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Consiglio pellicola


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avatarsenior
inviato il 04 Luglio 2023 ore 18:20

Se quelle di Fuji fossero solo scorte destinate presto ad esaurirsi, questo sarebbe un grosso guaio per il mercato della pellicola positiva, restando la sola kodak con la e100 in una situazione di monopolio.
Non si sa, ma si avverte cmq da tempo come la pellicola non sia purtroppo piu' settore strategico x Fujii..
C'e' da sperare in Agfa-Rollei, se riuscisse a riesumare le produzioni della vecchia societa' (le ultime agfachrome rsx II erano ottime, a livello di kodak e fuji).
Oppure c'e' da sperare in qualche nuovo attore cinese, che non voglia lavorare per Kodak.
Nulla contro la Kodak, la e100 a me piace, ma ai prezzi attuali ci devo rinunciare

avatarjunior
inviato il 04 Luglio 2023 ore 19:30

Ora faccio la domanda da profano, mi sembra di aver letto da qualche parte che è possibile fare sviluppo in casa di pellicole bn usando prodotti “eco sostenibili”.
Quindi senza acidi o prodotti inquinanti.
Esiste davvero come possibilità? E nel caso i risultati sono apprezzabili?
A me andrebbe bene anche concentrarmi unicamente suo BN per quanto riguarda la pellicola.

avatarsenior
inviato il 04 Luglio 2023 ore 20:20

sviluppi "Eco" per il b/n sono in commercio da diversi anni, quasi tutti a base di acido ascorbico (vitamina C)
Per il "fai da te" il più famoso è il Caffenol che aggiunge all'acido ascorbico (accelerante) il caffè solubile (liofilizzato).
Il problema "ecologico" rimane quello del fissaggio della pellicola ... purtroppo ad oggi non ci sono alternative "eco"; serve quindi affidarsi al classico fissaggio commerciale a base prevalente di tiosolfato di sodio o di ammonio (volgarmente chiamati iposolfiti) più altri composti in % decisamente inferiore.

ps) la caffeina è un blando sviluppatore ... esiste una formula del Caffenol senza acido ascorbico (tempi di sviluppo decisamente più lunghi e risultati altalenanti). La formula con vitamina C è decisamente più comoda e dai risultati costanti e ripetibili. Come per altri sviluppi si adatta meglio ad alcune pellicole piuttosto che ad altre


avatarsenior
inviato il 04 Luglio 2023 ore 22:57

è possibile fare sviluppo in casa di pellicole bn usando prodotti “eco sostenibili”.
si Ars-Imago ha tutta una linea eco.

Come hanno scritto trova una pellicola e usa soltanto quella, in modo che sperimentando raggiungi ciò che a te piacerà.

avatarsenior
inviato il 05 Luglio 2023 ore 0:29

Quoto gli ultimi interventi. In particolare il "problema" del fissaggio e' un po' intrinseco al processo stesso e si potrebbe risolvere semplicemente con una corretta raccolta del rifiuto, in questo caso lo ione Argento.
Il fissaggio consiste infatti nella solubilizzazione dei sali di Ag presenti nel film che non hanno reagito con la luce, durante l'esposizione della pellicola, e di seguito con i reagenti chimici dello sviluppo. La soluzione di fissaggio, almeno x la stampa, viene utilizzata piu' volte prima di essere scartata. Non cosi nociva relativamente a tanti altri prodotti usati nel "fai da te" come possono essere vernici, solventi vari, tensioattivi, smalti,..dovrebbe essere conferita in discarica come uno qualsiasi di questi prodotti, anziche' gettata direttamente nella rete fognaria.
Il bagno di arresto e' una soluzione di acido citrico, contenuto in natura nel limone.
In generale le sostanze vanno maneggiate con attenzione, non ingerite e inalate, ma non mi pare che possano dare chissa' che impatto ecologico, viste poi le quantita' non certo industriali.
Per i chimici di sviluppo ci sono tanti casi diversi e non si puo' generalizzare ma, come detto sopra, ci sono quelli ecologici

avatarsenior
inviato il 05 Luglio 2023 ore 8:44

Concordo con le opinioni espresse da Simone e aggiungo. Se gli sviluppi a base idrochinone, dessero una qualità anche un'anticchia superiore, io userei tranquillamente sviluppi all'idrochinone.

Ho sempre usato D76 e microdol x per gli sviluppi delle pellicole b/n e iposolfito di sodio come arresto. Durata 6 mesi, prima di raccoglierli e portarli allo smaltimento. Per me questi sono ecologici

avatarsenior
inviato il 05 Luglio 2023 ore 10:08

cosa c'era da capire nell'emerita st...upidaggine che hai scritto ?
************************

C'era da capire qualcosa più della stupidaggine che hai capito tu... a questo punto mi pare evidente cone tu, potendo comprendere solo delle emerite stupidità, le veda anche dove non ci sono.
Onestamente mi sembri la versione "evoluta" di Noctilux!

avatarsenior
inviato il 05 Luglio 2023 ore 10:08

Ora faccio la domanda da profano, mi sembra di aver letto da qualche parte che è possibile fare sviluppo in casa di pellicole bn usando prodotti “eco sostenibili”.
Quindi senza acidi o prodotti inquinanti.
Esiste davvero come possibilità? E nel caso i risultati sono apprezzabili?
A me andrebbe bene anche concentrarmi unicamente suo BN per quanto riguarda la pellicola.

l'unico prodotto acido è lo stop, che è roba da nulla.
e "acido" mica è male di per sé, in ogni caso.
Detto ciò, gli sviluppi "eco" sono così chiamati perché sono senza idrochinone o metolo. L'idrochinone è potenzialmente cancerogeno, ma fino a pochi anni fa era usato come base di creme cutanee in libera vendita e anche adesso si usa sotto prescrizione. Il metolo anche lui non è simpatico e può portare a dermatiti allergiche, se ci tieni le mani immerse tutti i giorni per qualche anno.
In generale basta comportarsi con decenza e non succede nulla. Certo su youtube vedi quelli che sviluppano in cucina di fianco a posate e piatti, ecco, io quello lo eviterei...

