| inviato il 20 Marzo 2024 ore 21:08
“ Per dare una risposta a questa domanda, io feci una panoramica ad un ponte del fiume Serchio, che ha una piccola cascata, e la foto panoramica è questa „ Spiace dirtelo, ma la curvatura indotta dallo stitching si vede eccome. Sia sulla cascatella (tira una linea in PS in corrispondenza della stessa e vedrai quanto è stata incurvata), sia sul profilo della sponda opposta a quella da cui la foto è stata scattata; ce n'è un po' anche sul ponte ma si vede poco perchè è al centro del quadro visivo dove l'effetto distorcente è per sua natura minore (in teoria se il ponte fosse perfettamente orizzontale e al centro del quadro sarebbe apparentemente nullo, lo vedresti solo sulla spaziatura degli archi). Ma questo tipo di deformazione geometrica è inevitabile, se ruoti il punto di vista non ci sono santi, ottieni una proiezione cilindrica e le linee si incurvano. Questo in fotografia professionale di architettura generalmente non è accettabile. Se pubblichi su Architectural Review, Domus o El Croquis almeno; su riviste di paesaggio/natura/viaggi come National Geographic magari hanno sensibilità diverse. Peraltro a me le foto di paesaggio panoramiche ricavate da proiezioni cilindriche da stitching piacciono pure e la tua è fatta molto bene. In questi casi della curvatura delle linee rettilinee non mi importa nulla, fa parte dell'estetica della foto. Ma non si tratta di fotografia di architettura; è fotografia di paesaggio, un altro campo. |
| inviato il 20 Marzo 2024 ore 21:40
@ Pollastrini: Uno è una unione panoramica di quattro scatti ottenuti decentrando un'ottica di 15 millimetri..." Occhio che per fare le panoramiche, lo stitching, fatto bene, gli SWA non vanno usati. Ho capito solo ora che c'è un'interpretazione equivoca di quanto ho scritto: ho usato un obiettivo Pentax 645 35mm decentrando di 15mm (troppo ed infatti si va oltre il consentito, si vede la vignetta). Non ho usato un obiettivo di focale 15 mm, ma era specificato in didascalia nell'immagine linkata. |
| inviato il 20 Marzo 2024 ore 21:52
"Spiace dirtelo, ma la curvatura indotta dallo stitching si vede eccome" Non è indotta dallo stitching in sé, ma dalla proiezione non rettilineare, che è l'unica che riproduce l'immagine come se fosse un unico scatto fatto con focale più corta. |
| inviato il 20 Marzo 2024 ore 22:11
“ 1) "Nel mio ristretto settore non conosco nessuno che faccia foto combìnando più immagini con lo stitch perchè la deformazione dovuta alla trasformazione da proiezione cilindrica a proiezione piana renderebbe la foto irreale e prospetticamente scorretta" Abbi pazienza, ma se dici quello, significa, semplicemente, che quella gente lì non sa fare le panoramiche correttamente. E stop. Le panoramiche fatte bene non sono per nulla irreali, di geometricamente errato non hanno assolutamente nulla e come qualità d'immagine sono sempre migliori del singolo scatto avente lo stesso Campo di Vista, semplicemente perché con più scatti si cattura più informazione che con uno scatto solo. „ E stop. “Sei il re della festa”. Citazione da Emanuele: www.instagram.com/reel/C4QCj56Lr3F/?igsh=dnI1MDJkc3RhYzRw |
| inviato il 20 Marzo 2024 ore 22:19
“ se ruoti il punto di vista non ci sono santi, ottieni una proiezione cilindrica e le linee si incurvano „ Ottieni la proiezione che vuoi. Se scegli quella cilindrica, o qualsiasi altra che non sia la rettilineare, alcune linee si incurvano. Se scegli quella rettilineare (con una serie di foto che copra un angolo inferiore a 180°, naturalmente), la geometria dell'immagine finale è la stessa che si otterrebbe con un grandangolo opportuno. |
| inviato il 20 Marzo 2024 ore 22:30
Per fortuna Pollastrini l'ho bloccato, ma ogni tanto lo leggo, purtroppo. Fategli sapere, se vi va, che per gli stitching ha risposto bene Hippo: “ Il settore “architettura” è molto vario e credo che i professionisti non lo usino allorquando non si necessita di quella qualità e quindi non sarebbe giustificato il maggior lavoro in pp. „ Belli gli stitching, ma mi pagano per farli? C'è davvero bisogno di quella “qualità”? C'è davvero bisogno di qualcosa che con uno scatto unico e sicuro non riesca a fare? Dai, come i decentrabili. Vi perdete in sproloqui che non sono necessari e Photoshop fa le stesse cose ma dimenticate che chi ci lavora ha altre esigenze, tipo vedere l'inquadratura esatta al momento e che le ore di post costano più di un obiettivo. Comunque non vorrei dirglielo a Pollastrini ma l'immagine del ponte e del paesello pende a sinistra e non è proprio una proiezione rettilineare eh… |
