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Risolvenza obiettivo vs densità del sensore vs dimensione dell'immagine (confronti con mtf)


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avatarsenior
inviato il 06 Dicembre 2023 ore 10:00

Il titolo del thread mi pare un po' fuorviante Leonardo, perché la Risoluzione dell'obiettivo non è in contrapposizione, o in antitesi - VS appunto - con la "densità", quindi la Risoluzione, del sensore, semmai lavorano in sinergia... visto che insieme determinano la nitidezza dell'immagine ripresa.

avatarsenior
inviato il 06 Dicembre 2023 ore 10:08

Sì gli smartphone hanno Nyquist alte, ma quello che manca sono obiettivi che riempiono questi sensorini in termini di lp/mm e soprattutto ci mancano quasi sempre dettagli fitti nello spazio oggetto che esigono alte lp/mm.

Concordo, è scritto bene anche qui :
it.wikipedia.org/wiki/Risoluzione_angolare
Calcolo semplice sui miei teleobiettivi :
1) Sony 200-600 diametro 90 mm
2) Sony RX100M6 diametro 23 mm
3) smartphone diametro 4 mm
Se con l' obiettivo 200-600 distinguo una persona a 4 Km
con la Sony RX100M6 distinguo una persona a 1 Km (1022m)
con lo smartphone distinguo una persona a 177m
Quindi con la fotocamera posso stare ad una distanza notevolmente superiore ( 22 volte ) rispetto allo smartphone per ottenere lo stesso risultato.
Ora vendono degli smartphone da 200 Mpixel , che sono inutili se abbinati ad un teleobiettivo di diametro 4 mm.
Ormai la tecnologia degli smartphone ha raggiunto i suoi limiti, secondo me non potrà mai raggiungere la qualità di un teleobiettivo di una compatta, le leggi fisiche non si possono cambiare, il diametro del teleobiettivo è la cosa più importante per la sua risolvenza.
Bisogna evitare di spendere molto in oggetti che sono troppo sottili per farci stare una buona fotocamera.
Inoltre non esiste nessuno smartphone con un mirino elettronico EVF con diottrie regolabili in modo da vedere immagini molto più grandi, con l' EVF ingrandisco l' immagine fin che basta per la messa a fuoco manuale, con il Focus Peaking attivo.
Con lo smartphone devo mettere gli occhiali per distinguere l' immagine sul piccolo schermo.
Bisognerebbe essere miopi per vedere bene l' immagine sullo smartphone senza occhiali.
D' inverno, sulla neve i riflessi sullo smartphone mi impediscono una buona visione, è molto migliore il mirino elettronico EVF delle vere fotocamere.

avatarsenior
inviato il 06 Dicembre 2023 ore 11:04

Manca il concetto di fotogramma, scontato per chi fa o proviene dalla fotografia analogica.
Anche in un sistema ideale, limitato solo dalla diffrazione, quello che conta in fotografia non sono le linee/mm, se si vuole ragionare in questi termini, ma il numero di linee x lato dell'immagine.
Avendo lo smartphone un sensore di lato molto piccolo ed il suo obiettivo un diaframma molto piccolo...sara' sempre limitato dalla natura ondulatoria stessa della luce, anche si trovasse una lente perfetta ideale (zero aberrazioni).

avatarsenior
inviato il 06 Dicembre 2023 ore 11:51

Val la domanda è: perché un sensore più piccolo risolve di più di uno più grande con lo stesso numero di pipsel?
È chiaro che, se ignori la lente e quindi il suo ingrandimento, avrai più punti di campionamento nella stessa area e quindi più definizione *per unità di superficie*, ma quello non è un sistema fotografico completo. Hai estrapolato una formula da un contesto più ampio, uccidendo importanti condizioni al contorno.
In realtà, come abbiamo già visto con le MTF, sarà il sensore più grande a lavorare meglio o al massimo, ignorando la lente (ma non il suo ingrandimento!!!), uguale.

