| inviato il 16 Marzo 2024 ore 11:41
Prendiamo anche la scena dell'esorcista, li si é giocato con il blu completo per dare quell'atmosfera di inquietudine. Matrix negli scuri ha scelto il verde che é il colore del codice sorgente, ma come si può vedere dall'immagine un piccolo quantitativo di rosso intendo con la linea guida del riflesso evidenzia l'azione Il rosso come mostrato anche nel link del PDF che ho messo anche in una piccola quantità all'occhio sembra più grande e attira subito lo sguardo Quante foto si vedono di un bel paesaggio verde con la persona con il giubbotto rosso? La persona anche se piccola esplode subito alla vista |
| inviato il 16 Marzo 2024 ore 12:18
Prendiamo i prodotti commerciali e le loro confezioni: difficilmente si vedrà mai la confezione di un dentifricio colorata in marrone, ad es., o pensiamo al colore in cui è tinto un profumo, un'acqua di colonia nella sua bottiglietta, domandiamoci perché alcune sono rosa altre gialle altre ambrate per arrivare ai turchesi, acqua, azzurri, violetto ecc Ogni colore si accompagna ad una fragranza e ad una sensazione. |
| inviato il 16 Marzo 2024 ore 12:24
Detto ciò devo anche aggiungere che in una fotografia di paesaggio di un certo tipo intervenire pesantemente di color grading solo per arrivare ad una omogeneità della serie è a mio avviso da evitare. Se poi devo dirla tutta non vedo così stretta necessità di avere una vincolante omogeneità in una serie di paesaggio, parlando di fotografia di paesaggio documentaria, lì a mio parere gli interventi coloristici in postproduzione dovrebbero essere quasi limitati, ne consegue che in una serie di paesaggio in stile documentario la omogeneità coloristica la puoi raggiungere fotografando soggetti di un certo tipo con luce di stesso tipo ad es. solo nei mesi invernali alle prime ore del mattino, o solo in autunno al tardo pomeriggio (sono solo esempi); però non è detto che la cosa non si possa rivelare troppo noiosa, io credo. |
| inviato il 16 Marzo 2024 ore 13:00
verde-bluastro (viola) Boh, io il verde bluastro non lo chiamerei affatto viola, se mai ciano, turchese |
| inviato il 17 Marzo 2024 ore 10:28
Damien Chazelle che omaggia Hitchcock (Vertigo) in La La Land. Il verde domina, il verde è da situazioni di tensione.

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| inviato il 17 Marzo 2024 ore 10:48
Negli ultimi tempi cerco di fotografare scene di strada o particolari metropolitani, inserendo sempre i tre colori primari rosso, giallo e blu. È una ricerca che porto avanti da amatore, senza nessuna fretta. Ma mi serve per sforzarmi di cercare anche in contesto assolutamente comuni ed anonimi. Questa è la mia galleria, intitolata "Kolors": www.juzaphoto.com/me.php?pg=345971&l=it#iniziopaginagalleria |
| inviato il 18 Marzo 2024 ore 13:45
seguo, penso sia il topic più bello di questo forum |
| inviato il 18 Marzo 2024 ore 18:30
Sasha, ma credo che la discussione si sia esaurita, perchè il colore come anche la PP sono argomenti molto difficili da trattare per iscritto, ci sono in gioco troppi fattori personali legati alla moltitudini di tipologie di scatto, al gusto e alle personali procedure di PP... Ogni scatto è unico e andrebbe analizzato singolarmente.... Quindi, volendo si possono prendere delle foto ed analizzarle singolarmente, questo si... Sempre parere personale ovviamente... |
| inviato il 18 Marzo 2024 ore 19:10
“ Sasha, ma credo che la discussione si sia esaurita, perchè il colore come anche la PP sono argomenti molto difficili da trattare per iscritto, ci sono in gioco troppi fattori personali legati alla moltitudini di tipologie di scatto, al gusto e alle personali procedure di PP... „ Si potrebbe andare avanti per pagine intere a discutere dell'uso del colore e l'importanza delle scelte che si fanno riguardo esso nella fotografia e nel cinema. Per esempio, si potrebbe parlare di Pete Turner ( www.peteturner.com/ ) e dell'uso "artistico" dei colori ipersaturi oppure, all'opposto, di come Salgado pensi che i colori gli facciano perdere la concentrazione, di come la forte presenza dei colori in una foto li trovi "disturbanti" e quindi preferisce l'astrazione del bianco e nero. Ma se poi tutto si riduce ad un relativismo personale ed al proprio gusto, allora credo che sia inutile andare avanti. “ Ogni scatto è unico e andrebbe analizzato singolarmente.... Quindi, volendo si possono prendere delle foto ed analizzarle singolarmente, questo si... Sempre parere personale ovviamente... „ Del "colore" - nell'accezione di color grading, di variazione cromatica, di "mood" - in una singola foto non avrebbe senso parlarne perché è proprio la consistenza delle diverse tonalità di colore in una intera serie è uno dei punti di forza che caratterizzano il lavoro di un "artista visuale" (pittore, fotografo o cineasta che sia): Vedi per esempio Gregory Crewdson www.collater.al/gregory-crewdson-e-le-sue-foto-che-sono-quasi-un-film/ Oppure Casebere www.jamescasebere.com/photographs |
