| inviato il 19 Maggio 2024 ore 9:46
Non è lì la questione... Il punto è che un evento sportivo di livello spesso dura più giorni. Si è parlato della MilleMiglia, ma anche il concorso su cui sono questa settimana, durano diversi giorni. Per esempio oggi e' iniziato alle sette e finirà stasera alle nove. L'amatore viene due ore fa trecento foto e poi se ne va soddisfatto. Qui invece si vedono pensionati amatoriali che si fanno le loro dieci ore di scatti. Un po' come dire che hai seguito la MilleMiglia per tre giorni scattando come un forsennato da mattina a sera. Si capisce bene che non sono amatoriali ma pro travestiti. E sono questi ultimi a rovinare il mercato. |
| inviato il 19 Maggio 2024 ore 9:52
Aggiungo. Se hai un campo di pomodori. Ed assumi lavoranti in regola non puoi competere con il vicino che sfrutta il caporalato. Hai un bel cercare nuove vie.... un campo di pomodori non lo trasformi in vigneto o oliveto. Prima o poi il vicino se lo comprerà a sconto. |
| inviato il 19 Maggio 2024 ore 9:59
Ma rovinare il mercato di chi? C'è qualcuno che compra le foto della MilleMiglia? L'organizzazione non ha già i suoi fotografi ufficiali dell'evento? Non credo che vada su Instagram a rubare le foto degli amatori. Ho partecipato ad eventi podistici come corridore e i fotografi della manifestazione, al termine della gara, mi mettevano a disposizione le foto per comprarle. Di certo non avrei saputo rintracciare le foto degli amatori. |
| inviato il 19 Maggio 2024 ore 10:23
“ Ma rovinare il mercato di chi? C'è qualcuno che compra le foto della MilleMiglia? L'organizzazione non ha già i suoi fotografi ufficiali dell'evento? Non credo che vada su Instagram a rubare le foto degli amatori. Ho partecipato ad eventi podistici come corridore e i fotografi della manifestazione, al termine della gara, mi mettevano a disposizione le foto per comprarle. Di certo non avrei saputo rintracciare le foto degli amatori. „ Questa è la prova che il mercato non è il nostro orticello. L'orticello diventa una questione di passione e non di mercato. Il mercato è quello che c'è fuori dall'orticello. Serve una visione globale per capire quando è ora di cambiare e come. Esempio di un amico piemontese: Padre padrone di terreni coltivava riso da generazioni. Figlio esce da agraria il padre si ritira e lascia al figlio l'azienda. Il figlio analizza il terreno e come si può immaginare non era più adatto per la coltivazione del riso visto che per generazioni era sfruttato con una cultura e quindi gli elementi per una produzione abbondante non erano più presenti come sarebbe servito. Soluzione: trasforma le risaie in frutteto per qualche anno ha ovviamente un periodo di fermo delle vendite, ma poi inizia a produrre frutta e si inserisce in un mercato di distribuzione locale qualificando il suo prodotto come medio alto e quindi vende anche bene. Risultato: per decenni vende frutta, lavora meno di quello che faceva il padre, guadagna parecchio di più ed ora sta trasformando pian piano il frutteto in altro per poter sfruttare meglio il terreno. Questa visione ha premiato molti giovani che hanno saputo mettere a frutto un cambiamento e un posizionamento migliore nel mercato e non solo in agricoltura, ma in tutti i settori commerciali. Questa è la vita e il progresso che non si ferma per nessuno e chi resta indietro non importa a nessuno. |
| inviato il 19 Maggio 2024 ore 11:50
Secondo me si sta divagando troppo in fondo i termini sono semplici. Gli amatori che regalano foto in maniera seriale, ricordo un ex utente con tanti alias che regalava foto a musicisti come non ci fosse un domani, rovinano il mercato? Sì senza dubbio. Si può impedire ad un amatore di regalare le sue foto a chi gli pare? No. Ci sono mezzi per arginare questa situazione? No, l'unica è cambiare genere, andando dove è sempre più difficile infilarsi per un amatore, o cambiare mestiere. |
| inviato il 19 Maggio 2024 ore 13:12
Si può impedire ad un amatore di regalare le sue foto a chi gli pare? No. Hai ragione. Però intanto cambierei il nome a tali individui. Amatori anche no. |
| inviato il 19 Maggio 2024 ore 13:23
Si ripete a macchinetta lo stesso slogan.... Certamente la MilleMiglia ha i suoi contratti. E se un amatore vende i suoi scatti di solito poi si trova gli avvocati alla porta. Era solo un esempio per dire che l'amatore fa mezza giornata di foto e poi si rivolge ad altro. Il finto amatore si organizza come un pro e segue tutta la manifestazione |
| inviato il 19 Maggio 2024 ore 14:05
“ Però intanto cambierei il nome a tali individui „ Dipende da quante ne regala e a chi |
| inviato il 19 Maggio 2024 ore 14:48
è inutile ostinarsi a stare dove il mercato non esiste più e piagnucolare che ci sono i "cattivi" |
| inviato il 19 Maggio 2024 ore 15:07
Si vero..... Come è inutile lamentarsi dei ladri che ti scassinano casa. Bisogna andare in ville protette da guardia permanente. Che ragionamenti un tanto al chilo... |
| inviato il 19 Maggio 2024 ore 16:07
I professionisti sono stati i primi ad abbracciare la tecnologia digitale perché gli consentiva maggior semplicità, velocità, sicurezza del risultati e, soprattutto, risparmio di pellicola; ma, purtroppo per loro, non hanno considerato gli effetti collaterali e cioè che grazie a questi vantaggi, loro, i professionisti, non sarebbero stati più necessari in molti settori della fotografia. I professionisti hanno segato il ramo su cui erano seduti e poi, una volta caduti a terra, hanno iniziato a lamentarsi della caduta! Se si scattasse ancora solo con la pellicola, un fotoamatore non scatterebbe più di un rullino o due e il professionista, che sarebbe ancora adeguatamente pagato, molti di più, potendo coprire l'intero evento; è stata la loro voglia di risparmio (e quindi di maggior guadagno) a portarli dove sono ora. |
| inviato il 19 Maggio 2024 ore 16:28
Manno. Gli abusivi c'erano anche ai tempi della pellicola. Anzi... ora la GDF se li pesca li persegue... neglianni ottanta era molto più diffuso il lavoro nero... |
| inviato il 19 Maggio 2024 ore 16:30
Quindi, parallelamente, possiamo affermare che i tassisti che hanno cercato automobili più economiche, sicure e comode sono responsabili dell'arrivo dei taxi abusivi o di Uber! |
| inviato il 19 Maggio 2024 ore 16:33
“ Gli abusivi c'erano anche ai tempi della pellicola. „ I famosi, famigerati, cerini davanti all'entrata della chiesa e nei ristoranti |
| inviato il 19 Maggio 2024 ore 17:10
Il digitale è nato per esigenza editoriale intesa non solo come giornali, ma per tutta l'industria della stampa in generale. I fotografi professionisti quindi si son dovuti adeguare. Difatti poi tutta l'editoria passando al digitale ha stabilito degli standard nuovi di qualità e di gestione del lavoro. |
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