| inviato il 31 Marzo 2023 ore 10:24
perbo cosa ci piacerà dipende anche dal valore che avranno le cose |
| inviato il 31 Marzo 2023 ore 10:28
odisso: pienamente d'accordo @pizza diavolo non ho dubbi che in un futuro prossimo le creazioni dell'IA saranno più belle delle foto reali, purtroppo |
| inviato il 31 Marzo 2023 ore 10:36
Poi bisogna fotografare ciò che nessuno può inventare, nemmeno la macchina con la presunta intelligenza. |
| inviato il 31 Marzo 2023 ore 10:39
“ Come si fa a fotografare un fenicottero stando in casa? „ non lo fotografi, semplicemente. Lo generi - come se fossi un pittore, invece che un fotografo. |
| inviato il 31 Marzo 2023 ore 10:46
Perno,che soddisfazione del kaiser |
| inviato il 31 Marzo 2023 ore 10:47
“ perbo cosa ci piacerà dipende anche dal valore che avranno le cose „ bah guarda, il 99% dei fotografi amatoriali che mi capita di vedere pubblicano foto giusto per avere like. Da chi? dal popolo dei social, che di fotografia capisce meno di zero. E il risultato è un fiorire di sw che permettono di aggiungere cieli o levigare i volti per farli apparire più "ggiovaniebbelli". chi ha tali velleità, perché dovrebbe limitarsi alle foto quando può avere materiale migliore, senza sforzo? |
| inviato il 31 Marzo 2023 ore 10:47
“ Perno,che soddisfazione del kaiserSorriso „ leggi il mio post qui sopra ;) |
| inviato il 31 Marzo 2023 ore 11:02
Per me la differenza fondamentale è che: FOTOGRAFIA: parte sempre da una scena reale, la luce della scena reale passa sempre da un sistema di lenti per poi impressionare un elemento sensibile. IMMAGINE AI: è completamente costruita da un sw, nessuna necessità che la scena sia in qualche modo esistita nella realtà. In pratica, come la grafica o la pittura. Il problema è che l'immagine AI sarà indistinguibile da una fotografia, cioè da qualcosa che siamo abituati da sempre a considerare come registrazione di qualcosa di reale , anche i fotomontaggi alla fine partivano sempre da scene reali magari poi ri-assemblati in qualche modo. |
| inviato il 31 Marzo 2023 ore 11:25
“ Il problema è che l'immagine AI sarà indistinguibile da una fotografia, cioè da qualcosa che siamo abituati da sempre a considerare come registrazione di qualcosa di reale , anche i fotomontaggi alla fine partivano sempre da scene reali magari poi ri-assemblati in qualche modo. „ Be', mica tanto... roba a volte stravolta completamente, considerata reale? Non credo proprio, per molti non è così da un pezzo, e lo sarà sempre meno. |
| inviato il 31 Marzo 2023 ore 11:38
Per risolvere il problema basta considerare immagine tutto ciò che non dimostra di esser fotografia. I modi per discernere ancora per un pò di tempo resisteranno all'assalto, poi la notte artificiale arriverà. |
| inviato il 31 Marzo 2023 ore 11:40
Si perbo come la farfalla nitida a mezzo metro con lo stesso fuoco della montagna dietro a un km |
| inviato il 31 Marzo 2023 ore 11:49
Le foto false mi vanno pure bene, è l'informazione falsa che non mi va bene. 'sta roba è da spaccare e impiccare chi l'ha fatta, così che non la possa rifare. |
| inviato il 31 Marzo 2023 ore 11:52