Tra gli Eco c'è x-tol di kodak. Senza idrochinone o metolo, ma col Dimezone e comunque con MSDS che riporta l'omino con la stellina sul petto (stessa roba per ars-imago PE). Non è che lo possiamo buttare nell'acquario nemmeno lui, probabilmente, per "ecosostenibilità" io intenderei altro.

L'ammonio tiosolfato (base dei fix moderni) è usato come fertilizzante, l'unico problema come rilevavano sopra è la presenza di ioni argento che ammazzano robe (per le ben note proprietà sterilizzanti di quegli spazzolini da denti che andavano anni fa). C'era un documento kodak che diceva di mettere lana di ferro nel fix esausto per sostituire gli ioni d'argento con ferro e ottenere un liquido non dannoso e una poltiglia di argento separata, ma a quanto ho capito serve fix davvero tanto esausto, con tantissimo argento dentro, più di quello che di solito si consiglia per una buona conservazione di pellicole e stampe.

In ogni caso i risultati sono più che apprezzabili anche con prodotti che hanno etichetta eco più o meno vera, andrebbero smaltiti all'isola ecologica ma c'è il problema che nemmeno loro sanno cosa stanno trattando.

avatarsenior
inviato il 05 Luglio 2023 ore 10:14

Il punto è che, con ogni probabilità, velvia non viene proprio più prodotta.
**********************

Tenendo conto del fatto che la Velvia 50 è del 2007 - se non ricordo male - a mio avviso sono almeno una dozzina d'anni che vanno avanti unicamente col materiale congelato.

avatarsenior
inviato il 05 Luglio 2023 ore 10:30

Le velvia non credo le vedremo mai più, almeno come erano.
Contenevano dei fenoli, vietati in diversi paesi.
Non so se fuji abbia la voglia e i soldi per fare della ricerca su come sostituirli.

La velvia è fuori produzione, quei pochi rulli in stock costano tantissimo, visto che sono molto richiesti.
Si spera che fuji elimini il fenolo in questione e la rimetta in produzione.

Tale problema ha riguardato solo la Velvia 100 e solo gli USA, in cui infatti ne è stata interrotta la vendita nel 2021.

avatarsenior
inviato il 05 Luglio 2023 ore 10:37

Dirbu,
Leggi il comunicato, e il perché e dove si trova il fenolo (che è vietato pure in europa).
Leggi quello che è scritto tra le linee. E quello che dicono le norme.

avatarsenior
inviato il 05 Luglio 2023 ore 10:49

Che vuol dire il fenolo è vietato anche in Europa? Il fenolo (che di per se è un po' generico, ne esistono tanti tipi, in particolare quello presente nella Velvia 100 è il fenolo fosfato isopropilato) è correntemente prodotto (si da il caso che io lavori per un grande gruppo industriale della chimica e dell'energia, che tra le varie società, ne ha una che tra i vari prodotti ha anche i fenoli) e utilizzato, ne è vietato l'uso in certi prodotti, ma questo non significa che è vietato tout-court.
La Velvia 100, che contiene il suddetto fenolo fosfato isopropilato viene prodotta ma non può essere commercializzata né sviluppata negli USA, che ne ha bandito l'utilizzo; viceversa la Velvia 50 non ne contiene e infatti viene venduta negli USA e può essere sviluppata nei laboratori. Se negli USA porti a sviluppare una Velvia 100 ti viene rifiutato lo sviluppo, se porti una Velvia 50 invece ti viene tranquillamente sviluppata, perché non contiene la suddetta sostanza.

avatarsenior
inviato il 05 Luglio 2023 ore 16:15

se davvero qualcuno vuole riscoprirne le potenzialità, che nonostante tutto sono enormi ancora oggi, lo faccia seriamente altrimenti lasci perdere per non continuare ad alimentare la spirale al rialzo dei prezzi!


Ma chi sei tu per pontificare cosa un utente deve o meno lasciar perdere ... cosa fare più o meno seriamente... alimentare la spirale dei prezzi ... Figuriamoci.

Ma guarda te... via una stupidaggine un'altra proprio.

avatarsenior
inviato il 05 Luglio 2023 ore 17:37

Ma chi sei tu per pontificare cosa un utente deve o meno lasciar perdere ... cosa fare più o meno seriamente... alimentare la spirale dei prezzi ... Figuriamoci.

Ma guarda te... via una stupidaggine un'altra proprio.
********************

Fammi capire... ma stai parlando a quello riflesso nello specchio?
Perché mi sembra che questo ritratto ti calzi a pennello!
Torno a ripetere: ma non è che sei la versione appena meno impresentabile di Noctilux?

avatarsenior
inviato il 05 Luglio 2023 ore 17:47

se davvero qualcuno vuole riscoprirne le potenzialità, che nonostante tutto sono enormi ancora oggi, lo faccia seriamente altrimenti lasci perdere per non continuare ad alimentare la spirale al rialzo dei prezzi!


Questa boiata l'hai scritta tu.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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