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Mythbusters - Fattore di crop, micromosso, af infallibili...


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avatarsenior
inviato il 07 Dicembre 2024 ore 13:47

Si Roby, infatti il concetto di risparmio non è sempre vero, ci sono ottiche ff rimarchiate per macchine con sensori più piccoli che vengono vendute a più dell'ottica per ff…

Ma in molti casi il risparmio ci sta, soprattutto nel campo reflex.

avatarsenior
inviato il 07 Dicembre 2024 ore 14:12

Ho un po'di corredi tra cui tre reflex, uso quasi sempre la d810, con tamron 15-30 2.8 VC, nikkor 24-70 2.8 VR, 20mm 50mm 1.8G, 100mm 2.8 VR micro, tutti obiettivi eccellenti, avevo il 70-200 2.8 vrii ma è veramente troppo pesante e non lo usavo mai, ho preso un 70-300 VR che non uso mai lo stesso ma è leggero. Per tutto ho speso poco, non lo so di preciso, ma non me ne sono accorto.
A dimenticavo con il crop in camera, i millimetri delle focali si moltiplicano in aps-c di 1,5x, in modalità cx 1", di 2,7x Cool

avatarjunior
inviato il 13 Dicembre 2024 ore 11:22

A proposito delle guerre di religione sulla presunta infallibilità dei sistemi AF delle flagship di ultima generazione.


avatarsenior
inviato il 13 Dicembre 2024 ore 16:04

Grazie per averlo tradotto.

avatarsenior
inviato il 13 Dicembre 2024 ore 16:09

Il fattore di crop, o per alcuni addirittura "fattore di moltiplicazione"

Fattore di crop? Eeeek!!!
Non si diceva formato di moltiplicazione?

avatarsenior
inviato il 13 Dicembre 2024 ore 16:35

A parte la traduzione automatica inascoltabile direi che dice molte cose corrette che da anni spiego nei corsi, anche perché non sono legate alla cattura di volatili ma a qualsiasi azione.

In primo luogo il prefocus, oltre ai due pulsanti impostati come spiegato nel video, una cosa estremamente utile, presente purtroppo solo su pochi teleobiettivi, è la possibilità di richiamare una distanza di messa a fuoco pre registrata.
Indispensabile anche sulle reflex per passare subito al punto impostato fondamentale se si lavora in mf a pre impostato.

Altra cosa utile per chi non è ancora coordinato nel mirare al volo è il mirino laser (non usabile su zoom, vale per una focale).
Anche in quel caso però è importante saper impostare adeguatamente la macchina ed pre focus.

In ultimo il trucco per i punti non a croce è giusto ma io sono più estremista e se la macchina (evito di dire quali) non aggancia la ruoto in verticale cambiando inquadratura.

Detto ciò…i sistemi sono fallimentari, il fatto di non tenere troppo tempo il pulsante a metà (ricerca del fuoco), è vero ed è semplicemente legato a come funzionano i modelli af.
Banalmente se si tiene il fuoco per troppo tempo su un punto e non si scatta, molti modelli interpretano la cosa come un errore nella scelta del punto, e cercano quindi altro, altri invece lavorano su buffer confrontando continuamente i frame, ad un certo punto fanno reset ed il sistema riparte agganciando magari altrove.


Ps
Altro mito da sfatare che più di una volta capita di leggere è la convinzione che la resa iso di alcune ammiraglie sia visibilmente superiore a modelli più economici.
Film che vengono generati per giustificare la spesa e la scelta; nella realtà da anni i sensori sono assolutamente sovrapponibili con differenze in output che nella gran parte dei casi si possono riportare a frazioni minime di stop, che in stampa nemmeno sotto droghe si potranno notare.
Per altro film solitamente proiettati da chi mette qualche scatto sui social..

avatarsenior
inviato il 13 Dicembre 2024 ore 16:38


formato di moltiplicazione

Fra tutte questa è l'unica che non userei!

avatarsenior
inviato il 13 Dicembre 2024 ore 17:21

più che un forum di fotografia sembra un forum di tecnomaniaci



maniaci può anche bastare per alcuni...

avatarsenior
inviato il 13 Dicembre 2024 ore 17:51

MrGreen

avatarjunior
inviato il 13 Dicembre 2024 ore 19:36

Mactwin una cortesia è stato affermato che un sensore più piccolo a parità di focale ha solo perdita di informazione.
potresti approfondire questo dettaglio e spiegare poi le conseguenze di perdita che in pratica si andrebbero ad avere sull'output?
grazie.

