| inviato il 31 Marzo 2023 ore 18:44
Beh, va specificato che "nello spiegare" una foto ovviamente nulla c'entra una didascalia che illustri luogo e data di dove sia stata realizzata o da dove sia stata tratta... Comunque meglio ricordare, visto che non credo sia stato fatto (non ho letto l'intero thread) a tutti quanti, Smargiassi compreso, l'origine e la precisione dell'aforisma: "Ho sempre pensato che la fotografia sia come una barzelletta, se devi spiegarla vuol dire che non è venuta bene. (Ansel Adams)"... Poi agli ivi disquisitori... L'ardua sentenza. |
| inviato il 01 Aprile 2023 ore 4:53
“ Quindi io la metterei così, la frase è una indicazione, la equiparerei alle regole sulla composizione, si possono benissimo non rispettare le regole, purché sia una scelta consapevole. „ Visto che siamo in un thread di citazione, ne aggiungo un'altra calzante sul quote: "Consultare le regole della composizione prima di scattare una fotografia è come consultare la legge di gravità prima di fare una passeggiata". Edward Weston |
| inviato il 01 Aprile 2023 ore 5:32
Ci sono tre livelli 1) nessuna spiegazione ma solo una piccola didascalia con anno o luogo . Per me la migliore 2) spiegazione della foto : amanti nel lago x con lui che guarda un altra che però guarda un oca . Drammatica 3) anno e luogo e spiegazione del fotografo che descrive il momento precedente , il tipo di giornata , la dinamica dello scatto , il suo momento personale. In questo caso ho visto solo una mostra : ai Tre oci Ferdinando Scianna e devo dire che , nonostante le perplessità , la ho gustata moltissimo. Ma se volete farvi due risate andate nella sgangherata gallery del forum e troverete dei titoli formidabili. Un esempio . foto di paesaggio con il titolo : “ inverno …? “ Ed é solo la prima che ho visto :) |
| inviato il 01 Aprile 2023 ore 6:20
Hai toccato un tasto ultra-dolente, i titoli. A leggerne ne consegue che risulta assai più difficile trovarne uno titolo buono e calzante, piuttosto che realizzare la fotografia stessa. Il titolo è lo specchio dell'autore, ne rivela capacità e fantasia quanto le sue foto, se non di più, e non poche volte. Last, approfitto di questo incrocio visto che capita di rado. Ma lo sai che mi hai stimolato circa le foto minimal di Ghirriana memoria? Ovviamente non a sua imitazione come avevi scritto di provare, ma come alternativa, e se mi gira finisce che ne posto riprendendo quel 3D. |
| inviato il 22 Gennaio 2025 ore 19:19
“ Ad ogni modo, collegandomi a questo intervento, da ammiratore di Ansel Adams ci terrei ad associarmi fino a prova contraria al dubbio di Smargiassi e altri sull'autenticità dell'abusata citazione in oggetto: il pensiero di Ansel Adams è ben noto, ma non credo l'abbia espresso in quei termini né che si possa così sintetizzare. „ Chiedo perdono per l'autocitazione, ma torno sul titolo di questa discussione di qualche tempo fa perché oggi mi è venuta alla mente quella frase e, pur con la scarsa fiducia che ho nei confronti di certi strumenti di IA (spazzatura entra, spazzatura esce), ho pensato bene di provare a chiedere lumi a ChatGPT. Anticipo il finale: chi non vuole perdere ulteriore tempo, come invece ho fatto io, si può risparmiare la lettura del dialogo qui sotto.
