| inviato il 24 Settembre 2023 ore 22:53
@Lollus Non mi trascinerai nel girone dantesco delle equivalenze, vade retro!!! |
| inviato il 24 Settembre 2023 ore 22:57
Mai! |
| inviato il 24 Settembre 2023 ore 23:07
@Signessuno Non so. A distanza di soli 70 anni dall'uscita, qualche anno fa ho preso una 500 c/m. Avevo abbandonato l'analogico a inizio anni 2000 e ripreso a scattare nel 2016 in digitale. Sempre molto amatoriale. La pellicola della hasselblad non sfigura rispetto alla resa finale del digitale, stampa vs stampa ovvio. Certo, è un'altra cosa. La Minolta 7000 che avevo, al tempo proposta come un manufatto alieno pervenuto sulla terra con una cometa, non regge minimamente il confronto. E penso anche tutte le altre 35mm del tempo. Questo col 150 f4, che è proprio entry level. |
| inviato il 24 Settembre 2023 ore 23:12
@Jean, perdona ma temo ti sia sfuggito il senso del mio intervento. Cosa c'entra una 35mm a pellicola? Soggetti in movimento? |
| inviato il 25 Settembre 2023 ore 1:19
La dimensione certo che conta. Ho la gfx100s e non tornerei più indietro. Ovviamente altri mezzi (a partire dal telefono) hanno altri pregi, come portabilità e peso. Ho l'iPhone 13 (prima il 12pro, ahimè me lo hanno rubato) e gli riconosco la capacità di attribuire colori affascinanti in certi contesti nei quali le macchine fotografiche di base (intendo dire: prima di fare una adeguata post produzione) danno colori scialbi (es. foto al tramonto). Inoltre la comodità di fare foto panoramiche con l'iPhone è impareggiabile. Per quanto riguarda la qualità di immagine, l'iPhone lo trovo semplicemente pessimo: introduce distorsioni inaccettabili, e le foto viste su schermo grande e serio mi piacciono poco. Il 4/3 non l'ho mai provato e non mi esprimo: ha avuto un certo successo commerciale quindi deduco che nel complesso funziona bene. Come qualità di immagine però non può essere pari ad un medio formato (Fuji, o ancora di più phase one): il rapporto segnale/rumore e la quantità di informazioni acquisite sono diverse. In pratica, basterebbe fotografare le stesse cose o trovare su internet dei file di confronto: se poi uno la differenza non la vede, pazienza |
| inviato il 25 Settembre 2023 ore 7:20
Era rispetto al post delle 22.46. |
| inviato il 25 Settembre 2023 ore 7:53
Be ci mancherebbe altro, che il sensorino 4/3 possa avere la stessa qualità immagine di un medio formato. Come detto da qualcuno il confronto puramente tecnico tra i sensori o i sistemi ottici é scontato, é ovvio che più grande il sensore meglio é. Non solo per il sensore ma per il motivo citato prima cioè più grande é il supporto sensibile meno sono stringenti i requisiti di risolvenza dell'ottica perché c'è più ingrandimento ecc. Però, io non andrei in giro in vacanza con un corredo GFX, e non faccio mostre con stampe enormi da guardare al centimetro. Per cui mi posso pure accontentare del sensore piccolo con ottiche buone, uso i migliori software di denoise e correzione per tirare fuori il massimo, salvare il salvabile diciamo. Estendere il range operativo il più possibile. Per usi non troppo esigenti come stampe piccole (o stampe grandi da osservare ad una distanza da poster, non con la lente), visione casual su una TV o simili, anche il sensorino, se ben trattato, basta e avanza per molte situazioni fotografiche. Chiaro che se si é appassionati dello sfuocatone f1.0 in ogni foto bisogna andare su sistemi grandi. Ma non é questo il caso di molti, ognuno deve guardare le proprie esigenze e valutare se "si può permettere" di convivere con i limiti del sensore piccolo. Altrettanto chiaro (almeno per me) che più il sensore é piccolo più diventa necessario lavorare in post con il workflow software migliore. I jpeg della macchina (almeno quella che ho io) per me già a iso800 sono inguardabili, o comunque suscettibili di un enorme miglioramento con il trattamento opportuno. Ed é peccato lasciarlo sul tavolo questo miglioramento. |
