| inviato il 23 Marzo 2023 ore 13:49
Pornografia solo on-line? |
| inviato il 23 Marzo 2023 ore 13:51
Non voglio apparire saccente o presuntuoso. Però in tempi non sospetti, primi anni '80 del secolo scorso (sì, i famosi anni 80 tanto celebrati come di grande benessere), quando tornavo dai miei viaggi in paesi a volte del così definito terzo mondo, non dico sempre solo da quelli notoriamente trainanti il welfare mondiale, notavo con tristezza i difetti nostrani. Soprattutto mi domandavo come si potesse mantenere nel globo un divario di prezzi tale, da un paese in via di sviluppo ad uno diciamo occidentale. E concludevo: o si avvicineranno ai prezzi alti quei paesi, crescendo, oppure dovremo livellarci noi. Oggi mi pare che si stia verificando la seconda di quelle prospettive |
| inviato il 23 Marzo 2023 ore 15:24
“ Non trovo corretto dare del disonesto a prescindere ad una categoria senza conoscere cosa comporta tenere aperto un negozio. „ Lespauly, non era mia intenzione, e se l'ho fatto me ne scuso. Condivido in pieno il tuo discorso sugli acquirenti str..zi, ma il concetto che volevo far passare era che i negozi che falliscono per "colpa" dei loro clienti che hanno scelto altro, nella maggior parte dei casi, sono quelli che se lo meritano. Se parliamo di chiusure dovute a costi insostenibili il discorso è differente, riguarda tutti e in special modo i negozi piccoli, questo è ovvio, ed è una situazione brutta in cui si trovano tante persone, negozianti e non negozianti. Però la libreria di cui parlavo prima si merita di fallire, e non sono disposto ad assumermi la colpa, come cliente mancato, di quell'auspicato fallimento. La lista poi sarebbe sterminata, mi è capitato decine di volte di entrare in negozi di qualunque tipo (elettronica, vestiario, alimentari) che, pur esponendo un determinato orario di chiusura, si fregiano di commessi che un'ora prima di chiudere iniziano a pulire i pavimenti, a riordinare gli scaffali, a renderti fondamentalmente impossibile ogni tipo di movimento o operazione. In pratica tu cliente sei lì solo per rompere i cogli..i. Io non voglio criminalizzare i negozi fisici, però bisogna capire che tante cose concorrono alla soddisfazione del cliente, non solo il prezzo finale. Qua invece si scrive che "tanto il cliente va sempre dove spende meno". Beh non è così, non vale per tutti i clienti, e nemmeno in questo senso è giusto generalizzare. Ti assicuro che io preferisco spendere qualcosa in più, se ho la certezza di ricevere un certo trattamento. E aggiungo anche che i negozi che assicurano un buon servizio, il loro giro di clienti ce l'hanno eccome. In conclusione: "noi consumatori" (parola orribile) non siamo tutti morti di fame approfittatori. Se scegliamo una via di approvvigionamento prodotti alternativa, è perchè nel complesso la consideriamo migliore. Il quel caso, o tu negoziante fai di tutto per provare ad adeguarti e a migliorare il tuo servizio, oppure cambi mestiere, o al massimo te la prendi con chi ti spolpa con tasse e bollette assurde. Ma non puoi pensare che la colpa della tua sventura sia sempre del cliente che non capisce nulla... “ PS: Siamo già arrivati al punto di dire che chi ha casa di proprietà è un disonesto o che gli artigiani sono tutti evasori? „ Sul discorso artigiani stenderei un infinito velo pietoso. Veramente, non parliamone. |
| inviato il 23 Marzo 2023 ore 15:27
