| inviato il 29 Luglio 2023 ore 10:23
@Nicodemo, concordo. E poi credo che le tue stampe "imperfette" saranno sempre meno imperfette, perché fatte con attenzione, delle stampe ottenute dalla maggior parte dei laboratori facilmente disponibili dalla maggior parte di noi. Un saluto |
| inviato il 30 Luglio 2023 ore 9:38
( lo scanner consente di beneficiare delle grandi potenzialità del digitale) la scansione deve essere effettuata con scanner di alta gamma: lasciamo perdere quelli a tamburo , mitici e praticamente introvabili, bisogna poter utilizzare gli Hasselblad, non disponibili ovunque. *********************************************************** È vero Claudio, lo scanner consente di beneficiare delle grandi qualità del digitale, al riguardo però mi pongo un paio di quesiti: 1) a che prezzo? Sia in termini di soldi che, più ancora, di dettagli (alias qualità) persi; 2) se diamo per scontate le grandi qualità del digitale, che evidentemente consideriamo superiori alla qualità del chimico altrimenti non ricorreremo alla scansione, perché non usiamo direttamente il digitale? Detto in altre parole secondo questa filosofia, francamente aberrante, io dovrei prendere le mie Velvia, scansionarle, quindi migliorarle grazie alla scansione  per poi fruirne, al MEGLIO, proiettandole con un proiettore digitale   Giusto?   |
| inviato il 30 Luglio 2023 ore 10:10
perché non usiamo direttamente il digitale? Perché la stampa ibrida mantiene quasi totalmente le caratteristiche della stampa analogica; una stampa digitale da scatto digitale, è completamente diversa e perde le caratteristiche analogiche. Non che sia peggio o meglio... Sono solo completamente diverse. In soldoni... Guardando due stampe (analogico-ibrido) dalla distanza corretta, nel 99% dei casi, non sono distinguibili. Affiancando una terza stampa dgt la differenza è palese. Parlo di stampe dal vivo... Non da monitor. |
| inviato il 30 Luglio 2023 ore 10:21
Corretto. Però credo che per Paolo questo discorso non valga. Secondo me una proiezione analogica (fatta con ottiche come si deve, non con i fondi di bottiglia) sia inarrivabile da qualunque processo ibrido. Perché oltre alla scansione, si aggiunge anche l'uso di proiettori digitali. E la resa analogica se ne va a donnine allegre. Quindi, se per il negativo il processo ibrido può avere un senso (non per me, ma io non faccio testo) per la proiezione credo sia un modo di complicarsi inutilmente la vita... |
| inviato il 30 Luglio 2023 ore 12:19
“ Sulla diaproiezione nn metto mai becco. Non ne so niente e non mi piace... Le dia sono per me un potentissimo sonnifero; noiose come i discorsi della suocera „ La colpa non è delle diapositive in sè. Che sono letali sono le serate di diaproiezioni alle quali uno viene invitato e non trova il modo di sottrarsi, fatte dal solito fotoamatore che crede che 100 immagini così così* siano meglio di 20 buone. O magari non distingue quelle così così da quelle buone. * "Così così", "Benino", "Accettabile" quando c'è di mezzo una valutazione estetica sono cose che non esistono. Ci sono le cose eccellenti, quelle buone, e il resto è cacca. (parere personale, ovviamente) |
| inviato il 30 Luglio 2023 ore 12:25
Che sono letali sono le serate di diaproiezioni alle quali uno viene invitato e non trova il modo di sottrarsi... Esattamente. Una roba fracassa maroni senza pari. Il problema è l'invito... Fossi uno che fai dia, noon inviterei mai nessuno |
| inviato il 30 Luglio 2023 ore 12:33
Infatti io con le mie foto migliori eventualmente faccio un fotolibro ogni tanto che regalo agli amici. Se hanno voglia se lo guardano, e se non piace non sono obbligati a inquinarsi le rétine... Oggi non si fanno più serate di diaproiezioni ma "le foto delle vacanze" sul televisore in salotto sono purtroppo la stessa cosa... |
| inviato il 30 Luglio 2023 ore 13:37
Peggio ancora sono quelle sul PC, nel 99% dei casi senza una preventiva selezione, quindi con anche 3 o 4 o 5 inquadrature della stessa scena (comprese quelle mal esposte, sfocate, mosse) e foto verticali viste in orizzontale o viceversa! Ovviamente non meno di qualche centinaio di foto. |
| inviato il 30 Luglio 2023 ore 14:42
Agli invitati a quel punto di solito vengono i primi conati di vomito; segue cacarella. |
| inviato il 30 Luglio 2023 ore 14:44
Che poi, che piacere ci può essere nel mostrare le proprie foto ad un pubblico che, nella migliore delle ipotesi, è totalmente disinteressato? |
| inviato il 30 Luglio 2023 ore 15:12
Per quanto mi riguarda tengo separate le 2 vie, puramente analogica e puramente digitale, non tanto per il risultato, quanto per seguire un percorso, non solo tecnologico, ma anche culturale, omogeneo e coerente. Questa la motivazione "ufficiale"  Quella reale e' che, con la via totalmente digitale, risparmio su pellicole e chimici. Potendo poi (finalmemte dopo un bel po' di anni in cui non c'era il tempo e lo spazio) fare qualcosa in casa, a scopo ricreativo, un ingranditore decente si trova nell'usato a prezzi molto bassi, cosi come un proiettore di diapositive, molto piu' bassi di quello che costerebbero uno scanner e una stampante digitale buoni. Ovviamente capisco benissimo le esigenze di altri che possono essere diverse. |
| inviato il 30 Luglio 2023 ore 15:49
Le proiezioni di diapositive sono noiose se: - non si è interessati alla fotografia - le foto sono mediocri e ripetitive - si esagera nel numero Ma mi accorgo ora che sono le stesse motivazioni di noia se si proiettano le proprie foto a video o se si propongono a persone poco interessate centinaia di foto stampate ( avete presenti gli album di matrimonio? Il massimo della noia!). Insomma, non è che cambi molto, amici, quando facciamo vedere montagne di fotografie ad altri! Se vogliamo un po' di interesse in più organizziamo una mostra con rinfresco e facciamo pagare il biglietto: si seleziona alla fonte il pubblico interessato |
| inviato il 30 Luglio 2023 ore 16:31
Claudio Santoro, perché uno dovrebbe andare a una proiezione di diapositive se non è interessato ? |
| inviato il 31 Luglio 2023 ore 2:30
Probabilmente perché sei lì per altri motivi (tipo, invito a cena da amici) ed a fine serata salta fuori il classico "che ne dite di guardare le foto delle ultime vacanze?"... E lì sei panato e fritto... |
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