| inviato il 20 Marzo 2024 ore 22:54
".....ma la curvatura indotta dallo stitching si vede eccome. Sia sulla cascatella (tira una linea in PS in corrispondenza della stessa e vedrai quanto è stata incurvata), sia sul profilo della sponda opposta a quella da cui la foto è stata scattata; ce n'è un po' anche sul ponte ma si vede poco perchè ..." Occhio che la cascatella è curva, idem il ponte, addirittura sul lato opposto a dove ero io il ponte è in piena discesa, non è un ponte orizzontale, sale dalla parte mia, da dove ho scattato, poi a metà circa c'è una parte pari, e poi scende, e non di poco, la strada sulla parte opposta del fiume è ben più bassa della parte dove ero io. |
| inviato il 20 Marzo 2024 ore 23:01
"Ma non si tratta di fotografia di architettura; è fotografia di paesaggio, un altro campo." Non cambia nulla, si possono benissimo fare foto identiche a chiese, etc., ossia ad architetture. Comunque, provare per credere, come attrezzatura ci vuole solo una testa da 130 euro circa, ottiche normalissime da quattro soldi ed un software di stitching, anche Photoshop va bene, pur non avendo la pletora di modalità di stitching di Kolor Autopano Giga. |
| inviato il 21 Marzo 2024 ore 0:09
"Belli gli stitching, ma mi pagano per farli? C'è davvero bisogno di quella “qualità”? C'è davvero bisogno di qualcosa che con uno scatto unico e sicuro non riesca a fare? Dai, come i decentrabili. Vi perdete in sproloqui che non sono necessari e Photoshop fa le stesse cose ma dimenticate che chi ci lavora ha altre esigenze, tipo vedere l'inquadratura esatta al momento" Ecco, Maurese, questa sembra una risposta sincera alle mie domande. P.S. riflettendoci meglio la risposta mi pare solo parzialmente sincera, se l'esigenza è quella di vedere l'inquadratura definitiva al momento dello scatto allora la risposta all'esigenza è un decentrabile della focale opportuna non un grandangolare per il quale si renderà necessario un ritaglio in postproduzione; se l'argomentazione è che il photostitching richiede tempo in postproduzione e non dà a schermo in live-view l'inquadratura definitiva non si può sostenere che la soluzione del 16mm non presenti gli stessi problemi. Evidentemente c'è dell'altro. Intendiamoci, non mi interessa "vendere l'articolo", non sono un piazzista di ottiche decentrabili e non sono un predicatore evangelico che deve convertire qualcuno. P.S.2 non spetta a me difendere Pollastrini ma mi sembra un po' azzardato esprimere pareri sulla correttezza della prospettiva nell'immagine del ponte senza avere nemmeno visto la scena. "La cascatella è curva", chi può dire che non lo fosse. "Il ponte non è dritto", perché non esistono ponti a schiena d'asino? "La panoramica pende", ne siamo sicuri? Ad una occhiata veloce a me le verticali delle case sembrano a piombo, del resto i fiumi non scorrono in pianura e le dorsali delle colline possono essere inclinate. |
| inviato il 21 Marzo 2024 ore 6:56
Pensate, io fino a stamattina non sapevo manco cosa càzzo fosse lo "stitching" (Scusatemi per l'avverbio di modo). |
| inviato il 21 Marzo 2024 ore 7:22
"C'è davvero bisogno di qualcosa che con uno scatto unico e sicuro non riesca a fare?" Qualche volta, sì. Quel professionista che insegnò a me ne è un esempio. Ma non solo per le panoramiche, ci sono foto dove si vuole la nitidezza su tutta l'immagine, dove è richiesta molta PdC, e tale nitidezza è difficile ottenerla senza strozzare molto il diaframma, velando l'immagine, ed allora io ricorro alla "cucitura" di più immagini, in genere 3 o 4, con fuoco leggermente sfasato progressivamente tra di loro, poi le monto per avere nitidezza globale elevata. L'amatore si può permettere di ricercare la perfezione, in tutti i campi, ed io la cerco in Fotografia, per me il tempo impiegato in scatto e fotoritocco è una variabile irrilevante, idem per l'attrezzatura, tutta, è un investimento senza ritorno, sono soldi persi, e l'accetto, a me va bene così. Il professionista serio invece, non cerca la perfezione, cerca la sufficienza, a lui basta quella, e va bene così, anzi, deve essere così. Il digitale, contrariamente alla pellicola, permette di avvicinarsi molto alla "perfezione" in Fotografia: se uno non è prezzolato, perché non farlo? Il limite è solo la conoscenza tecnica (e questo è il limite vero, per moltissimi insuperabile!) ed un'attrezzatura addizionale da veramente 4 soldi. Poi, ovviamente e come sempre, ognuno fa come gli pare. |
