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Quanto "vale" lo scatto, quanto "vale" la post produzione?


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avatarsenior
inviato il 30 Agosto 2023 ore 8:32

Ad esempio su questo forum molti sono estremamente auto referenziali e giudicano secondo propri parametri estremamente soggettivi, ovviamente non c'è niente di male in questo.


Non esiste solo questo forum, ce ne sono a centinaia in tutto il mondo, tutti con lo stesso problema che è anche un non problema.

I parametri soggettivi possono essere contro producenti ma anche No.
Dipende sempre e unicamente in quale contesto ti muovi.
Social?
Professionale privato?
Professionale pubblico?

Sono rare le scuole che di base, fanno studiare l'Arte estetica classica.
E' già oro se ti insegnano la composizione, e non lo fanno tutte.
Ti ritrovi maestrini che lasciano tutto alla libera interpretazione, come se la base fosse il personalismo a priori, stabilendo subito che non c'hanno capito un kaiser.
Il personalismo lo metti in gioco dopo che sei diventato padrone delle basi.
Anche a livello personale basterebbe un piccolo sforzo per lo studio.
Ne gioverebbero in molti stabilendo subito le basi, incontestabili.


avatarsenior
inviato il 30 Agosto 2023 ore 8:45

“ quando guardo scatti di Salgado giusto x fare un nome,e sento questi due incapaci giudicare il lavoro di un grande maestro ,cadono i c.........i”
Sono andato alla mostra Amazzonia di Salgado e quanto allo sviluppo ti posso dire che chi ha fatto il lavoro ha rovinato gran parte delle foto di paesaggio applicando una chiarezza esagerata e facendo emergere aloni indegni per il livello del fotografo in questione.
Proprio Salgado dimostra come la PP sia importante in entrambi i sensi e che sebbene sia ovviamente al servizio del contenuto abbia un indubbio impatto nella riuscita finale dello scatto.
Condivido con chi ha scritto che una post ben fatta spesso richieda tempo proprio per evitare interventi grossolani e pacchiani.
Incidentalmente credo che anche i grandi possano essere criticati e sinceramente a mio parere Lea produzione di Salgado è complessivamente calata parecchio di qualità rispetto a qualche anno fa…

avatarsenior
inviato il 30 Agosto 2023 ore 9:29

I parametri soggettivi possono essere contro producenti ma anche No.

Concordo, proprio per questo do la priorità al progetto del fotografo, inoltre molti parametri oggettivi rischiano spesso l'eccesso di tecnicismo.
Piccola Provocazione: Anche il trucco delle Modelle è da considerarsi un "Fotoritocco" MrGreen

avatarsenior
inviato il 30 Agosto 2023 ore 10:00


Sono rare le scuole che di base, fanno studiare l'Arte estetica classica.
Il personalismo lo metti in gioco dopo che sei diventato padrone delle basi.

Ne gioverebbero in molti stabilendo subito le basi, incontestabili.


io questo punto di vista lo contesto.

Ne soffre l'arte , ma anche la tecnologia ne e' affetta.

insomma non stiamo facendo la millemiglia (dove le auto sono selezionate per eta' e precisi parametri costruttivi).

Il fatto di doversi rifare sempre alle regole passate e' un' opinione decisamente diffusa. Ma secondo me errata.

Senza voler in alcun modo denigrare le opere classiche, credo che per guardare avanti ci si debba staccare dalle regole.

E' un problema che ho incontrato spesso nel corso della mia vita lavorativa.

Faccio un esempio: immaginiamo di azzerare tutto. Ripartiamo dallo zero: natura e nessuna tecnologia.

Una persona qualsiasi dispone in natura di infiniti modi per bere: direttamente da una cascatella, con una foglia, il palmo della mano, un sasso concavo etc...

Arriva un artista e inventa il bicchiere di terracotta... pratico, igienico, solido. Diventa immediatamente "regola classica". Da quel momento nessuno piu' desidera utilizzare i metodi alternativi. Soltanto il bicchiere e' ammesso (in quanto regola classica).

Ovviamente, siccome tutti vogliono il bicchiere.. si inventa un metodo produttivo per fare i bicchieri in serie (il tornio da vasaio). Ma con il tornio da vasaio puoi produrre solo forme tonde... quindi vedrai soltanto piu' persone che bevono in bicchieri cilindrici MrGreen

Dopo parecchio tempo sorge la necessita' di conservare cibi e bevande. Si inventa l'anfora. che non e' la forma piu' efficace per sfruttare lo spazio di un magazzino, ma la forma che piu' soddisfa le "regole classiche". Sopratutto e' le forma piu facilmente producibile con il "tornio da vasaio" che e' stato costruito apposta per sfruttare commercialmente le "regole classiche".

Voglio dire... le regole classsiche esistono... vengono introdotte e rafforzate con l'uso della tecnologia che le sfrutta a giustificazione di un uso commerciale.
L'uso commerciale le trasforma in consuetudine e modo di vedere comune. Da quel momento l'arte non e' piu' arte ma commercio e consuetudine.

