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Adobe: non fate più le foto II


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avatarsenior
inviato il 28 Maggio 2024 ore 18:26

Perché secondo me il problema maggiore dell'AI è in chi guarda. La cultura visuale legata alla fotografia nell'immaginario popolare è sempre stata sostenuta da questa equazione (per altro completamente sbagliata, chiedere a Fontcuberta o Smargiassi) fotografia = realtà = verità.

Le immagini AI (che NON SONO FOTOGRAFIA, ma sono assimiliabili a quadri iperrealisti ottenuti in digitale) parlano però un linguaggio visuale che sembra fotografia, ma non lo è. E questo creerà grande confusione con un elevato rischio di inganno in chi la fotografia la consuma come lettore, consumatore, cliente e in chi la deve acquistare per scopi editoriali o commerciali.

La fotografia, anche quella più ritoccata, ha un legame con il reale, ha una natura di prelievo dalla realtà, cosa che non hanno le immagini di AI, che sono mere illustrazioni "vestite" da fotografia.

La fiducia (errata) nell'equazione "fotografia = realtà = verità" temo verrà meno con la diffusione massiccia di immagini AI e questo svaluterà la fotografia, che rischia così di essere assimilata all'immagine con la conseguenza che "una vale l'altra".

Il pericolo di questa confusione tra "fotografia vera" e "immagini AI" è quello di non riuscire più a distinguerle e conseguentemente quello di affidarsi alla mediocrità o come dicono gli inglesi al "good enough" da parte di chi la fotografia la usa per comunicare (editoria, aziende, privati ...). È abbastanza buona e quindi mi accontento, visto quanto mi costa.


Secondo me chi ha una cultura visiva continuerà a distinguere la "fotografia vera" dalle "immagini AI"

Parlando da professionista, il mio timore è quello di essere sostituito dall'AI non tanto per la qualità dei miei lavori (che come dice Duilio, sono inarrivabili, almeno oggi, dall'AI), quanto da un semplice calcolo utilitaristico di costi unito all'ignoranza di chi compra (e succede anche tra i clienti prestigiosi, ve lo posso assicurare). E questo comporterà una standardizzazione ed una mediocrità generalizzata delle immagini che circoleranno, con danno anche a chi le guarda (noi siamo quello che leggiamo, guardiamo, sentiamo ...).


Il calcolo utilitaristico e la corsa al ribasso (del prezzo) è da tanto che è arrivata in altri settori ...

avatarsenior
inviato il 28 Maggio 2024 ore 19:00

Secondo me chi ha una cultura visiva continuerà a distinguere la "fotografia vera" dalle "immagini AI"

Però, però così potremmo pur dire che, allo stesso modo si è potuto e si può distinguere la "pittura" dalla "fotografia".

* * *

Personalmente allo stato non fotografo più (è quindi condizione temporanea, ma in un impeto di sblognamento ho alienato quasi tutto il materiale): dipingo, male, e faccio grafica, 3D e tramite il mezzo dell'AI. Mi debbo sentire in colpa, un mediocre, un approfittatore dell'altrui ignoranza?

avatarjunior
inviato il 28 Maggio 2024 ore 19:02

Salt, sono d'accordo con tutto quello che dici, però il problema è che non siamo noi fotografi a decidere se ci sarà un pubblico per quello che faremo.

Oltre a saper fare qualcosa di nuovo, di diverso e raffinato, sarà fondamentale saperlo vendere, o meglio farlo conoscere al pubblico.

Ma la domanda che mi facevo è: ci sarà un pubblico per tutto questo?

Ho letto recentemente il libro di Sara Munari: "Troppa fotografia, poca fotografia" e già emerge, in conseguenza del digitale e dell'esplosione della fotografia nei social, una difficoltà dei cosiddetti "autori" a far conoscere i propri lavori.

