| inviato il 15 Luglio 2024 ore 17:14
In effetti anche 'sta deriva del sw sempre più "demanding" ha un po' (ma giusto un cincinnino) "scartavetrato la devozione". |
| inviato il 15 Luglio 2024 ore 17:35
Io semplicemente mi adeguo all'Hardware che ho. Sul portatile HP ho provato a scaricare la demo di Affinity... neanche la apriva... pace. Ho affiancato RawTherapee a Digital Photo Professional (una delle ultime versioni) a Nikon Capture NX-D e a OM Workspace (che funzionano tutti senza intoppi) Senza contare che sul fisso con WinXP ho Photoshop Elements 6 e due versioni di Silkypix (una per Panasonic e una dedicata alla Pentax K30) Penso di essere a posto così... |
| inviato il 15 Luglio 2024 ore 19:05
I computer vanno usati per quello che possono fare, per esempio l'i5 di IV generazione lo uso per riprodurre contenuti audio video, collegato alla tv e all'impianto HiFi, le foto le lavoro con il mini pc recente. Il problema è che togliere il supporto di sicurezza ad un sistema operativo, ne preclude l'uso in rete, a meno di non essere disposti a prendersi discreti rischi. Quindi, se viene tolto il supporto a Win 10 e mi viene precluso l'avanzamento a Win 11, non sostituisco il pc, ma elimino Windows e resto con Linux, che mi garantisce ancora il supporto. E questo ragionamento lo stanno facendo parecchie persone, tanto che penso che alla fine, Microsoft prolungherà il supporto a Win 10 ancora per qualche anno. |
| inviato il 15 Luglio 2024 ore 19:14
Anch'io ho sempre sostenuto la stessa tua ultima previsione. Vedremo prossimo anno se abbiamo avuto ragione. Windows 11 cresce a livello di adozione solo fra i videogamers, statistiche di Steam alla mano. Ma questo lo trovo naturale, in ambito gaming c'è un ricambio un pelo più frequente dell'ossatura dei PC, per cui molti si sono trovati con hardware già pronto o sul limitare di un upgrade che li ha resi subito compatibili. |
| inviato il 15 Luglio 2024 ore 19:31
In casa ho 7 macchine. Quasi tutte workstation HP. Tutte Windows. Una Z400 con Windows 7 è accesa ininterrottamente da 11 anni. Sempre on line. Windows update non lo ha mai visto. Tutte queste menate degli aggiornamenti io non le ho mai sopportate, soprattutto quando si fa credere che senza update il PC verrà attaccato da tutti gli hacker del mondo e esploderà. Su questa Z400 gira Lightroom 9.3, e grazie alla ampia dotazione di RAM (32 GB), ad uno Xeon X5650 e ad una Quadro P400 non ha mai avuto alcune problema. |
| inviato il 15 Luglio 2024 ore 19:34
Il problema al massimo è solo nel tempo nelle operazioni. Poi se uno usa una vecchia versione é normale che va filato perché non ha le nuove opzioni e filtri. |
| inviato il 15 Luglio 2024 ore 21:55
Mmmhh... non mi è mai successo... il mio (XP) finchè è stato supportato si è aggiornato senza problemi... Dipendeva forse dal tipo di modem? |
| inviato il 15 Luglio 2024 ore 22:09
@TufkaR È dai tempi degli US Robotics 56K che non espongo macchine con IP statico su WAN... |
| inviato il 15 Luglio 2024 ore 22:48
Non è assolutamente vero che non dura 5 minuti. Il problema degli aggiornamenti è sentito in rete LAN più che dietro una ADSL (sempre che un utente poco accorto non faccia casini). Anche io, in rete LAN non ho finora avuto problemi di virus con win 7 (presente in 4 macchine a servizio di apparecchiature con software datato). Immagino che il sistemista centrale aiuti, come gli antivirus e l'uso limitato ai programmi strettamente necessari. |
| inviato il 15 Luglio 2024 ore 23:43
Ma anche immergere il PC in una vasca piena d'acqua si può fare. Fidati che dura anche meno di 0.2 secondi e salta tutto, e chi lo fa anche. E anche questo non lo si fa (che io sappia) Chi collega un PC ad internet "direttamente " starei sicuro che non è un semplice utente medio ma uno che sa cosa implica. Poi, se viene consentito ad un sempliciotto, allora il problema è il sistemista. |
| inviato il 15 Luglio 2024 ore 23:43
