JuzaPhoto utilizza cookies tecnici e cookies di terze parti per ottimizzare la navigazione e per rendere possibile il funzionamento della maggior parte delle pagine; ad esempio, è necessario l'utilizzo dei cookie per registarsi e fare il login (maggiori informazioni).
Proseguendo nella navigazione confermi di aver letto e accettato i Termini di utilizzo e Privacy e preso visione delle opzioni per la gestione dei cookie.
Puoi gestire in qualsiasi momento le tue preferenze cookie dalla pagina Preferenze Cookie, raggiugibile da qualsiasi pagina del sito tramite il link a fondo pagina, o direttamente tramite da qui:
“ La nuova versione dxo photolab 8 è fantastica finalmente dopo 10 anni una versione che mi soddisfa e che mi permette di dire addio a dxo optics pro11 che ho sempre preferito fino ad adesso...ve la consiglio senza riserve niente a che vedere con le versioni precedenti di dpl.Sorriso „
Qualcuno in soldoni mi sa dire cosa DXO ha in più di CameraRaw+PhotoShop? Si paga una sola volta per sempre? E' intuitivo/facile per chi proviene da CR/PS? E' migliore rispetto a CR/PS?
Ho visto delle recensioni di youtuber affiliati che, venderebbero madre, moglie e figli per due spicci, ne parlavano entusiasti. Ho letto lunghe discussioni è mi sono incasinato ancora di più le idee.
Dxo non sostituisce Photoshop che è un "pixel editor", sostituisce lightroom. Comunque per rispondere alle tue domande puoi scaricare la versione demo è completa e gratuita per 30gg. Si paga una tantum non è in abbonamento. La cosa su cui è tecnicamente migliore (per me, di qualsiasi altro software) è il denoise e le correzioni ottiche. Tutto il resto dalla facilità d'uso alla praticità effettiva sono molto soggettivi per questo ti consiglio di provare.
Mi ricordo che le primissime versioni di dxo erano pubblicizzate con effetti wow spintissimi (e orribili…) hdr e chiarezza a manetta. Ma era tutto marketing per entrare sul mercato.
Oggi è un ottimo prodotto secondo me molto maturo con molte caratteristiche interessanti. Direi che sia di uso più semplice dei prodotti Adobe, anche se ovviamente c'è da imparare logica e funzionamento.
Ottima la correzione ottica. Ottimo il denoise che Adobe ha quasi eguagliato ma secondo me in modo meno comodo dato che crea un secondo file derivato.
La cosa su cui a mio parere è ancora molto distante da Adobe è tutta la creazione e gestione delle maschere. Lì c'è una bella differenza…..
Grazie mille per le vostre consulenze, lasciate l'Iban alla mia segretaria bionda e vi inonderò i conti correnti Lo proverò per farmi appunto un'idea (in un mese penso di capire se potrà fare al caso mio), ma dopo aver letto il punto finale di AleZ, trovando io stesso che la gestione delle maschere di Adobe è ottima, penso che per me Dxo potrebbe rappresentare un limite. Ma lo proverò ugualmente.
Comunque resto sempre convinto che nella post-produzione in generale si tenda ad avere un presunto controllo su parti che poi all'atto pratico della trasformazione in sRGB o ADOBErgb per natura si vanno perdendo. Quindi visione nel web e nella stampa CYMK+colori aggiuntivi per estendere il gamut di stampa. In conclusione alla fine si vede il risultato per quello che sono le periferiche di uscita e andrebbe tarato tutto in funzione del risultato finale che si vuole ottenere in base alle possibilità di realizzo del risultato stesso.
Per quanto riguarda il marketing, trova vendite dove esiste una convenienza personale e/o professionale o nel mare di chi naviga a vista. Poi ogni uno di noi è marinaio per quello che è e non per quello che vorrebbe essere.
Comunque questo è un gioco e va vissuto con quello spirito
“ Comunque resto sempre convinto che nella post-produzione in generale si tenda ad avere un presunto controllo su parti che poi all'atto pratico della trasformazione in sRGB o ADOBErgb per natura si vanno perdendo. Quindi visione nel web e nella stampa CYMK+colori aggiuntivi per estendere il gamut di stampa. „
Sì, in fondo è così. Magari lavoriamo in uno spazio colore amplissimo (tipo ProPhoto) sapendo che nessun device di output (monitor o stampante) lo visualizza per intero. Ma lo facciamo perché perché i software fanno meglio le loro operazioni matematiche (che poi sono aritmetiche…) quando hanno a disposizione un "terreno più ampio". Poi riduciamo tutto entro il gamut del nostro monitor e ce lo godiamo…
“ Sì, in fondo è così. Magari lavoriamo in uno spazio colore amplissimo (tipo ProPhoto) sapendo che nessun device di output (monitor o stampante) lo visualizza per intero. Ma lo facciamo perché perché i software fanno meglio le loro operazioni matematiche (che poi sono aritmetiche…) quando hanno a disposizione un "terreno più ampio". Poi riduciamo tutto entro il gamut del nostro monitor e ce lo godiamo… „
Poi riduciamo tutto entro il gamut del nostro monitor e ce lo godiamo…
Una sola domanda, se nel tuo monitor non puoi visualizzare un gamut ProPhoto, sei in grado di leggere i colori in LAB tramite la sua terna, oppure ti basi su quello che vedi? Perchè se ti basi su quello che vedi è meglio che stai nel gamut del tuo monitor per fare post-produzione oppure poi nella trasformazione nel gamut di uscita avrai delle sorprese anche sui contrasti.
Che cosa ne pensi di questo argomento?
Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!
Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 251000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista.