| inviato il 13 Maggio 2023 ore 10:18
Se qualcuno, specie chi lo afferma con certezza, mi spiegasse come si fa a definire che un genere fotografico sia più difficile di un altro gli sarei molto grato. Sono cose misurabili per caso? |
| inviato il 13 Maggio 2023 ore 10:42
No. È per questo che sono chiacchiere d'aria fritta in olio di semi. |
| inviato il 13 Maggio 2023 ore 10:47
Io, da siciliano, preferisco sempre e comunque l'olio d'oliva... |
| inviato il 13 Maggio 2023 ore 11:14
Beh indubbiamente la riproduzione fotografica di documenti è un genere di fotografia OGGI più semplice che, per esempio,la fotografia architettonica. Voler sostenere che tutti i generi fotografici siano di eguale difficoltà mi pare una posizione piuttosto difficile da difendere. |
| inviato il 13 Maggio 2023 ore 11:43
“ Pertanto servono ulteriori argomentazioni per dimostrare quale tra i due campi sia in realtà il più difficile? „ Mi dispiace dirtelo ma hai fatto degli esempi che non sussistono. I fotografi di reportage nella moda forse avranno fatto qualche capatina , ma a parte Bresson che fece ottimi ritratti degli altri non si conosce nulla. Salgado lo ho conosciuto a Parma dove è stato pagato per fare un libro sulla citta ( lo ho anche accompagnato) : uno dei peggiori lavori ( se non il peggiore ) eseguito da Salgado di sempre, con ritratti elementari.
 Scianna, se hai visto la sua ultima mostra , la piu' importante ( ai tre Oci ) ha iniziato con il reportage , e ha poi trovato la popolarità' con le foto di moda. Meglio come reporter? Puo' essere, ma cio' non toglie che se non faceva le foto di Dolce e Gabbana lo conoscevamo in tre. Klein inizia nel mondo della moda : Alexander Liberman ( art director di Vogue) gli da una macchina di cui praticamente non sa usare nemmeno i tasti e si inventa forse per caso ( chi lo sa ) la fotografia moderna. Ma parte dalla moda, non viceversa. I quattro ritratti in croce di Capa e Gardin non se li ricorda nessuno a dispetto dell'opera di reportage, perche' tranne qualche foto in spiaggia di Picasso ( foto che Capa stesso diceva erano le foto che noi stessi facevamo in vacanza con la pellicola, con soggetti un po' piu' ingombranti :) ) , la sua opera sia in Bn che drammaticamente a colori è sul reportage. Se poi vogliamo dire che in mezzo a una guerra ha fatto anche qualche foto a qualche soldato ci sta', ma sono lavori secondari. Su Gardin possiamo dire che dopo la conoscenza del suo idolo Mulas , abbia fatto anche dei ritratti( molto belli) : ma anche per lui è solo una minima parte del suo lavoro e sicuramente non la piu' famosa e riconosciuta. Ma ripeto , se la pensi diversamente da Meyerowitz e Newton ... che dire ..., io tra un fotoamatore e i ragazzi di sopracitati preferisco stare con i ragazzi Un saluto PS: temo che siamo decisamente OT, per cui per non inquinare il post non andrò' avanti in questa direzione. |
| inviato il 13 Maggio 2023 ore 12:49
Ciao 'Beh indubbiamente la riproduzione fotografica di documenti è un genere di fotografia OGGI più semplice che, per esempio,la fotografia architettonica. Voler sostenere che tutti i generi fotografici siano di eguale difficoltà mi pare una posizione piuttosto difficile da difendere.' La riproduzione fotografica secondo me più che un genere è una tecnica. Non esiste per definizione alcuna interpretazione da parte dell'autore, anzi è richiesta la riproduzione (appunto) più fedele del soggetto. In questo caso la tecnica e i materiali usati sono la cosa più importante, ovviamente associati alla maestria (non arte) dell'esecutore. I generi sono cosa diversa e, insisto, vorrei sapere perché fare reportage sia più difficile,per esempio, dello still Life. Se poi a uno piace più il reportage, e per questo lo nomina anche il genere più difficile, è un altro paio di maniche... |
| inviato il 13 Maggio 2023 ore 14:20
Sicche' la fotografia documentaristica non è un genere? Voglio dire, ammetto che passare una fotocopia come fotografia sia un po' tirata, come dire che una fototessera e' un ritratto . Però. Il senso dell'esempio che ho fatto mi pare piuttosto chiaro. |
| inviato il 13 Maggio 2023 ore 14:42
“ Pertanto servono ulteriori argomentazioni per dimostrare quale tra i due campi sia in realtà il più difficile? „ per me il terzo... ovvero lo still life perchè richiede composizione ingegno e non solo opportunità. IMHO |
| inviato il 13 Maggio 2023 ore 14:59
