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Non sopporto le mie foto.


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avatarjunior
inviato il 09 Dicembre 2023 ore 22:29

ciao, penso che capiti un po' a tutti prima o poi di avere momenti come il tuo, vuoi perché si fanno uscite senza meta, magari sempre negli stessi posti e ti ritrovi con la stessa foto anno dopo anno, oppure perché si persiste in determinate scelte fotografiche, o... tanti altri motivi.

A volte può far bene una pausa, uscire senza macchina e guardare il mondo con gli occhi una, due, dieci volte.

Oppure, o anche, cercare una situazione differente, provare tecniche e soggetti mai sperimentati prima, insomma mettersi in gioco, ma cercando la situazione o creandola.

Fare macro se non si è mai fatta, foto alle stelle, still life, uso del flash, foto a eventi sportivi, a eventi teatrali, concerti, ecc...

uscire dalla propria zona di comfort spesso aiuta. ma anche una pausa, che con la "bulimia" che ci ha colti tutti quanti con l'arrivo del digitale e dei socila network, può farci disintossicare per poi tornare con rinnovato interesse. Allora, però, devi evitare di tornare quello che sei ora cercando, appunto, di uscire dal sentiero che hai tracciato per fare altro.

Non credo esista una ricetta valida per tutti, devi un po' lavorare su di te...

avatarsenior
inviato il 09 Dicembre 2023 ore 22:35

Dopo Cetto, Scatto Laqualunque

LOL

avatarjunior
inviato il 09 Dicembre 2023 ore 22:50

In tutta onestà ci sono scatti molto belli nella tua galleria,alcuni non hanno carattere(a mio modesto parere)come la signora seduta che si pulisce i piedi,poi per non appesantire l'immagine eviterei le cornici,bianche o nere che siano,lascia la foto più naturale possibile,oppure alcune trasformazioni in bianco e nero che non rendono giustizia allo scatto originale.
Il bianco e nero è un arte ,credo,più difficile degli scatti a colori.
I tempi sono cambiati,con le pellicole dovevi essere un guru della fotografia x portare a casa scatti buoni.
Oggi il digitale ci aiuta in un certo senso,si ha la possibilità di scattare centinaia di foto per portarne a casa una decente....e allora scatta amico mio,scatta più che puoi,elimina le brutte,fai una scrematura,avrai un piccolo album alla fine dei conti,ma ripercorrendolo ti accorgerai che qualcosa di buono c'è.
E comunque ti ripeto....ho visto molto,ma molto di peggio!

avatarsenior
inviato il 09 Dicembre 2023 ore 23:01

@Maurizio. Ai tempi della pellicola insegnavano la previsualizzazione; ovvero immagini una fotografia, e poi cerchi di realizzarla. Oggi si opera con quella che io definisco "la pesca a strascico". Altri: "andare al tiro a segno con la mitragliatrice". Personalmente sono BEN contento di aver imparato con il primo dei due sistemi! IMHO, ovviamente! GL

avatarsenior
inviato il 09 Dicembre 2023 ore 23:19

"nel dubbio io scatto lo stesso e casomai poi cestino allegramente, senza piangere"

Nel dubbio, quando penso che da uno scatto ci si possa cavare qualcosa, non quando so già che non ne uscirà nulla. Ripeto, questa cosa qua si faceva già ai tempi della pellicola, lo scriveva Feininger (che non era esattamente l'ultimo arivato) e poi quante volte si è parlato di "tre foto buone su rullino da 36" come media accettabile?
Poi se si è dei maghi della previsualizzazione si può anche fare diversamente, ma mi piacerebbe proprio uscire a far foto con quelli che dicono "ah, io faccio solo foto meditate" e poi poter vedere non le foto che mettono in galleria, ma tutti gli scatti che hanno realmente fatto nella giornata, ovviamente senza che possano cancellare al momento.
Berengo Gardin, che anche lui non era proprio un def1ciente, diceva, esaminando i provini dei suoi scatti, che tra quelli di uno stesso soggetto in genere l'ultimo era il migliore, quello che poi magari pubblicava: il che significa che non faceva neppure lui click soltanto una volta per ogni foto buona.

avatarjunior
inviato il 10 Dicembre 2023 ore 7:43


Purtroppo (o per fortuna) viviamo in un mondo iperconnesso e autocelebrativo, siamo sempre in confronto con gli altri. Questo può aiutare a migliorarci ma anche a distruggere la nostra confidenza.
Ad ogni modo provo a darti qualche consiglio, qualcosa è già stato detto.