Se ci pensate... perche' tutti gli artisti veri muoiono in poverta'? Perche solo dopo che son morti si scopre che erano innovatori e le loro opere diventano inestimabili?.
Perche' mentre sono in vita producono opere innovative che escono dalla consuetudine e non c'e' ancora una struttura commerciale in grado di "venderle".
Nel tempo (nel frattempo loro muoiono di vecchiaia o di stenti) le loro opere vengono trasformate in "regole classiche" e la tecnologia se ne appropria rendendole "commerciali".

Per esempio.. chi ha detto che la foto di un uccello in volo debba necessariamente essere la riproduzione a fuoco di ogni singola piuma ? Lo dice la tecnologia, che ti fornisce mezzi sempre piu' sofisticati per ottenere una immagine che e' una martellata per il gusto e la sensibilita'.
Martellata, si.. certe immagini danno la sensazione di aver interrotto il volo di un uccello con un enorme, improvvisa, violentissima martellata che lo ha pietrificato in volo. Orribili, per chi ama la natura e non ama l'exploit tecnico di una attrezzatura fotografica.

Il volo di un uccello, forse e' altro. Forse la buona fotografia sta altrove...

vabbe ho fatto un pippone.. scusate...

avatarsenior
inviato il 30 Agosto 2023 ore 10:42

Per i like serve una bella immagine, ma non sempre foto bella , o interessante, coincide con bella immagine... diciamo che certe PP aiutano i "grafici da like".. oltretutto gli utenti dei social non è detto che vedano la foto oltre i colori accattivanti accentuati dagli smartphone. Come già scritto da qualcuno la PP fatta bene si nota si e no.

avatarjunior
inviato il 30 Agosto 2023 ore 10:43

E' un argomento molto vasto da sviscerare. Cercando di sintetizzare direi 50% scatto e 50% post.
Escludendo tutti i casi in cui i parametri cadono nel mezzo e l'immagine è semplice dove occorrono piccoli miglioramenti, quando la situazione è complessa, è necessario conoscere bene il proprio mezzo di ripresa e scattare con la cognizione di quello che poi si potrà fare e andrà fatto in post

avatarsupporter
inviato il 30 Agosto 2023 ore 10:52

Per i like serve una bella immagine, ma non sempre foto bella , o interessante, coincide con bella immagine... diciamo che certe PP aiutano i "grafici da like".. oltretutto gli utenti dei social non è detto che vedano la foto oltre i colori accattivanti accentuati dagli smartphone. Come già scritto da qualcuno la PP fatta bene si nota si e no.


Correttissimo. La prima domanda da porci è chi vedrà (o giudicherà) le ns foto. Se a giudicarle sono gli utenti dei social che guardano la foto 7x5cm su uno schermo illuminato è un conto, se guardi una stampa è un altro conto, dove l'eccessiva PP balza subito agli occhi. Sugli schermi allarghi la foto al 300% per vedere la nitidezza su una stampa alla giusta distanza la nitidezza diventa relativa. Quindi la risposte è: DIPENDE PER CHI FOTOGRAFI.

avatarsenior
inviato il 30 Agosto 2023 ore 10:52

Si Salt, condivido in parte quanto hai scritto.

Secondo me non è proprio così.
Abbiamo già un'immenso serbatoio culturale, non solo italiano.
Chi ci ha preceduto ha stabilito per natura, quelle basi insite nel nostro DNA che è la sequenza di Fibonacci, e sono state magistralmente materializzate su tela e pietra da millenni.
Perchè mai dovrei uscire da quei canoni per lo studio basico, e ridurmi a sopravvissuto dell'era post-atomica?
Per dimostrare che siamo in grado di essere originali?
Nel post-atomico (parli di reset, non vedo altra strada) saranno altri i problemi che dovremmo affrontare, come la sopravvivenza.
(Mi hai fatto ricordare quei gruppetti di sfigati dei primi anni 2000, che si preparavano al post-atomico, e si chiedevano come potevano usare l'attrezzatura in camera oscura usando i pannelli solari.
Qualcuno gli ha ricordato che in quel caso l'unica vera preoccupazione sarebbe stata l'acqua potabile e il cibo incontaminato.)

Ma senza richiamare questi eccessi, puoi sempre resettare la tua conoscenza e partire da zero, ma sempre alla sequenza armonica o matematica di Fibonacci vai a finire.
Vedi le conchiglie che crescono da zero nello stesso modo da milioni di anni.
La nostra natura è questa.

Se ci pensate... perche' tutti gli artisti veri muoiono in poverta'? Perche solo dopo che son morti si scopre che erano innovatori e le loro opere diventano inestimabili?.
Perche' mentre sono in vita producono opere innovative che escono dalla consuetudine e non c'e' ancora una struttura commerciale in grado di "venderle".
Nel tempo (nel frattempo loro muoiono di vecchiaia o di stenti) le loro opere vengono trasformate in "regole classiche" e la tecnologia se ne appropria rendendole "commerciali".