Penso che Salt quando hai scritto che “ molti ritratti sembrano degli still life “ tu abbia centrato il punto. |
| inviato il 14 Maggio 2023 ore 5:33
“ Remember Se Diana fosse stata adatta a fare la regina oggi sarebbe la regina...etc... „ “ .... E chi ha scritto che " poteva sposarsi un impiegato" ha perfettamente ragione: tra gli impiegati separazioni, tradimenti, divorzi non fanno notizia. „ Francamente la prima impressione che mi hai indotto è che tu abbia sbagliato nel dedicarmi il tuo intero post, confondendomi con Arconudo. In ogni caso ti faccio notare che tutto ciò che ho scritto e ho soltanto preso in esame, verte interamente sull'assunto "sposare un impiegato uguale felicità". Pertanto la tua frase sulla ragione che attribuisci a chi ha scritto la frase in quanto crisi matrimoniali tra impiegati non fanno notizia, nulla c'entra. “ ... Tra le tradizioni del mondo c' e' anche quella non scritta che un Re ha diritto alle amanti e la Regina no o comunque, come suggerisce la saggezza della Chiesa, " si non caste caute". È ingiusto nei confronti della donna ?Ma stiamo parlando di un' istituzione secolare che ha le sue regole. Venendo meno la forma dopo un po' se ne va anche la sostanza. Sono sicuro che tu pensi che anche la sostanza ha fatto il suo tempo e se ne debba andare. Potresti aver ragione, ma questo non toglie che Diana non era adatta all' istituzione e che né Carlo III e né la maggioranza del suo popolo si preoccupino del tuo parere „ Vale nuovamente quanto ti ho già scritto, non posso entrare in merito alle considerazioni che qui mi fai, in quanto fuori tema. Sovrani, Diana, regole, istituzioni... sono tue considerazioni che avresti dovuto scrivere senza darmele come forma di risposta a quanto ho mai scritto in merito, che è infatti praticamente zero. Tutta la mia ironica forma di umorismo, come ho scritto chiaramente e se lo si fosse letto con un minimo di attenzione, lo ribadisco verte solo su: Per Diana, Tizia, Caia o Sempronia che siano, sulla soluzione che dice "sposare un impiegato per avere un matrimonio felice". |
| inviato il 14 Maggio 2023 ore 5:50
“ Remember, per dirla brevemente, secondo me confondi mele con pere. Il reportage, a differenza del ritratto, richiede caratteristiche fisiche specifiche che esulano dalla fotografia e che con essa c'entrano poco o nulla. Per assurdo, puoi essere il miglior fotografo del mondo ma se non hai il coraggio per stare al fronte non sarai mai un reprter di guerra. „ Inizio a pensare che evidentemente leggere con non troppa attenzione, magari nello smart e/o mentre si è affaccendati anche in qualcosa d'altro sia cosa, a questo punto piuttosto praticata. Ho portato come esempi 6 fotografi che si sono dedicati al reportage, e che hanno prodotto anche numerosi ritratti, quali Bresson, Klein, Salgado, Scianna, Gardin. Ti sembrano essere fotografi di guerra? Quindi perchè mai elabori un ragionamento in mia risposta, con un assunto "reportage uguale fotografo di guerra?" (cosa che eventualmente riguarda solamente il sesto che ho citato, ossia Capa). Così facendo il tuo post risulta essere fuori tema, o quantomeno non pertinente su quanto scrivo e sulle mie considerazioni. |
| inviato il 14 Maggio 2023 ore 6:03
“ fotografi di reportage nella moda forse avranno fatto qualche capatina , ma a parte Bresson che fece ottimi ritratti degli altri non si conosce nulla „ Ne ho citati ad esempio 6, come già riportato nuovamente qui sopra. Se di questi non hai in mente i ritratti che hanno prodotto in carriera, non ti resta che allargare ulteriormente le tue conoscenze, magari facendo ulteriore spazio nella tua libreria. “ se non faceva le foto di Dolce e Gabbana lo conoscevamo in tre. „ Non rispondo per l'hobbysta della "domenica", per quello da foto di gite o parenti, o del popolo juzzino, ma se ritieni che il primo e a lungo unico Italiano ad essere membro Magnum invitato ad entrarci dal fondatore HCB, e che in barba a questo sostieni che ai precedenti alla campagna D&G siano stati tre gatti a conoscerlo... Allora cosa vuoi che ti risponda... Non ho idea che conoscenze della materia avessi al tempo o che ambienti fraquentassi... Alzo bandiera bianca e mi arrendo. Su Klein: se secondo te è fondamentale come si inizia la carriera fotografica per essere caratterizzati e identificati come appartenenti ad un determinato e preciso settore, per definire lui come qualsiasi altro autore, beh allora sei fuori strada. A parte che parallelamente produsse inizialmente anche