avatarsenior
inviato il 06 Dicembre 2023 ore 12:00

@Simone difatti le MTF50 dei vari siti che usano Imatest citano LW/PH con PH convenzionalmente il lato corto.
A parità di lp/mm è ovvio che una FF mette giù 1.5/1.6 volte più dettagli di una aps-C.
Non sono le lp/mm (una grandezza intensiva) a essere importanti. Sono il numero di dettagli raccolti da un certo sensore (grandezza estensiva). Per cui 20 Mpx FF e aps-C non sono la stessa cosa.
In particolare uno che non ha idea di cosa sia la risoluzione propriamente detta (lp/mm a MTF9, per intenderci) può però affermare che 20 Mpx FF sono capaci di mettere giù 20 Mpx tutti contenenti frequenze di Nyquist al MASSIMO (assoluto).
Poi interviene lo spazio oggetto. Si può avere un obiettivo ultra-risolvente, ma se una scena non ha dettagli fini la resa (in numero di dettagli) è quella che è.
Nel caso virtuale in esame qui abbiamo 2 Mpx FF con frequenze massime 24 lp/mm. LW/PH=2*24*24=1152 linee (non lp!).
Il crop invece ha lato corto 24/4.6=5.22 mm. Per arrivare a 1152 linee deve avere 111 lp/mm, a questo punto a MTF(sensore)=64. Ma il 2300 mm non ha bisogno di 111 lp/mm, bastano 24 lp/mm per andare in pari, sempre con MTF64 del sensore.
La situazione è che i due sensori hanno la stessa MTF a Nyquist (per definizione).
È molto più realistico che il 2300 mandi al sensore 24 lp/mm piuttosto che il 500 mandi al 42 Mpx 111 lp/mm. Il motivo è che non ci sono dettagli particolarmente fitti nel ritaglio.
Simuliamo 10 lp/mm per il 2300 e 46 lp/mm per il 500: escono MTF93 uguali per i due sensori.
Sulla carta sembra un pareggio virtuale con più probabilità di rompere la parità da parte del 2300 mm.
Evidentemente mi sono fidato di più dei mie stanchi occhi che della teoria, una bella lezione!Cool

avatarsenior
inviato il 06 Dicembre 2023 ore 12:23

@ Valgrassi Finalmente c'e' accordo Sorriso
aggiungo solo che, se mtf sensore puo' essere teoricamente predetto (lo sapete fare meglio tu, lollus e altri), mtf obiettivo e' il classico caso di variabile sperimentale. Non si puo' escludere che il 2300 mm, ammesso esistesse, sia un fondo di bottiglia, sia sporco o abbia qualche difetto

avatarsenior
inviato il 06 Dicembre 2023 ore 12:38



MrGreen


avatarsenior
inviato il 06 Dicembre 2023 ore 15:41

Qualche tempo fa ho sentenziato a botta sicura (secondo me) che fosse impossibile emulare (nel senso di arrivare a due immagini identiche) un 200 mm partendo da un 20 mm. Avevo modo a cavalletto di verificare il tutto.
In quella occasione mi ha aperto gli occhi Rowlands col suo capitolo sulle equivalenze.
Non sapevo che si può parlare seriamente di equivalenza solo focheggiando all'infinito e portando in pari i diametri di apertura dei due obiettivi.
Sul 20 mm potevo chiudere a f/2.8 e il diametro risultava 7.14 mm per cui il 200 mm doveva essere chiuso a f/28.
Avendo a disposizione uno zoom che arrivava a f/32, mi sono convinto dell'idea di Rowlands.
Ovviamente si riferiva alla immagine da infinito ai piedi del fotografo.
In sostanza era il criterio di Merklinger applicato impropriamente, ma pur sempre valido. Impropriamente perché Merklinger esige che il diametro sia al massimo sui 3-4 mm in un grandangolo, qui si era ormai a 7.14 mm.
Se il Nikkor AF 20/2.8 fosse stato un ultramoderno 20/1.4, allora il diametro diventava 14.28 mm e il 200 mm andava chiuso a f/14. Quindi un 20 mm poteva dare un'immagine indistinguibile da un 200 mm in condizioni al contorno particolari e la mia convinzione della impossibiltà della emulazione non era vera al 100%.
Nel caso presente abbiamo il 500 mm chiuso a f/5.6, ossia un diametro pari a 500/5.6=89 mm. Sul 2300 doveva essere (per un'equivalenza perfetta) un 2300/89=f/26 ancora possibile.
La debolezza di Merklinger è la diffrazione e f/26 non è il massimo. Però ho sparato dei f/32 con telezoom su 1" e non posso mangiarmi la coda, visto che un tele spinto ammorbidisce l'impatto della velatura da diffrazione.
In definitiva mi sono convinto di avere intuito fisico perché alcuni qui postano frescacce insostenibili all'esame del buon senso, ma vederci di più di un cieco di Sorrento non implica vederci perfettamente!Eeeek!!!

avatarsenior
inviato il 06 Dicembre 2023 ore 18:27

Perdonate la domanda terra terra.
Questa bellissima immagine di Raffaele72 è stata fatta con un sensore da 1/2.3" e mega zoom 24/3000.
2000 eq. a f 6.3. Mano libera...
Tenuto conto di tutto, non è meglio di quanto ci si potrebbe immaginare?



www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=4242771

avatarsenior
inviato il 06 Dicembre 2023 ore 18:35

Quella foto lì è quasi statica ed è stata scattata con pieno sole, in un caso simile va bene quasi tutto. La post produzione che esaspera la nitidezza purtroppo la rovina.

avatarsenior
inviato il 06 Dicembre 2023 ore 18:43

Perdonate la domanda terra terra.
Questa bellissima immagine di Raffaele72 è stata fatta con un sensore da 1/2.3" e mega zoom 24/3000.
2000 eq. a f 6.3. Mano libera...
Tenuto conto di tutto, non è meglio di quanto ci si potrebbe immaginare?