Si chiama speculazione.
Esiste in qualunque ramo da decenni.



avatarsenior
inviato il 30 Agosto 2023 ore 11:02

Nelle foto di paesaggio la PP è indispensabile per rendere accattivante una foto, nel ritratto se si scatta correttamente la PP può essere superflua.


ah si?
se per paesaggio intendiamo foto ikea-style da appendere in salotto senza alcuna connessione con la realtà, ok... paesaggio non è solo quello, per fortuna.
in qualsiasi forma di fotografia la post produzione.
la misura è la firma dell'autore che stabilisce quale è il confine in cui si devono muovere le proprie immagini. non c'è risposta alla domanda iniziale

c'è solo da lavorare molto su se stessi, sulla propria visione, sulla propria filosofia e creare il proprio modo di raccontare con la fotografia.

avatarsenior
inviato il 30 Agosto 2023 ore 11:40

Era un eccellente fotografo sui generis... si potrebbe dire uno che tendeva a un paesaggio ideale.
In un certo senso era come i fotografi digitali dei nostri giorni... il paesaggio, e più in generale il suo soggetto, se lo creava, o se preferisci se lo inventava.
In definitiva un taroccatore, ma non uno qualsiasi... uno che ha aperto una strada!


vedi paolo, tutti i fotografi sono taroccatori, e tutte le foto marcano una incolmabile distanza tra la realtà e la sua rappresentazione

e in quella distanza, più grande o più piccola, che sta l'unicità e la vera ragione d'interesse della fotografia


avatarsenior
inviato il 30 Agosto 2023 ore 11:43

ho un amico che scatta solo jpeg convinto di non fare postproduzione e sempre lui ingenuamente crede che ai tempi della pellicola non ci fosse una mediazione o un filtro tra la realtà e la sua (sempre falsa) rappresentazione fotografica

avatarsenior
inviato il 30 Agosto 2023 ore 11:46

quelle basi insite nel nostro DNA che è la sequenza di Fibonacci,


Ma questo e' un dato di fatto. Siamo "programmati" inside per soddisfare le regole della natura.

Vediamo certe proporzioni "piu' belle" solo perche la natura ci ha dotato di sensi e l'abitudine/evoluzione ci ha formati.

Di piu'.. tutto cio' che costruiamo racchiude i numeri magici costanti dell'universo.
Se usiamo un compasso ed un filo a piombo per costruire un manufatto. Di fatto stiamo inserendo al suo interno numeri precisi. Pigreco e angolo retto. E concetti.. parallele, perpendicolari, archi, raggio etc...
Anche senza aver studiato geometria.

Ora. Il voler accentuare, seguendo le regole antiche, questa "abitudine al bello" non fa altro che rallentare l'evoluzione. In antitesi con il compito di un artista... che per definizione esplora l'inesplorato e fornisce punti di vista alternativi.

La natura ci ha abituato alla gravita'. Al fatto che tutto cade verso terra. Se il primo uccello non avesse cercato di volare, riuscendoci in un millennio di sforzi evolutivi e l'uomo, vedendolo volare, non avesse cercato mezzi tecnici per farlo. Oltrepassando vincoli materiali che sembravano infrangibili. Oggi saremmo ancora senza aeroplani.

Ossia, se ci si fosse limitati ad imparare ed applicare "le regole scritte" dai Maestri, saremmo forse bravi vasai. Ma sicuramente nessuno tra noi sarebbe aviatore.



avatarsenior
inviato il 30 Agosto 2023 ore 12:31

se ci si fosse limitati ad imparare ed applicare "le regole scritte" dai Maestri, saremmo forse bravi vasai. Ma sicuramente nessuno tra noi sarebbe aviatore.


Mah... non so... conosco vasai alabastrai di Volterra che hanno un ingegno e una fantasia che non ne hai idea.
Da rimanere a bocca aperta.
Non sembrano per nulla rallentati nell'evoluzione artistica.

Non ho mai posto limiti sulla bravura degli artigiani, perchè anche questo siamo noi.

Anche gli aviatori devono applicare le regole, compresi gli Assi acrobatici, se no ti schianti.


avatarsenior
inviato il 30 Agosto 2023 ore 16:15

ho un amico che scatta solo jpeg convinto di non fare postproduzione e sempre lui ingenuamente crede che ai tempi della pellicola non ci fosse una mediazione o un filtro tra la realtà e la sua (sempre falsa) rappresentazione fotografica
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Con i dovuti distinguo il tuo amico ha ragione caro Lorenzo, ai tempi della pellicola non c'era una mediazione fra la realtà e la sua rappresentazione fotografica, in altre parole quel che vedevi era quello che riproducevi a patto, beninteso, che la fotografia fosse ripresa in diapositiva.

Col negativo invece c'era, e c'è, un certo margine di manovra...

avatarsenior
inviato il 30 Agosto 2023 ore 16:43

ah la composizione chimica della pellicola non è un modo per trasformare la realtà. fotografare un cielo con la velvia o con la kodahrome dava lo stesso risultato? e entrambe restituivano un risultato identico a quello che vedevi con i tuoi occhi?

potevi fare il white balance allora?Eeeek!!!

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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