Prima di tutto considera che anche i "grandi" fotografi, hanno fatto un sacco di fotografie prima di avere lo "scatto". Leggevo ad esempio che Tren Parke per ottenere una foto che c'è nel suo ultimo libro ha scattato 100 rullini prima di averla. (ok foto molto particolare). Ma se guardi per dire Cartier Besson, i suoi contact sheets, vedi che per ogni scatto famoso ne ha presi almeno 10-15 prima di avere la foto. Molte volte poi anche tramite crop e quant'altro. Questo per dire due cose. Anche i grandi fotografi scattano a raffica e poi selezionano un limitato numero di scatti. Berengo ha nel suo archivio qualcosa come 1 milione di scatti...e quanti ne abbiamo visti? Cosi un po' tutti.
Comprati libri di fotografi che potrebbero interessarti, sia famosi che no, per imparare a guardare il mondo con altri occhi. Questa è stata una scuola per me importante. Fotografi anche diversi tra loro, per ampliare l'orizzonte. Io ad esempio passo da Rinko Kawauchi, a Todd Hido, Yasuhiro Ogawa, Trent Parke, ad autori sconosciuti pubblicati da Setanta Books, etc e poi il mio libro preferito Landscapes di Don McCullin e Holga di Kenna. Non ho una libreria vasta, forse 40-45 libri...ma sono li e me li guardo quando cerco di "ripartire" con la foto.

Un consiglio che ti hanno già dato è quello di cercarti uno "stile/genere". Io vado un po' più in là, cercati un tema. Nel senso...io fotografo sia street che landscape, che natura (oltre che la famiglia)...però ad esempio ho scelto da anni, da quando usavo ancora pellicola, il bianco e nero. Ho pochissime foto a colori. Già scegliere colori o BN ti aiuta a guardare al mondo con occhi diversi. Ti specializzi cosi in due modi, da un lato proprio nel guardare il mondo. Un conto il BN e un conto a colori. Cerchi cose diverse. Dall'altro nella PP, un conto il BN e un conto colori. Io ho riniziato a fotografare 5 anni fa, dopo un burn out, come terapia. Avendo preso una digitale ho il lusso di scegliere in PP se BN o colori, alla fine ho visto che è sempre BN perchè cerco foto in BN. Tornando ai libri, però guardo foto sia a colori che in BN perchè è importante per l'ispirazione e imparare ad esempio la composizione.
Quando parlo di tema è un "sentimento" che cerchi di dare tramite le tue foto. Io ho un po' questi sentimenti da "romantico" (nel senso del periodo storico del romanticismo), quindi un po' questa solitudine, malinconia, fragilità, etc...e cerco per quanto posso di metterla dentro le foto. Un po' come anche la filosofia del Wabi-Sabi...quindi non ricerco la perfezione tecnica nella foto. Ecco quindi perchè ad esempio Holga di Kenna o Landscape di McCullin sono i miei preferiti. Aggiungo anche Bright New World di Hido o quasi tutti i libri di Ogawa. (o l'ultimo di Parke).

Ultima cosa che potrei consigliarti è da un lato stampare, perchè quando hai tra le mani gli scatti puoi capire di più. Dall'altro di crearti dei libri anche solo digitali, dove fai delle sequenze. Il problema oggi è che siamo nella maggior parte dei casi, IG dipendenti, quindi lo scatto e via. Ma per crescere è importante creare sequenze, perchè cosi crei un tema, uno stile. I vari fotografi che seguo su IG hanno tutti uno stile e un tema ben definito. Non è facile.

L'importante però alla fine di tutto è che tu cerchi di divertiti nel momento dello scatto. Alla fine è un hobby, non è il tuo lavoro, non metterti in confronto con altri, ne qua ne sui social. Pensa che la foto può darti un po' la visione che hai del mondo che ti circonda. E si meno severo con te stesso. La perfezione non esiste. Te lo dice uno che è andato in burn out cercando proprio quella nel suo lavoro accademico.

avatarsenior
inviato il 10 Dicembre 2023 ore 10:30

Prima di tutto considera che anche i "grandi" fotografi, hanno fatto un sacco di fotografie prima di avere lo "scatto". Leggevo ad esempio che Tren Parke per ottenere una foto che c'è nel suo ultimo libro ha scattato 100 rullini prima di averla. (ok foto molto particolare). Ma se guardi per dire Cartier Besson, i suoi contact sheets, vedi che per ogni scatto famoso ne ha presi almeno 10-15 prima di avere la foto.