avatarjunior
inviato il 13 Dicembre 2024 ore 20:16

Egualmente interessato rispetto al quesito appena posto. Aggiungerei. Specificando rispetto a quali condizioni di ripresa.
Ps. Mi ero imposto di assimilare a livello totalmente passivo ma il quesito è parecchio interessante.

avatarsenior
inviato il 14 Dicembre 2024 ore 0:53

Domenico è piuttosto semplice, la superficie che riceve la luce (informazione composta da fotoni) risulta minore se il formato è più piccolo.
L'informazione è appunto la luce raccolta ed elaborata dal sensore, per tale motivo più il sensore è piccolo minore informazioni si raccolgono a parità ovviamente di condizioni di scatto (tempo, diaframma e luminosità scena).
Chiariamo subito che la focale e la luminosità è uguale per qualsiasi formato, è uno standard, non è che cambia se un obiettivo è fatto per formato grande o piccolo, eventualmente la progettazione non si preoccuperà di disporre di un cerchio di proiezione ampio, ma la focale ed il diaframma sarà identico.
Per capirsi…un'ottica per apsc è come se fosse un ottica per ff con una fortissima vignettatura su tale formato.
Dico questo perché ci sono personaggi che sono arrivati a dire che un obiettivo per formato ridotto produceva in proporzione più luce…(sogni deliranti).

Come detto un formato ridotto è semplicemente una parte di un formato più grande, questo indipendentemente dalla sua densità (numero sensel).
Quindi se inquadro la stessa scena con un sensore più piccolo sto in pratica prendendo solo una porzione di quanto preso con formato più grande.
Di conseguenza avrò perso tutte le informazioni non appartenenti alla porzione catturata, e visto che nel mirino viene visualizzato ciò che il sensore (o lo specchio della dimensione del sensore ) sta catturando, l'immagine apparirà ingrandita, ma fondamentalmente ciò che stiamo vedendo nel mirino è semplicemente una porzione di quello che un sensore più grande catturerebbe.

A questo punto non è difficile (spero) comprendere che anche avvicinandosi al soggetto per ottenere la stessa inquadratura, il sensore riceverà comunque meno informazioni (luce), che nella pratica, dovendo poi l'immagine essere “stirata” per coprire la stessa superficie di output, si traduce in minore gamma dinamica e maggiore rumore (ed eventualmente diversa pdc).

avatarsupporter
inviato il 14 Dicembre 2024 ore 9:00

Scusa Mac ma a parità di inquadratura non si ottiene la stessa informazione che è rappresentata dai dati inquadrati. Quello che cambia dovrebbe essere la qualità dell'informazione, sensore più piccolo o più denso dovrebbe produrre più rumore e quindi una informazione di peggiore qualità. Quello che vedo a mirino dei due sistemi a parità di inquadratura dovrebbe essere proprio la stessa immagine salvo piccole differenze di formato es. 4/3 vs 2/3.

avatarsenior
inviato il 14 Dicembre 2024 ore 9:29

Adriano se faccio la stessa foto in una stanza con la luce accesa, e poi senza luce sto ottenendo la stessa informazione?
La luce E' informazione, il fatto che l'inquadratura sia la medesima non significa che l'informazione sia la stessa.
Dire che è una informazione di peggiore qualità è una interpretazione di un dato di fatto, ovvero che l'informazione usata come riferimento è meno completa, mancano fotoni....il snr è peggiore perché mancano informazioni.
Se il segnale peggiora oltre un certo livello il rumore fa perdere dettagli, giusto? Questo perché mancano informazioni!

Il fatto di spostarsi per cambiare l'inquadratura porta solo a falsare la percezione; è come se ti mettessi un cumulo di oro a 100mt poi ti tappassi gli occhi, ti portassi a 75mt e levandoti la benda tu vedessi esattamente la stessa dimensione del cumulo....l'oro sarebbe ovviamente molto meno.
Un apsc rispetto ad un ff riceve la metà della luce...


avatarjunior
inviato il 14 Dicembre 2024 ore 12:20

Perfetto Mactwin, ti ringrazio molto per questi ulteriori approfondimenti.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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