Andare a ricercare un motivo specifico è molto difficile. Semplicemente si sono verificati tutto un susseguirsi di eventi tali per cui si sta verificando l'inevitabile. Ma credo che ormai se ne parli da almeno 10 anni. Purtroppo, il problema principale risiede non tanto nel prezzo, disponibilità marce ecc... tanto nell'assistenza post vendita che un negozio fisico offre all'acquirente. Ad oggi si sta vivendo in un effetto paradosso, rispetto a 10 anni fa, se prima avevamo un grandissimo timore a comprare online e andavamo spensierati nei negozi fisici, oggi compriamo ad occhi chiusi online e ci facciamo 1000 paranoie per comprare nel negozio fisico. E questo è assolutamente un dato di fatto. Quello che a me porta ad acquistare su internet è proprio l'assistenza e professionalità post-vendita che ho e che purtroppo non ritrovo nei negozi fisici, o almeno, lo ritrovo solo in una piccolissima percentuale. E sia chiaro, non parlo solo di Amazon, ma parlo anche di negozi un pochino più grossi che hanno anche uno shop online affermato. Oltre al fatto, che mi sembra che ultimamente, quei pochi negozi fisici, che buon per loro ce l'hanno fatta, si siano accomodati un pò troppo, prendendo con superficialità e disinteresse il loro lavoro, tanto che spesso entro nei negozi, faccio domande su un determinato articolo e il negoziante stesso non ha la minima idea di come funzioni. |
| inviato il 23 Marzo 2023 ore 15:28
L'assurdità più assurda dei negozi online: entro da un Mediaworld (quindi no franchising, sono loro e basta) per comprare un forno per la cucina. Ha un certo prezzo e la consegna a domicilio costa tot. Guardo lì davanti al commesso il prezzo internet di Mediaworld stessa, ed era, con la spedizione, una cinquantina di euro in meno (su un prezzo di circa 300 €), non ricordo se per la consegna a domicilio gratis, o che altro. Il forno mi piaceva, e ho detto al commesso, "grazie, mi piace, ma lo compro nel vostro negozio online". |
| inviato il 23 Marzo 2023 ore 15:32
“ Provate a portare un HD guasto al negoziante sotto casa. „ Batteria di un cellulare Brondi stile nonnofonino da 40 € di mia mamma guasta dopo un mese. Telefonino comprato in negozio fisico. Gli ho riportato la batteria e me l'ha cambiata seduta stante, senza nessun problema. |
| inviato il 23 Marzo 2023 ore 15:34
“ L'assurdità più assurda dei negozi online: entro da un Mediaworld (quindi no franchising, sono loro e basta) per comprare un forno per la cucina. Ha un certo prezzo e la consegna a domicilio costa tot. Guardo lì davanti al commesso il prezzo internet di Mediaworld stessa, ed era, con la spedizione, una cinquantina di euro in meno (su un prezzo di circa 300 €), non ricordo se per la consegna a domicilio gratis, o che altro. Il forno mi piaceva, e ho detto al commesso, "grazie, mi piace, ma lo compro nel vostro negozio online". „ In questa situazione mi ci ritrovai pure io anni fa, ma questo non è colpa del negozio ma di qualcosa di oscuro a noi esseri umani che risiede nella vendita tra online e negozio. Anni fa volevo prendere un cellulare, online da Trony veniva 249€ in negozio 299€, chiedo delucidazioni al commesso, mi risponde molto semplicemente "non chiedermelo perchè non lo so neanche io, se online risparmi 50€ prendilo li". 3 giorni dopo sono andato nel medesimo negozio a ritirare il medesimo cellulare acquistato online a 50€ meno. Questi sono misteri della fede, che non capiremo mai, ma comunque viene segnalato anche sul sito "Prezzo online". |
| inviato il 23 Marzo 2023 ore 15:37
“ Giusto come esempio: un mese fa entro il libreria. Cerco un titolo, decido di chiedere alla commessa la disponibilità. E' al PC, aspetto 10 minuti per avere udienza (non c'era fila). Dopo 10 minuti mi risponde, sfavata, che il libro non ce l'ha..."altrimenti sarebbe esposto"...che suona come un "perchè mi rompi i c0glioni? Cercatelo tu". Poi aggiunge che si può ordinare e in 2 settimane arriva. "Grazie, magari ripasso". E' finita così: Amazon, ordine, arrivo dell'oggetto dopo nemmeno 24 ore a casa mia. Non ho dovuto interagire con personale mestruato e ho pure risparmiato un euro. „ Invece io leggo la recensione di un libro che mi piace, ne prendo il codice ISBN, vado nella libreria di paese che me lo ordina al volo e mi manda un SMS quando gli arriva. E mi fa pure lo sconto del 10, o 15%perché ho la tessera della biblioteca (lo stesso sconto che mi farebbe Amazon). Sostengo l'economia del paese, evito che il centro si spopoli e mi faccio anche due passi all'aria aperta per andarlo a ritirare. Sì, lo so, sono fortunato a non dover usare la macchina e cercare parcheggio per andare in libreria. |