Temo che l'AI possa inasprire questa situazione proprio perché potrebbe peggiorare lo "stato" della cultura visuale. (non ne ho certezze, è solo una mia sensazione dovuta alla "facilità" con cui si otterranno le immagini).

avatarsenior
inviato il 28 Maggio 2024 ore 19:04

Secondo me chi ha una cultura visiva continuerà a distinguere la "fotografia vera" dalle "immagini AI"


Praticamente nessuno Triste


avatarjunior
inviato il 28 Maggio 2024 ore 19:12

Secondo me chi ha una cultura visiva continuerà a distinguere la "fotografia vera" dalle "immagini AI"


Oggi sì, io per ora ci riesco. Ma domani?

E poi comunque il mio ragionamento era sul fatto che alla fotografia è sempre stato associato il concetto di realtà e verità (anche quando non lo era), mentre invece ora si insinua il dubbio. Ed anche io, che mastico fotografia da 30 anni, davanti ad un'immagine comincio a fidarmi sempre di meno.

Qualcuno dice che è un bene. Perché la fotografia ha sempre mentito (leggersi Smargiassi o Fontcuberta). Ed è vero. E l'AI smuoverà le coscienze di chi credeva in quell'equazione. Io temo invece che possa svilire il ruolo della fotografia perché non sarà più creduta come "prelievo della realtà".

Il calcolo utilitaristico e la corsa al ribasso (del prezzo) è da tanto che è arrivata in altri settori ..


Certo, il digitale aveva già contribuito in maniera sostanziale, ma con l'AI si arriva quasi ad un costo che tende allo zero. Fino a ieri anche per uno shooting di stock servivano modelli e attrezzature o per una foto di travel e landscape dovevi spendere benzina e tempo. E questo ne limitava la produzione. Oggi in due ore davanti ad uno schermo sai quante ne sforni di immagini ... e questo ne azzera il valore totalmente.

avatarjunior
inviato il 28 Maggio 2024 ore 19:16


Secondo me chi ha una cultura visiva continuerà a distinguere la "fotografia vera" dalle "immagini AI"

Praticamente nessuno Triste


Eh sì ... tempo fa avevo individuato 4 o 5 "furbetti" di Instagram che spacciavano Immagini AI come fotografie.

Oltre al fatto che i loro profili hanno cominciato a volare come numero di follower (testati su Not Just Analytics), ho amaramente constatato dai commenti che forse solo 1 su 100 si accorgeva che non erano foto vere ... Triste

avatarsenior
inviato il 28 Maggio 2024 ore 19:19

www.ravennanotizie.it/cultura-spettacolo/2023/12/07/inaugurata-a-palaz

avatarsenior
inviato il 28 Maggio 2024 ore 19:28

Quanto tempo ancora per questo?
Sono andato di persona a prendere circa 12 stampe a Milano da una nota Fotografa per la mostra linkata sopra il tutto ci è costato circa 40.000 euro più le spese accessorie.


avatarsenior
inviato il 28 Maggio 2024 ore 19:32

Le stampe alla fine della mostra gliele abbiamo riportate , penso che almeno per ora certi lavori non siano sostituibili.


avatarsenior
inviato il 28 Maggio 2024 ore 19:32

Tutti i panettieri sanno fare un panettone. Alcuni panettoni vengono pagati 2 euro, altri 200.

Voglio dire.. siamo nell'era del fast food e del surgelato. Eppure c'e' chi vende una bistecca a cinquemila euro.

H&M vende un vestito per meno di cento euro... ma a Parigi puoi spendere anche ventimila euro per un vestitino...Sorriso

avatarsenior
inviato il 28 Maggio 2024 ore 19:33

Mi debbo sentire in colpa, un mediocre, un approfittatore dell'altrui ignoranza?


