| inviato il 19 Agosto 2024 ore 14:59
“ tizi che espongono qualunque pellicola a due o più stop in meno del normale per fare i fenomeni e ottengono comunque foto che a video sono decenti. „ Dipende dai gusti. Per una buona stampa è sempre meglio partire da un negativo perfettamente esposto e sviluppato |
user261888 | inviato il 19 Agosto 2024 ore 15:02
“ come posso fare per ovviare al problema di sviluppare tutto il rullino? Io non pretendo mica di stampare tutte e 36 le foto, ma solo alcune di esse! Non vorrei fra l'altro ottenere stampine 10x15, ma almeno A3... „ Elementare Watson! Sviluppi il rullino e poi con cura scegli i 2/3 migliori fotogrammi da stampare. |
| inviato il 19 Agosto 2024 ore 15:08
“ Per una buona stampa è sempre meglio partire da un negativo perfettamente esposto e sviluppato „ siamo sempre lì: OP non sta parlando di camera oscura. In ogni caso, anche in camera oscura, ci sono margini eccome. "non ammette errori" una velvia o altre diapositive, poi ovviamente più il negativo è preciso e meglio vengono le stampe, ma si cava qualcosa di guardabile a partire da molta e molta roba (caso di studio: le trite e ritrite pubblicazioni magnum). |
user261888 | inviato il 19 Agosto 2024 ore 15:08
“ Esattamente Bergat! Secondo me, l'unico utilizzo "sensato" della pellicola oggi è, infatti, la diapositiva. „ Secondo me siete entrambi in errore; con un po' di pratica e maestria si possono ottenere delle più che ottime stampe A3+ in B&N con trattamento ibrido. |
user261888 | inviato il 19 Agosto 2024 ore 15:13
“ Per digitalizzare oltre 1000 diapositive, all'epoca usavo prevalentemente Fuji Velvia 50, e oltre 200 foto circa due anni fa ho acquistato un Epson Ecotank Perfection V850 Pro che a fine lavoro, durato parecchi mesi, ho rivenduto rimettendoci poco. Il risultato è stato più che accettabile comunque lontano dalla qualità di una dia o di una foto scattata in digitale. „ Più che accettabile significa discreto Chi si accontenta gode! Io devo poter vedere un risultato che vada oltre il più che ottimo. |
| inviato il 19 Agosto 2024 ore 15:17
Io ancora uso la pellicola ma solo 6x6 hasselblad e solamente pellicola invertibile (dia) Purtroppo non trovo più le velvia in formato 120 fotomatica.it/shop/pellicole-colore/1209-kodak-ektachrome-e100-120-con Ma non scannerizzo: mi piace avere ed osservare le grandi dia così come sono, anche se ancora ho un leitz pradovit per la proiezione. |
user261888 | inviato il 19 Agosto 2024 ore 15:17
“ Ho una grande esperienza in scansionamemto dei film (ne ho fatte circa 250.000) per il colore consiglio esclusivamente le diapositive, i negativi anche da 100iso hanno una grana orribile (la scansione è poco adatta per i negativi, perché si usava un diffusore per la stampa che riduceva la grana senza alterare la nitidezza) tranne se li fotografi in digitale invece di scansionarle, ma nonostante tutto resta lo "spinoso" problema della maschera rossa e della fedeltà dei colori...anche nei negativi in b&n la grana viene piu forte (meno con i film b&n a coloranti che si sviluppano come i film a colori) ma non c'è il problema della maschera....le diapositive vengono molto meglio e più facilmente. „ Diapositiva e pellicola B&N, se ben digitalizzati, offrono risultati davvero sorprendenti. Il ng.colore è meglio lasciarlo perdere...i risultati sono scadenti. |
| inviato il 19 Agosto 2024 ore 15:21
"Dipende" ... come sempre, dipende! Dipende dalla scansione ... dipende dal proprio "accontentarsi" ... dipende dal tempo e dai quattrini che si è disposti a sborsare ... dipende dalla "soddisfazione" che eventualmente si trae da tutto lo "sbattimento" conseguente ... Illustri "maestri" (Peter Lindbergh, Giovanni Gastel, Sebastiao Salgado -se pur con un complesso "trattamento a rovescio"-, ecc.) il B.& N. lo fanno "più semplicemente", ed in modo "diretto", IN DIGITALE. Non credo di essere nè un innovatore, nè uno "stravagante", se mi comporto come loro, seguo le loro stesse scelte. Poi, come è noto, "con tutto si fa tutto"! Per il negativo colore siamo -credo- tutti d'accordo. Per la diapositiva, PERSONALMENTE, concordo con il mio amico Paolo che essa rappresenti il modo migliore per "godere" di un'immagine fotografica. Non conosco alternative digitali alla diapositiva. Mi scuso se sono stato ripetitivo (alludo ai miei messaggi PRECEDENTI). GL |
