| inviato il 02 Settembre 2024 ore 19:01
Se qualcuno mi chiedesse di ripetere quelle 10 regole non lo saprei fare, ma al momento in cui le ho lette le ho riconosciute valide.... ma di certo quando vado a fotografare o fare pp, non mi metto quelle 10 regole davanti come linee guida da seguire.... |
| inviato il 02 Settembre 2024 ore 19:02
Rombro: il "salto di qualità", come lo chiami tu (anche "qualità" forse non è la parola giusta, credo sarebbe meglio dire "salto di intensità") non lo fai perchè vuoi farlo ma lo fai perchè ne senti la necessità. Non è indolore, non è gratis, non è per tutti, e non si capisce neanche bene se sia una benedizione o una maledizione... Io resto al di qua, non salto il fosso, per lo meno per quel che riguarda la fotografia. |
| inviato il 02 Settembre 2024 ore 19:08
@ OraBlu Miopiartistica In fotografia si può essere felici in molti modi o meglio per mille motivi, il nuovo body, le nuove ottiche, il mio corredo è meglio ed ha le lenti perfette, fotografo a pellicola, fotografo in diapositiva , la mia digitale non ha LCD, ho un sacco di libri, le mie foto hanno tutte l'orizzonte dritto, sono bravo nella regola dei terzi, stampo a mano con l'ingranditore e bacinelle...ecc ecc ecc Nessuno vuole togliere nulla a questi signori felici, ognuno dei propri soldi e della propria vita e sopratutto nel modo di divertirsi fa come crede. Dopo 40 anni di macchine al collo dove ho passato tutto e di più di quanto descritto, mi permetto, e questo vale solo per me, di prenderne le distanze. Per me vale solo una frase : se vuoi che qualcosa cambi nelle tue fotografie devi prima cambiare qualcosa dentro di te.... |
| inviato il 02 Settembre 2024 ore 19:33
***** Per me vale solo una frase : se vuoi che qualcosa cambi nelle tue fotografie devi prima cambiare qualcosa dentro di te....***** Si ok, anche se poi bisogna vedere dove avviene il cambiamento, che può essere anche chiamato miglioramento..... Certe volte basta poco per migliorare di molto le nostre foto..... Per cambiamento si può intendere affinare il gusto sulla scelta cromatica, sulla scelta del soggetto e composizione e via dicendo, ci sono miriadi di cose da migliorare che poi portano, nel tempo, ad un cambiamento nel nostro modo di fotografare e sviluppare le nostre foto... Sul cambiamento di cui parli tu ci sono un sacco di elementi su cui agire, sia esteticamente che interiormente, ma come dico sempre, è un percorso che richiede tempo per chi lo fa col desiderio di migliorarsi..... Purtroppo è più facile a dirlo che a farlo.... |
| inviato il 02 Settembre 2024 ore 19:56
“ lo fai perchè ne senti la necessità. Non è indolore, non è gratis, non è per tutti, e non si capisce neanche bene se sia una benedizione o una maledizione... „ Eh già :) Ma proprio per questo, non penso che si "scelga" di rapportare ed incanalare quella necessità "nella" fotografia, così come nella musica ecc. Probabilmente è anche una serie di coincidenze che mette nelle condizioni di usare la macchina come mezzo, urgenza espressiva. Credo che "applicare" volontariamente una visione o un cambiamento sia una chimera piuttosto fallimentare. Sono "stati" che arrivano in modo "naturale" lungo il percorso e determinano la vita su, più o meno, tutti i livelli. Poi si può anche parlare di miglioramenti in senso prettamente tecnico/artigianale (composizione, luce, cromie ecc.)...ma la questione è un po' più complessa e, in un certo senso, non dipende nemmeno da noi. |
| inviato il 02 Settembre 2024 ore 20:10
“ Premetto che dopo la vicenda Butturini Parr mi ha fatto cascare le palle, e questo naturalmente influenza i miei giudizi su quello che fa e soprattutto dice. Non ha influenza sulla sua produzione passata, che ammiro „ +1 con la differenza che non sopporto Parr (che si è rivelato una merdi.na) |
| inviato il 02 Settembre 2024 ore 21:48
Su Giuseppe Verdi confesso che ogni volta che lo ascolto ho l'impressione di sentire musica per la banda civica, non ci posso fare nulla, ho avuto varie volte confronti con un mio amico critici musicale e teatrale che mi dice che sto bestemmiando e che, se alcune cose sono effettivamente sempliciotte altre sono capolavori assoluti. Non so che dire sarà perché la musica lirica... no non posso dire questo Mozart non mi fa questo effetto, ma altra musica lirica italiana sì. Non credo però di essere il solo ad avere questo atteggiamento. Sto ripensando al concerto che ho recentemente vusto ed ascoltato in TV per la celebrazione della nomina della musica lirica italiana a patrimonio dell'umanità da parte dell'Unesco. La prima parte del concerto fu diretta da Muti il quale terminato di dirigere ha tenuto un brevissimo discorsetto. Raccontava che, trovandosi a dirigere l'opera italiana all'estero, nel dirigere le prolusioni sinfoniche che fungono a volte da introduzione alla parte sceneggiata, si è spesso trovato di fronte ad atteggiamenti di sufficienza da parte dei musicisti stranieri, che prendevano sottogamba e talvolta quasi sembravano deridere snobisticamente questa musica italiana. Raccontava di arrabbiarsi e redarguire i musicisti dicendo loro che tale atteggiamento era da considerarsi un vero e proprio insulto alla vultura musicale italiana. Scrivo questo perché l'aneddoto mi dà da pensare di essere in compagnia quando provo certe sensazioni ascoltando Verdi. (Anche Gould, se questo vale qualcosa, è di quella compagnia). |