| inviato il 21 Marzo 2024 ore 7:35
Il problema è un altro, molti si perdono in tecnicismi molto complessi che possono avere dei fondamenti giusti ma non vanno all'essenza del fine ultimo della fotografia, comunicare. Ci sono molti generi di fotografia e di fotografi che possono essere definiti di architettura. Se prendiamo quelli che si rapportano con l'architetto e il designer, probabilmente, avranno bisogno dello stitching in rari casi. La fotografia deve rappresentare un progetto o un prodotto, non il fotografo. Ci sono situazioni in cui è necessario enfatizzare le linee prospettiche e altre in cui renderle in forma assonometrica. Senza nessun assolutismo, non è una questione di soldi o di tempo, bensì è una tecnica che ha poco significato. Ovviamente se parliamo di foto per architetti, designer e rispettivi media specializzati. Avevo messo una serie di esempi… prendiamo solo questo www.damilanostudio.com/ e vediamo una serie di scatti, realizzati con diversi obiettivi fotografici, ma con un unico scopo, “vendere” il lavoro di un professionista, l'architetto. |
| inviato il 21 Marzo 2024 ore 9:08
“ Alessandro Pollastrini, la fotografia che hai pubblicato dovrebbe mettere fine alla discussione, ma ci credo poco. Io che ho lanciato l'argomento, poi ne sono uscito per sfinimento. Quando mi hanno risposto che i professionisti delle foto di architettura non usano lo stitching mi sono cadute la braccia e ho dato ragione al mio interlocutore. Poi tu hai giustamente replicato. „ Guarda, io fotografo parecchio architettura. Non faccio solo quello, ma abbastanza spesso. E io non uso lo stitching. Per me, per come lavoro, è una complicazione inutile che, se posso, evito. Io ho bisogno della massima qualità possibile? Non ricordo quando l'ho avuta. Anche quando chiedo ai clienti " se avete bisogno di più qualità noleggiamo una medio formato, sono 500 euro al giorno, più le lenti". Sai quante volte mi han detto ok, prendila ? Mai. Se posso farlo con una foto, perchè complicarmi la vita con qualcosa che occupa tempo e comporta l'incertezza di poter sbagliare, e dover tornare a rifarla? Qui sui forum sembra che la qualità massima sia l'unica richiesta dei committenti, quando neanche ne parliamo, ci richiedono implicitamente solo la qualità adeguata agli utilizzi. Prima dei pixel ci sono qualità di altri ordini di grandezza, c'è cultura dell'immagine, styling, visual identity, coerenza, teoria del colore, senso dello spazio, composizione, progettualità. |
| inviato il 21 Marzo 2024 ore 9:19
“ P.S. riflettendoci meglio la risposta mi pare solo parzialmente sincera, se l'esigenza è quella di vedere l'inquadratura definitiva al momento dello scatto allora la risposta all'esigenza è un decentrabile della focale opportuna non un grandangolare per il quale si renderà necessario un ritaglio in postproduzione; se l'argomentazione è che il photostitching richiede tempo in postproduzione e non dà a schermo in live-view l'inquadratura definitiva non si può sostenere che la soluzione del 16mm non presenti gli stessi problemi. Evidentemente c'è dell'altro. „ Beh, ognuno tende ad avere consuetudini e procedure sicure. Con "vedere l'inquadratura al momento dello scatto" intendo che voglio essere sicuro di avere dentro tutto il necessario. Con un decentrabile o un grandangolo in bolla lo vedo, e mi rendo conto del taglio possibile, anche banalmente zoomando e guardando i bordi dello schermo. Con un grandangolo puntato verso l'alto può succedere questo (esempio dal web)

 Ora, non impuntatevi su questa foto, è brutta ed è solo un esempio. Ci sono tanti modi per risolvere. Però ognuno comporta tempo e incertezza. |
| inviato il 21 Marzo 2024 ore 9:22
“ la qualità massima sia l'unica richiesta dei committenti, „ le richieste più comuni sono: per stasera o domani sono pronte? (Spesso anche: me le ridimensioni tu per il web perché son troppo pesanti?) |
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