user261888 | inviato il 19 Agosto 2024 ore 15:27
“ Io ancora uso la pellicola ma solo 6x6 hasselblad e solamente pellicola invertibile (dia) Purtroppo non trovo più le velvia in formato 120 „ Difficili da reperire...prova a farti una Ektachrome 100 oppure fatti la Velvia 135...over the top! |
| inviato il 19 Agosto 2024 ore 15:36
difatti attualmente uso ektachrome 100 |
| inviato il 19 Agosto 2024 ore 16:17
Ma non scannerizzo: mi piace avere ed osservare le grandi dia così come sono, anche se ancora ho un leitz pradovit per la proiezione. ********** ********** Di che modello si tratta Bergat? Non conosco alcun Pradovit in grado di proiettare il 7x7 |
| inviato il 19 Agosto 2024 ore 16:23
Fotografandole in digitale con una buona attrezzature si ottengono ottimi risultati, sotto certi aspetti (grana piu moderata che allo scann, un po come sulle stampe, ombre piu pulite, ecc..) superiori allo scanner ma resta il problema della maschera rosso/arancio dei negativi colore, senza parlare delle derive dei colori se si tratta di vecchi negativi o diapositive...anche fotografandole è più semplice con le diapositive....dopo diversi test sono arrivato alla conclusione che un'altissima definizione di riproduzione è inutile, a partire da 3200 fino a 4000dpi (4000dpi equivalgono a 20mpx) e oltre non si ottengono più di dettagli "utili", la sola cosa che è più definita e netta è la grana, già a 4000dpi puoi contare ogni singolo puntino di grana....per un uso "normale" 2500dpi sono sufficienti e anzi riducono la grana e i difetti (graffi, polvere, ecc..) per archiviarle invece le faccio a 4000dpi/20mpx...credo che si sopravvaluta la definizione dell'analogico, in 35mm anche con le migliori ottiche (leica) scansionamdole in digitale a 4000dpi già si sorpassa la definizione del film. Al livello dei film i migliori risultati allo scann/fotoriproduzione sono le diapositive a contrasto non troppo elevato come le kodak per esempio, la velvia nelle stesse condizioni puo dare neri impenetrabili e dei bianchi bruciati, io l'ho trovata più difficile da scansionare, per il b&n meglio scegliere i film a coloranti che si processano come i film a colori o dei film massimo fino 100iso perché la scansione esagera la grana, fotografandole con una sorgente di luce diffusa (cosa impossibile con lo scanner) invece si ottiene pressapoco la stessa grana che le stampe.... Almeno questa è la mia esperienza personale (ci ho passato 4 anni a mettere a punto e realizzare la digitalizzazione di tutti i miei film in tif16bt), e ancora oggio mi capita di scattare in analogico e scansionare i film per lavorarli e stamparli, ma non è escluso che altri abbiano avuto esperienze differenti |
| inviato il 19 Agosto 2024 ore 17:12
credo che si sopravvaluta la definizione dell'analogico, in 35mm anche con le migliori ottiche (leica) scansionamdole in digitale a 4000dpi già si sorpassa la definizione del film. ********** ********** ********** La "definizione" di una pellicola dipende da una moltitudine di fattori, oltre a quelli intrinseci della pellicola infatti bisogna considerare accuratezza e tipo di sviluppo, soprattutto per il BW perché per il colore C 41 è e C 41 resta, e soprattutto il contrasto presente sulla scena... che in genere quasi nessuno considera pur essendo - di gran lunga - il parametro più importante. In ogni caso, e in modo particolare con alcune emulsioni in BW, una pellicola ben esposta (e soprattutto ben illuminata), ben trattata e ben stampata raggiunge valori di risoluzione ancora oggi impensabili per il digitale. Questo nonostante una tecnologia ferma, pardon... congelata alla fine degli anni '70. Ma ripeto: bisogna dimenticarsi del detto secondo il quale "tutto si fa con tutto"... perché non funziona proprio così. |
| inviato il 19 Agosto 2024 ore 17:40
“ Di che modello si tratta Bergat? Non conosco alcun Pradovit in grado di proiettare il 7x7 „ Il pradovit è un prado66 manuale che presi quando mi si ruppe il malinverno Non so neanche se anche a lui è venuto un colpo apopplettico |
| inviato il 19 Agosto 2024 ore 17:42
“ Di che modello si tratta Bergat? Non conosco alcun Pradovit in grado di proiettare il 7x7 „ Il pradovit è un prado66 manuale che presi quando mi si ruppe il malinverno Non so neanche se anche a lui è venuto un colpo apopplettico |
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