| inviato il 25 Settembre 2023 ore 8:00
ci sono crociate e crociate e modi e modi per portarle avanti. l'approccio "il mio è meglio di qualsiasi altra cosa" è stupido e sbagliato perchè siamo un campo completamente soggettivo con mille milla variabili che purtroppo si pensa di poter mettere su un banco di prova oggettivo Difficilmente si può ribattere a qualcuno che argomenta e soprattutto mostra risultati in linea con le proprie parole: mi confronto, per lavoro, quotidianamente con utilizzatori di qualsiasi sistema. alcuni hanno ragione oggettive e confermate dai propri risultati e necessità e in quel caso è veramente da sciocchi cercare di spiegare loro, senza nessun motivo, che dovrebbero passare ad altro ci sono tantisimi casi però in cui sento solo chiacchere al vento, persone che parlano di qualità, dimensioni di stampa, necessità qualitative stringenti e non hanno mai stampato oltre il 10*15 anche in questi casi è assolutamente inutile tentare delle crociate io l'unica crociata che porto avanti è quella di cercare di usare bene quel che ho, cercando di motivare, più che constringere. “ se poi uno la differenza non la vede, pazienza „ esatto, o forse, non ne ha bisogno |
| inviato il 25 Settembre 2023 ore 9:09
Il fatto è che oggi generalmente si usufruisce delle immagini per lo più in contesti dove le qualità dei sensori più grandi non vengono esaltate... L'abitudine a questo porta per la "massa" a un disinteresse per attrezzature che hanno anche dei costi rilevanti... |
| inviato il 25 Settembre 2023 ore 9:13
@Jean, appunto! cvd. @Ugo, boh perdonami, ma in oltre 30 anni di lavoro, io tutti questi utilizzatori di sistemi diversi dal FF, non li ho mai incontrati, ma mai, oh sarò sfortunato. Ovvio che non sto parlando di chi lavora con i privati, ed il suo workflow/mondo, inizia e termina all'interno delle sue 4 mura. Ma quando sono a fare eventi, di qualsiasi tipo (da competizioni mondiali di qualsiasi sport, dagli ADV, al reportage/red carpet, allo studio/moda, ecc.) in cui sei in team con altri fotografi da ogni parte del mondo, MAI visto qualcosa di "più piccolo" del FF e che non siano ammiraglie/top di gamma. Si va da Phase One, per le cose "tranquille" al FF per le situazioni "action" (e quasi sempre a noleggio quando c'è di mezzo una produzione). Anche perchè, quando hai un'assigment da un brand, non sai mai che uso ne faranno di tutte le immagini, che variano dall'uso social, alla cartellonistica da 6mt. passando per i cartelli vetrina o i cataloghi in A3, stampati da paura! Tu usi semplicemente il meglio che c'è tecnicamente disponibile in quel momento con l'AF adatto a quel tipo di riprese. PUNTO, FINE! Anche perchè devi poter affrontare qualsiasi situazione nel migliore dei modi e spesso il file deve essere pronto, così come esce, senza nessuna post! Ed ovvio, anche qui, non sto parlando del doppio lavorista/pensionato/amatore, che si fa 2/3 gare all'anno PAGANDO di tasca propria, da accreditato, ma di chi PROFESSIONALMENTE, quindi PAGATO, segue come unico lavoro, tutto un mondiale intero o realizza campagne per brand. |
| inviato il 25 Settembre 2023 ore 10:30
Perfettamente condivisibile i professionisti usano il meglio. Anche per il motivo che dici cioè vogliono il file già pronto in molti casi. Io sono un povero amatore mi interessa che l'attrezzatura sia la più piccola e invisibile possibile, e ho tutto il tempo di operare con i migliori software con comodo. Per cui un formato piccolo offre un ottimo compromesso. Valutando il sistema nel suo complesso. É ovvio che la qualità immagine sarà sempre peggiore. Peggiore ma sufficiente. Certo, nulla mi vieterebbe di partire dal medio formato o full frame con un bel trio di zoom pro f2.8 e usare comunque tutto quello che offre il software, ma di quella qualità stellare me ne farei davvero poco in quanto il sistema con il suo costo e ingombro non sarebbe per me gestibile. |