| inviato il 23 Marzo 2023 ore 15:46
“ Sul discorso artigiani stenderei un infinito velo pietoso. Veramente, non parliamone. „ Sono responsabile commerciale di una piccola azienda artigiana, ma non posso che darti ragione. È una categoria piena (non tutti, ovviamente) di impreparati, approssimativi, esosi e boriosi individui che, il più delle volte, tentano di arricchirsi alle spalle del loro cliente. A parte poche e specifiche categorie artigiane, dove un minimo di preparazione non è eludibile, mediamente non sanno neppure leggere una scheda tecnica ed effettuare un lavoro in maniera sufficiente. Non mi riferisco all'ebanista, all'orefice, al liutaio... (cioè più o meno a quelle categorie veramente specializzate, dove la concreta esperienza può sostituirsi allo studio), ma a tutta quell'accozzaglia di individui che hanno fatto l'operaio per un po' di anni e poi si sono messi in proprio a far danni a scapito dei loro clienti. Una volta l'artigiano era una nobile figura, che aveva iniziato da ragazzino a imparare un lavoro, prestandosi per un tozzo di pane, pur di maturare una competenza da esercitare con passione. Oggi queste figure sono ormai rarissime. |
| inviato il 23 Marzo 2023 ore 16:07
Una delle differenze principali tra online e fisico sta nel magazzino. L'online ha una platea enorme e può gestire un solo magazzino. Ogni negozio (piccolo o anche grande come la grande distribuzione) ha una clientela localizzata come anche il magazzino, localizzato presso i locali dell'attività. Anche in caso di franchising il magazzino è locale, e quindi ci sono magazzini multipli. Nel caso di magazzino comune i prodotti possono essere ordinati ma non sono disponibili subito. La scelta tra online e negozio fisico dipende da tanti fattori e non necessariamente è esclusiva. E' una ricchezza la presenza anche di negozi locali, ed è una scelta individuale che dipende da tantissimi fattori. Io cerco di favorire il punto vendita locale valutando i pro e i contro. Però per alcune categorie di prodotti (componenti elettronici, per esempio) non c'è alcuna possibilità di farlo e vado online senza neanche pensarci un secondo. |
| inviato il 23 Marzo 2023 ore 16:23
Quando resteranno solo i big online e la concorrenza sarà zero, vedrete che alzeranno i prezzi peggio dei negozi fisici, tanto non avremo alternativa. |
| inviato il 23 Marzo 2023 ore 16:33
Bravo. altra ottima considerazione. |
| inviato il 23 Marzo 2023 ore 16:34
“ Quando resteranno solo i big online e la concorrenza sarà zero, vedrete che alzeranno i prezzi peggio dei negozi fisici, tanto non avremo alternativa. „ amazon lo sta già facendo. |
| inviato il 23 Marzo 2023 ore 16:38
La ricchezza dell'Italia è stata sempre la presenza dei piccoli commercianti e artigiani che ne bene o nel male le tasse le pagano, tutti i grandi cercano sempre di evadere e tutti i ricavati non di certo rimangono in Italia continuando a impoverire le nostre tasche, non credo che alla fine potremmo vivere del solo settore dei servizi. A chi dà adito alla tastiera affermando che la maggior parte dei commercianti sono t*fatori e che aumentano i prezzi farei fare a loro i commercianti, gli stessi fornitori di elettronica molte volte hanno prezzi più alti di colossi come Amazon vedi quante aziende di informatica che fornivano i piccoli negozi chiudono. |
user126772 | inviato il 23 Marzo 2023 ore 17:37
“ Pornografia solo on-line? MrGreen „ [OT] Meglio leggere i classici erotici. Magari non in edizione economica. Acquistati online naturalmente. Danno piu' spazio all'immaginazione. [/OT] | |

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