Vero, ma con una piccola differenza, loro scattavano parecchio ma sulla medesima scena e non alla rinfusa giusto per scattare e poi vedevano cosa usciva. Ad esempio anche Robert Frank nel progetto "the americans", la fotografia dell'autobus, quella pubblicata è stata scelta su una raffica di x scatti...ma il soggetto era quello. Quindi, se non c'è luce buona o una scena talmente significativa non si mettevano di certo a scattare così tanto per;-).
Questo per dire due cose. Anche i grandi fotografi scattano a raffica e poi selezionano un limitato numero di scatti. Berengo ha nel suo archivio qualcosa come 1 milione di scatti...e quanti ne abbiamo visti? Cosi un po' tutti.

Esatto, scatti a raffica su un soggetto o una scena ben precisa, non scatti singoli fatti qua e là quindi anche se avessero fatto raffiche di 100 scatti per sceglierne 1 è pur sempre legato alla scena/soggetto non sono 100 scatti spaiati giusto per scattare.
cercati un tema.

Concordo, aggiungendo, inizia ad imbandire un tuo progetto, qualsiasi, dalla vita del salumiere del quartiere, al racconto di un fatto di cronaca...scegli tu.
Ma per crescere è importante creare sequenze, perchè cosi crei un tema, uno stile.

Parole sante.

avatarsenior
inviato il 10 Dicembre 2023 ore 14:15

Per chiarire meglio quanto ho scritto prima: io, per primo, ho sempre concordato con il consiglio, dispensato a piene mani da "Progresso Fotografico"/"Tutti Fotografi", dei 3 (scatti scelti) su 36! Ciò non confligge affatto, secondo me, con la previsualizzazione dello scatto: immagino una fotografia, e "provo" QUALCHE variante all'ipotesi di partenza (soprattuto in analogico -diapositiva- dove espressioni delle persone, esposizione, e M/F si controllano SEMPRE a POSTERIORI!!!), come dice qui sopra, l'amico Miky (" ... loro scattavano parecchio ma sulla medesima scena e non alla rinfusa giusto per scattare e poi vedevano cosa usciva.").
Prova del nove: quanti fotografi, anche professionisti celebri e famosi, vendevano macchine "usate-come-nuove/tenute MANIACALMENTE" che, in 6 (SEI) mesi (MESI), avevano accumulato 40,000 "cicli di funzionamento"? Sui mercatini, OGGI, non sono un'eccezione!
Quanti fotografi tornavano da un matrimonio con 4,000 scatti (o giù di lì) sulle sk, anzichè i canonici 250 (ed anche MENO!) circa?
GL

avatarsenior
inviato il 10 Dicembre 2023 ore 18:44

Quanti fotografi tornavano da un matrimonio con 4,000 scatti (o giù di lì) sulle sk, anzichè i canonici 250 (ed anche MENO!) circa?
GL
***********************

Oddio Gianni... 4.000 scatti a un matrimonio?
Ma questo è uno che si contiene!
C'è un fenomeno qui che a un "evento", un saggio di danza credo o qualcosa del genere, di scatti ne ha fatti 15.000, leggasi QUINDICIMILA... in tre ore!

avatarsenior
inviato il 10 Dicembre 2023 ore 19:21

Eeeek!!!

Forse era il matrimonio di Carlo e Camilla?Confuso MrGreen

avatarsenior
inviato il 10 Dicembre 2023 ore 19:39

15.000?azz e io che pensavo di aver scattato tanto quando in 8 ore feci 430 scattiEeeek!!!

avatarsenior
inviato il 10 Dicembre 2023 ore 20:08

Stessa media mia, a seconda dell evento e delle ore vado dai 150 minimi ai 450 massimi, che poi è la durata massima della mia batteria. Quando si scarica è come quando ti finisce il rullino, fine dei giochi e si torna a casa

avatarsenior
inviato il 10 Dicembre 2023 ore 20:45

senza offesa nemmeno io sopporto le mie, ma in galleria hai 300 foto.
e se le sopportavi quando ne mettevi? MrGreen

avatarsenior
inviato il 10 Dicembre 2023 ore 22:14

Cmq se sei stufo di fotografare la tua attrezzatura puoi sempre donarla, già sai..... ;-)

avatarjunior
inviato il 11 Dicembre 2023 ore 12:32

Io non ho ben capito lo spirito del post, visto che tra l'altro l'autore non interviene da 4 pagine.
Non ti piacciono le tue foto, non farle.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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