Giulianb“ non ho dubbi che in un futuro prossimo le creazioni dell'IA saranno più belle delle foto reali, purtroppo „ Bisognerebbe definire "belle". Sicuramente più "wow!", ma questo già adesso è spesso deprecato in tante discussioni sull'eccesso di effettini ed effettacci posticci applicati in post a vere fotografie. Quello che invece ho spesso pensato negli ultimi mesi, guardando le immagini " generate " da questi software si riassume in una parola: kitsch . L'ho già scritto, credo in un forum Mac in una discussione simile, provo a riassumere in breve. Scorrendo le immagini generate da milioni di persone in questi ultimi mesi (ad esempio lexica.art ) la parola che mi è venuta in mente è kitsch, non solo nel suo significato più diffuso, ovvero “cattivo gusto”, ma come surrogato dell'esperienza artistica, tolta dal suo contesto e resa facile, innocua e rassicurante. “ La qualità estetica del kitsch è quella di predigerire l'arte per lo spettatore e di risparmiargli la fatica, fornirgli una scorciatoia per i piaceri dell'arte in modo da lasciar da parte ciò che è necessariamente difficile nell'arte genuina ” (Clement Greenberg) “ Nel regno del Kitsch impera la dittatura del cuore. I sentimenti suscitati dal Kitsch devono essere, ovviamente, tali da poter essere condivisi da una grande quantità di persone. Per questo il Kitsch non può dipendere da una situazione insolita, ma è collegato invece alle immagini fondamentali che le persone hanno inculcate nella memoria. ” (Milan Kundera) Non penso solo alla innumerevole quantità di languide fanciulle coi fiori nei capelli (o muscolosi guerrieri barbuti) coi capelli al vento in pose art nouveau o preraffaellite o fantasy, immersi in boschi translucenti popolati draghi o maghi sotto cieli tempestosi. O alle decine di migliaia di città sci-fi e post-apocalittiche in fiamme invase da zombie e truci militari e automobili distrutte. O ai ritratti/caricature di attrici, attori, politici, cantanti, comunque tutti famosi, in pose improbabili e/o su sfondi impossibili. Non è solo questo. E' che per loro stessa natura questi software possono solo mangiare, digerire e... ehm... espellere immagini preesistenti, possono solo assemblare, filtrare, ricomporre il già visto. Deja-vu. Non si tratta di operazioni concettuali come quelle di Duchamp (l'orinatoio che diventa “ Fontana ” o la Gioconda coi baffi) o di Andy Warhol (le lattine di Campbell Soup o i ritratti di Marylin Monroe o i rifacimenti dell'Ultima Cena) o di Lichtenstein (i particolari ingranditi di fumetti). Qui il riciclo è meccanico, impersonale, spesso casuale e variabile aggiungendo o togliendo un aggettivo al testo usato nel prompt. Per questo accontenta tutti indistintamente e strappa il wow di meraviglia a grandi e piccini. Ma proprio per questo immagino anche che niente di geniale possa uscire da quei software, perché sono una imitazione dell'arte. Poi può anche darsi che gli artisti riescano a utilizzare quegli strumenti per generare spunti, schizzi, idee da rielaborare in opere più personali e creative, da dipingere poi davvero "a mano". Per il momento a me sono serviti in due occasioni. Sostituire un quadro in un ambiente (ne ho ricreato uno con figure un po' astratte e stilizzate) e sostituire lo sfondo di paesaggio sfocato fuori da una finestra in un bagno per un catalogo di piastrelle. |
| inviato il 31 Marzo 2023 ore 12:02
@Trystero giustissimo discorso, concordo sul kitsch, ma il gusto varia nel tempo, nel mio discorso si può certo sostituire belle con "Wow" conta che sia quello che il fruitore delle immagini mediamente chiede. Per il campo artistico può darsi che l'IA invece non sia tanto deleteria, se conta il messaggio non ha poi tanta rilevanza come venga ottenuto |
| inviato il 31 Marzo 2023 ore 12:09
“ 'sta roba è da spaccare e impiccare chi l'ha fatta, così che non la possa rifare. „ Lo dicevano anche i luddisti in proposito dei telai meccanici, e per fortuna hanno vinto i telai meccanici |
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