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Ma LOL. Giochiamo a rimbalzare quindi? Che vuol dire cosa ti hanno insegnato? Mica uno legge filosofia e la impara come le ricette di cucina. Solo quelli sopra hanno scritto talmente tanta roba e diversa fra loro che sarebbe una barzelletta parlarne qua in un forum con gente a cui non frega nemmeno di leggerle certe cose. Ma poi, detto sinceramente, dopo che nell'altro thread si è addirittura dovuto palesare come l'arte sia in gran parte stimolata da "conflitti esistenziali" ed anzi, addirittura qualcuno (come te?) trova risposte in Dio...mi chiedo da dove arrivi la spocchia di perculare con tanta convinzione.
Lo scorso anno, non leggevo nulla di filosofia o sociologia dai tempi del liceo e dell'università (molto tempo fa, ahimè), ho seguito il consiglio di qualcuno proprio qui su Juza e ho cercato di approfondire il tema del paesaggio nella trattazione dal punto di vista della filosofia (Rosario Assunto era uno dei nomi usciti nella discussione, discussione che non riesco a ritrovare con la funzione ricerca che a me pare non funzioni proprio). Morale della favola mi vado a prendere un manuale che mi sembra fare al caso mio, mente arrugginita, età avanzata, passione filosofica scarsa, ma il manuale ed una conferenza del suo autore su Youtube sembrano essere alla mia portata oltre ad avere il pregio di contenere anche dei testi originali degli autori.
Tutto questo per dire che il testo originale di Rosario Assunto ed alcune cose di Kant che mi sono dovuto andare a rileggere nell'occasione non mi sono sembrate chiare per nulla dal punto di vista teoretico, sarà un limite mio non dico di no, quando non capisco per prima cosa dubito di me. Fatto sta che gli altri autori inclusi in quella antologia sono di una chiarezza limpida. Profondità ed incomprensibilità vanno a braccetto? o forse la supercaxxola copre le magagne del pensiero? Ecco, quando la filosofia si fa più filosofica mi scatta una sorta di prevenzione e riaffiora la diffidenza dei tempi del liceo mitigata dal dubbio che non sia io in grado di comprendere.
16 EUR in formato digitale, si può fare. Ti è servito? Lo consiglieresti? Rombro la storia dei conflitti esistenziali è un'altra superc4zzola. Io ho un'ipotesi molto più semplice su chi fa certi discorsi ma la tengo per me.
È una supercàzzola per te e per i vari Caldani perché evidentemente siete persone estremamente quadrate e non ne avete mai vissute nemmeno in prima persona. Ma ti do una notizia: fuori dal vostro raggio mentale/visivo esiste un universo :)
Estetica e paesaggio mi è sembrato un buon testo che riassume molto chiaramente come è andata evolvendo l'idea di paesaggio. Ovviamente è manualistico ma a me è sembrato che d'Angelo metta in chiara luce i punti principali, io sono uno che ha bisogno di sintesi e lì è eseguita molto bene.
In questo video di trova un po' il filo conduttore delle idee espresse nel libro, sintesi della sintesi. Ti posso mostrare la copia dell'indice dei testi degli autori, ogni testo è accompagnato da una introduzione-spiegazione del D'Angelo, introduzione che, nel caso di Assunto, mi è stata necessaria per tradurre in termini comprensibili al mio limitato ingegno (con il che è stato messo un altro tassello all'immagine che mi son fatto dei professori-pensatori italiani come tendenzialmente supercaxxolari a fronte degli anglofoni estremamente chiari, chiarezza e profondità di pensiero non possono andare a braccetto?)
Lollus che te li leggi a fare? Non credo possa migliorare le tua fotografie, o no? Una delle cose che mi hanno sempre incuriosito è il fatto che un fotografia imperversi il tema delle regole compositive; intendiamoci, non che la composizione non sia importante ma è degno di nota il fatto che ci sia un numero spropositato di manuali fotografici dedicati al tema mentre mi sembrano del tutto assenti manuali del genere dedicati alla pittura. All'Accademia di Brera non esisteva un insegnamento o un libro di testo sull'argomento pur essendo fondamentale per il pittore, probabilmente il tema viene trattato in altro modo. Per farla breve tempo fa decisi che mi sarebbe stato utile approfondire l'argomento e per farlo non mi rivolsi ai soliti manuali alla Michael Freeman ma pensai che fosse assai più utile andare direttamente alla madre di tutte le trattazioni, allo scritto più citato in argomento, "Arte e percezione visiva" dell Arnheim. Sono passati pochi anni e penso di non ricordare una virgola di quel che lessi, di più, penso che non mi sia assolutamente servito a nulla ai fini utilitaristici del miglioramento delle mie foto. Anni fa una mia insegnante di liceo ci disse che Cultura è quel che ci rimane dopo aver dimenticato tutto: ecco, sono contento di avere letto Arnheim per un accrescimento della mia cultura che in economia si definirebbe "marginale".
Ah ah anch'io dimentico moltissimo e mi stupisco sempre quando qualcuno cita questo e quello a memoria (in realtà credo che usino il web). Per lavoro devo leggere molto e molto spesso (non libri di arte e cultura ma volgarissimi manuali o articoli su come fare una certa cosa) e se dovessi ricordarmi tutto a memoria sarei un mostro. Credo che il cervello metta via le cose che non servono, in qualche cassettino un po' più nascosto. "Arte e percezione visiva" credo di averlo, mi sa che è quello coi quadrati col pallino dentro in diverse posizioni, un libro utile.
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