| inviato il 25 Settembre 2023 ore 10:34
“ Ovvio che non sto parlando di chi lavora con i privati, ed il suo workflow/mondo, inizia e termina all'interno delle sue 4 mura. „ quindi il professionista è solo quello che descrivi tu? tutto il mondo professionale che lavora con i privati non esiste? le stampe di 6 metri si sono sempre fatte, pertanto ho qualche perplessità in merito a queste affermazioni. E poi, in genere, per lavori grossi con agenzie e clienti per campagne importanti il cliente deve sempre specificare l'uso visto che i file non gli vengono ceduti per sempre, quindi dovrebbero essere realizzati. o sbaglio? cmq il tuo ragionamento è correttissimo. se le tue esigenze sono quelle di soddisfare brand multinazionali e agenzie di comunicazione che lavorano ad alti livelli. Ma il mondo del "professionale" è molto ampio, non è solo questo. pensiero mio, ovviamente |
| inviato il 25 Settembre 2023 ore 11:26
Non sono laureato in Fisica e forse semplifico le cose se dico che io sono arrivato alla conclusione che, se riduci ad un quarto le dimensioni del sensore ma moltiplichi per quattro la luminosità della lente, è ragionevole pensare di arrivare a risultati simili (a parità di condizioni, naturalmente: non bisogna confrontare una Full Frame di 15 anni fa con una M43 del 2023, né viceversa). Quindi, per quel che mi interessa (sfocato e nitidezza, per esempio), usare una Full Frame a 100mm con diaframma 5.6 "assomiglia molto" a scattare a 50mm con una M43 a F2.8. Il M43 sarà (tendenzialmente, con qualche eccezione) più leggero, ma io preferisco il FuFù perché - se voglio viaggiare leggero, mi posso dotare di una lente buia "da povery" come alcune lenti RF (24-105 non L, 100-400 ecc.) - se ho la libidine di una profondità di campo microscopica (e corrispondente sfocato), su FuFù posso attaccare mostriciattoli come gli 85mm F/1.2, i 105mm F/1.4 e simili, mentre se ho la stessa libidine su sensori piccoli... mi devo attaccare al tram, come si dice a Milano. Se qualcuno non contempla minimamente l'ipotesi di massacrare la profondità di campo ed enfatizzare lo sfocato, e vive benissimo con M43 e/o APS-C, sicuramente fa la cosa giusta per lui. |
| inviato il 25 Settembre 2023 ore 11:28
Certo Ugo, concordo e MAI detto che il mondo professionale sia solo il mio e la fotografia per privati non ne faccia parte! Ma capirai bene che ad una coppia di sposi gli puoi dare la qualunque, lato IQ, che manco se ne accorgono; mentre al gruppo Richemont, magari, anche no; che ti contano il diametro, uno ad uno, di tutti i "peli del chiulo"! Ti ho semplicemente riportato quello che vedo e tocco con mano da 30 anni, non facendo per fortuna (o per sfortuna probabilmente) fotografia per privati, ma solo assigment, ed assicuro che quasi mai (per non dire mai) si conoscono tutte le destinazioni d'uso delle foto, quando lavori per una produzione internazionale per ADV, NESSUN fotografo post-produce le foto, ma vi sono i retoucher della produzione/cliente stesso (perchè il mood lo decidono loro e non certo il fotografo chiamato solo a fare click dopo che gli art-director hanno deciso set, luci, ecc. sistemate ad hoc dagli assistenti). |
| inviato il 25 Settembre 2023 ore 11:41
@Signornessuno “ Basta vedere come rende un "modesto" RF 24-240 su FF a far passare per quasi inutile tutto il resto. „ Quindi è appurato che il "modesto" RF 24-240mm su FF va sempre meglio dei formati minori anche con buone ottiche, ad esempio, del 12-100 f4 Pro di Olympus? Corretto? Chiedo proprio per capire... Grazie! |
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