Io non ho detto né pensato questo! MrGreen

avatarsenior
inviato il 28 Maggio 2024 ore 19:36

Praticamente nessuno Triste


Mi consolerò con la realtà!

avatarsenior
inviato il 28 Maggio 2024 ore 19:44

Eh sì ... tempo fa avevo individuato 4 o 5 "furbetti" di Instagram che spacciavano Immagini AI come fotografie.

Oltre al fatto che i loro profili hanno cominciato a volare come numero di follower (testati su Not Just Analytics), ho amaramente constatato dai commenti che forse solo 1 su 100 si accorgeva che non erano foto vere ...


Se è per questo, anche con la PP senza AI succede questo e ugualmente la gente non se ne accorge dell'improbabilità di certi colori, di certi scenari, certo la base è sempre una foto reale e non generata dall'AI però quello che conta è l'intento, l'effetto "wow" acchiappa like, con o senza AI.

avatarjunior
inviato il 28 Maggio 2024 ore 20:19

Tutti i panettieri sanno fare un panettone. Alcuni panettoni vengono pagati 2 euro, altri 200.

Voglio dire.. siamo nell'era del fast food e del surgelato. Eppure c'e' chi vende una bistecca a cinquemila euro.

H&M vende un vestito per meno di cento euro... ma a Parigi puoi spendere anche ventimila euro per un vestitino...


Quello che dici è vero, ma dimostra che stiamo andando verso un'era in cui l'1% prende tutto ed il 99% si spartisce le briciole.

Negli Stati Uniti Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq sono alle stelle, quotazioni mai viste nella storia ... eppure se parli con l'americano medio ti dice di una crisi senza precedenti, con la gente in lotta per mettere qualcosa da mangiare sulla tavola, con 28.000 attività che chiuderanno, con debiti per l'istruzione alle stelle ... e questo vuol dire che l'1% compra il panettone da 200 euro, la bistecca da 5.000 e il vestito da 20.000 ... il 99% il resto.

La concorrenza per lavorare per quell'1% sarà spietata e per pochi. Tutto il resto, fotografia compresa, se vuole lavorare dovrà "svendere" il proprio lavoro.

E per raggiungere i livelli di eccellenza (qeulli per servire l'1%) devi poter sbagliare e poi crescere, ma qualcuno ti deve pagare anche quando fai lavori non eccellenti. Prima succedeva, c'era un mercato della classe media che ti permetteva di maturare negli anni, oggi la vedo dura.

avatarsenior
inviato il 28 Maggio 2024 ore 20:19

Fotografia, Fotografia Vera, Cultura Visiva, Immagine AI, redering 3D, sono più indicate per essere il nome di una testata di settore.
Stare ad elevare o a considerare qualcosa che vale e qualcosa che non vale alla fine si traduce sempre nelle crociate di sempre.

Il lodare un modo di operare e denigrare un modo diverso solo per giustificare un lavoro o uno sforzo, è solo per poter accreditare un valore a un'immagine che alla fine è la solita lotta tra concorrenza.

Quello che poi conta è la comunicazione, il saper tradurre un lavoro, una passione, uno sforzo, un divertimento, una ricerca, un progetto, un'emozione, una documentazione.

Come sempre si guarda il dito e si perde la magia della Luna.
La vita diventa sempre più complessa e basta accettare la complessità e la contaminazione di stili, di usi e costumi che si evolvono, di Culture che si intrecciano. La vita continua e non si ferma quello che una volta chiamavamo equilibrio stabile, oggi non esiste più, oggi regna l'instabilità costante e l'equilibrio non può più essere stabile come si credeva, ma l'equilibrio oggi deve essere dinamico.

Il problema della comunicazione è che si deve avere qualcosa da dire, e non basta la realtà, serve anche un'interpretazione da rendere pubblica che non è a senso unico.

Questo però non è una cosa di solo questo secolo o millennio, è una cosa che è sempre esistita da quando l'uomo dipingeva le scene di caccia sui muri della caverna per comunicare come si cacciava.


Che cosa ne pensi di questo argomento?


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