| inviato il 20 Maggio 2023 ore 8:57
Di tutte le vostre risposte mi stupisce la RASSEGNAZIONE. Pur non avendo nessuna prova che smetterete di esistere, preferite credere che finirà tutto qua. E questo proprio non lo capisco. A quelli che vogliono le prove... ricordo che non si possono avere prove che fuori dall'acqua c'è aria ed è tutto asciutto, finché si è dentro l'acqua da sempre. |
user126772 | inviato il 20 Maggio 2023 ore 9:32
Rassegnazione verso il nulla che seguira' un evento che prima o poi arrivera' ? Per quanto possa apparire doloroso e sconvolgente non capisco cosa ci sia di cosi' catastrofico nella fine di qualcosa. Forse e' il caso di iniziare a pensare che non siamo cosi' preziosi da non poter letteralmente scomparire..... Buona discussione. |
| inviato il 20 Maggio 2023 ore 9:41
Casomai il titolo dovrebbe essere: Esperienze di morte dopo la vita. Però non ho ancora trovato morti che me le hanno raccontate. |
| inviato il 20 Maggio 2023 ore 9:47
Felix... rassegnazione... Ognuno di noi la prende alla sua maniera, chiamala rassegnazione, chiamalo fatalismo, chiamalo come desideri. Io penso sia un approccio mentale abbastanza corretto, perchè tanto, se mai dovesse esistere qualcosa, lo scoprirai solo allora, se un barlume di coscienza dovesse mai rimanere. Chiedersi prima cosa avverrà credo sia illusorio, potenziale fonte di speranza, certo, ma solo quella. Concordo invece con chi afferma che noi, tutti, chi prima o chi dopo, si abbandonerà questo mondo, per cui tanto vale godersi l'esistenza al meglio delle possibilità. E' quello che un tempo chiamavano "memento mori", il "ricordati che devi morire", e che dovrebbe spingerci a riflettere sull'uso che facciamo del nostro tempo e della nostra vita. “ ma gli individualisti vogliono bene solo a se stessi „ Lomography... anche pensare che tutti gli altri debbano per forza di cose piegarsi al tuo sistema di pensiero è un atto di individualismo, anzi, una prevaricazione. Io non ho figli nè famiglia... potrei dirti che è frutto di una scelta, ma potrei anche dirti che è andata così, perchè non ho trovato la persona giusta. E pensa a quante coppie vorrebbero dei figli, ma non riescono ad averli. Per cui liquidare come "individualisti" quelli che scelgono o intraprendono un certo percorso di vita, beh, sinceramente mi sembra il massimo dell'individualismo. Ah, considera che da un punto di vista evolutivo la prosecuzione della specie, il portare avanti il PROPRIO patrimonio genetico, è considerato in non plus ultra dell'individualismo. I figli a cui pensi, non sono altro che una proiezione futura di te stesso. Attenzione: la mia non è una critica, ma un pensiero che più volte è emerso in testa pensando, appunto, che io di figli non ne ho avuti, riflettendo quindi sul cosa rimarrà di me una volta fatto il trapasso... probabilmente nemmeno il ricordo. |
| inviato il 20 Maggio 2023 ore 9:49
So di avere una sola vita. Non l'avrei voluta ma io non potevo scegliere, lo hanno deciso altri per me. Quindi ho pensato che non avrei deciso io per altri. Conseguentemente non ho fatto figli. Ho lavorato molto fino a 53 anni creandomi la possibilità economica di campare per i restanti anni senza lavorare. A 53 anni ho mandato tutti a VFC. Dopo molti anni sono felice della mia decisione. Ho un sacco di cose da fare senza pensare a come sbarcare il lunario. |
| inviato il 20 Maggio 2023 ore 9:53
“ A 53 anni ho mandato tutti a VFC. „ Ecco... pensavo di fare altrettanto... |
| inviato il 20 Maggio 2023 ore 9:54
Bravo. Poi ... slow life. |
user203495 | inviato il 20 Maggio 2023 ore 10:07
“ Di tutte le vostre risposte mi stupisce la RASSEGNAZIONE. Pur non avendo nessuna prova che smetterete di esistere, preferite credere che finirà tutto qua. E questo proprio non lo capisco. A quelli che vogliono le prove... ricordo che non si possono avere prove che fuori dall'acqua c'è aria ed è tutto asciutto, finché si è dentro l'acqua da sempre. „ Beh,hai chiesto e ti è stato risposto.Non capisci che molti sono convinti del nulla post mortem? Presumo sia la stessa incomprensione che si agita in quanti negano. In quanto a quelli che richiedono prove.....dovranno aspettare. Altri hanno divagato fiondandosi sul senso della vita e l'ineluttabilità della fine di un percorso.Come se non possa esistere un dopo indipendentemente dal senso che si dà alla vita. Altri hanno riproposto Freud e Fuerbach. Unicuique suum. |