| inviato il 02 Settembre 2024 ore 21:54
Scusate per la lunga divagazione |
| inviato il 02 Settembre 2024 ore 22:49
“ Eh già :) Ma proprio per questo, non penso che si "scelga" di rapportare ed incanalare quella necessità "nella" fotografia, così come nella musica ecc. „ In queste cose mi sa che non si sceglie un caxxo... quando dico che per quel che riguarda la fotografia non supero un certo limite mentre per altre cose mi sono impegnato di più, diciamo, non sto parlando di scelte, dico solo che mi è andata così e che mi va così. |
| inviato il 02 Settembre 2024 ore 23:15
“ Sto ripensando al concerto che ho recentemente vusto ed ascoltato in TV per la celebrazione della nomina della musica lirica italiana a patrimonio dell'umanità da parte dell'Unesco. La prima parte del concerto fu diretta da Muti il quale terminato di dirigere ha tenuto un brevissimo discorsetto. „ Ho visto tutto il concento ed ho sentito le parole di Muti. L'opera Andrea è una arte composita, non esiste solo la musica, esiste il libretto, la rappresentazione scenica e gli interpreti. Comprendo che non possa essere amata da tutti, ma ridurre Verdi alla banda musicale è una cosa che non si può sentire anche solo per il quello che le sue opere hanno rappresentato nel periodo storico. Del resto Morricone ha vissuto gran parte della propria vita con una sorta di complesso di inferiorità provenendo da una cultura classica ed incompreso in quel mondo. Comunque anche Mozart ha scritto opere.. Per quanto riguarda il topic mi pare che sia stato preso più seriamente di quanto meritasse. Le cose possono anche essere abbastanza semplici a volte.. |
| inviato il 02 Settembre 2024 ore 23:27
“ Sì, Mio, ma non è che c'è da giustificarsi se si scatta per diletto, passatempo o divertimento. „ Tutti hanno iniziato così e quelli probabilmente erano i lavori migliori, ad esempio di Bresson, Berengo Gardin e Vivian Maier ( per fare 2 nomi ) le foto più famose ed apprezzate erano scattate per diletto, passatempo o divertimento. Quelle che rimarranno negli annali e nella memoria collettiva. Non me ne vogliano alcuni, ma delle foto dei matrimoni, dei diciottesimi, delle piste e così via rimarranno, probabilmente, solo cd e hard disk impolverati anche se, per come sta andando il mondo "influenzato", potrebbe essere il contrario. Me lo vedo al Moma 2050 la mostra di diciottesimi e battesimi. Tornando al caso Butturini, Martin Parr si è trovato in una situazione difficile e in certi contesti dove la discriminazione è un tema forte ( noi qui non la sentiamo tanto, non ce ne frega, per cultura e mancanza di integrazione razziale reale, come in Inghilterra, Stati Uniti e altri paesi ), ritrovarsi a dover fare un passo indietro e scusarsi è pienamente capibile ( ha subito un attacco come nessuno mai ). Quelle immagini possono offendere molti, giuste o no che siano, soprattutto quelli senza una cultura fotografica e che molti danno per scontata. Chiunque al suo posto, forse, avrebbe fatto uguale. |
| inviato il 03 Settembre 2024 ore 5:09
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| inviato il 03 Settembre 2024 ore 9:21
Martin Parr ha piegato la testa come se avesse fatto un errore, mi pare di capire. Se sei convinto delle tue scelte vai fino in fondo, non ti sposti perché una ragazzina incolta non ha capito che non si cambiano i nomi delle insalate e degli aperitivi quando la Russia invade un paese e tantomeno si cambia l'opera di apertura alla Scala o si smette di leggere Tolstoj. Se sei una persona di cultura spieghi le tue ragioni (che nella fattispecie erano mille) non ti adegui come un qualsiasi conformista all'andazzo. Cosa facciamo altrimenti ritiriamo tutte le copie di Lolita e la riproponiamo in versione emendata? Correggiamo tutte le ricorrenze della parola "negro" in letteratura e le sostituiamo con "colorato"? Capisco le pressioni che possa aver subito ma nel frattempo mi chiedo a settant'anni e con la carriera che hai alle spalle di cosa hai paura? Cosa hai da perdere? A quella età ed in quella posizione uno comincia invece a togliersi i sassolini dalle scarpe. |
| inviato il 03 Settembre 2024 ore 9:32
Fuori tema: ascolto Mozart con piacere. Non posso farci molto se Verdi invece talvolta mi irrita. Io non sono persona musicalmente colta, non conosco la musica ma ripeto che il fatto di non essere solo nel non apprezzare Verdi ma di essere anche in compagnia di gente che la musica la conosce bene mi fornisce una sorta di giustificazione. So bene che opera significa teatro e dunque tutto ciò che ci gira intorno, trama, scenografia, luci, costumi ecc. però credo forse prima venga la musica e poi le parole (in senso gerarchico). |
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