Si è ottima.

Output 'soli' 6mpx comunque.

Fatta con un formato superiore, alle stesse condizioni, sarebbe stata sicuramente superiore per dettaglio, sfumature, grana.

avatarsenior
inviato il 06 Dicembre 2023 ore 18:48

Si, in effetti piena luce e postata a 6mpx.

avatarsenior
inviato il 06 Dicembre 2023 ore 21:59

Questo articolo è fondamentale.
www.lensrentals.com/blog/2017/10/the-8k-conundrum-when-bad-lenses-moun
Nel 2017 Brandon Dube era un Graduate Student in un programma di Ph.D. Adesso lavora alla NASA e ha diritto di essere chiamato dr. Dube perché è un Ph.D. fatto e finito. Le ottiche che ha collaborato a progettare sono su Marte.
Purtroppo non compare più sul Forum tecnico DPR dove aveva contribuito numerosi post di frontiera sotto il nome Airy Discus (cfr.). Aveva trovato sotto DPR interlocutori al top che gli avevano dato filo da torcere perché il ragazzo era abbastanza abrasivo allora.

avatarsenior
inviato il 07 Dicembre 2023 ore 9:37

Se ti conosco un pochino caro Valerio ll tuo pensiero può riassumersi in questo: per quanto scarso possa essere un obiettivo esso renderà sempre meglio se abbinato a un sensore di ottima qualità.

E io non posso che essere d'accordo.

avatarsenior
inviato il 07 Dicembre 2023 ore 10:34

Brandon Dube aveva progettato il banco ottico che Cicala ha chiamato OLAF (misura obiettivi con focale più corta di 300 mm, inutile cercare il ns. 500 mm Sony).
Come è comprensibile, attacca le misure Imatest (la famiglia Koren proprietaria è di discendenza ucraina, incidentalmente) notando correttamente che se usi corpi con un numero di pixel diversi i risultati non possono essere uguali.
Per cui mi è sorto il dubbio se MTF50 citato in queste misure Imatest in rete sia MTF(ottica) o MTF(sistema).
Qualcuno lo sa?
Ad un certo punto ho trascritto una relazione che lega ottica e sensore.
Ho usato per le due ottiche f/5.6. Prima che qualche ingenuo ci caschi: f/5.6 su un 2300 mm a rifrazione (non un catadiottrico) corrisponde ad almeno una lente di diametro 2300/5.6=410 mm. Non molto maneggevole si direbbe, ma non è questo il punto altrimenti la discussione si arenava alla prima riga.
Quello che interessa a noi è applicare la formula base al 2300 mm e dividere R(eq) per 4.6.
A che f/? Come vorrebbe Rowlands: f/28.
Esce: R(eq_2300mm)=35.21/4.6=7.65 µm, da confrontare con R(eq_500mm)=7.30 µm per il 500 mm, sostanzialmente un pareggio.
Per dividere per 4.6 bisogna che l'angolo di campo sia in relazione lineare con la focale. La diagonale la prendiamo come 43.27 mm (corrisponde a un 24x36mm in cifra tonda, cosa che il corpo Sony non è ma il ns. sensore vituale potrebbe essere).
Calcoliamo l'angolo coperto sulla diagonale del 500 mm: viene 0.086486051 in radianti sulla mia Sharp.
Se la relazione fra gli angoli è lineare con la focale possiamo azzardare 0.018801315 rad per il 2300 mm virtuale.
Controlliamo: 0.018812488 rad, lo scarto è sulla quinta decimale!
Ho citato la storia dell'angolo in funzione della focale a parità di sensore perché un simpatico NoVax (che mi ha predetto guai seri per avere fatto due Pfizer e un Moderna) era convinto che se sostituisci un 50 mm con un 25 mm raddoppi l'angolo coperto sulla diagonale. No. La linearità con le lunghezze focali c'è ad angoli stretti, cioè x piccolo.
Per dire a che livelli può arrivare un NoVax autodidatta!Eeeek!!!
Quando cè di mezzo sen(x) (qui compare in tg(x)), lo sviluppo in serie parte da x seguito da potenze di x, per cui quando x è piccolo tg(x)~=x!;-)

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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