| inviato il 18 Marzo 2024 ore 19:26
In lightroom già fi sono strumenti per fare colore grading e avvicinarsi alla palette decisa. Ma ripeto non é giusto personale ci sono cose oggettive sul colore che sono così e basta Per esempio se voglio fare sembrare lo sfondo più distante dal soggetto sceglierò un'illuminazione fredda rispetto a quella più calda del soggetto Nel quadro Domenica pomeriggio sull'isola della Grande Jatte di cui esistono tantissime prove l'autore ha scelto i colori che ha applicato alla base uniforme per creare una vibrazione e rendere il dipinto dinamico |
| inviato il 18 Marzo 2024 ore 21:10
Signori, continuate pure, io non altro da aggiungere ma vi leggo con piacere... |
| inviato il 18 Marzo 2024 ore 22:20
parlando di uso dei colori, esco un attimo dal seminato per parlare di due film che ho recentemente visto: Barbie Povere creature entrambi si segnalano per un uso molto estroso della scenografia e dei colori, colori volontariamente molto distanti dalla verosimiglianza, molto carichi, saturi, fantastici (il secondo ha anche una fotografia ripresa con obiettivi particolari, grandangoli spinti, fish-eye, swirly bokeh di ottiche vecchio stampo). Il tutto molto di effetto. Al opposto diametralmente mi è invece sembrata la fotografia di un altro film del momento, La Zona di Interesse filmata prevalentemente con stile fotografico documentario in cui si va a ricercare la Chiarezza. Personalmente mi domando se, rivisti a dieci anni di distanza, i primi due conserveranno quella spettacolarità dovuta all'effetto sorpresa di trovarsi di fronte un "colorismo", non saprei che termine usare, di tipo fantastico/fumettistico o se alla lunga deluderanno quando il tutto sembrerà già visto e non sembreranno semplicemente effettistici. |
| inviato il 18 Marzo 2024 ore 22:50
Soni passati un po' di anni dalle foto di saul leiter, sono solamente effettistiche? |
| inviato il 18 Marzo 2024 ore 22:51
“ Io non ci capisco una mazza e, tendenzialmente, tendo a non modificare (molto) i colori originali, „ Anch'io non vado a modificare molto i colori, casomai me la gioco taroccando il WB. Però chiunque si accorge che certe foto "funzionano" più di altre dal punto di vista del colore, e questo non è casuale. Siccome non fotografo in studio ma faccio foto di paesaggio, soprattutto dettagli di paesaggio, ovviamente butto via le foto nelle quali gli accostamenti di colore mi pare non vadano bene. Lo faccio però molto istintivamente, mi sa che mi devo ripassare un po' la teoria del colore e pensarci un po' di più. In ogni caso sottoscrivo quel che diceva decenni fa Feininger: in una foto a colori i colori non devono essere molti, se si vuole che abbia una sua forza, e in effetti mi sono accorto che semplicemente ridurre il numero dei colori presenti nelle foto anche fino ad averne uno solo è un buon modo per migliorarsi. E credo che questo sia uno dei motivi per i quali mi piace usare il tele, che permette di selezionare più facilmente non solo i soggetti ma anche i colori. |
| inviato il 18 Marzo 2024 ore 23:07
“ Barbie Povere creature „ A prescindere dal giudizio prettamente inerente i film stessi - che qui ovviamente non c'entra un H - mi trovo d'accordo con Matteo e aggiungo che al proposito ho trovato la "color" di tutti e due questi film estremamente azzeccata, adatta e perfettamente funzionale al racconto che vanno a presentare allo spettatore. L'uso di prospettive particolari nel secondo è anche quello funzionale: la storia è MOLTO straniante, "alla Tim Burton", per cui ecco che un paio di "sguardi allucinati" col fisheye o ultra grandangolare ci stanno bene secondo me. (specifico: il tutto sempre al netto del fatto che sia piaciuto o meno, ovvio) |
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