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| inviato il 22 Gennaio 2025 ore 19:44
Il quadro non si spiega ma si titola. cosi deve essere la fotografia. La fotografia bisogna interpretarla, però l'interpretazione va guidata. Col titolo Ulisse |
| inviato il 22 Gennaio 2025 ore 23:55
Hmm... Il maggior parte delle astrofoto (specialmente del tipo deep sky) non sono buone, perche è troppo difficile capire cosa se vede? A me normalmente piace leggere una spiegazione di cosa vedo nella foto di una nebula astronomica ... |
| inviato il 23 Gennaio 2025 ore 3:08
Se si parla di fotografia come arte, anche con scopo informativo, il veicolo con cui può comunicare qualcosa è l'emozione - e l'estetica tocca le emozioni -. Non c'è didascalia che possa sostituire questo aspetto. Se poi ci sono degli aspetti tecnici che evidenziano un significato possono essere spiegati ma devono almeno essere intuibili altrimenti chi ha fatto la foto ha fallito. Poi ci sono invece aspetti tecnici che valorizzano di più ma sono finezze che è interessante sapere per chi vuole praticare la stessa arte ma non sono fondamentali per apprezzare l'opera. Quindi in sostanza concordo con chi dice che ci sono più livelli comunicativi e quello principale non va spiegato. Credo poi ci sia un fraintendimento: la didascalia che contestualizza un EVENTO non equivale ad una spiegazione del significato della foto. Quello che vuole farmi arrivare il fotografo o l'artista è già nella foto e non è l'evento ma come LUI vede l'evento. |
| inviato il 23 Gennaio 2025 ore 3:14
“ foto di paesaggio con il titolo : “ inverno …? “ „ anche senza aver visto la foto non trovo affatto ridicolo un titolo del genere, DI PER SE'. Per esempio se una giornata è molto soleggiata e la temperatura è particolarmente calda e tutti sono smanicati, quel titolo ha perfettamente senso. Che poi sia stato usato in quel senso non ho idea e non mi interessa. Io eviterei sempre di stare sempre a fare i maestrini che si mettono a sbeffeggiare terze persone non presenti soprattutto se non si hanno poi le capacità per capire quello che si va a criticare o la fantasia per andare oltre i propri limiti |
| inviato il 23 Gennaio 2025 ore 8:50
" Ma se volete farvi due risate....foto di paesaggio con il titolo : “ inverno …? " Ridi, ridi! Un termine unico, una sola parola, è l'apologia della sintesi, dice tutto se la parola è quella giusta: in fotografia questo è sempre da elogiare. Io non ho in particolare simpatia i proverbi, ma ce ne è uno, che risale all'Impero Romano, sopravvive da oltre 2000 (duemila) anni, e rappresenta dunque una realtà millenaria, imperitura, che la dice lunga sulla testa della gente del popolino: -Risus abundat in ore stultorum .......a te la traduzione. |
| inviato il 23 Gennaio 2025 ore 9:24
“ Se devi aggiungere una didascalia per far sì che chi vede la foto ci si soffermi, allora vuol dire che la foto non è buona „ Non è detto. Molte volte una semplice descrizione o titolo dell'animale o il luogo del paesaggio che hai fotografato aiuta, ma che sia solo un titolo. Spiegare una foto la lascerei alle scuole o corsi di fotografia dove esiste un perchè sia stata fatta in quel modo e cosa deve rappresentare, e dovrebbe rimanere solo in quel contesto. Fuori, SI e No, le varianti sono molte, pure troppe. |
| inviato il 23 Gennaio 2025 ore 21:02
“ -Risus abundat in ore stultorum .......a te la traduzione. „ Esistono diverse letture o modi interpretare il ridere o il saper ridere. Per fare da contraltare a quello qui quotato, che è anche il più stra-abusato dalle nostre parti, se non fuorviante, citerei: "Quel che il sapone è per il corpo, il riso è per l'anima" " Ridi sempre quando puoi. È una medicina a buon mercato" "Un giorno senza ridere è un giorno perso" Personalmente aggiungo... Lascia pure agli altri la loro tristezza, scambiata da costoro per serietà. |
| inviato il 23 Gennaio 2025 ore 21:23
c'è una differenza tra ridere di gioia e irridere, proverbi a parte. |
| inviato il 24 Gennaio 2025 ore 0:16
io sono dell'idea che una foto non ha bisogno di una spiegazione. Una foto, se funziona, stimola sensazioni a chi la guarda che la interpreta e la comprende a seconda delle emozioni che percepisce nel guardarla. Se una foto te la devono spiegare con una spatafiata di parole o didascalie atte a tentare di dare un senso a ciò che si sta guardando vuol dire che quella foto un senso non ce l'ha, non trasmette nulla e nella maggior parte dei casi i testi che accompagnano una foto sono solo un tentativo dell'autore di darsi un tono da artista incompreso che ha visto in quel momento chissà quale illuminazione impercettibile al resto del mondo senza una spiegazione. Se una foto funziona non ha bisogno di essere spiegata, si spiega da sola. |
| inviato il 24 Gennaio 2025 ore 1:52
“ c'è una differenza tra ridere di gioia e irridere, proverbi a part „ Ovviamente... Quello rientra nel prendere in giro, che è ben altra cosa. E non a caso è un verbo diverso. Il mio appunto era, come per altro intuibile, relativo solo al ben noto detto riportato in latino, e solo limitatamente a quello e rigorosamente in generale... Perchè da sempre mi è alquanto indigesto. Sempre riportato come verità assodata quando non è affatto così, anzi sovente è vero il contrario. Nessun intento nell'entrare nello specifico di schermaglie tra gli utenti coinvolti e che riguardano solo quelle due parti. |
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