tutto l'altro che ha prodotto, ridatti una scorsa a tutta la sua bibliografia e poi dimmi se lo identifichi o meglio viene identificato come fotografo di moda che si è prestato ad altro. Oppure è ben più esatto dire che al contrario è un autore che si è anche prestato alla moda. Perchè se vale e fosse adeguato il tuo ragionamento, allora bisogna considerare Salgado come un matrimonialista, già, un fotografo di matrimoni che poi si è dedicato anche ad altro. “ Ma ripeto , se la pensi diversamente da Meyerowitz e Newton ... che dire ..., io tra un fotoamatore e i ragazzi di sopracitati preferisco stare con i ragazzi „ Non entro in merito al Meye che di persona ti ha espresso un suo parere, ma invece gentilmente mi potresti girare un link, un sito, rivista o video che sia, dove Newton si esprime in merito al Ritratto come settore più difficile in assoluto? Spero vivamente che tu possa raccogliere questa mia precisa richiesta senza farla cadere nel vuoto. In ultimo (per quello che conta, eh) ma su che base o dato scrivi che la fotografia non è la mia professione, dal momento che mi dai del fotoamatore? Poi se invece preferisci sottrarti al dibattito senza fornire alcunchè, sarà ok, come preferisci, ma le tue risulterebbero come semplici parole in libertà. Sparate dove una base solida e reale risulta essere un optional o qualcosa di irrilevante averne... E a cui commento non serve aggiungere altro se non che, nel caso, autenticità e autorevolezza risulterebbero pressochè nulle su ciò che scrivi. |
| inviato il 14 Maggio 2023 ore 13:06
Remember lo ho già scritto ( ma temo che tu non legga attentamente ): lo trovi su Sky il documentario del 1985 . Il minuto te lo trovi da solo Mi stupisce che tu non lo abbia visto. É un documentario molto importante dove c'è anche la famosa frase che riporta a “ sono un fotografo non un artista “ che é ben stampata nella mostra di Newton a Milano. Ma forse non sei andato nemmeno li ( mi ricordo un post dove chiedevi come era ). Riguardo a Scianna ti riscrivo che lo conoscevamo in tre gatti prima : io ero uno dei tre. Ma dimmi, hai visto la famosa mostra dei tre oci che ti dicevo ? Perché se la hai vista avrai notato le particolari didascalie di ogni foto. Ci sei stato vero ? Perché sennò comincio a temere che la tua conoscenza sia un po' limitata e nata su internet. Meyerowitz invece lo ho incontrato an Arles con altri due amici in fila in una libreria . Era dietro di me con un libro in mano. Abbiamo conversato mezz'ora su tutto . Pensa ha vissuto a Bologna per un po' e poi si era stabilito a Buonconvento , in un paesino vicino a Siena ( senza mai aver visto il palio). Tra il più e il meno gli abbiamo chiesto dei generi fotografici in quanto lui era passato dal bn street a NY a una fotografia più concettuale a colori. E li ci ha detto che per lui il genere più difficile era il ritratto. Tu ci vieni spesso ad Arles vero ? Perché ricorderai quella edizione con le lezioni di fotografia con lui e la Leibovitz nell' anfiteatro. Mentre le nuove edizioni post covid ( dopo quella annullata ) sono state edizioni senza nessuna lezione. Speriamo in questo anno dove conto di vederti lì ( io ci vado ogni anno ). Invece con Salgado é stato deludente: un intera giornata a portarlo in giro per Parma ma con con pochissime interazioni . Ovviamente lui stava lavorando , però speravo che raccontasse qualche aneddoto della sua vita avventurosa. Spero con questo lungo e pesante post di aver acquistato un po' più di … cosa é che hai scritto ? Ah si “autenticità e autorevolezza” Visto che penso di averti risposto, ti saluto e mi dirigo verso Reggio Emilia e vedere l'edizione di quest'anno della fotografia europea, che non sarà Arles , ma male non fa. Spero che tu possa esserci, essendo forse la più importante rassegna di fotografia italiana ( con Cortona ovviamente), così magari ne parliamo nel prossimo post dedicato, senza inquinare questo ( cosa che ho fatto ). Buona domenica. Un saluto |
| inviato il 14 Maggio 2023 ore 19:37
A onore del vero non esiste un genere che possa considerarsi facile a priori, e a onore del vero neppure uno difficile... è facile qualsiasi genere ci sia congeniale, difficili tutti quelli che non lo sono. |
| inviato il 14 Maggio 2023 ore 19:41
fondamentalmente è vero. poi bisogna dire che certi generi sono specialistici e tecnici come lo still life :non lo impari a sentimento. |
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