Ecco. Perché io questa cosa non la farei nemmeno sotto tortura, nemmeno sotto Palo Alto e nemmeno con un sistema patchato all'ultimo grido. Deny all, permit puntuali. |
| inviato il 15 Luglio 2024 ore 23:53
Comunque, che spesso il problema stia nel tratto che sta all'estremità della tastiera e delle braccia del sistemista ve lo posso garantire e confermare... Anche e soprattutto perché sono un sistemista. Ok, direte, ti sei appena menato una zappa da venti kg sui piedi. Eh no, perché con un po' di sana immodestia penso di non essere un frescone come diversi colleghi o reparti IT su cui nel tempo mi sono imbattuto. Infatti, mi sono incrociato con realtà di controparti, anche grosse e titolate, che NON avevano un filtraggio delle connessioni in ingresso per indirizzo ip o fqdn pubblici puntuali. Non so se siete avvezzi a 'ste cose, ma vi garantisco che, al netto di qualunque altro meccanismo di sicurezza tu ci possa mettere a valle, questa è una roba da pazzi, nel panorama del business e dell'informatica odierni. |
| inviato il 16 Luglio 2024 ore 5:10
La WAN è un ambiente tipo "The Lands Between" (il mondo di Elden Ring... leggi: il 99% di ciò che incontri vuole ucciderti male) almeno da 15/20 anni.... Il giubbotto è il minimo sindacale, le aziende espongono macchine con indirizzi pubblici solo dietro una o più corazze di RoboCop. E questo anche se il SO sotto è patchato e presumibilmente sicuro, sia a livello di sistema in sé che di applicazioni che andranno a comunicare tramite le dovute aperture sulla rete. Perché puoi aver messo in sicurezza quel che vuoi dentro il tuo perimetro, ma se non limiti comunque l'accesso indesiderato alla fonte è del tutto inutile: alla prima falla zero day sei fritto lo stesso... e prima o poi scappa fuori, quella di cui si accorge il collettivo cattivo invece di quello buono! Questo come ragionamento generale un po' OT, non c'entrano né il sistema specifico, né quale applicazione uno usi, né quale corazza di RoboCop uno scelga. |
| inviato il 16 Luglio 2024 ore 6:53
Già scritto e detto in altri post e in altri thread. La realtà operativa quotidiana degli IT manager (più figo che sistemisti) è ben diversa dal mondo idealizzato degli smanettoni che "Con una distro Linux ci fai tutto". Ci sono decine, centinaia, migliaia di macchine da manutenere, da portare al pascolo la mattina e da ritirare in ovile la sera, sperando che il lupo cattivo non se ne prenda qualcuna. Ci sono decine, se non centinaia di programmi e applicazioni diverse, sistemi di autenticazione a due e tre fattori, firme fisiche e remote, client di posta, pacchetti Office, utenti che sono peggio dei lupi. E ci sono decine di sistemi operativi da conoscere profondamente, da monitorare, da manutenere. Inutile ricordare che alcune applicazioni "ministeriali" girino solo su Windows XP o 7, che alcuni archivi digitalizzati abbiano piena efficienza solo se esplorati con IE11, che alcune periferiche usino ancora porte COM o LPT. Poi c'è l'ovile, cioè il Firewall: Cisco, Sophos, con (come scritto da Black) Deny e Permit. Poi c'è la manutenzione del ferro, poi gli acquisti, poi i ricambi. E le VM? E i server fisici? Vuoi vedere che ti serve ancora un vecchio 2000 che non trusta più con i 2016? E le macchine e gli utenti di AD? Chi banalizza, chi liquida tutto con le solite frasi fatte, o lavora nel pese di Utopia, o non fa il sistemista... |
| inviato il 16 Luglio 2024 ore 8:41
E' evidente che un pc di 10 o 20 anni fa, con il sistema operativo di 10 o 20 anni fa e con gli applicativi di 10 o 20 anni fa, vada benissimo in quanto a velocità. Il problema può presentarsi se pretendiamo di usarlo con software recenti, che sono giustamente calibrati per i computer di oggi. Nessun computer è sicuro al 100%, dipende da come è configurato e aggiornato e da cosa ci facciamo. Comunque usare un SO dichiaratamente fuori supporto su un pc che "dialoga con il mondo", non è mai una buona idea ... poi ognuno fa quel che crede. |
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