uno vuole imparare, si ritrova a non poter neanche giocare con la pdc e l'isolamento del soggetto perché deve scattare sempre chiuso? e neanche avere poi una gran nitidezza dove vuoi il fuoco... „ Sono serio, dico semplicemente, che uno si deve adattare al mezzo che ha, e deve conoscere i limiti di questo mezzo. Per imparare, il mezzo, più limitato è, meglio è. Vi faccio una domanda provocatoria, se vostro figlio/a vuole imparare a fotografare, cosa le dareste in mano? Una reflex o una mirrorless? Comunque, nonostante, almeno pe me, la discussione è piacevole (il confronto è sempre costruttivo), forse stiamo un pò divagando |
| inviato il 24 Gennaio 2025 ore 18:39
non cambia niente. reflex o mirrorless. sono pippe da pseudoguru queste. gli darei una macchina ergonomica dove accede facilmente ai tre parametri: iso, tempi, e diaframma, dove vede la pdc, dove riesce a mettere a fuoco e misurare l'esposizione bene. se una mirrorless riesce a fare meglio queste cose, gli prendo una mirrorless. massì stiamo solo discutendo per passare il tempo. voglio solo dire che certe scelte si fanno per giocare con certi oggetti e va bene, è un divertimento ma non parliamo di "fotografia" come se da quelli si imparasse chissà che cosa. Se uno strumento è così approssimativo e limitante non insegna quasi nulla. |
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