| inviato il 20 Maggio 2023 ore 10:25
Per fortuna la nostra mente è in grado di regalarci un nostro mondo interiore, una specie di Second Life, che possiamo plasmare a nostro piacimento (per alcuni è però un tormento...) Non c'entra nulla? Ma sì dài, è la stessa cosa, no? |
| inviato il 20 Maggio 2023 ore 10:46
“ Di tutte le vostre risposte mi stupisce la RASSEGNAZIONE. „ Rassegnazione? Rassegnazione è adattarsi a una vita di merd4 perchè tanto poi, dopo... che è la ricetta di molte (tutte le?) religioni. Forse si salvano un pochino quelle orientali. Era il famoso oppio dei popoli, quando il popolo aveva poche possibilità di accedere a informazioni e idee. Oggi che invece tutti, se vogliono, possono avere una qualche cultura, non è più oppio dei popoli, è oppio dei pirl4... (che detto così sembra una battuta della Litizzetto, ma insomma l'idea è quella) |
| inviato il 20 Maggio 2023 ore 10:49
“ Lomography... anche pensare che tutti gli altri debbano per forza di cose piegarsi al tuo sistema di pensiero è un atto di individualismo, anzi, una prevaricazione „ no per nulla, io sono un liberale (da non confondere con i liberal americani ), ognuno fa cio che vuole, e questo lo pensavo anche durante il covid con il lockdown e vaccini, non mi devono romprere il caxxo perche faccio cio che voglio io per la mia salute detto questo e bene essere precisi su un punto, se uno vuole lavorare poco o nulla e libero di farlo, basta che poi non pretenda di essere mantenuto, o che lo stato gli dia servizi e walfer oltre le sue disponibilita economiche pagate da chi si fa il cul0, perche attualmente cosi succede |
user206375 | inviato il 20 Maggio 2023 ore 10:52
Sky, perchè non first life? Ció che vediamo, sentiamo, il mondo esteriore non è altro che la proiezione della nostro mondo interiore. |
| inviato il 20 Maggio 2023 ore 10:53
“ walfer „ Questo è il nome della ferramenta da cui mi servo. |
| inviato il 20 Maggio 2023 ore 10:57
Io credo che il concetto di "vita" debba essere riferito a quello di un "Io cosciente" e in base a questo sono convinto ad esempio che, non avendo alcuna coscienza di qualcosa prima della nascita e ammesso che la mia "anima", "essenza", "spirito vitale" o comunque lo vogliate chiamare, esistesse anche prima, quello spirito vitale non apparteneva a me, ma ad un altro essere vivente DIVERSO da me; ma a parte parecchi dejavu che sono improvvisamente cessati non appena mi sono reso conto che implicavano luoghi, oggetti e situazioni ambientali che non potevano esistere se non da un periodo troppo breve per andare oltre gli anni della mia attuale vita, non ho mai avuto esperienze "realistiche" di una mia ipotetica vita precedente. Ne deduco che i dejavu siano unicamente una sorta di "cortocircuito" mentale in cui una situazione che stiamo vivendo in tempo reale viene interpretata dal nostro cervello come un ricordo. Cio significa dunque che questa vita è la mia "prima" esperienza in tal senso e che questa esperienza potrebbe continuare solo ed esclusivamente se, dopo la morte, ne mantenessi la coscienza e la memoria, altrimenti il mio attuale "spirito vitale", ammesso dunque che possa continuare ad esistere come fanno la materia e l'energia, diventerebbe lo spirito vitale di un altro, non il mio. Se invece la domanda iniziale (espressa, devo dire, in modo ambiguo) concerne un mio desiderio che la mia vita continui anche dopo la morte "in questo mondo", la mia risposta è no!!! Non lo desidero perché nel corso degli anni ho capito che quello che mi ha dato il desiderio di continuare a vivere è unicamente il fatto di avere sempre qualcosa da imparare o che mi stimoli a nuovi pensieri; se però ragiono su questo aspetto diventa evidente che, in una prospettiva di vita "Eterna", prima o poi non ci sarà più nulla da imparare, nulla di nuovo su cui riflettere, nulla che sarà ancora in grado di destare interesse, stupore ecc. E allora la vita eterna scivolerebbe inesorabilmente verso una noia insopportabile, così che anche un eventuale Paradiso, dopo un po', si trasformerebbe irrimediabilmente in un Inferno. |
user206375 | inviato il 20 Maggio 2023 ore 11:05
Avete capito fancazzisti? Niente più Walfer. Cambiate ferramenta. |
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